Un pizzaiolo di Lampedusa finisce ai domiciliari per droga

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I carabinieri della locale stazione di Lampedusa hanno arrestato un pizzaiolo per droga. Hanno ricevuto una chiamata relativa ad un alterco tra marito e moglie e si sono precipitati subito sul posto, individuando i due coniugi e richiedendo loro i documenti. E’ iniziato così un controllo di “routine” nei confronti di un pizzaiolo lampedusano. Nulla di anomalo era dunque emerso in un primo tempo ma, l’atteggiamento nervoso del trentenne e lo stato in cui appariva, hanno fatto insospettire i carabinieri che hanno avuto l’intuizione che qualcosa non tornava e deciso di approfondire ulteriormente le verifiche. Immediatamente, è scattata così una perquisizione, estesa anche presso l’abitazione ove l’uomo risiede. Dopo aver meticolosamente controllato in lungo e in largo l’unità abitativa in questione, i militari hanno notato qualcosa di strano tra le stoviglie della cucina ed in particolare un paio di contenitori per biscotti nascosti in mezzo ad alcuni piatti.

Una volta aperti i contenitori in questione, sono subito saltati fuori cinque panetti di “Hascisc” del peso complessivo di oltre “mezzo chilo”, che rivenduti al dettaglio avrebbero potuto fruttare alcune migliaia di euro. Inoltre, durante le successive verifiche, frugando sempre negli armadietti della cucina, i carabinieri hanno scovato anche numerose banconote, per un ammontare complessivo di quasi millecinquecento euro, soldi di cui il pizzaiolo non avrebbe saputo giustificare la provenienza. A quel punto, dopo aver sequestrato il denaro contante ed il mezzo chilo di droga, è scattato l’arresto per “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.

Il trentenne, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato ristretto agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto.

L’operazione svolta, rientra nell’ambito di una forte intensificazione dei servizi di prevenzione e contrasto al fenomeno dello spaccio e consumo di stupefacenti in ogni angolo della provincia, disposta dal comando provinciale carabinieri di Agrigento. I carabinieri non hanno reso noto il nome del trentenne arrestato.

Tenevano 80 cani in un’area di 38 metri quadrati, disturbo ai vicini e condanna a una pena pecuniaria per due saccensi

Ottanta cani in un’area di 38 metri quadrati, i vicini denunciano, scatta un’indagine, due saccensi finiscono sotto processo e adesso il giudice del Tribunale di Sciacca li ha condannati al pagamento di una pena pecuniaria. Giuseppe Milito, di 50 anni, e Anna Maria Bonfante, di 61, erano accusati anche di non avere osservato un’ordinanza del sindaco che, nel 2015, imponeva loro lo sgombero di quei cani entro 60 giorni. Il giudice li ha condannati a una pena pecuniaria, per complessive 650 euro, e al risarcimento nei confronti di due vicini che si sono costituiti parte civile per 5 mila euro, comprese le spese della parte civile. I legali dei due, gli avvocati Mauro Tirnetta e Giada Cavalca, per quanto riguarda il disturbo lamentato dai vicini, per i cani che abbaiavano, il primo dei due capi d’imputazione, hanno sostenuto che le case più vicine a quella dei loro clienti si trovano a qualche centinaio di metri distanza. Per l’ordinanza, invece, che non hanno dato seguito allo sgombero perché l’hanno impugnata dinanzi alla Presidenza della Regione. 

Messa in sicurezza dei torrenti di Sciacca, Carmela Santangelo: “Bisogna intervenire subito”

Nel novembre del 2017 sono stati approvati i fondi per la messa in sicurezza e sistemazione del torrente Bagni (375 mila euro), del torrente Bella pietra (200 mila euro), del ponticello della strada Raganella sul torrente Baiata (90 mila euro) e del torrente Cansalamone copn la realizzazione di una “vasca di calma” (490 mila euro). Lo scrive oggi, in un’interrogazione al sindaco di Sciacca, il consigliere comunale Carmela Santangelo sollecitando l’amministrazione a “provvedere con estrema urgenza ad attuare interventi per la messa in sicurezza dai rischi idraulici del nostro territorio al fine di scongiurare danni ed eliminare situazioni di pericolo che possono essere causa di sciagure”. Carmela Santangelo vuole sapere in che modo l’amministrazione intende intervenire.

