Guasto ai pozzi Carboj, disagi idrici in vista a Sciacca

Ennesimo guasto alla condotta dell’acquedotto Carboj, nel comune di Sciacca. Lo ha comunicato Girgenti Acque con una nota, la stessa con la quale si annuncia lo spegnimento degli  impianti per permettere di eseguire la necessaria riparazione. Consequenzialmente la distribuzione idrica è stata momentaneamente sospesa. I tecnici della Società sono già sul posto per eseguire i necessari interventi di manutenzione. La distribuzione idrica, comunica Girgenti Acque,  sarà ripristinata non appena saranno ultimate le suddette riparazioni, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici.

I comuni delle Strade del Vino parteciperanno al Vinitaly di Verona

I sindaci di Santa Margherita Belice, Montevago, Menfi e Sambuca di Sicilia, rispettivamente Franco Valenti, Margherita La Rocca Ruvolo, Enzo Lotà e Leo Ciaccio voleranno al Vinitaly, a Verona per meglio rappresentare i comuni e aziende della Strada del Vino delle Terre Sicane che partecipano al Vinitaly 2018, l’importante salone internazionale del vino, in programma dal 15 al 18 aprile nel capoluogo veneto. Al Vinitaly, sarà presentata anche la Sagra del Vino di Montevago Terme, la prima edizione della manifestazione che come il sindaco, Margherita La Rocca Ruvolo ha spiegato al Giornale di Sicilia, sarà un’occasione importante per avviare nuovi rapporti di collaborazione con comuni, associazioni, consorzi, aziende e importare buone pratiche per la promozione del turismo enogastronomico. Lo stand della Federazione delle Strade Vini e Sapori di Sicilia guidata dal presidente Gori Sparacino, esporrà il materiale promozionale dei comuni belicini. Non mancherà poi la presentazione di Inycon, la kermesse del vino di Menfi, mentre Santa Margherita punterà sulla possibilità di far conoscere le proprie eccellenze.    

Raffiche di scirocco in Sicilia, rami pericolanti e disagi

Ha soffiato un forte scirocco questa notte che hanno sferzato la Sicilia occidentale causando diversi danni. Grande lavoro per i vigili del fuoco di Palermo che hanno lavorato per mettere in sicurezza la viabilità  a causa di rami e foglie di arbusti Sullo scorrimento veloce Palermo-Sciacca un albero si è abbattuto all’altezza di Camporeale. A Termini Imerese altri due  sono stati demoliti in via Belvedere e in contrada Sant’Arsenio. Mentre sulla Sp 98 al bivio Serra Casale nella zona di Belmonte Mezzagno un altro albero è stato spostato dai vigili. Vigili del fuoco in azione per mettere in sicurezza due verande pericolanti a Ficarazzi in via Rossini e a Bagheria in via Filippo Buttitta. A Marsala le raffiche hanno sradicato un semaforo in contrada Rakalia e alcuni pali dell’energia elettrica in contrada Paolini e uno sul lungomare.

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, patteggia il menfitano Montalbano

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Ha patteggiato il menfitano Felice Montalbano, di 59 anni, la pena di 3 anni e 6 mesi di reclusione. Montalbano, che si trova ai domiciliari, è coinvolto nell’inchiesta “Skorpion Fish”, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, con imputato anche un altro menfitano.  Pietro Bono, di 64 anni, pure ai domiciliari, ma per ragioni di salute, e che sarà giudicato, invece, con il rito abbreviato. Oltre a Montalbano, difeso dall’avvocato Gianni Caracci, ha patteggiato, dinanzi al Gup del Tribunale di Palermo, Annalisa Tesoriere, anche uno dei tunisini coinvolti. Per Bono, difeso dall’avvocato Accursio Gagliano, udienza per l’abbreviato il 10 maggio. I due sono accusati di avere fornito supporto logistico a tunisini che sarebbero stati coinvolti nei viaggi con gommoni veloci tra la Tunisia e la Sicilia. Durante le fasi dell’arresto di tunisini a Menfi è rimasto gravemente ferito e poi è riuscito a riprendersi un militare della Guardia di Finanza. Due i tunisini arrestati a Menfi, accusati di fare parte dell’organizzazione italo-tunisina dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di sigarette. L’inchiesta è del Gico della Guardia di Finanza.

