“Chi dona al povero dona a Dio”, l’invito di padre Tutino all’iniziativa di domani della Caritas “Aiutaci ad Aiutare”

Si svolgerà domani a Sciacca presso i supermercati Paghi Poco, in contrada Isabella, e Il Centesimo, in località Stazzone, la raccolta straordinaria per i più bisognosi organizzata dalla Caritas Diocesana Parrocchiale, di cui fa parte anche la Basilica di San Calogero.

In un video postato sui social, padre Tutino invita la comunità a contribuire alla raccolta, ricordando anche che giorno 11 giugno si celebreranno i festeggiamenti in onore di San Calogero:

<< Chi dona al povero dona a Dio – dice il parroco – Siamo certi che la festa in onore di San Calogero di quest’anno ha il tocco particolare dell’assistenza ai bisognosi >>.

Da lunedi’ incontri per l’evento D&G, strade di Sciacca blindate saranno come un set a cielo aperto

Inizieranno lunedi’ prossimo gli incontri in Comune per la predisposizione dell’evento D&G del sei luglio prossimo. Ieri si è svolto un vertice per l’ordine e la sicurezza, alla presenza dei tre primi cittadini coinvolti nell’evento della Maison italiana, ossia Agrigento, Sciacca e Palma di Montechiaro.

La sindaca Valenti inizierà da lunedì degli incontri propedeutici per la predisposizione di tutte le misure necessarie per quella giornata dove gli occhi del mondo saranno puntati sulla città. Si comincerà da un incontro con i commercianti, poi i residenti. Ci saranno delle prescrizioni da seguire.

Le strade interessate dall’evento saranno salita Campidoglio, piazza Duomo, vicolo Cassar, piazza Purgatorio, piazza Inveges, via Roma, piazza Angelo Scandaliato. Oltre alle vie i luoghi che saranno coinvolti nella sfilata uomo in programma sono: atrio Superiore e Inferiore del Comune di Sciacca, chiesa Madre, chiesa San Domenico, chiesa Del Collegio, chiesetta Purgatorio.

Dalle altre indiscrezioni che trapelano oltre alla sfilata dei modelli, gli esclusivi ospiti visiteranno le chiese e all’esterno sarà tutto allestito come un set cinematografico a cielo aperto e le fasi verranno filmate.

A quanto pare, i capi che sono stati realizzati dal celebre marchio sono ispirati alla città di Sciacca, questo vorrà dire una enorme promozione per la città grazie al famoso brand.

L’olio dell'”Amato Vetrano” di Sciacca premiato tra i migliori extravergine prodotti dagli istituti Agrari d’Italia

L’olio di oliva prodotto dall’istituto “Amato Vetrano” è stato selezionato tra i migliori extravergine prodotti dagli Istituti Agrari d’Italia al concorso “Diploma d’Argento Pandolea”. Per l’olio della scuola di Sciacca è arrivato un prestigioso riconoscimento della rivista “Gambero Rosso”.

La cerimonia di premiazione si è svolta a Roma presso la sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole nell’ambito della IV edizione del concorso “Diploma d’Argento” dedicato agli oli extravergine di oliva degli Istituti Agrari d’Italia. Il concorso, organizzato da “Pandolea donne dell’olio”, in partnership con la rivista “Gambero Rosso” e la Rete Nazionale degli Istituti Agrari, seleziona i migliori extravergine prodotti dagli istituti agrari italiani. Obiettivo di “Pandolea” è diffondere e far crescere la cultura e l’uso dell’olio extravergine di oliva italiano di alto livello a partire dai banchi di scuola.

Il campione dell’istituto di Sciacca ha ottenuto 83 punti ed è stato definito equilibrato in fruttato, amaro e piccante con profilo aromatico caratterizzato per le sensazioni olfattive che richiamano: pomodoro, mela e mandorla. Il progetto è stato curato dal professore Leonardo Montalbano, ma notevole è stato il supporto del dirigente scolastico, Caterina Mulè, e Damiano Licata, dell’assessorato regionale Agricoltura U.O.S. 6.10 di Sciacca, e Michele Marciante, responsabile dell’azienda agraria dell’Istituto.