Al via la nuova stagione del teatro L’Idea di Sambuca, tutti gli spettacoli in programma

Al via la nuova stagione 2018/2019 di prosa, musica e danza del Teatro Comunale “L’Idea” di Sambuca di Sicilia (on line su www.teatrolidea.com).

“Molte le novità artistiche ed organizzative predisposte con l’obiettivo di fidelizzare nuovo pubblico per il teatro del Belice che conferma la propria vocazione di polo teatrale territoriale”, spiega il presidente del Teatro Costanza Amodeo. “Come ad esempio il varo di un secondo cartellone di soli 6 spettacoli a prezzo ridotto, l’inserimento di spettacoli in serale con replica pomeridiana e l’apertura alle compagnie amatoriali di qualità con una radicata tradizione drammaturgica”.

Si parte il 27 ottobre con uno spettacolo internazionale in prima nazionale: “Tango-Fado”, una co-produzione dell’Associazione culturale Calicanto di Parma e il Teatro L’Idea. Sul palco, in una fusion musicale unica di Tango, Fado e Latin America, 6 musicisti della Tango Orquesta e la voce di Elisa Ridolfi, tra le maggiori interpreti di Fado in Italia e in Portogallo. Ridolfi ha cantato, fra gli altri, con Eugenio Finardi, Francesco di Giacomo, Lucio Dalla, Beppe Servillo.

Folta la presenza di drammaturgia contemporanea, messa in scena da artisti siciliani e non solo. “L’Alba del Terzo millennio” a novembre è un lavoro su testo del commediografo e regista romano Pietro De Silva, interpretata e rivisitata dai siciliani Emanuele Puglia e Cosimo Coltraro, con la regia di Federico Magnano San Lio.

Per la danza si esibirà la compagnia SciarabBallo e transumanze popolari con 11 artisti in scena nello spettacolo “Centrosud”: danze e canti d’Italia accompagnati da coreografie che conducono lo spettatore in un viaggio nelle sonorità e nei movimenti che hanno reso celebre l’Italia nel mondo.

Lo spettacolo di danza apre “Natale al Teatro L’Idea”, con un cartellone ricco di artisti e di titoli, sia di prosa che di musica, che accompagneranno lo spettatore dall’1 dicembre al 6 gennaio 2019.

Il 7 dicembre tocca alla palermitana Miriam Palma che metterà in scena “Suite siciliana”, spettacolo scelto dal Teatro L’Idea in collaborazione con Agricantus di Palermo. La Suite ripropone la musicalità del repertorio siciliano e coniuga ricerca e tradizione, musica e riflessioni. In scena con la Palma diversi musicisti tra cui il mandolinista Emanuele Buzi.

Il 15 dicembre in scena un grande classico: “Natale in casa Cupiello”, di Eduardo De Filippo, nell’interpretazione della storica compagnia amatoriale Amici di Chiaramonte Gulfi, fondata nel 1969 e da allora ininterrottamente sulla scena in diversi continenti.

Si chiude, prima della pausa natalizia, con “Genitori in affitto” dei Pezzi di Nerd, giovani artisti formati al Teatro Golden di Roma. La commedia, allestita in collaborazione con Agricantus di Palermo, ironica e allegra, tocca temi sociali, matrimonio, separazioni e riunioni, con leggerezza.

Gran galà di Capodanno varato quest’anno con una nuova formula voluta dall’amministrazione comunale: in scena, a sorpresa, tanti artisti del Belice, a sottolineare la vocazione del teatro e l’indirizzo delle “porte aperte” per i tanti giovani che oggi operano in Sicilia, terra ricca di talenti drammaturgici e musicali.

Si riprende il 5 e 6 gennaio con “L’Incantesimo delle bolle di sapone” di Massimo Genta, in arte Mago Papillon; regia Livio Taddeo. Per la prima volta in Sicilia questo artista torinese che ha fatto delle bolle di sapone la materia dei suoi spettacoli fiabeschi.

