Ancora una vittoria per l’Ares Menfi nella serie C di calcio a 5

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L’Ares Menfi ha vinto per 6-0 contro il S. Giovanni Gemini nella terza giornata del campionato di serie C di calcio a 5. I gol sono stati messi a segno da Stefano Sanci, Christian Buscaglia e Vito Bivona. I tre giocatori dell’Ares hanno realizzato una doppietta per parte. La squadra del presidente Francesco Li Petri, che ha conquistato quest’anno la promozione in serie C, viaggia già a buon ritmo avendo vinto due partite delle tre disputate  in campionato.

Stasera a Sciacca il battesimo di Marisol, la piccola che 7 mesi fa è venuta alla luce in casa grazie al personale del 118

Il primo marzo scorso, qualche minuto prima delle 9 del mattino, in una casa di contrada Bordea, a Sciacca,  è nata Marisol. Parto in casa, come ai vecchi tempi, per la sua mamma, Veronica Noto, e grazie all’aiuto del personale del 118 di Sciacca perché la donna e il marito non hanno fatto in tempo ad arrivare in ospedale. Questa sera il battesimo di Marisol ed i genitori hanno voluto la presenza del medico, dell’infermiera e dell’autista del 118.  Marisol quando è nata pesava 3 chili e 50 grammi. Raggianti mamma Veronica e papà Maurizio Sabella che questa sera hanno festeggiato con i parenti e gli amici.  Con il medico Pino Trafficanti, che non aveva mai fatto un parto, hanno collaborato al parto l’infermiera Mirella Garone e l’autista soccorritore Sebastian Giuseppe Fazio. Questa sera festa per tutti. Nella foto, Marisol con i genitori ed il personale del 118 nella Basilica della Madonna del Soccorso

“Pericolosi per la sicurezza pubblica”, avviso orale del Questore di Agrigento anche a saccensi e margheritesi

L’ufficio di misure di prevenzione della Questura di Agrigento, su disposizione del Questore, Maurizio Auriemma, ha applicato la misura dell’avviso orale a soggetti  ritenuti pericolosi per la sicurezza pubblica. Tra questi ci sono saccensi e margheritesi.  Di Sciacca è C.F., classe 1999, con precedenti per: rissa, furto aggravato, danneggiamento, lesioni. A Santa Margherita Belice avviso orale notificato a P.G.D., classe 1979, con precedenti per lesioni, minaccia, ingiuria, stupefacenti, detenzione illegale di munizioni. Sempre a Santa Margherita avviso orale a B.P., classe 1980, con precedenti per minaccia, ingiuria, furto aggravato, lesioni, furto in abitazione, inosservanza provvedimenti dell’Autorità. Un avviso orale anche a Villafranca Sicula, notificato a G.C., classe 1987, con precedenti per favoreggiamento e stupefacenti. Gli altri sono stati notificati a C.A., classe 1990, con precedenti per minaccia, lesioni personali, furto aggravato, porto ingiustificato di armi; A.C., classe 1983,  con precedenti per invasione di edifici, danneggiamento, furto aggravato, stupefacenti; A.C., classe 1983, con precedenti per invasione di edifici, danneggiamento, furto aggravato, stupefacenti. Questi tre sono di Porto Empedocle.  Avviso orale anche a F.S., classe 1988, abitante a Lampedusa, con precedenti per stupefacenti, danneggiamento, minaccia, percosse; G.S., classe 2000, abitante a Canicattì, con precedenti per furto, estorsione, ricettazione, rapina, detenzione illegale di armi; S.D., classe 1973, abitante a Licata, con precedenti per detenzione illegale di armi e munizioni, rissa, danneggiamento, minaccia; V.F.S., classe 1981, abitante a Licata, con precedenti per stupefacenti, furto, lesioni; M.R.G., classe 1974, abitante a Naro, con precedenti per: lesioni personali, danneggiamento, minaccia, detenzione illegale di armi; T.M.C., classe 1998, abitante a Canicattì, con precedenti per ricettazione, furto aggravato, furto con strappo, rapina; P.V., classe 1988, abitante a Campobello di Licata, con precedenti per: furto, ricettazione, danneggiamento, estorsione, furto aggravato, stupefacenti, minaccia; C.S., classe 1969, abitante ad Agrigento, con precedenti per detenzione e spaccio di stupefacenti; T.A.G., classe 1977, abitante a Realmonte, con precedenti per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, stupefacenti.  

