Polpette avvelenate a Muciare, morti almeno 15 cani
Sono state probabilmente delle polpette avvelenate quelle che, in località Muciare, hanno causato la morte di almeno una quindicina di cani (non si esclude che possano essere anche di più). Una vicenda che registra l’intervento di Anna Maria Friscia, presidente dell’ANTA, sezione di Sciacca, che si dice sgomenta per il tragico evento, dal quale si può facilmente evincere la gravità della situazione e l’urgenza di porre in essere tutte le misure di salvaguardia che sono atto d’obbligo per una società che si professi civile. “Colgo l’occasione – dice la dottoressa Friscia – per ribadire ancora una volta che l’intento dell’Associazione animalista che rappresento è volto unicamente alla tutela degli animali e ad uno spirito esclusivamente collaborativo di condivisione con l’attuale Amministrazione comunale. Aggiungo che l’obiettivo dell’Associazione sia a livello locale che nazionale è quello della salvaguardia e tutela degli animali, scevro da ogni colore politico e partitico ed è per questi motivi che prendo le distanze da qualunque strumentalizzazione possa essere stata posta in atto da persone e movimenti di qualsivoglia schieramento politico”.
Carnevale e polemiche. Dopo il responso della giuria gazzarra al Campidoglio. Gravi accuse a giurati e amministratori. Ma è così che si cresce?
Si è trasformata in gazzarra la cerimonia di proclamazione dei vincitori del Carnevale di Sciacca. La classifica finale, infatti, è stata apertamente contestata da chi, evidentemente, aveva confidato in un risultato migliore. Sono state durissime le accuse ai giurati. Uno dei due di loro che erano presenti, Davide Catagnano (Giuseppe Barsalona l’altro), è stato anche destinatario di vergognose accuse omofobe da parte di un gruppo di persone, che ha inveito pesanti ingiurie contro di lui all’uscita del Campidoglio. Sotto tiro delle polemiche anche gli amministratori comunali e gli altri organizzatori.
Non è la prima volta che tutto questo accade. Ed è, probabilmente, proprio questo uno dei limiti che, non a caso, impedisce alla festa saccense di compiere quel salto di qualità da sempre invocato. Perché quella che è venuta fuori, ancora una volta, è stata la sostanziale mancanza di riconoscimento e di condivisione delle regole. Sì, perché il Carnevale è (anche) un concorso, e partecipando al bando pubblicato dal Comune si accetta (anche se preventivamente) il giudizio che sarà espresso dalla commissione.
Attenzione: nessuno chiede uno stile talmente british da pretendere dagli sconfitti buon viso a cattivo gioco, soprattutto se questi ritengono di avere subito un torto. Ma il responso va accettato, sull’onda della condivisione di un progetto, anche ritenendo (in maniera legittima, s’intende) che il lavoro svolto avrebbe meritato un risultato diverso. E invece così non è. Il deluso se ne va a testa bassa, non inveisce, e non accusa nessuno per avere avuto un giudizio che non gli è piaciuto.
E ancora una volta (come lo scorso anno, e come quello precedente, e così via, nella notte dei tempi della contestazione alla sciacchitana) la delusione si è trasformata immancabilmente in comportamento reazionario. Con, naturalmente, sullo sfondo, l’immancabile richiamo ad una indimostrabile malafede. No, non è così che si cresce. E i componenti della giuria, che accettano per senso del dovere, visto che non ricevono alcun compenso, vengono additati con offese e ingiurie inaccettabili.
L’attacco omofobo a Davide Catagnano è un episodio di una gravità sconcertante, da cui si spera che tutte le associazioni culturali, nessuna esclusa, prendano le distanze. È il paradigma di una deriva sbagliata che sul piano culturale si rischia di prendere. Il giudizio della giuria è criticabile, naturalmente. Non è accettabile, tuttavia, trasformare la delusione in una indecorosa gazzarra. Perché no, non è vero che siamo tutti commissari tecnici della Nazionale, tutti sindaci, tutti carristi e tutti coreografi. A ciascuno il suo mestiere.
“L’ago della bilancia” vince il Carnevale di Sciacca tra le contestazioni, cerimonia di premiazione sporcata dagli insulti
Doveva essere la cerimonia degli abbracci, dei baci, delle strette di mano e delle pacche sulle spalle, al massimo di qualche fischio. Un arrivederci, insomma, al prossimo anno.
La cerimonia di premiazione del Carnevale di Sciacca, svoltasi questa sera nella sala “Luna” del Cine Campidoglio, si è trasformata invece, nella “corrida” delle contestazioni, degli insulti al giurato e dell’inno al “vergogna” gridato all’amministrazione comunale.
Uno spettacolo indegno solo e soltanto perché il vincitore non è quello che alcuni forse, si aspettavano. Vince quindi, non il favorito dai pronostici, ma il carro allegorico “L’ago della bilancia” dell’associazione “Saranno Famosi”. E’ questo quindi, a sorpresa il vincitore di questa edizione precedendo “Non c’è più rispetto” dell’associazione “E ora li femmi tu”, secondo classificato e terzo “Mezzogiorno di fuoco” dell’associazione “La nuova isola” che ha realizzato il carro “Mezzogiorno di fuoco”, quarta l’associazione “Archimede” con il carro “E se fosse tempo perso”. Al quinto posto il carro “Trump… lino per un sogno”.