Il 18 gennaio in scena “Edith Piaf, l’usignolo non canta più”, di Melania Giglio, con Melania Giglio e Martino Duane. Dedicato alla storica esibizione della Piaf al Teatro Olympia di Parigi alla fine del 1960. Tra le migliori attrici della sua generazione, interprete shakespeariana e della tragedia greca a Siracusa, Giglio ha una voce potente ed ha partecipato a diversi musical di successo in Italia e all’estero, anche ad Hollywood. Martino Duane è stato diretto in teatro, tra gli altri, da Scaparro, De Lullo, Ronconi ed ha un ricco curriculum cinematografico (diretto da Cavani, Lizzani, Labate) e di fiction Tv.

In febbraio nuovo appuntamento con il talento di Sergio Vespertino interprete di “Papà a la coque”, con le musiche di Pierpaolo Petta (fisarmonica), con un monologo che scopre il lato comico e anche un po’ grottesco della vita in famiglia e del ruolo dei padri. Il 23 febbraio invece, in scena per i soli abbonati del cartellone B (possibile lo sbigliettamento fuori abbonamento) “Ferdinandea”, della compagnia amatoriale L’Isola di Sciacca.

Vespertino apre le proposte di monologo del Teatro L’Idea, affidate ad attori ed attrici di diversa provenienza e generazione. Due le proposte in cartellone per marzo: “Mi abbatto e sono felice” di e con Daniele Ronco (under 35) che pedala una bicicletta progettata dal Politecnico di Torino per lo spettacolo; regia Marco Cavicchioli. Il primo monologo ad impatto ambientale 0 che riflette sulla felicità, non utilizza energia elettrica tradizionale, me le luci si accendono grazie all’energia prodotta dalla pedalata di Ronco. Lo spettacolo è un progetto speciale di valore culturale e sarà offerto in omaggio dal Teatro fino ad esaurimento posti.

Per la giornata della donna, l’8 marzo, una vivace Beatrice Fazi, attrice di rango al suo debutto nel monologo, ci conduce in un viaggio dal 1847 al 2018 interpretando 5 generazioni di donne di una famiglia del Sud Italia. Al termine dello spettacolo, dal titolo “Cinque donne del Sud”, l’attrice presenterà in Teatro il suo libro “Un cuore nuovo”, dedicato al tema della conversione, in un breve incontro con il pubblico.

La seconda co-produzione del Teatro verrà allestita il 28 marzo. Si tratta de “Il barone Lamberto”, omaggio a Gianni Rodari per il centenario dalla nascita. Co-prodotto con l’Associazione del flauto di Roma, il recital è affidato a Galatea Ranzi, con la regia di Stefano Cioffi e adattamento testi di Ennio Speranza; musiche del Maestro Luigi Marinaro. Dirige l’orchestra Ensemble music, composta da giovanissimi musicisti siciliani, Salvatore Rinaldo.

In aprile tocca al siciliano Tindaro Granata interprete di “Antropolaroid”: uno spettacolo sospeso tra l’Italia che fu (antropologia…) e lo scatto fotografico racconta magistralmente, rielaborando il teatro dei Cunti, due secoli di memorie familiari ed ancestrali. Premio giuria popolare della “Borsa teatrale Anna Pancirolli”, premio “ANCT” associazione nazionale dei critici, premio Fersen per attore creativo.

La chiusura della stagione è affidata l’11 maggio a Rosario Palazzolo, drammaturgo e regista di “La Veglia” con Filippo Luna nel ruolo femminile della minuta, tenera e arcigna Carmela. Produzione del Teatro Biondo di Palermo.

“Il cartellone di quest’anno – spiega il direttore artistico Salvatore Ferlita – incrocia generi e latitudini diverse, con due omaggi particolari: a Gianni Rodari, a cento anni dalla nascita e ad Edith Piaf, tra le voci più struggenti della modernità. L’intento è ricreare una dimensione comunitaria nella quale si radica l’origine e il motivo dell’esperienza teatrale”.

