Scambio di auguri nel quartiere della Seniazza, i residenti: “Vogliamo che sia una periferia viva non solo a Natale”

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I residenti, il comitato e alcune associazioni cittadine: tutti insieme questa mattina per lo scambio di auguri, una fetta di panettone, un Babbo Natale che abbraccia i più piccoli. E’ Natale anche qua. E’ lo spiazzo di un complesso abitativo formato da diverse palazzine di edilizia popolare che ospita in totale 64 famiglie, tanti bambini. Un segnale quello di questa mattina che si è voluto dare alla periferia saccense spesso abbandonata al degrado e all’incuria. La scorsa estate proprio da questo stesso posto era stato lanciato un grido d’allarme da parte dei residenti che chiedevano un’urgente derattizzazione. In coincidenza con lo svolgimento di questo momento di convivialità, l’assessore Carmelo Brunetto che ha partecipato all’iniziativa, ha avviato la scerbatura dello spiazzo, una pulizia delle aree comuni. Stamattina i residenti hanno voluto festeggiare il Natale insieme ai vicini, uno dei pochi momenti anche per poter essere insieme e socializzare come ci hanno spiegato i residenti della Seniazza che continueranno a chiedere maggiore attenzione. Presente anche Federcasa, col rappresentante Salvatore Martino: “Ci sono tante altre periferie come queste – ha detto Martino – il diritto alla casa e ad un posto dove vivere dignitosamente è un’emergenza sempre più grande in Italia. Incontreremo presto l’amministrazione comunale per avere un incontro. Porteremo avanti le esigenze di queste zone”.

Il piccolo Salvatore al Gaslini di Genova riceve anche la visita del Cardinale Bagnasco

Si saprà nelle prossime ore se il piccolo Salvatore potrà prendere un aereo e tornare in Sicilia a Natale. La storia del bambino, figlio di una coppia di margheritesi che vive a Montevago, ha commosso l’Italia. Salvatore è affetto da ipotomia muscolare, con sospetta sindrome di Prader Willy, malattia genetica rara. I suoi genitori avevano deciso di vendere il loro gregge di pecore per pagare le cure al bambino, ma pochi giorni prima della vendita e della partenza per Genova gran parte delle pecore sono state rubate. Una straordinaria gara di solidarietà ha permesso, comunque, al piccolo, di raggiungere il Gaslini di Genova. In questi ultimi giorni è stato tolto il sondino con cui viene alimentato. “Chissà se entro Natale ritorneremo a casa per festeggiare assieme alla piccola sorellina Azzurra di due anni e la nostra famiglia, la nascita di Gesù bambino. Aspettiamo ciò che ci dicono gli specialisti”, dicono i genitori del bambino. Intanto, al Gaslini è arrivato anche il cardinale Bagnasco per una visita ai piccoli. Nella foto Salvatore in braccio alla mamma accanto al cardinale Bagnasco  

Stasera concerto di Natale del Rotary club di Sciacca per eradicare la Polio dal pianeta

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Oggi, alle 18,30, presso l’auditorium San Francesco di Sciacca, tradizionale concerto di Natale organizzato dal Rotary Club di Sciacca. Scopo dell’evento: la raccolta di fondi per la Fondazione Rotary che sostiene in tutto il mondo progetto umanitari per l’istruzione e la salute di bambini e madri, per la promozione della pace, per il rilancio delle economie locali e, soprattutto, per eradicare la Polio dal pianeta. Progetto quest’ultimo sostenuto da Oms, Unicef e Bill Gates e giunto al traguardo del 99,9% delle vaccinazioni. Manca ormai veramente poco, restando da intervenire solo in tre paesi. Per info e prenotazioni: Sabrina orafa in piazza Matteotti; libreria Mondadori in via Garibaldi e Sciari Travel in via Modigliani.

