Dopo 4 anni e mezzo di detenzione affidamento ai servizi sociali per il saccense Amato, condannato per il tentato omicidio della moglie

Il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo l’istanza dell’avvocato Mauro Tirnetta, ha disposto l’affidamento in prova ai servizi sociali per Accursio Amato, di Sciacca, l’ex Lsu del Comune condannato, con sentenza definitiva, a 6 anni per tentato omicidio nei confronti della moglie. Amato, tra carcere e domiciliari, ha scontato 4 anni anni e mezzo di reclusione e adesso lavorerà per una associazione di Sciacca che opera nel settore del volontariato.

E’ pendente, al Tribunale di Sciacca, la causa di lavoro a seguito del depennamento di Amato dalle liste degli Lsu. La difesa del saccense chiede che venga reintegrato.

Nella foto, l’avvocato Mauro Tirnetta

Al Comune di Caltabellotta stabilizzati 24 precari, la soddisfazione della Cgil: “Altri enti possono farlo”

Al Comune di Caltabellotta sono stati stabilizzati 24 dipendenti precari. In proposito si è svolta un’apposita cerimonia nell’aula consiliare del Comune, con la firma e la consegna dei contratti a tempo indeterminato. In provincia di Agrigento, al 26 giugno 2019, hanno stabilizzato i propri lavoratori precari i Comuni di Naro (48), Camastra (37), Palma di Montechiaro (12), Licata (131), Campobello di Licata (35), Ravanusa (92), Cammarata (90), Sambuca di Sicilia (72), Santa Margherita di Belice (94), Montevago (44), Menfi (31), Raffadali (35), Cattolica Eraclea (29) e Caltabellotta (24), per un totale di 774 lavoratori stabilizzati.

I dirigenti della Cgil Funzione pubblica di Agrigento, Lorella Capellupo e Vincenzo Iacono, commentano: “Non possiamo fare a meno di ricordare i numerosi comuni che pur avendo una situazione favorevole, alla data odierna, non sono riusciti ancora a stabilizzare i precari in servizio presso gli stessi comuni. Auspichiamo che nei prossimi giorni anche i comuni che ancora,non hanno stabilizzato, possano iniziare al più presto tale percorso, per poter assicurare una stabilità lavorativa a molti altri precari”.

Tentata estorsione e droga, il riberese Clemente resta in carcere

Il riberese Gaetano Clemente nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Sciacca si è avvalso della facoltà di non rispondere e il giudice, Alberto Davico, ha confermato nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Gaetano Clemente, di 52 anni, è finito in carcere per per tentata estorsione e detenzione al fine di spaccio di droga. I suoi difensori, gli avvocati Giovanni Di Caro e Calogero Vella, si sono rivolti al Tribunale della Libertà.

Nell’indagine, ma solo per la vicenda di un presunto spaccio di droga, sono indagati anche altri due riberesi per i quali il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Secondo quanto emerso dalle indagini Clemente avrebbe tentato di attuare un’estorsione nei confronti di una donna riberese, inducendola ad acquistare una vettura, poi risultata gravata da vincolo, facendosi consegnare alcune centinaia di euro, e minacciando successivamente di morte la vittima, allorquando la stessa si era accorta dell’esistenza del vincolo sull’auto ed aveva pertanto chiesto la restituzione della somma versata a titolo di acquisto. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, Christian Del Turco, e svolte per circa un anno dai carabinieri della tenenza di Ribera.

Marinello chiede alla Regione il dragaggio del porto di Sciacca

“I fondali del porto di Sciacca aspettano da più di trent’anni di essere dragati, una situazione che mette a rischio la sicurezza degli operatori portuali e della pesca, nonché degli stessi cittadini”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello, attraverso una missiva ufficiale, chiede all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e ai dirigenti preposti del medesimo assessorato, quindi del Servizio 8, di: “intervenire per l’escavazione dei fondali, alla luce dei lavori già previsti destinati a favore delle infrastrutture portuali nel porto di Sciacca, ed in particolare i lavori di realizzazione della banchina nord di collegamento tra la banchina San Pietro e la banchina di ponente”.

