Rifiuti in strada, dopo dieci giorni senza raccolta sempre piu’ cittadini li abbandonano

C’e’ chi ancora resiste con i mastelli in balcone o in altri angoli di casa, ma adesso e chi invece, dopo i giorni in attesa che ricominciasse la raccolta ora ha mollato portando il pattume davanti i portoni d’ingresso o lasciandola in strada.

Questa mattina la sindaca si rechera’ in Procura poi si attendono le comunicazioni su una situazione igienico-sanitaria gravissima sia in centro che nelle periferie.

Situazione molto piu’ critica sopratutto laddove persistono i cassonetti di prossimita’ dove in molti si sono spostati per sbarazzarsi dei rifiuti.

Mancherebbe soltanto per l’autorizzazione dell’Arpa alla riapertura d’urgenza della discarica, una delle due necessarie.

LA procedura d’urgenza permetterebbe di riaprire per almeno altri sei mesi la discarica e nel frattempo trovare una soluzione alternativa.

Rifiuti non raccolti, esasperazione e rabbia anche a Menfi e Viviani chiede scusa e assicura: “Stiamo programmando il dopo emergenza”

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“Da assessore all’ambiente vorrei ringraziare l’intera città per la pazienza e comprensione dimostrata in questi giorni.
Non posso che comprendere l’esasperazione e la rabbia di ognuno di voi nel non avere avuto riconosciuto il diritto sacrosanto di conferire regolarmente la frazione di umido”.

Si scusa con i menfitani per l’impossibilità di raccogliere i rifiuti il vicesindaco Ludovico Viviani e li ringrazia “uno ad uno per non avere trasformato le vie e le campagne della nostra Menfi in discariche a cielo aperto. Le comunità sane si riconoscono anche nei momenti difficili.
È questo, vi assicuro, è uno di quelli. Ad oggi, ci troviamo in una situazione mai registrata nel passato. Abbiamo compiuto – aggiunge il vicesindaco e assessore alla Gestione dei rifiuti – tutti gli sforzi affinché ciò non accadesse, ma noi come altri, siamo rimasti vittime di un sistema non direttamente gestibile ed incredibilmente incomprensibile”.
Poi assicura: “A giorni verrà risolto il problema ma non rivedremo sugli stessi errori. Stiamo programmando il dopo emergenza”.

La Cgil insedia a Sciacca il “Comitato degli iscritti” e ribadisce l’impegno sulla questione terme

Si è svolta la prima riunione del “Comitato degli Iscritti” alla Cgil di Sciacca, presenti il segretario provinciale Massimo Raso e quello organizzativo Franco Gangemi e il sindacato ha ribadito l’impegno sulla questione terme.

La Cgil chiederà, attraverso le proprie strutture regionali,  un incontro con l’assessore Armao per comprendere come il governo regionale intende procedere alla valorizzazione di questo immenso patrimonio termale “mettendo fine a questa interminabile “telenovela” ed è disponibile a mettere in campo ogni iniziativa di mobilitazione utile ad arrivare alla soluzione della questione”.

Oggi, intanto, una delegazione sarà presente a Palermo e Cinisi (in occasione del 41esimo anniversario dell’assassinio di Peppino Impastato) ed avrà un incontro con Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, cui rinnoverà l’invito a partecipare ad una iniziativa da tenersi a Sciacca nelle prossime settimane sui temi del lavoro, così come proposto da un gruppo di cittadini che hanno sottoscritto un articolato documento che è già stato consegnato a Landini.

Il “coordinamento del Comitato degli Iscritti alla Camera del Lavoro di Sciacca”, nelle prossime settimane incontrerà le singole categorie per completare uno screening complessivo sulle questioni e sull’attuale insediamento organizzativo della Cgil.

“Sono molto contento della risposta e dell’entusiasmo registrato – dichiara Massimo RASO – stiamo cercando di ricostruire in tutti i medi centri, le “camere del lavoro” per come le hanno intese le generazioni di sindacalisti che ci hanno preceduti, luogo di incontro e di elaborazione, centro di propulsione di iniziative di mobilitazione e di lotta, luoghi di aggregazione e solidarietà concreta per lavori dipendenti e pensionati. Grande attenzione sarà riservata ai Giovani, ai nuovi lavori, alle “partite iva” nello spirito della “carta dei diritti universali del lavoro” . Sono convinto che rilanceremo la struttura. La visita di Landini,  che speriamo si  concretizzi presto, sarà estremamente utile al rilancio di questo entusiasmante progetto”

Muore anziana travolta da un autobus di linea a Castelvetrano

Una pensionata di 91 anni, R. M., poco prima delle 19, è morta investita da un autobus dell’Autoservizi Salemi in via Quintino Sella a Castelvetrano.

