Disegno di legge contro il gioco d’azzardo per la protezione dei minori da oggi all’esame della commissione Sanità dell’Ars
Il sindaco Valenti annuncia: “Un parco giochi a Santa Margherita Belice al posto del palazzo Lombardo”
Senza permesso di soggiorno in giro per Sciacca, bloccato dalla polizia un egiziano
Ispezioni e sopralluoghi della Commissione consiliare pubblica istruzione,
“Ci voli furtuna ni la vita”, il primo libro dell’ex assessore di Ribera Cristina Cortese
La chiesa di Sant’Agostino, a Sciacca, chiusa e due consiglieri presentano un’interrogazione
Un pizzaiolo di Lampedusa finisce ai domiciliari per droga
I carabinieri della locale stazione di Lampedusa hanno arrestato un pizzaiolo per droga. Hanno ricevuto una chiamata relativa ad un alterco tra marito e moglie e si sono precipitati subito sul posto, individuando i due coniugi e richiedendo loro i documenti. E’ iniziato così un controllo di “routine” nei confronti di un pizzaiolo lampedusano. Nulla di anomalo era dunque emerso in un primo tempo ma, l’atteggiamento nervoso del trentenne e lo stato in cui appariva, hanno fatto insospettire i carabinieri che hanno avuto l’intuizione che qualcosa non tornava e deciso di approfondire ulteriormente le verifiche. Immediatamente, è scattata così una perquisizione, estesa anche presso l’abitazione ove l’uomo risiede. Dopo aver meticolosamente controllato in lungo e in largo l’unità abitativa in questione, i militari hanno notato qualcosa di strano tra le stoviglie della cucina ed in particolare un paio di contenitori per biscotti nascosti in mezzo ad alcuni piatti.
Una volta aperti i contenitori in questione, sono subito saltati fuori cinque panetti di “Hascisc” del peso complessivo di oltre “mezzo chilo”, che rivenduti al dettaglio avrebbero potuto fruttare alcune migliaia di euro. Inoltre, durante le successive verifiche, frugando sempre negli armadietti della cucina, i carabinieri hanno scovato anche numerose banconote, per un ammontare complessivo di quasi millecinquecento euro, soldi di cui il pizzaiolo non avrebbe saputo giustificare la provenienza. A quel punto, dopo aver sequestrato il denaro contante ed il mezzo chilo di droga, è scattato l’arresto per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.
Il trentenne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato ristretto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.
L’operazione svolta, rientra nell’ambito di una forte intensificazione dei servizi di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio e consumo di stupefacenti in ogni angolo della provincia, disposta dal comando provinciale carabinieri di Agrigento. I carabinieri non hanno reso noto il nome del trentenne arrestato.
Tenevano 80 cani in un’area di 38 metri quadrati, disturbo ai vicini e condanna a una pena pecuniaria per due saccensi
Ottanta cani in un’area di 38 metri quadrati, i vicini denunciano, scatta un’indagine, due saccensi finiscono sotto processo e adesso il giudice del Tribunale di Sciacca li ha condannati al pagamento di una pena pecuniaria. Giuseppe Milito, di 50 anni, e Anna Maria Bonfante, di 61, erano accusati anche di non avere osservato un’ordinanza del sindaco che, nel 2015, imponeva loro lo sgombero di quei cani entro 60 giorni. Il giudice li ha condannati a una pena pecuniaria, per complessive 650 euro, e al risarcimento nei confronti di due vicini che si sono costituiti parte civile per 5 mila euro, comprese le spese della parte civile. I legali dei due, gli avvocati Mauro Tirnetta e Giada Cavalca, per quanto riguarda il disturbo lamentato dai vicini, per i cani che abbaiavano, il primo dei due capi d’imputazione, hanno sostenuto che le case più vicine a quella dei loro clienti si trovano a qualche centinaio di metri distanza. Per l’ordinanza, invece, che non hanno dato seguito allo sgombero perché l’hanno impugnata dinanzi alla Presidenza della Regione.