Nella nota, indirizzata per conoscenza anche al sindaco di Sciacca e alle due società cooperative, Mutua Assistenza tra i Pescatori e Madonna del Soccorso, si chiede anche se in effetti siano già stati previsti interventi, relativamente all’annoso problema dell’escavazione del porto.“Giova ricordare – conclude Marinello, sempre all’interno della stessa missiva – che la flotta peschereccia di Sciacca è come numero di imbarcazioni la seconda della Sicilia dopo Mazara del Vallo e la terza d’Italia. I lavori già previsti erano assolutamente necessari, ma non possiamo permettere che i fondali restino nelle condizioni attuali”.

Consegnata la nuova sede all’associazione “Crescere Insieme” di Sciacca, tanta gioia ed emozione

Una nuova sede per l’associazione “Crescere Insieme” Onlus, composta da genitori di ragazzi diversamente abili, da anni impegnata a Sciacca. La sede e’ ospitata nei locali dell’ex scuola regionale del secondo circolo didattico Sant’Agostino, al piano terra dell’edificio di viale della Vittoria. Oggi pomeriggio la consegna dei locali. Ragazzi e genitori felici ed emozionati.

Evento D&G a Sciacca, ancora nessun invito ufficiale per la sindaca ma la Valenti pronta a partecipare

Non sarebbe neanche la prima volta che i primi cittadini restino a casa nonostante i super eventi organizzati nella loro città. E’ successo già a Menfi, sia il sindaco Enzo Lotà che alla sindaca Maurilena Mauceri, negli ultimi due anni, con il party finale di Google The Camp al Baglio San Vincenzo in territorio menfitano. Ma questa volta nel caso dell’evento D&G del prossimo sei luglio a Sciacca dove il Palazzo di città e il cuore del centro storico saranno location principale, etichetta vorrebbe che il primo cittadino in rappresentanza della città ospitante fosse nella lista degli invitati, tra i 380 ospiti esclusivi.

Ad oggi, la sindaca Francesca Valenti, dichiara di non sapere nulla al riguardo e non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dall’organizzazione. Un fatto quello della sua partecipazione che come ribadisce lei stessa non è assolutamente prioritario, anzi perfettamente in linea con l’esclusività e la riservatezza dell’evento stesso, anche se non disdegnerà sicuramente nel caso in cui la partecipazione di Dolce & Gabbana dovesse materializzarsi nella segreteria dell’ufficio di gabinetto.

Intanto, la Valenti scopre alcuni aneddoti legati al suo incontro con Domenico Dolce qualche mese addietro nelle fasi preparatorie dell’evento. Cosa ha attirato lo stilista a Sciacca? Il ricordo di un vecchio zio che faceva le cure termali qui e decantava le bellezze del posto.

L’esame neurologico del neonato, un corso formativo all’ospedale di Sciacca

Presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca si è svolto un importante corso formativo e di aggiornamento sul tema dell’esame neurologico del neonato, per formare e sensibilizzare tutti gli operatori del settore nella valutazione clinica dei neonati e dei lattanti con patologie di tipo neurologico.
“Questa è la testimonianza -sottolinea Antonio Cutaia, direttore dell’unità operativa di Pediatria e Neonatologia – dell’impegno profuso dall’Asp ed in modo particolare dal dipartimento materno infantile per elevare gli standard qualitativi e per erogare servizi e prestazioni sempre più efficaci ed efficienti.
Il corso è stato organizzato dal dottore Antonio Vetro, direttore di Neurologia Infantile presso l’Ospedale di Agrigento, in collaborazione con il dottore Cutaia. Si e’ articolato, in questa prima fase, in due giornate.
La seconda fase formativa invece riguarderà l’elettroencefalogramma nel bambino e si articolerà in tre giornate. E’ in programma nel prossimo mese di luglio.

La saccense Valentina Fazio da oggi notaio, operera’ a Menfi

E’ una dei cinque neo notai, tutte donne, che hanno gia’ giurato, al palazzo di giustizia di Sciacca, davanti al Presidente del Tribunale, Antonio Tricoli.

Sì tratta di Valentina Fazio, 35 anni, di Sciacca che ha giurato questa mattina e che operera’ a Menfi. Eccellente studentessa universitaria, la dottoressa Fazio, qualche anno fa si era gia’ abilitata come procuratore legale risultando “Toga d’oro” del foro saccense.