Per quanto riguarda le sei singole categorie sulle quali la giuria formata da dodici esperti è stata chiamata a valutare, questi i vincitori: “gruppo-coreografia-costumi: “Tramp…olino per un sogno”; ”copione-recita-allegoria: “Non c’è più rispetto”, “movimenti”: “L’ago della bilancia”, “architettura-modellazione-decorazione”:” L’Ago della bilancia”; illuminazione: “L’ago della bilancia”, inno: “Mezzogiorno e di fuoco” e “Non c’è più rispetto”.
Si è aggiudicata la categoria di fascia B, l’associazione “La nuova avventura”, “Schiuma di bocca”, che ha preceduto l’associazione “Il gatto e la volpe” con il carro “Fischio e mene infischio”.
(Nella foto, il gruppo dell’associazione “E ora li femmi tu”, seconda classificata)
Domani il giorno del responso per Agrigento “Capitale della Cultura 2020”
Sara’ il Ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini alle ore 10 dalla sala Spadolini ad annunciare la citta’ che sara’ “Capitale della Cultura 2020”.
Sono in dieci le citta’ rimaste nella short list dopo l’ultima selezione.
Il sindaco Lillo Firetto insieme ai suoi concittadini spera che domani la scelta del Ministero operata sulla base di un dossier che ogni citta’ candidata ha presentato per aggiudicarsi il riconoscimento.
Sono altre nove le citta’ a contendersi il titolo insieme ad Agrigento per la cui candidatura si sono schierati artisti come lo scrittore Andrea Camilleri.
Oltre al titolo di capitale, il riconoscimento prevede un finanziamentourage da un milione di euro in progetti per la citta’.
Ripristino sgravi contributivi settore pesca, la soddisfazione della cooperativa Madonna del Soccorso di Sciacca
Esprime soddisfazione il presidente della cooperativa Madonna del Soccorso, Salvatore Scaduto, per la notizia che si aspettava da giorni riguardo la vicenda della sospensione degli sgravi contributivi per il settore della pesca.
Ieri è arrivata la risposta da parte dei Ministero del Lavoro e delle Politiche Agricole circa la riconferma degli sgravi, sospensione decisa qualche settimana fa e che aveva portato all’agitazione della marineria saccense.
“Sono state accolte – scrive Scaduto – le richieste che la nostra cooperativa e, per il suo tramite, la Federcoopesca Regionale e Nazionale hanno portato avanti e alla fine è stata condivisa la linea interpretativa proposta di considerare lo sgravio come una misura strutturale e non collegata al regime del “de minimis”.
Acquisita questa linea interpretativa gli uffici del Ministero del Lavoro hanno comunicato
all’Inps e all’Inail che non vi sono elementi che impediscono la fruizione del beneficio.
Pertanto si attende a momenti che vengano ripristinati i benefici nel sito on-line dell’Inail
per l’importante scadenza dell’Autoliquidazione Infortuni il cui pagamento della prima rata è
previsto per domani giorno 16 febbraio.
In conclusione pericolo scampato. Speriamo che per il futuro non si torni a mettere in
discussione un sistema contributivo che per il settore della pesca è diventato vitale ed indispensabile per la sua stessa sopravvivenza”.
Apertura delle buste del Carnevale, si scoprirà oggi pomeriggio il vincitore 2018 (Diretta Facebook su Risoluto.it)
Appuntamento oggi pomeriggio alle 17,30 al Cine Campidoglio di Sciacca per l’apertura delle buste dei dodici componenti di giuria che decreterà il vincitore del Carnevale 2018. Risoluto.it seguirà con una diretta Facebook il momento che si svolgerà al Cine Campidoglio nello stesso luogo dove si è svolta la conferenza stampa di apertura della manifestazione, lo scorso sabato tre febbraio. Sarà presente il dirigente comunale Michele Todaro e alcuni dipendenti comunali che si occuperanno della verbalizzazione dei risultati e dei conteggi nelle sei categorie per le quali sono stati chiamati al voto i dodici giurati della commissione di valutazione:
Per la voce “Architettura, modellazione, decorazione”, si sono espressi l’ingegnere Esmeralda Cuttaia e l’architetto Maria Rita Fisco;
Per la voce “Movimenti”, gli ingegneri Pascal Gangi e Maurizio Cattano;
Per la voce “Illuminazione”, l’architetto Pellegrino Pecorino e il giornalista dell’Ansa Ruggero Farkas;
Per la voce “Copione, recita e allegoria”, l’attrice Liliana Abbene e la docente di Lettere Rosa Campanale;
Per la voce “Inno”, il musicista e maestro di musica Salvatore Crapanzano, la giornalista di Sky e cantautrice Raffaella Daino;
Per la voce “Gruppo mascherato, costume, coreografia”, il ballerino e coreografo Giuseppe Barsalona, e l’art director Davide Catagnano.
