A Santa Margherita Belice si demolisce palazzo Lombardo, prima aggiudicazione della gara d’appalto
E’ sempre più vicina la demolizione di palazzo Lombardo, a Santa Margherita Belice, struttura che sorge in piazza Matteotti, a poca distanza dal municipio. Si è proceduto alla consegna provvisorio all’impresa V.N.A., società edile di Raffadali, dei lavori di demolizione. Sono state 16 le offerte arrivate alla centrale unica di committenza. L’impresa di Raffadali ha offerto un ribasso del 35 per cento, aggiudicandosi la gara per un importo di poco inferiore a 200 mila euro. La seconda migliore offerta è quella della Progresso Group. Tra qualche settimana si procederà alla stipula del contratto. Lo scheletro in cemento armato di trenta metri di altezza del palazzo Lombardo venne costruito nel lontano 1967 e incombe sul palazzo del Gattopardo. A finanziare la demolizione, con carattere di urgenza, per l’importo di poco più di 420 mila euro, è stato il Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Piano Aro: i primi giorni sono trascorsi, ma c’è ancora troppa disorganizzazione. Discarica a cielo aperto in via Lido
È uno degli ultimi luoghi di raccolta col vecchio sistema rimasti a Sciacca dopo l’introduzione del “porta a porta” del nuovo piano Aro. Siamo in via Lido, poche centinaia di metri dopo l’incrocio tra le vie Amendola e Dante Alighieri. La situazione che si viene a determinare tutti i giorni è quella documentata da questa fotografia inviata da un nostro lettore. A tutte le ore cittadini evidentemente provenienti da ogni dove depositano qui i loro rifiuti. Dall’odore nauseabondo che da qui si leva, si tratta di rifiuti di ogni genere. “È una autentica discarica, non è accettabile”, riferisce il cittadino che si è rivolto al nostro giornale. Come dargli torto? Pare, peraltro, che gli utenti che ricorrono a questo sito per disfarsi della propria spazzatura lo facciano con atteggiamento circospetto, temendo che qualche telecamera possa riprenderli, a conferma della loro consapevolezza di un comportamento scorretto. Il piano ARO, entrato in vigore ormai da settimane, deve evidentemente essere più che perfezionato. I primi giorni necessari per assestare gli eventuali disagi sono ormai trascorsi. La permanenza di questi cassonetti in via Lido è una delle falle di un sistema che deve essere rivisto. Sistema nel quale si attende anche la ripresa di quel piano di comunicazione per il quale sono stati previste apposite poste all’interno del piano Aro. Ci sono poi i problemi riguardanti i carichi di lavoro degli operai i quali, non a caso, sono in stato di agitazione, avendo prima proclamato e poi revocato uno sciopero per domani. È chiaro che l’amministrazione debba intervenire presso la ditta appaltatrice affinché il servizio rifiuti (il caso dei cassonetti di via Lido dimostra che più di qualcosa non sta andando bene) possa procedere in maniera più organizzata.
Ribera. Nasce la “Sagra dell’Arancia”. Si svolgerà ogni anno a dicembre. Pace: “Non sarà una festa, ma un evento culturale”
Sembra la risposta a chi, contestando il “Pizzafest”, la creatura di Carmelo Pace, metteva in evidenza che non era certamente quello l’evento che metteva in risalto una peculiarità del territorio. Ed è così che il prossimo dicembre sarà organizzata la “Sagra dell’Arancia DOP di Ribera”.
La giunta municipale ha approvato l’istituzione di questa manifestazione, che si svolgerà tutti gli anni dal 6 all’8 dicembre. Migliaia di agrumicoltori da tempo speravano che il comune puntasse su un’iniziativa del genere.
“Ringrazio i consiglieri comunali della maggioranza – dichiara il sindaco Carmelo Pace – per la volontà espressa nei confronti di questo evento. Non sarà una festa, ma avrà un taglio culturale – economico, con workshop e con la presenza di giornalisti di settore”.