Inaugurato a Ribera il Salone del Bambino dedicato ad Emanuela e Giovanni Ragusa

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Grazie ai finanziamenti offerti dai familiari di Giovanni ed Emanuela Ragusa, il salone del Bambino, attiguo alla chiesa madre, sulla centrale piazza Giovanni XXIII a Ribera, è stato ristrutturato e riaperto al pubblico dopo trent’anni. Si tratta di un immobile ecclesiastico abbandonato dopo il crollo della matrice nel dicembre del 1969 per infiltrazioni d’acqua. Il salone è stato arredato, invece con le offerte della comunità riberese. Un tempo, il locale con 150 posti a sedere, era utilizzato come un piccolo teatro dalle associazioni locali. Adesso, grazie all’impegno dei familiari di Emanuela Guddemi e Giovanni Ragusa, i due giovani sposi morti in un tragico incidente stradale, Emanuela aspettava anche un bambino, il salone tornerà ad essere un centro culturale. A tagliare il nastro della struttura, è stato l’arciprete don Giuseppe Maniscalco accompagnato dal sindaco Carmelo Pace e dai parenti di Giovanni Ragusa ed Emanuela Guddemi. (Nella foto Emanuela Guddemi e Giovanni Ragusa nel giorno del loro matrimonio)

Nella citta’ piu’ araba d’Italia, il primo candidato sindaco e’ un leghista

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A Mazara del Vallo, 50 mila abitanti, la più “araba” delle città italiane, con la sua Casbah dove da mezzo secolo la popolazione locale vive con quella nordafricana (oltre duemila i tunisini, su tremila stranieri, per lo più marinai che lavorano sui 350 pescherecci di una delle più importanti marinerie del Paese), Il primo a presentare la propria candidatura a sindaco per le comunali di primavera a Mazara del Vallo è stato il leghista Giorgio Randazzo. E’ lui il primo candidato a voler succedere all’attuale sindaco Nicola Cristaldi. La citta’ marinara, e’ la piu’ araba delle citta’ italiane con una folta comunita’ di stranieri tunisini che vivono e lavorano sopratutto sulla flotta peschereccia della cittadina trapanese.  

Memorial “Michele Ferdico”, Passione tennis ricorda con un torneo l’ex presidente

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Il tennis saccense ricorda Michele Ferdico, che prima della prematura morte, avvenuta nel 2016 all’età di 52 anni, aveva ricoperto anche la carica di presidente della società Passione Tennis Sciacca. Scatta in queste ore la prima edizione del Torneo Sociale a squadre, memorial “Michele Ferdico”. Il presidente Davi Emmi, e tutto il cda di Passione Tennis, a due anni dalla scomparsa hanno voluto ricordare la memoria del medico, che per anni fu dirigente del Sert di Sciacca, che nel 2011, seguendo la sua passione per il tennis, aveva accettato di ricoprire la carica di presidente. Al torneo parteciperanno tutti i soci di Passione tennis, in gare appassionanti e combattute, con il solito spirito di correttezza e divertimento che contraddistingue il sodalizio. Il torneo si concluderà il 22 dicembre 2018 con la manifestazione finale e la premiazione.

E’ di Sciacca la giovane donna salvata dalla donazione samaritana del rene di una padovana

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Dovrà rimanere ricoverata ancora qualche giorno al centro di trapianti di reni “Leonardo Sciascia”, dell’Arnas Civico di Palermo, ma sta meglio e spera di tornare presto al lavoro. Lo ha riferito in alcune dichiarazioni al giornalista Giuseppe Pantano, sulle pagine del Gds, la stessa saccense che qualche giorno fa, ha ricevuto un rene da una 60enne di Padova. Da dieci mesi, la giovane trentaduenne, era in lista d’attesa per un trapianto a causa di una patologia. Si tratta di donazione ‘samaritana’ che dà la possibilità a una coppia familiare donatore-ricevente incompatibile di ricevere e donare un rene a pazienti nella stessa condizione.  L’intervento è stato eseguito dall’equipe diretta dal nefrologo Silvio Morini, è il primo caso in Sicilia di una donazione da essere vivente. Il prossimo step sarà la donazione del rene dalla madre della ricevente a Palermo, il cui organo era incompatibile con la figlia. Intanto, la saccense, a proposito della donazione della signora veneta che ha il doppio della sua età, ha dichiarato ringraziandola molto per l’atto di grande altruismo: “Non so se potrò incontrarla, il suo gesto è straordinario” e la stessa ragazza, annuncia che, alla sua totale ripresa, ha intenzione di avviare una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, incontri e conferenze portando la sua testimonianza a favore di un progetto che promuova i principi della donazione. (Alla giovane saccense vanno gli auguri da parte di tutta la redazione di Risoluto.it)    