Al Circolo di Cultura di Sciacca stasera ritorna il teatro con un monologo sulla storia di Didone

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Ritorna il teatro al Circolo di cultura di Sciacca, questa sera, alle 18.30, con ospite la Compagnia dell’Arpa di Enna con la scrittura di una autrice siciliana rappresentata anche dalla Comedie Francaise, una conferma della vitalità del teatro siciliano contemporaneo. “Lina Prosa non ha non ha bisogno di presentazione – dice il presidente del circolo, Toni Russo –  e a Sciacca presenta presenta i suoi testi che hanno dato una sferzata ad un nuovo modo di raccontare la nostra storia. Lo splendido monologo sulla storia di Didone, Regina di Cartagine, unica donna a fondare una città per dare una possibilità al suo popolo ed evitare una guerra fratricida. Grande personaggio divenuta vittima di un amore ingannato , per il racconto della cultura occidentale che per un interesse politico voleva piegare la storia della potenza di Cartagine al giogo di Roma, ma che racchiude un significato molto più profondo. La storia di una grande civiltà sulle coste dell’Africa fondata sulla scaltrezza di una donna che lascio’ dietro le spalle l’odio e la vendetta per creare un futuro di speranza per il suo popolo. E noi oggi abbiamo bisogno di speranza perché questo potra’ essere il nostro futuro”.

Capodanno 2019 a Sciacca, e la festa dove la metto?

Dall’area di protezione civile in contrada Perriera a Piazza Mariano Rossi, la festa di Capodanno che ogni anno ormai con una certa consuetudine alcuni privati organizzano a Sciacca, si trasforma in bagarre per l’individuazione dell’area dove sistemare il party di fine anno. Si tratta di una festa organizzata con una tensostruttura in grado di accogliere una discoteca per circa 2000 persone.   Quest’anno la polemica si è presentata assai più pepata del solito perché l’individuazione della location del party è stata quella dell’area di  ammassamento della Protezione civile, area destinata a tale uso e dedicata all ingegnere Cosimo Barone. Alla società che aveva presentato istanza per organizzare il party proprio in quell’aria sebbene questa era stata vincolata e non poteva ospitare eventi con fini di lucro, aveva incassato un “nulla osta preventivo” emesso da un dirigente comunale, iniziando così non solo la vendita dei biglietti, ma anche una consistente fase di preparazione. Soltanto all’ultimo momento il dietrofront dell’amministrazione e la corsa per l’individuazione di una location alternativa per consentire comunque di poter svolgere l’evento a Sciacca ed evitare l’esodo di giovani verso altre località. Soltanto lunedì l’amministrazione dovrebbe sciogliere le riserve e dare  il suo ok definitivo all’organizzazione nella nuova location individuata in piazza Mariano Rossi, una delle poche aree di parcheggio del centro storico, ma già in passato prestata per concerti e festival vari, ma c’è da scommettere che anche questa volta, le polemiche non mancheranno e non tarderanno.      

Chiusa la medicina del Fratelli Parlapiano di Ribera, al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II mancano gli operatori socio-sanitari

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All’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera chiude il reparto di medicina perché mancano i medici. Nell’area di emergenza del Pronto Soccorso di Sciacca si rischia di inceppare i meccanismi virtuosi che hanno portato ad un rafforzamento del personale medico, mancano infatti gli operatori socio-sanitari. Per ogni turno al Pronto Soccorso rispetto ad una pianta organica che ne prevede tre, al momento opera un solo operatore socio-sanitario. Questo come spiegano il dirigente della medicina d’emergenza del Giovanni Paolo II di Sciacca, Ignazio Galizia che la caposala del reparto, Calogera Barbera, rischia di vanificare il lavoro che il personale medico presta nel reparto che recentemente ha subito un piccolo incremento del personale. Cronache di una sanità agrigentina che fa sempre fatica. Da 48 ore, a Ribera,  non si effettuano più ricoveri e i malati allo stato attuale trovano posto, quelli più gravi, al pronto soccorso dove gli operatori medici sono pure carenti. Certo, non proprio un bel esordio per il nuovo direttore dell’Asp, Santonocito che si è insediato appena ieri. In queste ore si sta facendo ricorso ad una graduatoria per permettere ad almeno due medici, a quanto pare due dalla provincia di Caltanissetta sarebbero disponibili ad accettare, per ripristinare immediatamente, prima delle festività, il nevralgico reparto del nosocomio riberese. Intanto, il Pronto Soccorso di Sciacca non vive soltanto problemi legati alla carenza di personale. Ci sono anche problemi strutturali. Un progetto per la riqualificazione dell’intera area ospedaliera esiste già come ha spiegato la responsabile amministrativa, Rosanna Dubolino, ma la tempistica della realizzazione dell’intervento ha di certo, già subito dei ritardi.

