Strage randagi, veterinaria di Agrigento si fa avanti: “Io pronta a sterilizzare i cani di Sciacca gratuitamente”

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Ad Agrigento è nota per le sue campagne a favore degli animali, per i soccorsi a cani incidentati e abbandonati, per le cure ai randagi e si dice pronta a scendere in campo anche per i cani di Sciacca. E’ una delle reazioni provocate dall’autentica strage effettuata ai randagi di Muciare a Sciacca, avvelenati in massa con del cibo-esca. Leila Li Causi, è un veterinario e ad Agrigento gestisce un ambulatorio. Fino a qualche anno fa, il piccolo ambulatorio della dottoressa Li Causi era anche convenzionato con il Comune di Agrigento, poi la lentezza dei pagamenti e la mancanza di risorse pubbliche ha esaurito il rapporto. Oggi si occupa dei suoi clienti, ma dopo aver saputo quanto successo a Sciacca ha deciso di offrire gratuitamente la sua professionalità. “Sono stata avvisata – racconta –  di quanto accaduto a Sciacca da un’altra animalista di Firenze. Quando ho aperto il pc per vedere quanto fosse successo, stentavo a credere che una strage di tal genere si fosse consumata proprio vicino casa mia. L’atrocità delle foto che ho visto, mi hanno spinto a scrivere la mia messa a disposizione per i cani di Sciacca. Sono pronta ad offrire gratuitamente il mio lavoro, il mio sudore e il mio impegno. Ora basta, non può continuare così, basta con le stragi”. Nel suo post su Facebook con il quale, la veterinaria si è detta pronta ad operare la sterilizzazione su più cani possibili per arginare il fenomeno del randagismo a Sciacca, la dottoressa chiede che le siano soltanto fornite le spese vive per praticare l’intervento, ossia l’anestesia e i fili di sutura, mentre l’USL dovrà farsi carico della chippatura. E sono già in molte le persone che dinnanzi il gesto della veterinaria, hanno risposto mettendosi a disposizione per permetterle di poter salvare quanti più cani possibili dalla mano di chi pensa di far da sé in maniera così barbara.  

Salgono a una trentina i cani avvelenati a Muciare. Interviene Nello Musumeci: “Se responsabili individuati Regione si costituirà in giudizio”

Nelle stesse ore in cui si è appreso che i cani avvelenati la notte scorsa a Muciare sarebbero almeno una trentina, suscita curiosità che sul tema sia intervenuto, questa sera, il presidente della Regione Nello Musumeci, a giudizio del quale “siamo di fronte ad un atto di grave inciviltà che – sostiene il Governatore – merita la condanna di tutti. Amare un animale d’affezione – aggiunge Musumeci – non è un dovere, ma rispettarlo sì. Confidiamo nel lavoro degli inquirenti e, ove venissero individuati gli autori del vile gesto, il governo della Regione non esiterebbe a costituirsi parte civile nei relativi giudizi. Al tempo stesso – ragiona il capo di Palazzo d’Orleans – non può eludersi il fatto che questa triste vicenda ponga l’accento sul dilagante fenomeno del randagismo in Sicilia. Servono iniziative, anche legislative, immediate e risolutive”. Musumeci fa sapere di avere fissato, per la prossima settimana, un incontro con le autorità veterinarie regionali e con le rappresentative associazioni di volontariato per trovare soluzioni condivise”. Nel frattempo l’assessore Paolo Mandracchia e il sindaco Francesca Valenti hanno firmato un’ordinanza che prevede sia la rimozione delle carcasse di cani che si sono accumulate a Muciare, sia la collocazione di avvisi nella zona che mettono in guardia rispetto al pericolo che siano ancora presenti altre polpette avvelenate.