L’Ares Menfi batte il Castelvetrano e conquista la promozione nel campionato di serie C di calcio a 5

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E’ bastato un campionato all’Ares Menfi per conquistare la promozione nella serie C di calcio 5. La squadra agrigentina ha battuto con il risultato di 8-2 il Castelvetrano, secondo in classifica, centrando il successo. L’Ares, seguita nella trasferta di Castlelvetrano da un centinaio di tifosi, è andata a rete con Buscaglia, autore di una tripletta, Palmeri con una doppietta e poi con Giarraputo, Lanzarone e Bivona. Festeggiamenti prima a Castelvetrano e poi a Menfi per il successo che indurrà la squadra del presidente Ludovico Viviani a continuare con l’esperienza del calcio a 5 dopo la striscia positiva, dalla Seconda categoria alla Promozione, nel calcio a 11.

Sbarco fantasma a Torre Salsa, migranti in fuga tra Montallegro e Ribera

Non si sono registrati questa volta avvistamenti. Nessuna imbarcazione sotto costa è stata ritrovata e neanche sono state visti barconi in transito in mare aperto. Sono pervenute soltanto le segnalazioni dei cittadini di migranti visti girovagare nei dintorni di Siculiana dove lo sbarco, a quanto pare, si sarebbe verificato nel litorale di Torre Salsa. La maggior parte dei migranti sono stati recuperati proprio nei dintorni delle campagne attorno alla spiaggia nella giornata di sabato. Mentre ieri, altre segnalazioni sono giunte e la Polizia ha recuperato altre quattro persone che tentavano di far perdere le tracce tra Ribera, vicino ad un distributore di carburante e Montallegro.

Saccensi in fila per il bidoncino della differenziata: gli stoici, i metafisici e … gli europei

(di Alberto Montalbano)  Il saccense in fila per il bidoncino dei rifiuti. E’ lui, l’eroe dei nostri tempi. E’ il cittadino che si ostina a volere rispettare la legge a Sciacca, Sicilia, Italia. Nello stesso tempo è il cittadino che sa che la legge (a Sciacca, Sicilia, Italia) è un lusso che lui non si può permettere. Non vuole ritrovarsi, fra un paio di giorni, quando i cassonetti della spazzatura scompariranno, a non sapere dove buttare le munnizza. E se la butto per strada e mi fanno la multa? La multa. A Sciacca, Sicilia, Italia? Me ne fecero una, anni fa. Nello scorso decennio. Non avevo fatto la revisione della Vespa. Non avevo i soldi per farla, li avessi avuti pensate che sarei andato a lavorare all’estero? Se non avevo i soldi per la revisione immaginatevi se ce li avevo per pagare la multa. Non l’ho mai pagata e non ne ho più saputo nulla. Spero sia andata in prescrizione. Eppure, esistono ancora saccensi che si ostinano a credersi tedeschi. O inglesi, per parlare di un popolo che conosco meglio. Sono vittime dell’onestà, questi saccensi. Martiri della legalità. Quando ci accusano di essere tutti delinquenti, a noi siciliani, non hanno idea di cosa voglia dire riuscire a rispettare la legge in Sicilia. Provateci voi, se siete capaci! Nessuno ve lo chiede davvero. A nessuno gliene frega niente, se rispettate le regole. Se parcheggiate dov’è consentito, se non costruite abusivamente, se andate al lavoro ogni giorno e non vi date malati per finta, se fate la fila, se poi addirittura vi fermate alle strisce pedonali e il pedone, stupito, vi guarda con una faccia tipo: “Ti conosco? Boh, non mi pare, ma se ti sei fermato devi essere un parente di qualche mio parente e per sicurezza ti saluto come se ti avessi riconosciuto”. Ci sono due tipi sociali di saccensi in fila per il bidoncino dei rifiuti. C’è il metafisico e c’è lo stoico.  Il metafisico è che chi crede che la legge abbia un senso a prescindere. La si rispetta perché la si rispetta, perché la raccolta della munnizza a domicilio è un valore assoluto, è giusta a prescindere. Allo stoico, dei valori assoluti non gliene frega niente, fa la fila perché ne ha viste e sopportate tante e sa benissimo che pure se i bidoncini doveva consegnarli a domicilio la ditta che ha vinto l’appalto, lui si mette in coda comunque. Perché è così va il mondo ed è inutile opporsi agli dei, al fato e ai capitolati d’appalto. Sì, d’accordo, il contratto prevedeva la consegna a domicilio, ma si sa che siamo a Sciacca, Sicilia, Italia. La legge, i contratti, i capitolati d’appalto: chi ci ha mai capito niente? Io so solo che tra due giorni non so dove buttare la spazzatura e allora, stoicamente, mi metto in fila. E’ quello che ho fatto per tutta la mia vita: mi sono messo in fila per qualcosa che mi toccava di diritto. Andatelo a spiegare, agli scienziati che pensano che siamo tutti corrotti. Vi dico solo cosa avremmo fatto noi in Gran Bretagna. Nulla. Qui, i bidoni della spazzatura ce li hanno portati a domicilio. Non ce li portano? E’ un problema vostro. Io, i sacchi della spazzatura li butto sul marciapiede, e poi ci pensate voi a raccoglierli. Vi pago per un servizio, se non fate quello per cui vi pago è un problema vostro. Cari amici saccensi, smettetela di fare la fila. Comportatevi da veri europei. Quando toglieranno i cassonetti, buttate la spazzatura per strada. Lasciate che sia la ditta che ha vinto l’appalto a risolvere i problemi che la sua inefficienza ha creato