Rete fognante e depuratore di Sciacca, non c’è ancora all’orizzonte alcun avvio dei lavori
Che fine hanno fatto i lavori di completamento della rete fognante e di ampliamento del depuratore comunale di Sciacca? Il progetto da dieci milioni di euro giace nei cassetti della Regione. Il supercommissario per le acque e la depurazione Enrico Rolle aveva dichiarato che l’intervento sarebbe iniziato entro il mese di maggio 2018. Non sembra proprio essere all’orizzonte alcun inizio dei lavori. Non è stata fatta neanche la gara d’appalto. Sì, perché è questo l’orientamento, quello di affidare i lavori in questione a un soggetto diverso da Girgenti Acque. Anche perché nei confronti dell’ente gestore è in atto il contenzioso iniziato con il via libera dell’assemblea dell’ATI al tentativo di risolvere il contratto.
Sciacca ha bisogno come il pane di questi interventi, e la burocrazia rischia di allungare ulteriormente i tempi. Sono troppi in questa fase storica i chilometri di spiaggia non balneabile che una città turistica, che introita perfino un milione di euro l’anno dall’imposta di soggiorno, non può più permettersi. Si spera che questa vicenda possa essere sbloccata. Probabilmente ad incidere nel ritardo in atto è anche la trattativa per la nascita del nuovo governo nazionale, posto che quello presieduto dal professor Rolle è un organismo che dipende da Palazzo Chigi, e probabilmente l’attuale responsabile dell’ufficio potrebbe anche venire sostituito a breve.
L’operazione antidroga “Street Food” dei carabinieri a Menfi, rinvii a giudizio e patteggiamenti
Giuseppe Sanzone, il quarantenne di Menfi indicato come il personaggio centrale dell’operazione antidroga “Street Food”, eseguita nel Belice ed in particolare a Menfi dai carabinieri della compagnia di Sciacca, è stato rinviato a giudizio dal Gup Alberto Davico. Il giudice ha rigettato la richiesta della difesa di Sanzone, rappresentata dall’avvocato Accursio Gagliano, di abbreviato condizionato a sentire in udienza due ragazze, minori di 14 anni all’epoca dei fatti, che avrebbero trasportato negli indumenti intimi droga da Palermo a Sciacca. Consenso della Procura all’istanza di patteggiamento per Giovanni Pilo, di 22 anni, di Menfi, assistito dall’avvocato Ninni Giardina, a 2 anni e 6 mesi di reclusione e ammessi all’abbreviato Daniel Tabbone, di 23 anni, di Menfi, e Kevin Governale, di 23 anni, di Santa Margherita Belice, assistiti, rispettivamente, dagli avvocati Ninni Giardina e Francesco Giambalvo. Altri due giovani coinvolti in questa vicenda hanno patteggiato già da tempo. L’indagine è stata coordinata dal sostituto procuratore Michele Marrone.
Il sequestro di 800 stecche di sigarette a Piana Grande di Ribera, un patteggiamento e due richieste di rinvio a giudizio
Francesco Zerilli, di 28 anni, di Marsala, ha patteggiato, mentre per Vittorio Messina, di 56 anni, e Bruno Giacalone, di 57, entrambi mazaresi, la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiesto il rinvio a giudizio. Si tratta dei tre indagati nella vicenda riguardante il ritrovamento, a settembre del 2017, a Piana Grande di Ribera, di 815 stecche di sigarette. Zerilli, che venne fermato poco dopo dai carabinieri, ha patteggiato un anno e 6 mesi con pena sospesa e la revoca della misura dell’obbligo di dimora a Marsala. Il sostituto procuratore Christian Del Turco ha chiesto il rinvio a giudizio per i due mazaresi che, in concorso con Zerilli e con altre persone rimaste ignote, avrebbero coordinato l’approdo di un motoscafo contenente i tabacchi a Piana Grande, partecipando al trasbordo dal natante, pronti per essere trasportati con un furgone.