Arrestato palermitano a Carnevale, era a Sciacca per smerciare cocaina
Aveva con sé sostanza in grado di fruttare sul mercato fino a dieci mila euro. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, si sarebbe recato a Sciacca per fare “affari” proprio durante la manifestazione carnascialesca in corso in quelle ore in cui è stato dapprima fermato e poi perquisito.
Si tratta di un 21enne, palermitano, G. R., che è stato arrestato per l’ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il giovane, è stato notato alla fermata dell’autobus, controllato e perquisito e durante la perquisizione personale, dalle tasche del giubbotto, è saltato fuori un involucro di cellophane contenente circa mezzo etto di cocaina.
Il ventunenne è stato posto, su disposizione del sostituto procuratore di turno, agli arresti domiciliari.
Al Carnevale di Sciacca con la droga nei vestiti, denunciate due palermitane
Stavano andando a Sciacca a festeggiare il Carnevale, ma sono state sorprese in auto con due panetti di hashish e quattro dosi di cocaina.
Si tratta di due ragazze di 24 e 17 anni di origine palermitana che sono state fermate dalla Guardia di finanza di Sciacca che insieme all’unità cinofila “Eskilo” dei finanzieri di Agrigento hanno rinvenuto la droga. Le ragazze erano a bordo di un’automobile e viaggiavano sulla statale 115.
Nascoste tra gli abiti della minorenne è stato trovato un panetto di hashish e quattro dosi di cocaina. Le due ragazze, secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, si sarebbero dovute recare a Sciacca, dove avevano preso in affitto un appartamento, per i festeggiamenti del Carnevale.
Le due donne, incensurate, sono state rispettivamente denunciate alla Procura della Repubblica di Sciacca ed alla Procura dei minori di Palermo per l’ipotesi di reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
Carnevale: ancora centinaia i giovani ubriachi. E sono tornate anche le risse
Ancora una volta le campagne di sensibilizzazione contro l’abuso di sostanze alcoliche durante il Carnevale hanno funzionato soltanto fino ad un certo punto. Numerosi, infatti, si sono rivelati i casi di giovani ubriachi soccorsi dai volontari della Croce Rossa. Triste l’immagine di tanti ragazzini con il tubicino in bocca, ad aspirare il vino, o il whisky. Tutto questo ha generato (e non poteva essere altrimenti) anche qualche rissa, per fortuna sporadica. Una, in particolare, non è passata inosservata a diversi testimoni, con un autentico branco di almeno una cinquantina di ragazzi che non esitato ad aggredire il padre di un adolescente, probabilmente finito nel mirino di qualche angheria. Il povero genitore è stato malmenato a lungo. L’episodio, stando alla testimonianza di un utente di Facebook, si sarebbe svolta in discesa Campidoglio.
Ladri ormai sempre più padroni delle campagne: agricoltori e residenti preoccupati chiedono di essere tutelati
Nei giorni scorsi a Scunchipane si è ricostituito il locale Comitato di quartiere. A presiederlo Rosario Vitrano, ex ufficiale di Polizia, oggi in pensione. A indurre i residenti a tornare a riunirsi indicando un proprio rappresentante è stata la recente nuova escalation di furti messi a segno nella zona, tra quelle di campagna più vaste del territorio di Sciacca, all’interno di residenze, opifici, depositi di attrezzi e, perfino, del raccolto giornaliero dei proprietari delle aziende agricole e dei poderi. Chiedono un’intensificazione del controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine, pur consapevoli della complessità di una zona difficilmente controllabile. Ma qualcosa bisogna pur fare. Sotto attenzione c’è anche la necessità di migliorare la stessa pubblica illuminazione. Ma la questione dei furti riguarda l’intero territorio rurale di Sciacca, da Fontana Calda (che continua ad invocare la collocazione delle telecamere di sorveglianza) a Raganella, fino a Bordea. È qui che ormai i residenti (ce ne sono che abitano in campagna tutto l’anno) sono in preda ad una condizione continua di allarme. Uno degli ultimi furti è stato messo a segno la notte del giovedì grasso. Anche qui magazzini e abitazioni, il più delle volte approfittando dell’assenza dei proprietari, ma non sono mancati gli episodi che hanno visto irruzioni indesiderate anche mentre i residenti si trovavano regolarmente all’interno degli alloggi. E dire che i ladri alla fine si appropriano di bottini piuttosto magri: cibo in scatola, conserve, utensili da cucina e attrezzi agricoli. Rarissime le volte in cui i malviventi riescono ad arraffare del denaro, consistente comunque in pochi spiccioli. E i residenti sono stati costretti ad organizzarsi in ronde notturne, a sorvegliare il raccolto (le olive sono uno dei prodotti più graditi ai furfanti) o la inviolabilità delle proprie case. Una situazione di emergenza che non può continuare.