L’importanza di un Museo si afferma se poi la gente può andare a visitarlo. Anche a Pasquetta

L’esposizione del rostro, reperto della battaglia di Levanzo di due secoli prima della nascita di Cristo, è una straordinaria opportunità per affermare ancora una volta un valore concreto dell’offerta culturale di Sciacca all’interno del Museo del Mare che, dopo l’indisponibilità dell’ex Colonia marina, è stato realizzato all’interno del Complesso monumentale Tommaso Fazello. Attenzione però: questi passi in avanti rischiano di rivelarsi perfettamente inutili se, poi, il Museo, per dire, soprattutto in giornate strategiche poi non è a disposizione dei visitatori. E dire che questa esposizione al Fazello ha già registrato, in un anno, numeri piuttosto significativi. Ma se, come accaduto la scorsa Pasquetta, il Museo del Mare rimane chiuso, il territorio corre il pericolo di non potersi qualificare come quel sito di eccellenza culturale a cui spera di ambire. E non è giusto fare sempre affidamento alla volontà personale dell’avvocato Falautano. Insomma: la valorizzazione dei beni culturali è o non è una priorità? (foto: teleradiosciacca.it)

Ma Armao lo sa che il Teatro Samonà non è mai stato “consegnato” al Comune.

La situazione sarà pure ingarbugliata, e questo nessuno lo lega. Tuttavia, ancora una volta, alla Regione siciliana la destra ha dimostrato di non sapere cosa facesse la sinistra. E non parliamo di schieramenti politici. Fatto sta che Gaetano Armao ha sicuramente sorpreso tutti nel dire che la Regione aveva “consegnato” il Samonà al comune di Sciacca. Consegna? Fu consegna o, piuttosto, un affidamento a tempo determinato, scattato dal convegno regionale del Rotary del 2015? Che, poi, si sarebbe potuto fare di più e meglio sia per scongiurare il vandalismo, sia per permettere alla struttura di continuare a funzionare, ancorché col meccanismo delle spese (peraltro piuttosto esose) da sostenere per ogni singola rappresentazione (perfino per accendere le luci bisognava pagare) questa è un’altra questione. Si apprende che la Regione per la verità lo scorso dicembre rinnovò la concessione del Teatro al comune, ma che l’amministrazione Valenti (per mancanza di fondi) non riuscì mai ad organizzarvi una sola rapprsentazione. Sotto questo profilo, va detto, la giunta Di Paola riuscì a far partire la macchina, ancorché coinvolgendo degli impresari privati. Ma che oggi il professor Armao dica che la Regione “consegnò” il Teatro e che la città non ne ha approfittato non è giusto. Sì, perché non va dimenticato che nell’avventura ultraquarantennale del Samonà, riaperto quasi per sfinimento, c’è sempre in piedi la questione del muro di cartongesso che taglia in due il palcoscenico, per il quale la Regione (proprietaria dell’immobile) come è noto non è ancora stata in condizione di rimediare.

Architetti agrigentini a confronto a Santa Margherita, redatto documento sulla rigenerazione urbana

Gli architetti agrigentini si sono dati appuntamento ieri a Santa Margherita per un convegno che ha affrontato il tema della rigenerazione urbana dei luoghi colpiti dal sisma, dei centri storici e delle periferie. Durante il convegno è stato redatto un documento che il Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Agrigento, insieme con i Delegati individuati nel corso dell’Assemblea, consegneranno nelle mani del Consiglio nazionale degli Architetti, durante il Congresso nazionale degli Architetti, in programma a Roma nel prossimo mese di luglio. Il convegno è stato organizzato a Santa Margherita Belice per essere vicini alle zone colpite dal sisma.