Manifestazione d’interesse del comune di Sciacca per acquisire tre appartamenti confiscati alla criminalità organizzata
Due appartamenti situati in via Di Paola e uno in via Valverde. Sono tre gli immobili “in condominio” ubicati sul territorio comunale di Sciacca per i quali l’amministrazione Valenti ha approvato la manifestazione d’interesse per la loro acquisizione per finalità sociali.
Si tratta di beni che sono tuttora nella disponibilità dell’A.N.B.S.C. (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata). Ieri in Prefettura si è svolta la conferenza di servizi finalizzata all’assegnazione dei beni confiscati.
È intendimento dell’amministrazione comunale, per l’alto valore simbolico che rappresenta il pieno utilizzo dei beni confiscati alla criminalità, creare luoghi dove possano essere svolte attività sociali al servizio del territorio, al fine di rafforzare e accrescere la cultura della legalità e creare un’opportunità di sviluppo in un contesto definito “sofferto ma desideroso di cambiamento, con l’obiettivo di creare centri e luoghi di aggregazione capaci di contrastare il disagio sociale, l’emarginazione, l’isolamento, la disoccupazione, fenomeni che riguardano soprattutto i giovani del sud”.
Secondo l’Osservatorio del Mercato Immobiliare i tre appartamenti confiscati che il comune di Sciacca vuole acquisire hanno un valore complessivo di 612 mila euro.
Scontro sulla 115 tra due auto, 5 feriti trasportati al Giovanni Paolo II di Sciacca
Brutto incidente stradale questo pomeriggio sulla statale 115 all’altezza di Cattolica Eraclea. Uno scontro frontale che ha coinvolto due auto, una Nissan e una Toyota. La dinamica del sinistro è ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri della stazione di Cattolica che sono intervenuti sul posto.
Cinque le persone che sono rimaste ferite, sono state le ambulanze provenienti dai presidi medici di Siculiana e Ribera a prestare per prime soccorso, trasportando i feriti al pronto soccorso dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca. E’ rimasto illeso, invece, un bambino di poco meno di un anno che si trovava nel sedile posteriore di una delle due vetture.
Su una autovettura viaggiava una famiglia tedesca, in questi giorni in vacanza nell’agrigentino. Sull’altra, invece, c’era una famiglia di Siculiana.
(Foto fonte agrigentonotizie.it)
L’opposizione di centrodestra: “L’amministrazione tace sulle Terme, forse non ci sono elezioni all’orizzonte”
“C’è un silenzio assordante sulle Terme. Sembra quasi che l’Amministrazione Comunale di Sciacca voglia lasciare le Terme al proprio destino. Tanto ormai non ci sono elezioni all’orizzonte e quindi non bisogna specularci sopra”. I gruppi di opposizione del centrodestra così commentano l’atteggiamento dell’amministrazione comunale sulla vicenda Terme di Sciacca in una nota trasmessa questa mattina
“Sono passate diverse settimane – scrivono- da quando il Consigliere Deliberto di è dimessa polemicamente da Presidente della Commissione speciale sulle Terme, nessun intervento della maggioranza e del sindaco a spiegare quello che stava succedendo e come si sarebbe proseguito con la Commissione. Non che la Commissione stesse risolvendo un granchè ma quantomeno aveva il merito di tenere i riflettori accesi sulla questione.
Inoltre non si è a conoscenza delle procedure di verifica della consistenza dei beni, sembra sia tutto fermo, e comunque nessuno viene informato su dove si è arrivati”.
Insomma, i cinque consiglieri di opposizione accusano l’amministrazione anche di essere poco comunicativa con la città e pertanto invitano il sindaco a farsi promotore di un pubblico chiarimento.
“Lo invitiamo – conclude nella nota il gruppo del centrodestra – a parlarne in Consiglio Comunale e a chiamare a raccolta tutte le forze politiche e sociali della città. Noi non ci rassegniamo, siamo pronti a fare la nostra parte. Ma vorremmo capire se oltre ai proclami di apertura politica del sindaco seguiranno anche i fatti”.