Terme di Sciacca: promesse, arrivi e dispersi

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Non ci sono date o appuntamenti programmati. La vicenda Terme di Sciacca sembra essersi nuovamente impantanata nelle lungaggini dei palazzi politici regionali. Ammesso che ci sia stato mai un vero punto di svolta nel destino di un pezzo di storia e cultura della città, ma anche uno dei principali motori dell’economia saccense Le ultime notizie sulla vicenda Terme sono arrivate dalle dichiarazioni del presidente della Regione, Nello Musumeci, a Ribera, circa venti giorni fa, con la promessa di una visita a Sciacca  “di persona, personalmente”. “Da parte del mio Governo – ha detto ai cronisti il governatore – c’è l’impegno a restituire ai cittadini di Sciacca un impianto termale che possa restituire il prestigio, ma anche la ricaduta economica che aveva fino a qualche anno fa. Verrò personalmente a Sciacca”.
Lo aveva preceduto nelle dichiarazioni di qualche giorno, l’assessore all’economia Gaetano Armao che aveva promesso una sua prossima ed imminente presenza in città. Oggi l’assessore regionale rinvia ancora alle prossime settimane la tappa saccense. “Devo incontrare la sindaca nei prossimi giorni – riferisce telefonicamente oggi l’amministratore regionale – che è stata impegnata col rinnovo della Giunta”. Peccato, che la nuova amministrazione di Sciacca ha già superato il rodaggio di un mese dalla sua nomina. Assessore, dunque, anche poco informato. L’ultima riunione, svoltasi a Sciacca e con oggetto terme, è l’incontro voluto dalla Commissione Speciale con la deputazione del territorio, avvenuta due mesi fa
Intanto, la fine dell’anno si avvicina e l’unica triste ricorrenza programmata e certa, al momento, è l’anniversario dei quattro anni dalla chiusura avvenuta nel marzo del 2015. C’erano una volta le Terme di Sciacca, ancora una volta.  

“Violenza di genere”, convegno organizzato dalla Direzione dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca

Un utile momento formativo, per meglio comprendere il fenomeno della “violenza di genere”: i giusti approcci alla problematica, gli strumenti giuridici alla luce degli ultimi aggiornamenti normativi, gli aspetti psicologici ed assistenziali tenuto conto anche delle competenze delle singole istituzioni, si è svolto questa mattina, all’aula Piraino dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Il convegno è stato organizzato dalla Direzione di Presidio dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Relatori del convegno sono stati il sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, Cristian Del Turco, la responsabile dello Sportello Antiviolenza di Sciacca, Elina Salomone psicologa ed il Direttore dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia del P.O. di Sciacca, Salvatore Incandela. Oltre agli interventi del Procuratore Capo della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, il Direttore Amministrativo degli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, Rosanna Dubolino, il Direttore Sanitario degli Ospedali Riuniti di Sciacca e Ribera, Gaetano Migliazzo. E Si è parlato anche dell’ormai imminente istituzione, presso il nosocomio saccense, del cosiddetto “Codice Rosa” e della nascita della “Stanza Rosa” presso cui saranno ospitate, ascoltate, visitate ed aiutate, con competenza, le donne vittime di violenza. Hanno presenziato al convegno anche il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Sciacca, Capitano Marco Ballan, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Sciacca Maresciallo, Lorenzo Longo, alcuni dirigenti medici, operatori sanitari, alcune psicologhe dello Sportello Antiviolenza di Sciacca ed il Presidente dell’Associazione “Orazio Capurro – Amore per la Vita ONLUS”, Alessandro Giuseppe Capurro.