Operazione antidroga “Pit Stop” a Ribera, una condanna in abbreviato a 6 anni e 6 mesi di reclusione

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Condanna in abbreviato a 6 anni e 6 mesi di reclusione per Bassir Rafik, di 38 anni, tunisino, nel processo scaturito dall’operazione antidroga “Pit Stop” eseguita a Ribera dai carabinieri della locale tenenza.

Il pubblico ministero, Roberta Griffo, aveva chiesto 10 anni per Bassir Rafik, assistito dall’avvocato Giovanni Forte che ha discusso ieri mattina al Tribunale di Sciacca in difesa del suo cliente.

Rigettata dal giudice Alberto Davico la richiesta di patteggiamento a 3 anni e 3 mesi, avanzata dall’avvocato Giuseppe Tramuta, per l’altro imputato, Amin Rohai, di 35 anni, che sarà giudicato con il rito abbreviato.  Un supermarket della droga, un fiorente smercio di stupefacenti che sarebbe stato gestito con cessione della droga anche a un minore e pure in prossimità della scuola media Crispi. Questo alla base delle indagini dei carabinieri che hanno portato in carcere i due tunisini. L’inchiesta avrebbe consentito di bloccare una rete di spaccio per le piazze di Ribera e dintorni, droghe di vario genere che sarebbero state consegnate ai più giovani.

Violazione della sorveglianza speciale, il saccense Notaro rimesso in libertà

E’ stato rimesso in libertà su decisione della Procura della Repubblica prima dell’udienza di convalida Francesco Notaro, di 63 anni, di Sciacca, che era finito ai domiciliari perché avrebbe violato la sorveglianza speciale, rimanendo fuori casa dopo le 20, per andare a cucinare alla festa di San Pietro – Sagra del Mare.

Notaro era stato bloccato dalla polizia. Poi il gip ha convalidato l’arresto, non applicando alcuna misura. Notaro è difeso dall’avvocato Enrico Di Benedetto.

Notaro, in ora in cui doveva stare a casa, era stato notato da personale in servizio di ordine pubblico in occasione della festa di San Pietro, vicino all’ufficio delle Dogane, a bordo della sua bici elettrica. I poliziotti a quel punto si sono recati presso l’abitazione del saccense e quando lo hanno visto arrivare hanno proceduto all’arresto. Poi è stato rimesso in libertà.

D&G a Sciacca: tappeti, bellezza e passerelle

Ristoranti pieni, strade in fermento e in generale, il senso di una citta’ viva come non si vedeva da tempo.

L’evento D&G avra’ il suo momento piu’ compiuto solo domani, ma a prescindere da cio’ che accadra’, di quanti saccensi torneranno a lamentarsi per non aver potuto passeggiare in piazza, per aver dovuto lasciare la propria auto a trecento metri piu’ in giu’ dal portone di casa, lo show d’alta moda, ha aperto gli occhi su quanto purtroppo e’ semplice abituarsi al brutto: alla macchina in doppia fila, alla piazza selvaggiamente invasa dalle auto, al mortorio di una cittadina che boccheggia tirando a campare.

E gia’ senza aver visto sfilare i vestiti D&G, Sciacca, ha già visto il bello: quello delle sue strade, degli angoli delle sue chiese antiche senza l’olezzo del sacchetto di pattume abbandonato, il marciapiede con la deiezione canina da scansare, il vicolo all’odor di piscio da evitare.

Ci voleva un evento di questa portata, uno scossone promozionale senza precedenti, per far rivedere nel saccense quelle potenzialita’ in atto che per circa un ventennio si e’ sentito sciorinare in ben altre passerelle, quelle degli agoni della politica piu’ becera.

Ci volevano questi tappeti rossi arabereggianti a ricordarci che qui c’e’ stata arte, storia e cultura e puo’ tranquillamente tornare con una spazzata per bene, una tirata a lucido non mettendo sotto il tappeto cio’ che di positivo questa citta’ puo’ ancora far sfilare.

