Renzi non mantiene la promessa con Crocetta. L’ex governatore escluso dalle candidature: “Me l’aspettavo, questo il ringraziamento per il mio sacrificio”
“Nessun risentimento, nessuna sorpresa: e’ andata come avevo previsto, non sarà certamente la vicenda delle candidature a farci rinunciare alla politica”. Così l’ex Governatore Rosario Crocetta ha commentato la sua esclusione dalle candidature per le elezioni Politiche. “Saremo presenti in campagna elettorale, con il nostro Megafono, nelle piazze di tutta la Sicilia per denunciare il processo di restaurazione in corso e di vera e propria epurazione di ogni dissenso. Faremo un’operazione verità. Se alle regionali il Pd è riuscito a presentare le liste lo deve al fatto che mi sono ritirato”, ha detto Crocetta all’ANSA. “Il giorno prima della presentazione, mi chiamò Renzi perché Micari (candidato alla presidenza della Regione, ndr) aveva deciso di non candidarsi se non si fossero ritirate le liste del Megafono (poi confluite in quella Arcipelago – Micari Presidente, ndr). Per senso di responsabilità nei confronti del partito mi sono sacrificato: questo è il ringraziamento. Ma me lo aspettavo”.
Pd. È ufficiale: Maria Iacono correrà all’uninominale per il Senato. Alla Camera l’ex deputato regionale Nino Oddo
È ufficiale: Maria Iacono sarà candidata al Senato nel collegio di Agrigento (Sciacca) all’uninominale. Rappresenterà il Partito Democratico. Il tentativo è quello di rientrare al Parlamento, passando dalla Camera a Palazzo Madama. Obiettivo difficile, ma è comunque la partita che l’ex sindaco di Caltabellotta potrà giocarsi, dopo essere finita solo quarta nel proporzionale (sempre Senato), in una lista capeggiata da Davide Faraone. Il candidato alla Camera dei Deputati nell’uninominale (Sciacca-Mazara del Vallo) sarà l’ex deputato regionale Nino Oddo. Nel proporzionale l’ha spuntata Daniela Cardinale, capolista del Pd.
Il saluto della CGIL al nuovo Prefetto: “Provincia difficile”. E nell’elenco delle vertenze aperte Massimo Raso cita anche le Terme di Sciacca
È un vero e proprio rapporto sulla situazione socio economica della provincia di Agrigento quello contenuto nella lettera con la quale il segretario provinciale della Cgil Massimo Raso ha formulato gli auguri di buon lavoro al nuovo Prefetto Dario Caputo, che ieri si è insediato nel Palazzo del Governo, prendendo il posto del destituito Nicola Diomede. “Lei arriva in una provincia difficile”, significa Raso. Aggiungendo che il tasso di occupazione sul territorio è del 39,1%, mentre il tasso di disoccupazione schizza al 24,3%. “Il settore di attività in cui riscontriamo più occupati è il settore dei servizi con poco più di 84 mila posti di lavoro. Negli anni della crisi, da cui non siamo ancora usciti, osservando le variazioni assolute 2008-2016 la provincia agrigentina perde 2.355 unità lavorative nel settore agricolo e una perdita sostanziale nel settore industriale con -7.280 posti, particolarmente “in ginocchio” il settore dell’edilizia che ha visto più che dimezzarsi attività ed occupati. L’unico comparto ad andare in controtendenza è il commercio, alberghi e ristorazione con un aumento di poco oltre 6 mila unità. Come nel resto del Paese – scrive Raso – in tutti questi settori si annidano fenomeni distorsivi che hanno conquistato gli onori della cronaca per fenomeni estorsivi in danni dei lavoratori costretti a firmare buste paga senza avere il corrispettivo. Tra le vertenze elencate da Massimo Raso non manca quella delle Terme di Sciacca, inserita in un listone che comprende anche la gestione dell’acqua, quella dei rifiuti, il caso Italcementi, l’Italkali e il Consorzio Universitario. “Vorremmo – osserva il leader della Cgil – riaprire tavoli di ragionamento e confronto su questioni che sono familiari al Prefetto, in ragione del suo precedente impegno, ovvero la questione dei beni e delle aziende