Craig Warwick torna dall’Isola dei Famosi, Enzo Bitetto: “Non vedo l’ora di riabbracciarlo”

“Non vedo l’ora di riabbracciarlo”. Così Enzo Bitetto ha commentato oggi ai microfoni di Risoluto.it il ritorno in Italia del compagno Craig Warwick. Il sensitivo ha dovuto abbandonare il reality per un infortunio e sarà di rientro dall’Honduras martedì prossimo per partecipere alla nuova puntata in diretta dell'”Isola dei famosi” dagli studi tv di Milano. Craig Warwick non ha avuto neanche il tempo di affrontare il televoto, la caduta che gli ha provocato l’inclinazione delle costole non gli ha permesso di continuare la prova di sopravvivenza costringendolo a lasciare l’isola dei vip. Anche Enzo Bitetto che abbiamo incontrato nella suo salone di parrucchieria è in partenza nuovamente per Milano dopo aver fatto la spola in queste settimane di assenza di Craig per sostenerlo nelle diverse trasmissioni tv che si occupano dello show. Nell’intervista a Risoluto, Bitetto ha parlato dei motivi che hanno spinto Craig a provare qualcosa di forte dopo essergli stato accanto nella malattia.

Le giornate del Carnevale di Sciacca raccontate da una blogger romana

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Una blogger romana che si firma “Elle”, fidanzata con un saccense, descrive su un blog la sua prima esperienza al Carnevale di Sciacca confrontandolo con i festeggiamenti del carnevale a Roma. In questo articolo vengono messi in risalto i numerosi difetti della festa saccense, primo tra tutti l’abuso di alcol, ma allo stesso tempo, esaltato  il desiderio di poter avere un po’ dello spirito del Carnevale di Sciacca e della sua allegria o, come lo definisce lei, “nippinappi” nella vita di tutti i giorni. Ve lo proponiamo, qui di seguito oltre al link alla pagina, come spunto di riflessione sulla festa saccense: http://updowngirl.it/2018/02/16/topo-citta-va-al-carnevale-campagna/  

“Io & Annie: il topo di città va al carnevale di campagna

By  on 16 febbraio 2018
Io & Annie è una rubrica fissa del nostro blog: potete leggere il primo capitolo qui.
Se siete pigri ve lo posso riassumere: Annie è un nome di fantasia.
Annie è il mio fidanzato. Questa è la nostra storia.

Dove sono nata io, il Carnevale è solo una scusa come un’altra per indossare calze a rete e vestiti tanto corti che in qualsiasi altra occasione verrebbero considerati da battona. Un po’ come tante altre festività. Poi ho conosciuto Annie e lui mi ha portato dove il Carnevale è quasi una festa sacra, cinque giorni consecutivi di maschere, inni e carri che monopolizzano la sua città natale. Che non è in campagna, come suggerisce il titolo dell’articolo, ma al mare. Lì il Carnevale è tipo quello di Venezia, ma molto più buddellaru. A onor di cronaca, Annie non mi ha portato proprio da nessuna parte: sono io che sono andata a recuperarlo, dopo un mese di latitanza. L’ho preso per la barba e l’ho riportato a Roma, ma già che c’ero mi sono fatta questi cinque giorni di musica e delirio. Da giovedì grasso, le scuole chiudono e i pub aprono. Si parte con la sfilata: ogni associazione realizza un carro in cartapesta che si muove per la città distribuendo birra, sassizze arrustute e caramelleOgnuno rappresenta un’allegoria, e così Trump e Kim Jong-un sfilano insieme ad Alice nel Paese delle Meraviglie, Peppe Nappa e Nuccio Cusumano. carnevaleDietro ogni carro ci sono ballerini di tutte le età che riempiono le strade con le coreografie personalizzate. Ma la cosa peggiore sono gli inni, uno per ogni carro, che vengono sparati da giovedì a martedì (sei giorni su sei per un totale di centoquarantaquattro ore) senza nessuna interruzione. Tutti rigorosamente in dialetto, perché se capisci cosa dicono allora che gusto c’è? Da romana nata a Roma e cresciuta a Roma mi sono rapportata al Carnevale come un esploratore fa con un rito tradizionale autoctono, come se fossi davanti a un rito vudù. Dall’altro lato invece, il Carnevale è considerato alla stregua dei Grammy Awards. Anzi, più precisamente degli Oscar, dato che due giorni dopo la sua fine una giuria di esperti decreta il vincitore per miglior carro, miglior inno, miglior scenografia, miglior movimento di macchina, eccetera eccetera. Solo che invece di una statuetta, qui si vince la gloria, il carro viene distrutto e l’inno entra nell’Olimpo degli inni ballati alle quattro del mattino dagli abitanti ubriachi. Eh sì, perché a Carnevale si beve, si beve tantissimo, e io lo so perché ho aiutato i genitori di Annie al loro pub e perché ho bevuto tantissimo. Jack Daniel’s e salsiccia, cosa vuoi di più dalla vita? Da dietro il bancone del pub poi, il Carnevale te lo godi davvero tutto. Da chi inizia a bere alle sei, a chi alle otto è già ubriaco e azzuppa con panini e arancine, dai mariti che ti chiedono di mettere coca cola nei drink delle mogli ubriache alle mogli che ballano mentre i mariti cascano per terra ubriachi. Bambini che mangiano solo tramezzini alla Nutella e ballano da soli in mezzo alle luci. Cugini di nonni di nipoti di zie di Annie che mi abbracciano e zie di nipoti di cugini di nonni di Annie che mi consegnano coppole e mi offrono da bere. E poi il gran finale: dopo giorni e notti di festa, dopo una maschera diversa ogni sera, in barba a qualsiasi normativa di sicurezza e a qualsiasi sviluppo socioculturale, il carro protagonista del Carnevale, quello di Peppe Nappa, viene bruciato nella piazza principale della città. Tipo il Medioevo, ma senza le streghe.  Sono tornata a Roma canticchiando “E Peppe Nappa che nome curiusu che nome scialusu che nippi che na” senza avere la minima di cosa voglia dire e senza avere la minima forza di capirlo. E se oggi l’ho adorato, da piccola avrei fatto i salti per partecipare a un Carnevale così. Perché la vita nelle grandi metropoli è bella, è ricca di opportunità, ma un po’ di nippinappinella vita serve a tutti. Non trovate?   (Nella foto, la folla festante che accompagna i carri allegorici durante la sfilata del Carnevale a Sciacca)