Nella foto, Deborah Montalbano e Chiara Elison, dell’istituto “Amato Vetrano” di Sciacca

Giovane di Montevago fermato con hashish in auto dalla Polizia

Personale della Polizia di Stato di Sciacca nell’ambito di programmati servizi orientati alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti nel centro storico di Sciacca, fermava un’autovettura condotta da un giovane di 28 anni di Montevago.
Il giovane, alla vista dei Poliziotti si mostrava nervoso e ciò faceva insospettire gli Agenti che decidevano di sottoporlo a perquisizione personale.
L’atto di P.G. consentiva di rinvenire in dosso al fermato alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish.
A quel punto ai Poliziotti non rimaneva altro che sequestrare lo stupefacente e contestare al soggetto la violazione amministrativa di cui all’art 75 D.P.R. 309/90, con il consequenziale ritiro della patente di guida e la segnalazione alla Prefettura di Agrigento.

Denunciato organizzatore di evento, incontro in Prefettura per ribadire le procedure in occasione di eventi


Durante l’attività finalizzata alla verifica del rispetto della normativa di riferimento sulle pubbliche manifestazioni, personale della Polizia di Stato di Sciacca ha deferito alla locale Procura della Repubblica il promotore di un’evento che ha omesso di dare il previsto preavviso all’Autorita’ di Pubblica Sicurezza.
L’attività delle forze dell’ordine è mirata alle preventiva verifica del rispetto delle prescrizioni imposte in occasione di pubbliche manifestazioni, affinché venga tutelata l’incolumita’ dei partecipanti.
In quest’ottica lo scorso 6 maggio presso il Commissariato di P.S. di Sciacca, si è svolto un’incontro alla presenza di tutte le rappresentanze delle Amministrazioni Locali ricadenti nell’ambito di giurisdizione, in cui i responsabili provinciali della Questura, dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile e del Servizio Sanitario, hanno ribadito le procedure da osservare affinché ogni evento pubblico si svolga con l’obiettivo di tutelare l’incolumita’ dei partecipanti.

Il giudice concede al Comune di Sciacca altri 4 mesi per trasferire il comando della Polizia municipale

Il Comune di Sciacca ha 4 mesi di tempo per trasferire il comando della Polizia municipale, liberando i locali dell’ex Motel Agip. I tempi li ha dettati il giudice Francesca Cerrone nell’udienza che si è tenuta ieri. La proroga concessa al Comune è fino al 10 ottobre, giorno in cui è fissata la prossima udienza.

Il Comune una soluzione l’ha già trovata, quella di trasferire il comando nei locali del complesso Badia Grande che pochi mesi fa sono stati lasciati dalle suore. L’immobile è di proprietà comunale, ma bisognerà eseguire lavori agli impianti, adeguamenti per i quali l’ente dovrà bruciare i tempi.  Lo sgombero dei locali è stato chiesto dal liquidatore delle Terme, Carlo Turriciano, per ragioni di sicurezza. Il Comune dopo avere valutato la possibilità di rivolgersi a privati per la ricerca di locali con la pubblicazione di un bando ha deciso di trasferire il comando alla Badia Grande.

Dal danno alla beffa, Girgenti Acque ha debiti per quattro milioni e i commissari propongono l’aumento della tariffa all’Ati.

Riunione in Prefettura oggi sulla questione acqua in provincia di Agrigento. Da un lato l’Assemblea territoriale idrica presieduta da Francesca Valenti, dall’altro i commissari straordinari di Girgenti Acque, vertice che ha finito per assumere i contorni pirandelliani.

Al tavolo, in ordine, la decisione dell’Ati di procedere alla escussione della polizza fideiussoria per rivalere il debito vantato. Procedura che e’ stata vivamente sconsigliata per evitare il fallimmento del gestere e allo stesso tempo, l’interuzione di pubblico servizio. Insomma, alla presenza dei legali dell’Ati, c’era in Prefettura anche l’avvocato Mazzarella, si inviera’ all’istituto bancario una nota con la quale l’Ati chiarira’ di non voler rinunciare a quanto dovuto ma, al momento blocchera’ la procedura esecutiva.

Ma a preoccupare molto i sindaci presenti a partire dalla prima cittadina Francesca Valenti e’ statala richiesta di un aumento tariffario da parte dei commissari di Girgenti Acque, i quali avrebbero fatto presente la mancanza dei quattro milioni di euro per chiudere il bilancio e pertanto paventato un’aumento tariffario.

A quanto pare circa l’otto per cento in piu’ della tariffa applicata adesso. Un boomerang per l’Ati che settimana prossima tornera’ a riunire il suo direttivo.