Musumeci nomina Manlio Messina assessore regionale al turismo

Manlio Messina è il nuovo assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo. Lo ha nominato, questa sera, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Laureato in Economia e commercio, 45 anni, già consigliere comunale a Catania, Messina prende il posto di Sandro Pappalardo, dimessosi all’inizio di giugno dopo la nomina nel Consiglio di amministrazione dell’Enit, l’Ente nazionale per il turismo.
Esulta Fratelli d’Italia. “Sono sicura – dice la parlamentare Carolina Varchi – che saprà valorizzare al meglio le ricchezze della nostra splendida isola”. Nella foto, il nuovo assessore con Giorgia Meloni e Carolina Varchi

Ingresso nella zona rossa D&G con pass anticipato alle 14, cambio di orario per ragioni di sicurezza

Cambio di programma nelle disposizioni che fino ad oggi erano state indirizzate ai residenti nella zona rossa dell’evento Dolce e Gabbana.

L’ingresso nei percorsi per raggiungere le proprie abitazioni o le attività commerciali, è stato anticipato per ragioni di sicurezza di due ore. Bisognerà essere muniti di pass, il braccialetto grigio che è stato diffuso dall’organizzazione proprio oggi, fin dalle 14.

Il cambio che è stato comunicato anche dalla polizia municipale di Sciacca e dallo staff della Feel Rouge che sta in queste ore completando gli allestamenti.

Ad Agrigento per la grande sfilata D&G di stasera i corrispondenti di sessanta testate da ogni parte del mondo

Sono arrivati da ogni parte del mondo per assistere questa sera, nel suggestivo scenario della Valle dei templi di Agrigento, all’evento D&G in programma al tempio della Concordia.

Sono ben settanta le testate giornalistiche internazionali che nelle ultime ore hanno fatto arrivare nella città dei templi i loro inviati per “raccontare” lo straordinario defilè di alta moda donna che verrà proposto dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana.

Oltre alle più importanti Testate europee, dal “The Thelegraph” al “New York Times” fino a “Le Figarò”, particolarmente nutrita è la “pattuglia” di giornalisti asiatici,  provenienti in particolare dal Giappone, dalla Thailandia e dalla Repubblica Cinese.

Il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto nella tarda mattinata ha  incontrato il gruppo di giornalisti ospiti dell’evento, soffermandosi a parlare con loro, molti dei quali per la prima volta in Sicilia.

Proprio ai giornalisti, in questa particolare occasione, è affidato il compito di promuovere nel mondo l’immagine della Valle e della Città dei templi.  

D&G non solo moda, a Palma donato il restauro del Palazzo Ducale e la riqualificazione della villa comunale

La presentazione della nuova collezione si è tenuta – giovedì, 4 luglio – a Palma di Montechiaro, la terra del “Gattopardo”. Questa cittadina è stata fondata nel 1637 da Carlo Caro Tomasi, avo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che a Palma di Montechiaro ambientò molte delle vicende del suo romanzo, “Il Gattopardo”, mascherandone il nome in Donnafugata.

In occasione di questo evento, Sylvia Mantella – filantropa canadese, cliente e amica del brand – ha donato un abito Alta Moda che possiede e ha indossato per un evento Alta Moda a New York (si tratta dell’abito Gattopardo, dedicato al romanzo di Tomasi di Lampedusa) alla Principessa Carine Vanni Mantegna di Gangi, attuale proprietaria di Palazzo Gangi – Palermo, dove la scena finale del capolavoro di Luchino Visconti, Il Gattopardo, è stato girato.

Nel contesto dell’evento dell’Alta Gioielleria, Dolce&Gabbana ha realizzato i seguenti interventi nel Comune di Palma di Montechiaro:

·       Dolce&Gabbana ha fatto una donazione al Comune per il restauro del Palazzo Ducale Tomasi di Lampedusa al quale resteranno, in maniera permanente, parte degli allestimenti e dei decori realizzati per gli eventi.

Dolce&Gabbana ha sviluppato e donato un progetto di floral design per la riqualificazione dei giardini della Villa Comunale e del Corso di Via Turati. Per questa operazione, Dolce&Gabbana ha sviluppato una partnership con Piante Faro.

Teatro di Ribera, la replica di Caternicchia: “Solo polemiche inutili, i fondi non sarebbero comunque bastati per completare la struttura”

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Il consigliere comunale di maggioranza, Paolo Caternicchia non è d’accordo con le polemiche sollevate dai consiglieri d’opposizione Caico e Angileri circa la mancata partecipazione del comune crispino al bando regionale che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici destinati allo spettacolo. ” Il teatro Comunale di Ribera – evidenzia Caternicchia – necessita di un finanziamento per “completamento” e non come prevede la finalità del bando in questione, “ per ristrutturazione, ripristino o qualificazione”.