Campagna informativa indetta dal Tdm e Cittadinanzattiva, reciprocita’ tra il sanitario e il paziente

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Ha preso il via oggi la campagna informativa indetta dal Tribunale Diritti del Malato-Cittadinanzattiva di Sciacca sul rapporto di reciprocità tra il sanitario e il paziente. La campagna consiste nella diffusione di un vademecum utile, sia al cittadino che al sanitario, per una migliore consapevolezza dei diritti e dei doveri delle due parti ed evitare così conflitti tra una “coppia” che deve necessariamente lavorare in sinergia per il raggiungimento comune della salute del paziente. La campagna vedrà impegnati i volontari dell’associazione per cinque giorni ed ha avuto inizio l’8 febbraio in occasione della giornata “Coriandoli di solidarietà” organizzata dal Comune e la partecipazione di numerosi sodalizi operanti nella città di Sciacca e svoltasi nel quartiere di San Michele. Oggi l’attività è proseguita con la distribuzione dei vademecum utenti e sanitari negli ambulatori specialistici, mentre ieri il vademecum degenti e sanitari sono stati distribuiti all’ospedale di Sciacca. Lunedì 19, è in programmazione al CUP asp/ag2 e si concluderà, mercoledì 21, al Punto di Ascolto T.D.M., accanto il Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca, che sarà a disposizione dei cittadini per informazione e sensibilizzazione della campagna e distribuzione del vademecum.

La mattanza dei randagi a Muciare, presidente dell’associazione Anta presenta denuncia

Aumenta il numero dei randagi massacrati in contrada Muciare con delle polpette avvelenate, un piano per sterminare quei randagi che popolavano la zona e che avevano più volte attirato l’attenzione per la sicurezza del posto. Ma qualcuno ha pensato di risolvere da sé il problema della zona utilizzando del veleno celato in cibo per le povere bestie ritrovate morte nella contrada. In queste ore,  il veterinario del distretto di Sciacca, Gino Raso, oltre a fare le comunicazioni alla Procura di Sciacca, si  sta occupando anche del trasferimento delle carcasse. Sarà l’Istituto Zooprofilattico di Sicilia ad effettuare le analisi per stabilire che tipo di veleno è stato utilizzato. Non è la prima volta che episodi di questo genere si verificano a Sciacca dove l’allarme randagismo è divenuta una piaga e più frequenti episodi incresciosi di questo genere. Qualche settimana fa un cane è stato avvelenato in via Sacro Cuore e due sono stati salvati grazie al tempestivo intervento dei veterinari dell’Asp. Intanto, la strage dei cani di Muciare, ha provocato una forte reazione di sdegno e condanna da parte dell’opinione pubblica mentre le associazioni animaliste presenti in città hanno preso posizione rispetto la vicenda come l’associazione “Anta” che tramite la presidente del sodalizio animalista,Anna Maria Friscia ha fatto sapere di essere pronta a presentare una denuncia contro ignoti. La stessa Friscia ha poi sollecitato un’apertura urgente da parte il Comune di Sciacca alle associazioni ambientaliste in grado di fronteggiare la barbarie che si consumano contro gli animali.
   
