Modica. Quattordicenne muore dopo essere stato incornato da un bovino

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Tragedia nella campagne di Modica. Un ragazzino di 14 anni è morto in seguito alle gravi ferite causate dalle cornate di un toro all’interno dell’allevamento di famiglia. Prontamente soccorso, le sue condizioni sono apparse disperate. Trasportato all’ospedale Maggiore di Modica (RG), il ragazzino è stato operato e poi ricoverato nel reparto di Rianimazione, ma è deceduto dopo qualche ora.

Sambuca. Recuperato portale in pietra del Cinquecento

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Un portale in pietra del ‘500 , ‘ritrovato’ dopo sessanta anni di oblio e di abbandono, è stato collocato nuovamente nella sua sede originaria a Sambuca di Sicilia, nella piazza originariamente dedicata a San Giorgio e oggi intitolata allo scrittore Emanuele Navarro della Miraglia. Alla cerimonia, che si è svolta ieri sera, hanno partecipato tutti gli abitanti del borgo dei borghi 2016, che hanno voluto così festeggiare il recupero di una delle testimonianze più significative della storia di Sambuca. Il portale rappresentava infatti l’ingresso alla Chiesa di San Giorgio, la più antica dell’abitato, edificata su un’antica moschea araba proprio all’ingresso del quartiere saraceno. La chiesa con due alti campanili, uno originariamente torre del castello di Zabut e poi inglobato nel luogo di culto cristiano, l’altro edificato per accogliere l’orologio civico, dava il nome a “lu chianu di San Giorgio”. La chiesa intitolata al martire cristiano, che segnava il passaggio tra il periodo arabo e quello della prima evangelizzazione, fu però incredibilmente demolita nel 1958. Da quello scempio, frutto delle sciagurate scelte urbanistiche del tempo, fu salvato fortunatamente il portale lapideo che risale al 1565, come testimoniato da un incisione. Il monumento è stato così restaurato e collocato nuovamente dove si trovava, in modo da costituire una quinta scenografica che richiama idealmente l’ingresso alla chiesa. Una profonda “lama” ossidata che entra nel cuore della piazza sorregge il portale in pietra bianca, con un evidente contrasto cromatico, a memoria della lacerazione avvenuta con la distruzione di uno dei monumenti più importanti del paese. La scelta dell’amministrazione comunale di restaurare e recuperare il portale è stata sostenuta da, uno sponsor privato, la Ser, che gestisce il vicino parco eolico sul lago Arancio. Durante la cerimonia di inaugurazione, accompagnata dalla fanfara dei bersaglieri, da cavalieri e amazzoni in sella a purosangue, da giochi pirotecnici e stelle filanti, è stata sottolineata l’importanza dell’iniziativa. “Il portale con la sua riconfigurazione diventa testimonianza della memoria di un passato e patrimonio culturale identitario per tutta la comunità sambucese”, hanno affermato il sindaco Leo Ciaccio e il vice sindaco e assessore alla Cultura Giuseppe Cacioppo. Il prossimo importante appuntamento, come hanno ricordato i rappresentanti dell’amministrazione comunale, sarà la riapertura della Chiesa Madre chiusa dal terremoto del ’68. Grazie a uno stralcio funzionale i lavori di restauro hanno consentito il rifacimento del pavimento e il consolidamento dei tetti delle tre navate della Madrice edificata nel 1400. La riapertura al culto è prevista entro la fine dell’anno, nel cinquantesimo anniversario del sisma che devastò il Belice..

Alcamo. Cade dalle scale e muore: tragedia per un nordafricano

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Un tunisino di 39 anni è morto ad Alcamo (Tp), precipitando dalle scale di un fatiscente immobile, confiscato e assegnato al Comune, che l’uomo aveva occupato abusivamente assieme ad alcuni connazionali. La vittima, come hanno ricostruito i carabinieri, pare avesse assunto degli stupefacenti e, mentre stava scendendo le scale, prive di corrimani, avrebbe perso l’equilibrio finendo rovinosamente sul pianerottolo. Soccorso dal 118, è morto poco dopo il ricovero in ospedale.