“Il comunicato stampa diffuso sul teatro comunale dai Consiglieri Comunali Caico e Angileri – sottolinea il consigliere di maggioranza Paolo Caternicchia- ha creato soltanto confusione. Diversi cittadini mi hanno chiamato per sapere come mai il Comune avesse rinunciato a 5 milioni di euro per completare il teatro che da oltre 40 anni si trova in questo stato di degrado. Preciso che per il completamento del teatro il Comune è in possesso di un progetto definitivo che deve essere aggiornato al nuovo prezzario regionale, per un importo pari a 4 milioni di euro circa, ma preciso pure che il bando a cui fanno riferimento i consiglieri Caico e Angileri, prevede una somma totale per tutti i teatri siciliani pubblici e privati di appena 5 milioni di euro da suddividere ai comuni. Aggiungo inoltre che non risponde al vero la loro affermazione che il Comune non fosse a conoscenza del bando. Non soltanto ne eravamo a conoscenza, ma io stesso insieme al vice sindaco Inglese abbiamo parlato con i funzionari per avere maggiori ragguagli sul bando. Ci è stato spiegato in primis che viste le irrisorie somme messe a disposizione dalla Regione i progetti che si potevano presentare non dovevano superare la somma di 300.000,00 euro comprensiva di IVA, oneri ecc. e che quindi detto bando non si prestava al caso del Comune di Ribera perché con dette somme non si riusciva a tirare fuori nemmeno uno stralcio funzionale, ma cosa ancora più importante, appresa in assessorato, è che il teatro comunale di Ribera necessita di un finanziamento per “completamento” e non come prevede le finalità del bando in questione, “ristrutturazione, ripristino o qualificazione”. L’occasione, invece, mi è utile per mettere a conoscenza i cittadini che il Comune per il completamento del teatro ha fatto già istanza al Governo Nazionale secondo le direttive del Decreto del fare e soprattutto rendo noto che il Comune, pochi giorni fa, con fondi propri, ha appaltato i lavori per la fruizione dei locali annessi al teatro comunale destinati a mediateca per un importo di circa 150 mila euro. Locali che finalmente dopo tanti anni potranno essere fruiti dai giovani riberesi e dalle varie associazioni culturali che ne faranno richiesta”.

Ordinanza balneare, scattano maggiori controlli nelle spiagge di Sciacca ed a Porto Palo di Menfi stazionerà stabilmente una motovedetta

Il comandante del Circomare di Sciacca, tenente di vascello Giuseppe Giannone, ha annunciato questa mattina la pubblicazione dell’ordinanza di sicurezza balneare che detta regole sugli interventi e prevede sanzioni per chi violerà le disposizioni contenute.

Quest’anno novità che migliorano la sicurezza anche per quanto riguarda la presenza degli assistenti bagnanti negli stabilimenti.

Il comandante, in un’intervista a Risoluto.it, ha annunciato anche la presenza, grazie a una collaborazione con il Comune di Menfi, di un’unità navale del Circomare a Porto Palo, per tutta la stagione estiva, a partire da metà luglio. Due militari saranno a bordo dell’unità per i controlli e per l’assistenza balneare, dalle 9 alle 19.

Parcheggio di Bovo Marina, il Tribunale del Riesame dissequestra l’area

E’ stato dissequestrato il parcheggio di Bovo Marina, a Montallegro. Lo ha deciso il Tribunale di Agrigento, accogliendo la richiesta avanzata dagli avvocati Teo Caldarone e Gianni Hamel, che si erano opposti al sequestro preventivo, convalidato dal Gip, della zona di proprietà dei fratelli Manzone.

“Con l’accoglimento della richiesta di riesame da parte del Tribunale di Agrigento, malgrado ancora non si conoscano le motivazioni del provvedimento – dicono gli avvocati Caldarone ed Hamel -, cede l’impianto accusatorio sotteso al provvedimento di sequestro per l’evidente insussistenza dei reati ipotizzati a carico dei fratelli Manzone di invasione di terreno ed occupazione di suolo pubblico.
Quanto deciso dal Tribunale, pertanto, conferma e dimostra come fossero state oltremodo inopportune ed ingiustificate le manifestazioni trionfalistiche dell’Amministrazione comunale di Montallegro, già stigmatizzate dalla difesa, con le quali era stata data pubblicità al sequestro, prima ancora della verifica della sua legittimità. Tanto rumore per nulla”.