 

Il Giro d’Italia transiterà anche dallo svincolo di Ribera

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Il Giro d’Italia attraverserà la provincia di Agrigento ed, in particolare, passerà per lo svincolo stradale di Ribera, sulla Strada Statale 115. A darne notizia è l’assessore comunale Francesco Montalbano. C’era anche lui ieri, a Santa Ninfa alla riunione per definire i dettagli della quinta tappa del 101° Giro d’Italia. A fornire tutte le informazioni è stato il delegato regionale Anthony Barbagallo, che ha annunciato che il Giro d’Italia farà tappa ad Agrigento e passerà sul territorio di Ribera il 9 maggio. Gli sportivi riberesi potranno vedere il passaggio della carovana del Giro d’Italia agli svincoli di Seccagrande, Piana Grande e Verdura.

Giro d’Italia, a Sciacca il passaggio nella terza tappa in Sicilia. Sarà ricordato Emilio Ravasio

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Sarà un grande evento sportivo. Sciacca si prepara ad ospitare il passaggio del Giro d’Italia. Ieri si è svolta a Santa Ninfa una prima riunione tra gli organizzatori del Giro e i rappresentanti dei vari comuni coinvolti in una delle tre tappe siciliane. All’incontro ha partecipato anche il vice sindaco Filippo Bellanca. Si tratta della quinta tappa in programma, mercoledì nove maggio: Agrigento -Santa Ninfa. Sciacca vedrà il passaggio dei ciclisti e ospiterà anche un evento collaterale organizzato per ricordare Emilio Ravasio, il ciclista che durante una tappa del Giro a Sciacca nel lontano 1986 perse la vita a causa di una caduta.  

Agrigento non sara’ “Capitale della Cultura 2020”, il titolo a Parma

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La giuria di selezione ha scelto alla fine, Parma. E’ terminato così il sogno di Agrigento di essere indicata come “Capitale italiana della Cultura 2020”.  Il progetto della città emiliana è stato preferito a quello delle altre nove finaliste e la commissione che stamattina alla presenza del Ministro dei Beni Culturali ha espresso il proprio giudizio ha evidenziato, per tutte le candidate, la capacità di fare alleanza con le Regioni d’appartenenza e il connubio fra  pubblico e privato. In particolare, del progetto agrigentino è stato evidenziato la capacità di riscattare le violenze operate sul territorio e su paesaggi naturali e storici fra i più straordinari del mondo come quello di Agrigento.  Intanto, il sindaco di Agrigento Lillo Firetto ha programmato una conferenza stampa per domani per ringraziare quanti hanno sostenuto in questi mesi Agrigento in questa corsa che ha comunque portato visibilità al capoluogo di provincia
 

Riduzione della fornitura idrica a Sciacca, slittamenti nell’erogazione per intervento al Carboj

“Un improcrastinabile intervento manutentivo” su una delle due condotte di mandata della stazione di rilancio Carboj, che adduce l’acqua ai serbatoi comunali di Sciacca, è in programma nella giornata odierna e pertanto, Girgenti Acque annuncia disagi alle utenze saccensi. A seguito dell’intervento manutentivo, sarà necessario procedere alla riduzione della fornitura idrica ai serbatoi, con il conseguente slittamento della turnazione idrica prevista. Il gestore, inoltre comunica che la distribuzione tornerà regolare non appena saranno ultimati i dovuti interventi di manutenzione, normalizzandosi nel rispetto dei necessari tempi tecnici.