Il presidente della Repubblica Mattarella oggi a Siracusa

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Siracusa per prendere parte, nel Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, ad una una cerimonia commemorativa dedicata al suo storico fondatore e presidente, il professor M. Cherif Bassiouni, scomparso lo scorso anno a Chicago all’età di 79 anni. La cerimonia avrà inizio con un messaggio di benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni, alle autorità e agli ospiti provenienti da tuto il mondo, tenuto dal presidente dell’Istituto Jean-François Thony – attuale procuratore generale della Corte d’Appello di Rennes. Seguiranno gli interventi del sindaco Francesco Italia e del giudice della Corte penale Internazionale Rosario Aitala. All’incontro prendono anche parte il presidente onorario dell’Istituto Giovanni Maria Flick, l’ex ministro della Giustizia Paola Severino, la sen. Emma Bonino, già ministro degli Affari Esteri, ed il presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale Prof. John Vervaele.

Cosa è cambiato con la giunta Valenti bis? Forse niente. Alla sindaca il compito di dimostrare il contrario

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Quanto durerà la giunta Valenti bis? È questa la domanda più ricorrente nelle ore di tensione politica che si stanno rincorrendo dopo l’ufficializzazione dei nomi che compongono la nuova amministrazione. Ieri l’associazione Mizzica ha svelato quelle che, secondo il proprio punto di vista, sarebbero i retroscena e i reali obiettivi dell’azzeramento dell’amministrazione. E così, in un clima surreale, quello nel quale i nemici di ieri diventano gli amici da consolare (Mizzica che difende Bellanca, Mandracchia e Settecasi dalle “grinfie” di Cusumano, Leonte e Catanzaro) si spera che qualcuno si preoccupi anche della città, tenuto conto della situazione che c’è, non certo di quella che si vorrebbe. C’è da scommettere che martedì pomeriggio il centrodestra utilizzerà toni altrettanto duri nei confronti della maggioranza di centrosinistra, mentre va riconosciuto ai grillini di non avere atteso l’azzeramento per svoltare nel rapporto con Francesca Valenti. Il punto è semplice: il rapporto tra la città e la sua amministrazione comunale oggi appare oggettivamente compromesso. È normale, nel gioco politico, che l’opposizione cavalchi questa situazione cercando di trarne un vantaggio in termini di consensi. Certo è, però, che questo centrosinistra, ancora una volta, ha dimostrato di preoccuparsi troppo degli equilibri interni e troppo poco dei problemi della città. Che amministrare non fosse facile lo si sapeva. Ma uno sforzo in più per cercare di privilegiare il rapporto col cittadino bisognava pur farlo. Si sa, un sindaco o un amministratore non sa cosa fare prima. È anche vero, però, che il cittadino va ascoltato e non “rimproverato” solo perché segnala un’inefficienza o invoca la soluzione di un problema. Se col cittadino si parla il cittadino capisce. Se invece non si accettano le critiche il cittadino (legittimamente) ci volta le spalle. Riusciranno i nostri (nuovi) eroi a cambiare questo andazzo? Cosa è cambiato con questa sostituzione di assessori? La sensazione è che non sia cambiato nulla. A Francesca Valenti l’arduo compito di dimostrare il contrario.

Palermo. In cinquantamila ieri per il Gay Pride

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Erano almeno 50 mila ieri a Palermo al tradizionale appuntamento del Gay Pride, che è giunto in un momento politico particolare, quello italiano, con la Destra che sicuramente non sta crescendo per ragioni legate alla tolleranza. Il sindaco Leoluca Orlando ha aperto la manifestazione non nascondendo la propria preoccupazione per quella che ha definito “epoca pre fascista”. Alla parata hanno aderito diverse forze politiche e il mondo dellassociazionismo. Ad anticipare la parata, alle 15, all’hotel NH, l’incontro istituzionale del sindaco Leoluca Orlando e del Coordinamento Palermo Pride con il sindaco di Dusselforf, Thomas Geisel, insieme a Riccardo Gatti, comandante di Proactiva Open Arms, ong di cui quest’anno il Pride si è fatto “padrino” insieme a Sos Mediterranée e il Forum Antirazzista Palermo, tutti presenti alla sfilata.