Moncada ha iniziato i lavori per l’impianto, il Comitato Chiana Scunchipani torna a bussare all’amministrazione

Non e’ solida dicono il legale e l’ingegnere del Comitato Chiana- Scunchipani la relazione della consulente Patrizia Livreri, incaricata dal Comune di Sciacca di redigere un parere sull’impianto biomasse presentato dalla My Ethanol nell’ex distilleria Kronion. E’ sintetica e stringata e non esaustiva nei quesiti che i rappresentanti del Comitato dei residenti formatosi spontaneamente avevano chiesto negli incontri interlocutori.

Insomma, sulla base di quanto scritto nero su bianco dalla docente universitaria non si puo’ procedere ad alcuna azione in questo momento e gli esperti ritengono di dover ancora approfondire le carte dal punto di vista amministrativo, in quanto sono arrivate soltanto adesso in loro possesso.

Intanto, Moncada ha gia’ provveduto all’inizio dei lavori sulla base della Pas che ha presentato all’ufficio tecnico comunale.

Stasera invece, l’incontro chiesto dal Comitato con l’amministrazione comunale, e’ stato rinviato per permettere prima un passaggio sulla questione in consiglio comunale.

Incidente sul lavoro in un’autofficina di Menfi, ustioni di secondo grado per un operaio trasferito al Civico di Palermo

Un operaio di 40 anni ha riportato ustioni di secondo grado agli arti inferiori a causa di un incidente sul lavoro avvenuto in un’autofficina di Menfi. Non è, per fortuna, in gravi condizioni, ma i medici dell’ospedale di Castelvetrano, dove è stato subito condotto, ne hanno disposto il trasferimento all’ospedale Civico di Palermo.

L’operaio stava utilizzando una “macchina operatrice” che all’improvviso sarebbe andata in fiamme. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco del distaccamento di Santa Margherita Belice e i carabinieri della stazione di Menfi che hanno avviato le indagini.

Situazione personale infermieristico all’Asp alla soglia del rischio clinico, l’Opi richiede incontro urgente con Santonocito

E’ il presidente dell’Ordine professionale infermieristico della provincia di Agrigento, Salvatore Occhipinti a richiedere un incontro urgente con il direttore Generale dell’Asp di Agrigento, Giorgio Giulio Santonocito,

“L’OPI di Agrigento – scrive in una nota il presidente – ha più volte segnalato, direttamente all’assessore alla sanità Ruggero Razza, le criticità che giornalmente si riscontrano per l’inadeguatezza numerica del personale infermieristico e del personale di supporto e ad oggi le criticità dovute alla carenza di tale personale, con la mancata sostituzione dei pensionamenti, dei decessi e delle lunghe assenze per malattia, sono addirittura peggiorate. A conferma di quanto segnalato, si potrà facilmente verificare quante sono le reperibilità sostitutive di turno, quante volte si è fatto ricorso all’istituto dello straordinario e quante sono le giornate di ferie residue del personale relative all’anno 2018 e che non si potranno comunque concedere entro il 30 giugno per esigenze di servizio”.

“Già con questi numeri – sottolinea – siamo alla soglia del rischio clinico. Inoltre, la carenza di personale infermieristico e di supporto, sarà ancora di più accentuata con le dovute ferie estive che il personale tutto usufruirà con turnazioni programmate dal 15 giugno al 15 settembre 2019. La graduatoria per le mobilità ancora non è stata pubblicata e sicuramente, tra convocazioni e concessioni di nulla osta da parte delle Aziende Ospedaliere, difficilmente avremo unità infermieristiche pronte a rafforzare gli organici ormai ridotti ai minimi termini. Sarà difficile, in questa grave situazione, garantire la sicurezza delle cure agli utenti. Il personale rappresenta da sempre una variabile determinante del sistema produttivo sanitario, ma il piano di consolidamento e sviluppo dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia invece, considerandolo una spesa, ha sacrificato tutti gli operatori della salute e, in particolare gli infermieri, costretti a sopperire anche alla carenza/assenza di personale di supporto con conseguenti derive dequalificanti se non addirittura demansionanti”.

Il rappresentante dell’Opi chiede pertanto, a tutela degli utenti e degli stessi operatori, quali urgenti provvedimenti intenda adottare il direttore generale per reintegrare le unità mancanti necessarie a garantire i LEA, i livelli essenziali di assistenza.