Messa in sicurezza dei torrenti di Sciacca, Carmela Santangelo: “Bisogna intervenire subito”
Al via la nuova stagione del teatro L’Idea di Sambuca, tutti gli spettacoli in programma
Al via la nuova stagione 2018/2019 di prosa, musica e danza del Teatro Comunale “L’Idea” di Sambuca di Sicilia (on line su www.teatrolidea.com).
“Molte le novità artistiche ed organizzative predisposte con l’obiettivo di fidelizzare nuovo pubblico per il teatro del Belice che conferma la propria vocazione di polo teatrale territoriale”, spiega il presidente del Teatro Costanza Amodeo. “Come ad esempio il varo di un secondo cartellone di soli 6 spettacoli a prezzo ridotto, l’inserimento di spettacoli in serale con replica pomeridiana e l’apertura alle compagnie amatoriali di qualità con una radicata tradizione drammaturgica”.
Si parte il 27 ottobre con uno spettacolo internazionale in prima nazionale: “Tango-Fado”, una co-produzione dell’Associazione culturale Calicanto di Parma e il Teatro L’Idea. Sul palco, in una fusion musicale unica di Tango, Fado e Latin America, 6 musicisti della Tango Orquesta e la voce di Elisa Ridolfi, tra le maggiori interpreti di Fado in Italia e in Portogallo. Ridolfi ha cantato, fra gli altri, con Eugenio Finardi, Francesco di Giacomo, Lucio Dalla, Beppe Servillo.
Folta la presenza di drammaturgia contemporanea, messa in scena da artisti siciliani e non solo. “L’Alba del Terzo millennio” a novembre è un lavoro su testo del commediografo e regista romano Pietro De Silva, interpretata e rivisitata dai siciliani Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro, con la regia di Federico Magnano San Lio.
Per la danza si esibirà la compagnia SciarabBallo e transumanze popolari con 11 artisti in scena nello spettacolo “Centrosud”: danze e canti d’Italia accompagnati da coreografie che conducono lo spettatore in un viaggio nelle sonorità e nei movimenti che hanno reso celebre l’Italia nel mondo.
Lo spettacolo di danza apre “Natale al Teatro L’Idea”, con un cartellone ricco di artisti e di titoli, sia di prosa che di musica, che accompagneranno lo spettatore dall’1 dicembre al 6 gennaio 2019.
Il 7 dicembre tocca alla palermitana Miriam Palma che metterà in scena “Suite siciliana”, spettacolo scelto dal Teatro L’Idea in collaborazione con Agricantus di Palermo. La Suite ripropone la musicalità del repertorio siciliano e coniuga ricerca e tradizione, musica e riflessioni. In scena con la Palma diversi musicisti tra cui il mandolinista Emanuele Buzi.
Il 15 dicembre in scena un grande classico: “Natale in casa Cupiello”, di Eduardo De Filippo, nell’interpretazione della storica compagnia amatoriale Amici di Chiaramonte Gulfi, fondata nel 1969 e da allora ininterrottamente sulla scena in diversi continenti.
Si chiude, prima della pausa natalizia, con “Genitori in affitto” dei Pezzi di Nerd, giovani artisti formati al Teatro Golden di Roma. La commedia, allestita in collaborazione con Agricantus di Palermo, ironica e allegra, tocca temi sociali, matrimonio, separazioni e riunioni, con leggerezza.
Gran galà di Capodanno varato quest’anno con una nuova formula voluta dall’amministrazione comunale: in scena, a sorpresa, tanti artisti del Belice, a sottolineare la vocazione del teatro e l’indirizzo delle “porte aperte” per i tanti giovani che oggi operano in Sicilia, terra ricca di talenti drammaturgici e musicali.
Si riprende il 5 e 6 gennaio con “L’Incantesimo delle bolle di sapone” di Massimo Genta, in arte Mago Papillon; regia Livio Taddeo. Per la prima volta in Sicilia questo artista torinese che ha fatto delle bolle di sapone la materia dei suoi spettacoli fiabeschi.