Avevano gia’ giurato Silvia Galfano, che opererà a Santa Margherita Belice; Anna Salerno, a Sambuca; Laura Adamo, a Ribera; Manuela Scalisi, a Gibellina; Sarah Russo, a Partanna.

Ritorna l’ex assessore per l’incontro con i commercianti, Tulone: “L’evento D&G non va paragonato al Google Camp”

C’era a sorpresa l’ex assessore al turismo e spettacolo del Comune di Sciacca, Mario Tulone, questa mattina, a coordinare l’incontro con i commercianti convocato dall’amministrazione comunale in vista del grande evento del sei luglio prossimo firmato dalla grande casa di moda italiana. Mario Tulone, ingegnere e titolare di una struttura ricettiva nel quartiere di San Michele, da assessore ha seguito le fasi salienti in questi mesi dell’organizzazione logistica dell’evento, lavoro, che a quanto pare, sta continuando a svolgere nonostante il subentro del neo assessore Sino Caracappa.

La sindaca Valenti che stamane sedeva accanto a Tulone e all’altro componente della Giunta, Calogero Segreto, ha preferito per questioni di continuità, lasciare nelle mani di Tulone la gestione dei rapporti con la File Rouge, l’agenzia che si sta occupando della realizzazione dell’evento per conto della D&G.

E’ stato proprio l’ex Tulone a fornire dettagli e disposizioni più precisi ai commercianti che sono intervenuti oggi in sala Blasco. In particolare, Tulone, anche da operatore turistico, ha voluto ribadire l’importanza dell’evento dal punto di vista promozionale per la città di Sciacca. “Se Google ha prodotto visibilità nelle testate di tutto il mondo, l’evento D&G avra’ ancora una maggiore importanza anche dopo a conclusione dell’evento perchè fino al prossimo evento del 2020, Sciacca, Agrigento e Palma saranno la cornice delle promo per conto del marchio nei video promozionali”:

Spaccio di droga a Ribera, scatta un arresto e per due indagati obbligo di dimora

0

I carabinieri della compagnia di Sciacca e della Tenenza di Ribera, al termine di una prolungata attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Sciacca, hanno eseguito tre ordinanze applicative di misure cautelari, emesse dal gip, nei confronti di tre individui, accusati, a vario titolo, di “Tentata estorsione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante di averle cedute anche a minorenni”. Nello specifico, i militari dell’Arma hanno eseguito una misura di custodia cautelare in carcere e due obblighi di dimora nel comune di residenza. In carcere Gaetano Clemente, di 52 anni, di Ribera.

Le indagini, svolte con attività tecniche e sviluppate attraverso numerosi appostamenti e pedinamenti effettuati da carabinieri in borghese della Tenenza di Ribera, furono avviate nel maggio dello scorso anno ed avrebbero consentito di accertare come i tre individui, in concorso tra loro, avessero organizzato una fiorente attività di spaccio di stupefacenti, per rifornire le piazze del centro crispino. La droga in questione, principalmente “cocaina ed hashish”, proveniente in prevalenza da Palermo, veniva occultata e trasportata mediante autovetture nella disponibilità del sodalizio, fino al capoluogo crispino, ove veniva poi ceduta al dettaglio ai giovani del luogo ed in un caso è stata documentata la cessione anche ad un minore.

Artefice principale del giro di spaccio è stato ritenuto Clemente Gaetano, 52 enne, riberese, già noto alle forze dell’ordine, trasferito in carcere.

I presunti fiancheggiatori, un 51 enne ed un 41 enne, anch’essi riberesi, sono stati invece sottoposti alla misura dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

L’inchiesta, inoltre, ha permesso di appurare come il Clemente avesse tentato di attuare un’estorsione nei confronti di una donna riberese. In particolare, l’uomo avrebbe dapprima indotto la donna ad acquistare un vettura, poi risultata gravata da vincolo, facendosi consegnare alcune centinaia di euro, minacciando successivamente di morte la vittima, allorquando la stessa si era accorta dell’esistenza del vincolo sull’auto ed aveva pertanto chiesto la restituzione della somma versata a titolo di acquisto.