L’autobus proveniente da Palermo stava proseguendo dal viale verso via Quintino Sella.

Gli operatori del 118 giunti sul posto immediatamente hanno potuto constatare soltanto l’avvenuto decesso dell’anziana. La dinamica dell’incidente è al vaglio, al momento, della Polizia municipale che sta effettuando i relativi accertamenti.

La Procura di Sciacca chiede l’archiviazione dell’indagine per falso su Piera Aiello

La Procura dellaRepubblica di Sciacca ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per falso nei confronti della parlamentare del M5s Piera Aiello. Il fascicolo, secondo quanto si è appreso, era stato aperto inseguito all’esposto presentato da una candidata non eletta di Alcamo, che aveva denunciate presunte irregolarità legate all’identità dichiarata dalla Aiello, testimone di giustizia sotto copertura, al momento della presentazione della sua candidatura.

La Procura, guidata da Roberta Buzzolani, dopo avere acquisito una serie di documenti ed avere ascoltato anche la parlamentare, ha accertato che la donna, al momento della presentazione della candidatura, era regolarmente iscritta con il suo vero nome negli elenchi dell’anagrafe del Comune di Partanna, dove risultava ancora residente. La firmataria dell’esposto si è opposta all’archiviazione e si attende adesso l’udienza per la decisione.

L’ex assessore Cognata”L’emergenza rifiuti era prevedibile, l’amministrazione Valenti in ritardo nel fronteggiarla”

Secondo Gaetano Cognata, oggi consigliere ma ieri assessore all’ecologia nell’amministrazione precedente, l’emergenza rifiuti vissuta in questi giorni a Sciacca, era perfettamente prevedibile.

C’erano tutti i segnali, secondo l’ex amministratore, per capire il collasso degli impianti. Probabilmente inascoltati dall’amministrazione e che hanno aggravato una situazione che altri comuni hanno fronteggiato meglio.

Cognata appoggia anche il pensiero di chi invita a staccare la spina alla sindaca Valenti. “Serve l’appoggio dei membri anche di qi alcuno della maggioranza. Ma una riflessione in tal senso dice il consigliere che continua a difendere il piano Aro: “Senza il piano oggi i cumuli sarebbero stati alti sei metri, chi lo discredita lo fa in maniera strumentale. Bastava copiare quanto fatto a Ribere per contenere questa emergenza diventata ormai ordinaria amministrazione”.

Ribera: “Progetto Comune” passa all’opposizione e prende definitivamente le distanze dal sindaco Pace

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“Abbiamo riscontrato un atteggiamento di chiusura  e autoreferenzialità che ormai contraddistingue in maniera totale l’operato del sindaco Pace e della sua amministrazione hanno affermato Davide Caico e Maria Angileri di “Progetto Comune”.