Un riberese non dovrà restituire 167 mila euro al Ministero delle Politiche Agricole

Il CGA dà torto al Ministero delle Politiche Agricole e un riberese non dovrà restituire 167.000 euro. S.A., di 39 anni, di Ribera è figlio di S.G. il quale era socio della Cooperativa agricola “Poggio Diana” con sede in Ribera. I soci della cooperativa avevano rilasciato fideiussione bancaria a garanzia di erogazioni finanziarie da parte di banche in favore della cooperativa; tuttavia la cooperativa veniva posta in liquidazione coatta amministrativa. Ed allora  S.A., nella qualità di erede presentava, domanda per godere dei benefici legislativamente previsti ai fini dell’assunzione delle garanzie concesse dai soci di cooperative agricole a favore delle cooperative stesse a carico dello Stato; in sostanza la previsione normativa vigente comportava l’accollo da parte dello Stato dei debiti contratti dai soci delle cooperative a titolo di garanzie. A seguito della domanda presentata il giovane riberese veniva utilmente collocato in apposita graduatoria per l’attribuzione dei benefici richiesti; ma il Ministero delle politiche agricole respingeva l’istanza di accollo dei debiti in ragione di un’informativa prefettizia secondo cui in capo alla Cooperativa “Poggio Diana” sussistevano cause interdittive.   Essendo stata gravata d’impugnazione  l’interdittiva prefettizia da parte di S.A,  assieme agli altri ex soci, Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione siciliana, in accoglimento di un  ricorso patrocinato dall’Avvocato Girolamo Rubino, annullava i provvedimenti impugnati. A seguito della perdurante inadempienza del Ministero delle politiche agricole il giovane riberese , sempre con il patrocinio dell’Avvocato Girolamo Rubino, adiva nuovamente il Consiglio di Giustizia Amministrativa per l’esecuzione del giudicato nascente dalla precedente sentenza , ed il CGA, in accoglimento del nuovo ricorso, ordinava l’esecuzione del giudicato al Ministero resistente, condannando quest’ultimo anche al pagamento delle spese di lite. A questo punto il Ministero provvedeva al pagamento delle somme dovute in favore delle banche creditrici; ma da ultimo, lo stesso Ministero chiedeva la restituzione della quota di spettanza del ricorrente, pari ad euro 167.00, sulla base di una preteso difetto di procura “ad litem”. Il giovane riberese ha adito nuovamente il CGA , ancora una volta con il patrocinio dell’avvocato Girolamo Rubino, per la declaratoria di nullità del provvedimento di recupero delle somme, per evidente elusione del giudicato formatosi tra le parti. Si è costituito in giudizio il Ministero delle Politiche Agricole, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso. il CGA, condividendo le tesi dell’avvocato Rubino, secondo cui il provvedimento di recupero delle somme era in contrasto con il giudicato formatosi tra le parti, ha dichiarato la nullità del provvedimento impugnato. Pertanto, per effetto delle sentenza resa dal CGA, il giovane riberese non dovrà restituire nulla al Ministero delle Politiche agricole mentre quest’ultimo dovrà procedere alla rifusione del contributo unificato al ricorrente.

Grazie alla sensibilità della Onlus Capurro assicurata una piccola spesa di Natale per trenta famiglie indigenti

Ha risposto immediatamente attivandosi e mettendosi al servizio della comunità la Onlus Capurro-Amore per la Vita di fronte all’inerzia dell’amministrazione che non ha garantito il classico contributo di solidarietà in occasione del Natale per le famiglie indigenti. La mancata approvazione del piano di disavanzo non ha permesso di erogare anche il piccolo contributo simbolico che solitamente ogni anno viene destinato alle famiglie in difficoltà economica della città. La Onlus Capurro ha risposto con la somma di 1050 euro che ha distribuito con un bonus spesa da 35 euro a trenta famiglie, estratte a sorte dall’elenco degli aventi diritto fornito dagli Uffici comunali dei servizi sociali. Stamattina il presidente dell’associazione Alessandro Capurro, coadiuvato dal dirigente Filippo Carlino e dall’assessore alle politiche sociali, Gisella Mondino ha consegnato direttamente nelle mani dei trenta sorteggiati il bonus nella sala Blasco del Comune di Sciacca. Il sodalizio ha fortemente voluto che la distribuzione del bonus avvenisse prima della celebrazione del Santo Natale.  