Legambiente. Ordinanze di demolizione delle case abusive non applicate nell’80% dei casi

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In Italia più dell’80% degli immobili abusivi è ancora in piedi perché le ordinanze di demolizione non sono mai state eseguite. Il dato emerge dal dossier di Legambiente “Abbatti l’abuso. I numeri delle (mancate) demolizioni nei comuni italiani” presentato ieri mattina a Palermo. La ricerca è stata realizzata sulla base dei dati forniti da 1.804 Comuni italiani (il 22,6% del totale), con una analisi del fenomeno dal 2004, anno successivo all’ultimo condono edilizio. Secondo Legambiente risultano essere stati abbattuti 14.018 immobili rispetto ai 71.450 colpiti complessivamente da ordinanze di demolizione negli ultimi 15 anni (il 19,6% del totale).

Palermo. Lite per accaparrarsi il parcheggio, un uomo in coma al Villa Sofia per un pugno

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Un uomo di 53 anni è stato picchiato per un parcheggio e si trova in coma all’ospedale Villa Sofia di Palermo. Un giovane di 20 anni di Termini Imerese P.C. lo scorsosabato nei pressi del locale Roxy Bar nel lungomare del Mediterraneo di Campofelice di Roccella (Pa) ha sferrato un pugno a S. T. di Caccamo che aveva da poco parcheggiato la moto. Secondo il giovane il posto era riservato. Ne è nata una lite verbale. Il ventenne ha poi sferrato un pugno in faccia alla vittima che è caduta per terra battendo la nuca. L’uomo è rimasto per terra immobile e da allora non si è più ripreso. Il giovane aggressore è stato rintracciato dai carabinieri della compagnia di Cefalù e denunciato. I sanitari del 118 hanno prima portato la vittima all’ospedale Giglio di Cefalù, poi in rianimazione a Palermo. Le sue condizioni in queste ultime ore si sono aggravate.

Immigrazione. Riesame annulla arresto per i 6 pescatori tunisini

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Il tribunale del Riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata il 2 settembre scorso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto nei confronti dei 6 componenti l’equipaggio del peschereccio tunisino, arrestati lo scorso 29 agosto dalla Guardia di finanza. Erano accusati di aver favorito l’immigrazione clandestina, trainando un barchino con migranti a Lampedusa. I sei sono stati immediatamente scarcerati.

Il medico di Menfi Pellegrino Scirica e altre 11 persone rinviate a giudizio per falso

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Il medico di Menfi Pellegrino Scirica e altre 11 persone sono state rinviate a giudizio per falso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, che ha accolto la richiesta avanzata dal Procuratore della Repubblica, Roberta Buzzolani, e dal sostituto Michele Marrone. I fatti riguardano certificati medici che sarebbero stati rilasciati senza una preventiva visita o che avrebbero riportato date precedenti rispetto ai controlli effettuati agli operai di una ditta. Con Pellegrino Scirica sono stati rinviati a giudizio i menfitani Maria Grazia Scirica, Gianfranco Nico, Antonino Palmeri, Tommaso Alcuri, Giovanni Cannizzaro, Antonino Bonanno, Giuseppe Callaci e Tommaso Gulotta. A giudizio anche Giuseppe Cannizzaro, di Sciacca, e Antonino Fresta e Alfio Danzuso di Catania. La Procura di Sciacca ha ricevuto gli atti dalla Dda che aveva effettuato intercettazioni a carico di Pellegrino Scirica nel procedimento “Opuntia” dalle quali erano emersi elementi per ricostruire questa vicenda.