La nostra forza politica, Progetto Comune, è stata protagonista sia nella consultazione elettorale che ha portato alla prima elezione del sindaco Carmelo Pace, che nella seconda. Non siamo pentiti di questa scelta, perché nasceva dalla condivisione di un progetto politico e amministrativo che ci vedeva in prima linea assieme a lui ed alle forze politiche che lo hanno sostenuto. E in effetti, soprattutto all’inizio del suo mandato, il sindaco Pace si confrontava e si consultava con le forze politiche che con lui collaboravano. Senonché, con l’andare del tempo, soprattutto dopo il primo anno del secondo mandato, tale approccio e metodo di lavoro sono stati abbandonati da parte del primo cittadino di Ribera, il quale man mano ha mutato il proprio modo di amministrare e di gestire la cosa pubblica”. Sono queste le amare parole del capogruppo consiliare e del consigliere comunale di “Progetto Comune” Davide Caico e Maria Angileri che, in tal modo, intendono passare all’opposizione allontanandosi in maniera definitiva dall’operato di Carmelo Pace. “Il fatto che l’amministrazione Pace non si confrontasse più con pezzi consistenti della maggioranza – continuano Caico e Angileri – ha portato il 16 ottobre del 2018 due forze politiche di maggioranza,  Progetto Comune, che ha come rappresentanti in consiglio comunale Davide Caico e Maria Angileri,  e Sicilia Futura,  che ha come consiglieri il presidente del Consiglio Giuseppe Tortorici e l’assessore Francesco Montalbano e referente l’on. Totò Cascio, che si sono resi conto che era necessario federarsi per dare una raddrizzata a quell’involuzione e  un impulso per lo sviluppo futuro. In quella veste federativa abbiamo individuato alcuni punti qualificanti per l’assestamento del bilancio 2018: stabilizzazione dei precari, posizioni organizzative all’interno della pianta organica del Comune, manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, strade rurali e Sagra dell’arancia. Cose puntualmente recepite e realizzate dall’amministrazione comunale. Avevamo pensato che questa era la strada giusta per portare avanti e risolvere i problemi più impellenti di Ribera, ma inspiegabilmente gli amici di Sicilia Futura hanno deciso di abbandonare questo nuovo percorso, congiuntamente condiviso e posto in essere quale estremo tentativo di rimediare alla deriva verso cui si era indirizzato Pace con la sua giunta. Ci si chiede ancora oggi quali possano essere stati gli improvvisi miglioramenti o i segnali di discontinuità da parte dell’amministrazione,  tali da convincere chi nel frattempo è rimasto all’interno di Sicilia Futura a far naufragare l’iniziativa. Non ci sentiamo – concludono gli esponenti di “Progetto Comune” – di poter far più parte della sua maggioranza, ormai consapevoli che a fronte di tutti i tentativi  e degli sforzi da noi finora posti in essere,  nella speranza di fargli riprendere un percorso amministrativo proficuo e virtuoso,  questa amministrazione non è più nelle condizioni di dare risposte ai tanti gravi problemi che attanagliano Ribera e che necessitano di soluzioni immediate, serie e coerenti”.

Contenzioso “Torre Macauda”: Assolti dall’accusa di truffa aggravata Francesco Corvelli e Luigi Vantaggiato

La seconda sezione penale della Corte di Appello di Palermo ha assolto, perchè il fatto non sussiste, Francesco Corvelli difeso dall’avvocato Paolo Puccio e Luigi Vantaggiato, difeso dall’avvocato Sergio Indelicato, dall’accusa di truffa aggravata nell’ambito del processo, nato dal contenzioso tra la società SGHR S.r.l, la Salento Travel Way di Agostino Cavallo e il custode giudiziario del complesso Torre Macauda Calogero Cracò.

Il giudice del tribunale di Sciacca, Fabio Passalacqua, condannò in primo grado i due professionisti alla pena di un anno di reclusione e a 500 euro di multa, più il risarcimento del danno, in favore di Agostino Cavallo, costituitosi parte civile, titolare della Salento Travel Way, rappresentato dall’avvocato Giovanni Vaccaro. La corte di appello di Palermo, invece, ha accolto integralmente gli appelli proposti dai difensori di Corvelli e Vantaggiato, gli avvocati Paolo Puccio e Sergio Indelicato, riformando la sentenza di condanna di primo grado e ritenendo del tutto insussistenti le accuse mosse da Cavallo che, all’epoca dei fatti, aveva sporto querela.

Case a 1 euro a Sambuca, assegnate le prime sedici

Questa mattina a Palazzo Panitteri di Sambuca si e’ proceduto all’assegnazione di sedici “case a 1 euro” messe in vendita dal Comune.

Le offerte, complessivamente 49 quelle ammesse al bando, giunte dall’America, da Isreale e da numerose nazioni europee prevedevano anche importi maggiori e questo a tutto vantaggio dell’incasso da parte del Comune.

E non finisce qui perché’ con le somme introitate il Comune vuole acquisire un’altra trentina di case abbandonate e negli ultimi mesi si e’ mosso un mercato immobiliare che ha portato alla vendita, da parte di privati, di una cinquantina di immobili per un importo complessivo di un milione di euro.

Primo parere positivo all’ordinanza sui rifiuti, forse venerdì la raccolta.