In manette il trentaduenne Antonio Abbate di Montevago, e’ lui l’uomo “di fiducia” dei boss

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Sono scattate le manette per Antonio Abbate, il trentaduenne di Montevago, è stato arrestato su ordine del tribunale di Agrigento. Proprio Abate, condannato ieri in primo grado a 16 anni per associazione mafiosa, avrebbe trovato la fiducia del capomafia Piero Campo che si faceva accompagnare da lui a importanti summit. Campo si incontrava anche con  Leo Sutera, boss di Sambuca di Sicilia. Campo parlava dei suoi incontri con il superlatitante Matteo Messina Denaro proprio davanti Abate. Campo racconta di aver incontrato, in una intercettazione telefonica, Messina Denaro, nelle campagne di Santa Margherita Belice, un posto definito “vomitevole”. Gli inquirenti hanno pensato a un ovile abbandonato. “La faccia era conosciuta, però era un pò piu’ asciutto, ma era lui – dice, ammettendo di non aver riconosciuto subito il latitante -. Lui, però mi ha riconosciuto immediatamente”, aggiunge Campo. Campo è stato processato e condannato in abbreviato in un’altra tranche del procedimento, coordinato dalla Dda di Palermo, mentre ad Abbate e’ stata inflitta la pena di 16 anni. Il trentaduenne di Montevago e’ difeso dal legale Nino Augello.

Aperto e dopo poche ore già vandalizzato il parco giochi dello Stazzone

E’ stato riaperto da poche ore il parco giochi dello Stazzone, a Sciacca, ma c’è già chi ha parzialmente abbattuto la recinzione dell’unica giostra non disponibile perchè devono ancora essere realizzati lavori. Il consigliere comunale Alessandro Curreri non si rassegna e, anzi, lancia un nuovo appello alla gente a salvaguardare quest’area che è riservata ai più piccoli. Curreri, in un’intervista a Risoluto.it, parla anche del gazebo in legno attualmente transennato allo Stazzone, ma che presto, eseguiti lavori di manutenzione, sarà reso fruibile.

Condannato a sedici anni di carcere il fedelissimo autista del boss Piero Campo, in sua presenza i mafiosi parlavano anche di Denaro

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Antonino Abbate, autista e fedelissimo del capomafia Piero Campo, oggi è stato condannato a 16 anni per associazione mafiosa dal tribunale di Agrigento.  Insieme ad Abbate sono stati condannati anche altri esponenti delle “famiglie mafiose” agrigentine finiti in carcere nel 2016 nell’operazione Icaro. A 16 anni sono stati condannati anche Vincenzo Marrella, Francesco Tortorici e Antonino Grimaldi, a 20 Stefano Marrella e Vincenzo Marrella (omonimo dell’altro imputato, 65 anni), a 4 anni Carmelo Bruno e Roberto Carobene, a 5 anni e 6 mesi Gaspare Secolonovo e a 10 mesi Vito Campisi. Il boss si fidava così tanto di lui, da parlare liberamente in sua presenza dei suoi incontri con il superlatitante Matteo Messina Denaro. Agli atti del processo è finita un’intercettazione di una conversazione tra Piero Campo e il capomafia di Sambuca di Sicilia Leo Sutera in cui Campo raccontava di aver incontrato Matteo Messina Denaro.

Domani recupero delle attività non svolte di “Ho fatto un sogno”, appuntamento alla villa comunale

Il progetto civico “Ho fatto un sogno”, che ha avuto luogo Domenica 14 ottobre, all’interno della Villa Comunale I. Scaturro, ma le cui attività pomeridiane sono state sospese a causa delle avverse condizioni meteo, torna domenica prossima. Dalle 10 del mattino, lungo i viali della Villa, i bambini presenti verranno catapultati nel passato riscoprendo i giochi di un tempo presentati da Lillo Sutera, saranno intrattenuti dall’animazione “Funny Days”, potranno ascoltare la favola della colomba ladra raccontata dal comitato pro-villa in collaborazione con gli alunni della Scuola Mariano Rossi, oltre ad essere incantati dalle letture ad alta voce di Antonella Russo. Alle 11.00, è prevista una divertente caccia al tesoro, organizzata dal comitato pro-villa, che darà la possibilità ai piccoli di esplorare la villa, compresi gli angoli più nascosti. Mentre, alle 12.15, i presenti verranno intrattenuti dalle note di tre delle migliori band saccensi, ossia Le Mele Marce, i Dorè e gli Skarafunia. Anche per questa seconda parte di “Ho Fatto un sogno”, verrà data ai presenti la possibilità di effettuare una donazione. La cifra raccolta verrà impiegata sia per sostituire la pompa irrigua non più funzionante, che per la creazione di un percorso sensoriale permanente pensato appositamente per i bambini. Gli organizzatori, estremamente soddisfatti dall’affluenza di domenica scorsa, auspicano una presenza massiccia della cittadinanza per portare linfa vitale al prezioso polmone verde.