Il 18 gennaio in scena “Edith Piaf, l’usignolo non canta più”, di Melania Giglio, con Melania Giglio e Martino Duane. Dedicato alla storica esibizione della Piaf al Teatro Olympia di Parigi alla fine del 1960. Tra le migliori attrici della sua generazione, interprete shakespeariana e della tragedia greca a Siracusa, Giglio ha una voce potente ed ha partecipato a diversi musical di successo in Italia e all’estero, anche ad Hollywood. Martino Duane è stato diretto in teatro, tra gli altri, da Scaparro, De Lullo, Ronconi ed ha un ricco curriculum cinematografico (diretto da Cavani, Lizzani, Labate) e di fiction Tv.
In febbraio nuovo appuntamento con il talento di Sergio Vespertino interprete di “Papà a la coque”, con le musiche di Pierpaolo Petta (fisarmonica), con un monologo che scopre il lato comico e anche un po’ grottesco della vita in famiglia e del ruolo dei padri. Il 23 febbraio invece, in scena per i soli abbonati del cartellone B (possibile lo sbigliettamento fuori abbonamento) “Ferdinandea”, della compagnia amatoriale L’Isola di Sciacca.
Vespertino apre le proposte di monologo del Teatro L’Idea, affidate ad attori ed attrici di diversa provenienza e generazione. Due le proposte in cartellone per marzo: “Mi abbatto e sono felice” di e con Daniele Ronco (under 35) che pedala una bicicletta progettata dal Politecnico di Torino per lo spettacolo; regia Marco Cavicchioli. Il primo monologo ad impatto ambientale 0 che riflette sulla felicità, non utilizza energia elettrica tradizionale, me le luci si accendono grazie all’energia prodotta dalla pedalata di Ronco. Lo spettacolo è un progetto speciale di valore culturale e sarà offerto in omaggio dal Teatro fino ad esaurimento posti.
Per la giornata della donna, l’8 marzo, una vivace Beatrice Fazi, attrice di rango al suo debutto nel monologo, ci conduce in un viaggio dal 1847 al 2018 interpretando 5 generazioni di donne di una famiglia del Sud Italia. Al termine dello spettacolo, dal titolo “Cinque donne del Sud”, l’attrice presenterà in Teatro il suo libro “Un cuore nuovo”, dedicato al tema della conversione, in un breve incontro con il pubblico.
La seconda co-produzione del Teatro verrà allestita il 28 marzo. Si tratta de “Il barone Lamberto”, omaggio a Gianni Rodari per il centenario dalla nascita. Co-prodotto con l’Associazione del flauto di Roma, il recital è affidato a Galatea Ranzi, con la regia di Stefano Cioffi e adattamento testi di Ennio Speranza; musiche del Maestro Luigi Marinaro. Dirige l’orchestra Ensemble music, composta da giovanissimi musicisti siciliani, Salvatore Rinaldo.
In aprile tocca al siciliano Tindaro Granata interprete di “Antropolaroid”: uno spettacolo sospeso tra l’Italia che fu (antropologia…) e lo scatto fotografico racconta magistralmente, rielaborando il teatro dei Cunti, due secoli di memorie familiari ed ancestrali. Premio giuria popolare della “Borsa teatrale Anna Pancirolli”, premio “ANCT” associazione nazionale dei critici, premio Fersen per attore creativo.
La chiusura della stagione è affidata l’11 maggio a Rosario Palazzolo, drammaturgo e regista di “La Veglia” con Filippo Luna nel ruolo femminile della minuta, tenera e arcigna Carmela. Produzione del Teatro Biondo di Palermo.
“Il cartellone di quest’anno – spiega il direttore artistico Salvatore Ferlita – incrocia generi e latitudini diverse, con due omaggi particolari: a Gianni Rodari, a cento anni dalla nascita e ad Edith Piaf, tra le voci più struggenti della modernità. L’intento è ricreare una dimensione comunitaria nella quale si radica l’origine e il motivo dell’esperienza teatrale”.