Si è ottenuto il parere tecnico positivo dell’Asp, siamo adesso in attesa del via libera dell’Arpa per l’emissione dell’ordinanza ex articolo 191 d.lgs. n. 152 del 2006. Un provvedimento che consentirà di riattivare la discarica di contrada Saraceno-Salinella la cui chiusura, per il raggiungimento dei limiti di capacità di conferimento di umido e di plastica, ha determinato la chiusura dell’impianto di compostaggio di Santa Maria e creato una situazione di emergenza e di estremo disagio per la popolazione”.

È quanto dichiarano il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alla Gestione dei Rifiuti Carmelo Brunetto nel rendere noto che domani a Palermo è stato programmato un tavolo tecnico alla Regione Siciliana, nella sede del Dipartimento dei Rifiuti. Si discuterà delle modifiche, non sostanziali, proposte dalla Sogeir per l’ampliamento della discarica di contrada Saraceno-Salinella.

La raccolta potrebbe, dunque riprendere venerdì se nelle prossime ore arriverà l’altro parere al momento mancante.

“Si sta  lavorando – dichiarano ancora gli amministratori – per sbloccare
la grave situazione che si è determinata con il blocco della discarica e
riprendere ‘tutta’ la raccolta dei rifiuti”. 

Intanto, le reazioni politiche sulla situazione di disagio continuano ad alimentare il dibattito e oggi si registrano le prese di posizione da un lato del Pd, il partito di maggioranza dell’amministrazione Valenti che lamenta l’atteggiamento di scontro e attacco assunto dall’opposizione in questi giorni: “Perfino su di un tema, quello dell’ emergenza rifiuti, che come è noto, sta colpendo, non solo Sciacca, ma un intero comprensorio territoriale, denunciando ritardi gestionali e guasti strutturali, in ultimo la saturazione della vasca di accumulo di Salinella e dell’impianto di compostaggio, che, com’è del tutto ovvio, partono molto da lontano e che pertanto imporrebbero un atteggiamento di maturità e di sobrietà nelle forze politiche, a cominciare da quanti hanno vissuto in passato emergenze simili e sanno bene quanto sia complesso gestire fasi tanto drammatiche perfino su questo si cerca lo scontro, non perdendo occasione per sferrare attacchi gratuiti e inopportuni.
Addolora constatare come tutto questo accada soltanto a Sciacca, mentre in altri comuni si fa fronte unitario per risolvere l’emergenza. 
Ciò nonostante l’amministrazione comunale tutta, a cominciare dal sindaco, è impegnata, giorno e notte, a trovare soluzioni che siano adeguate alla gravità del problema, provando a pianificarle con tutte le istituzioni interessate e competenti”.

Mentre il Pd fa un appello alla moderazione e alla calma in un momento delicato, la consigliera del Movimento Cinque Stelle con una nota invoca invece, ai colleghi della maggioranza “di staccare la spina” all’amministrazione. “Oggi la nostra Sciacca – scrive – è
giunta ad un livello di decadenza socio-economica e culturale mai
registrata prima; la tenuta sociale, economica e culturale di questa città
è seriamente a rischio e noi siamo davvero preoccupati. Lo dico senza
volontà di strumentalizzare la situazione. “È ormai “emergenza” su tutti i fronti! Rifiuti, randagismo, viabilità, pianificazione turistica, persino i parchi gioco dei bambini sono diventati luoghi “pericolosi”, da chiudere. E siamo in “stallo” su tutti i problemi della città: programmazione
turistica, Terme, Cansalamone, ATI idrico”.

“Una città come Sciacca – prosegue la Bilello – di 40 mila abitanti ha bisogno di una guida autorevole e ferma nelle proprie decisioni. Di sicuro non ci serve qualcuno che giochi a scrollarsi di dosso le proprie responsabilità e a cercare altrove le colpe di tutto.Chi amministra assume oneri  ed onori. Punto. Tutto il resto non conta.

“Il mio vuole essere – conclude – un appello sincero alla maggioranza, ai miei colleghi consiglieri, affinché pongano fine a questa lunga ed esasperante agonia. Se davvero amano questa città come dicono, è ora
di voltare pagina e il cambio di un altro o forse due o tre assessori non
modificherà assolutamente nulla. Del resto lo abbiamo visto con
l’azzeramento della precedente giunta: non è certo il cambio del mazzo di
carte che può garantire la vincita a chi non sa proprio giocare. “