Il maltempo si abbatte sulla Sicilia orientale, strade come fiumi. Trecento interventi dei vigili del fuoco

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Sono circa 300, la maggior parte dei quali in provincia di Catania e Siracusa, gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco impegnate per i soccorsi nelle zone colpite dall’ondata di maltempo. Le operazioni piu’ critiche a Militello, Scordia e Ramacca, in provincia di Catania, e a Floridia e Lentini, in provincia di Siracusa. Nella zona di Sigonella sette persone che erano rimaste bloccate all’interno delle proprie vetture sono state salvate con l’elicottero. Le strade si sono trasformate in fiumi. Alcune persone lungo l’autostrada Siracusa- Catania si sono salvate rifuggiandosi sul tetto o nuotando fino a posti piu’ sicuri.

Un anno di indagini su abusivismo a Sciacca e la Procura della Repubblica notifica l’avviso di conclusione all’ex dirigente del settore Urbanistica del Comune, indagato per omissione in atti d’ufficio

La Procura della Repubblica di Sciacca ha chiuso una lunga indagane, andata avanti per oltre un anno con un intenso lavoro, condotto dal Procuratore, Roberta Buzzolani, e dal sostituto Michele Marrone, riguardante abusivismo edilizio in città. L’attenzione dei magistrati si è incentrata in particolare su immobili lungo la costa e dalle indagini sarebbe emerso che per strutture, realizzate entro la fascia dei 150 metri, non sarebbe stato notificato agli interessati il provvedimento di diniego della sanatoria o del condono edilizio. L’indagine non riguarderebbe solo strutture lungo la costa e comprenderebbe anche abusi minori come verande e tettoie che non potevano essere realizzate. La Procura della Repubblica ha svolto un lavoro certosino dal quale è emerso che la vicenda riguardava ben 152 pratiche con fatti che partono dagli anni Novanta. L’avviso di conclusione delle indagini, per omissione in atti d’ufficio, è stato all’ex dirigente del settore Urbanistica del Comune, Giuseppe Bivona, per fatti che vanno fino all’aprile del 2017, quando è andato in pensione. Dal 2 settembre 2005 al 25 aprile 2017, dopo che i tecnici istruttori comunali cui erano stati assegnati le pratiche di sanatoria o di condono edilizio, completata l’istruttoria ed accertato che gli immobili non erano suscettibili di sanatoria, redigevano le relazioni tecniche e lo schema dei provvedimenti di diniego, trasmettendo al dirigente l’intera documentazione relativa a ciascuna delle pratiche loro assegnate,  Bivona non avrebbe adottato i 152 provvedimenti di diniego o comunque non li avrebbe notificati agli interessati. Poco tempo fa il Comune ha  notificato 130 decreti di demolizione ad altrettanti proprietari di immobili. L’indagine della Procura era stata avviata molto tempo prima e adesso è stata completata.

Operazione antidroga “Fast Food” a Menfi e Santa Margherita Belice, due condanne in abbreviato

Il giudice del Tribunale di Sciacca Alberto Davico ha condannato a 3 anni di reclusione Daniel Tabbone, di 24 anni, di Menfi, e a un anno e 6 mesi Kevin Governale, di 24 anni, di Santa Margherita Belice. Il processo a loro carico si è svolto con il rito abbreviato e riguarda l’operazione antidroga  antidroga “Fast Food”, condotta dai carabinieri e coordinata dal sostituito procuratore Michele Marrone. Tabbone era considerato una figura centrale e per lui l’accusa aveva chiesto 8 anni di reclusione. I due erano difesi dagli avvocati Ninni Giardina (Tabbone) e Francesco Di Giovanna (Governale) che avevano chiesto l’assoluzione. Per i due imputati il giudice ha riqualificato riconoscendo il fatto di lieve entità.