Sequestrate cinque tonnellate di pesce, vasta operazione a tutela del consumatore della Capitaneria di Porto di Sciacca a ridosso del Natale

Intensificati i controlli da parte della Capitaneria di Porto in occasione delle festività natalizie quando aumenta il consumo di prodotti ittici e di conseguenza il rischio da parte del consumatore di essere oggetto d’inganno o di consumare alimenti che non abbiano rispettato la catena del freddo o ancora in cattivo stato di conservazione. L’operazione, ribattezzata,  “Confine Illegale”, è stata effettuata a tutela dei consumatori, degli onesti operatori del settore e del made in Italy. L’operazione iniziata a fine novembre e tutt’ora in corso, finalizzata a tutelare la salute del consumatore e verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali e comunitarie circa la commercializzazioni dei prodotti ittici, ha visto impegnati in prima linea i militari appartenenti all’Ufficio Circondariale Marittimo della Guardia Costiera di Sciacca. Sul territorio e in mare sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 14.000 € e sequestrato circa 5 tonnellate di prodotto ittico. Una parte dell’operazione di controllo degna di nota è stata svolta congiuntamente con i militari specializzati (ispettori pesca) in servizio presso la Capitaneria di Porto Empedocle agli ordini del Capitano di Fregata Gennaro Fusco, che hanno permesso di scoprire una consistente fronde in commercio. Dopo una preliminare ed intensa attività di sorveglianza nei confronti di una ditta locale, si è passati all’ispezione dei locali, dove sono emerse diverse discrasie sulla tracciabilità dei prodotti ittici e l’esistenza di un locale esterno ed adiacente alla struttura ufficiale ma non censito tra le pertinenze dell’impresa. Questo locale di fatto veniva utilizzato come laboratorio “occulto”, in cui i dipendenti della ditta realizzavano l’attività di frazionamento, cernita e riconfezionamento di prodotto ittico proveniente da diversi lotti al fine di creare confezioni da 1 Kg del c.d. “misto mare” ed accumularlo, in attesa di commercializzarlo in maniera illecita. Al termine della complessa attività sono stati sottoposti a sequestro i depositi della ditta incriminata, circa 4 Tonnellate di prodotti ittici non commercializzabili a vario titolo e denunciati all’Autorità Giudiziaria i titolari della ditta sicana. La ditta in questione falsificava l’etichetta dei prodotti utilizzando il marchio di una ditta di Anzio, per cui i militari hanno provveduto ad eseguire i dovuti riscontri grazie alla collaborazione dei colleghi dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio agli ordini del Tenente di Vascello Enrica Naddeo, verificando come sia le etichette che i marchi della ditta erano stati contraffatti per potere immettere illegalmente i prodotti in commercio. Considerando l’importanza che il lecito commercio del pescato riveste nella città di Sciacca e la prioritaria tutela della salute dei privati cittadini, la tolleranza zero è la linea adottata e mantenuta dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sciacca al servizio della collettività. Un’azione di contrasto decisa nei confronti di chi agisce in modo fraudolento a danno degli operatori onesti e a discapito dei consumatori, è ciò che è stato realizzato allo scopo di sostenere il comparto pesca nazionale ed assicurare, nel contempo, una filiera ittica virtuosa che garantisca ai consumatori l’acquisto di prodotti certificati e di qualità.      

Inaugurata la nuova sede dell’istituto musicale “Toscanini” di Ribera

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Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, ha consegnato nelle mani della direttrice Mariangela Longo le chiavi dell’ex istituto scolastico Crispi, nel corso della cerimonia di inaugurazione della nuova sede in corso Umberto I… L’istituto “Toscanini” si avvia, ormai, anche in base all’utilizzo dei nuovi locali, verso la statalizzazione e verso la trasformazione in conservatorio musicale di Stato. Si tratta di un primo passo per il prossimo trasferimento di alunni, segreteria e attrezzature musicali e sussidi didattici dalla sede di via Roma. Alla manifestazione erano presenti il presidente dell’istituto Toscanini, Giuseppe Tortorici, il direttore Mariangela Longo, il sindaco Carmelo Pace, l’assessore Francesco Montalbano, il segretario comunale Leonardo Misuraca, docenti, studenti e staff amministrativo per un festoso scambio di auguri di Natale.  Per chi volesse ancora iscriversi, il termine ultimo è fissato per lunedì 24 dicembre, anche se con ogni probabilità i termini saranno prorogati. Il Miur ha infatti predisposto l’attivazione di nuovi corsi che, ad oggi, sono ventisette per un totale di circa trecento studenti. E’ ancora attesa l’autorizzazione per i nuovi bienni.