confiscate e sequestrate alla criminalità organizzata, la stragrande maggioranza dei quali non utilizzati”. Riferimento espressamente fatto alla vicenda della Calcestruzzi Belice. Cgil che poi richiama l’attenzione di Caputo sulle questioni che attengono la messa in sicurezza del territorio in una terra che ha conosciuto il terremoto del Belìce, affrontando le emergenze ambientali che da anni il sindacato denuncia: dalle bombe ecologiche alla vicenda dell’amianto. E ancora: i temi dello sviluppo, la necessità di capire dove si inceppano i progetti ed i programmi di spesa, la sicurezza sul lavoro, la lotta alla mafia, l’accoglienza dei migranti, il ruolo della Pubblica amministrazione, il precariato, la sanità. “E’ vero – ammette Massimo Raso – non sono tutti compiti della Prefettura, tuttavia sosteniamo da anni, inascoltati, che la Prefettura, deve ritornare ad essere il luogo di composizione e raccordo dei conflitti che chiamano in causa i diversi livelli di governo; unica autorità e sede che autorevolmente può mettere insieme i Comuni. Non sempre ci siamo riusciti ed appaiono lontanissimi i tempi del Prefetto D’Agostino. Ma abbiamo bisogno di ritornare a respirare quel clima, di una Prefettura che sappia ascoltare il territorio e lo sappia rappresentare agli altri livelli di Governo, che sappia coordinare e controllare l’attività e l’efficienza della macchina amministrativa”. Massimo Raso non tralascia le cose belle e positive, alla luce della presenza di uomini e donne coraggiosi e che fanno il loro dovere: energie positive che vanno sostenute, incoraggiate e difese.
Sale a due il numero di saccensi candidati al Senato: dopo Rino Marinello (M5S) corre all’uninominale anche Franco Zammuto (LeU)
Due saccensi saranno candidati al Senato, in quel gigantesco collegio uninominale da cui scaturirà uno dei parlamentari di Palazzo Madama della Sicilia. Dopo Rino Marinello (MoVimento 5 Stelle), anche il segretario della Camera del Lavoro Franco Zammuto sarà candidato sempre per la camera “alta”, e rappresenterà Liberi e Uguali con Pietro Grasso. Una candidatura che una persona combattiva come Zammuto interpreterà con lo spirito battagliero che gli è congeniale, pur consapevole che l’eventuale elezione è un’impresa piuttosto ardua. Di certo c’è che Zammuto, tuttora portavoce del Comitato Intercomunale per l’Acqua Pubblica, imposterà la sua campagna elettorale sull’acqua pubblica. Il momento storico peraltro lo mette nelle condizioni di poter affermare il valore cocnreto di questa battaglia.
Marco Campione conferma: “Forza Italia mi ha chiesto di candidarmi alle Politiche. Ho ringraziato, ma non posso farlo”
Era stato il nostro giornale, nei giorni scorsi, a pubblicare la notizia contenente l’ipotesi di una candidatura del presidente di Girgenti Acque S.p.A. Marco Campione alle prossime elezioni politiche, con Forza Italia e, dunque, col centrodestra. Risale a quello stesso giorno la notizia della nuova indagine a carico dell’ente gestore, quella che, tanto per intenderci, è culminata con la destituzione del prefetto di Agrigento Nicola Diomede. Oggi Campione ha diramato un comunicato stampa, per esprimere sia il leader storico di Forza Italia Silvio Berlusconi, sia lo stesso coordinatore regionale Gianfranco Micciché per la proposta di candidarsi, confermando dunque che questa proposta c’è stata. “Ma – scrive Campione – non potendo assicurare l’impegno che la carica imporrebbe, il mio senso di responsabilità e di rispetto mi obbliga a rinunciare”.
Randagismo: convegno oggi a Sciacca
Si è parlato di randagismo oggi pomeriggio a Sciacca, all’interno della sala Blasco. L’iniziativa rientrava nell’ambito di un convegno organizzato dall’ Anta, alla presenza del presidente nazionale Bruno Mei Tommasi. Sotto i riflettori il problema del randagismo e le possibili soluzioni. L’orientamento dell’Anta è quello di realizzare un rifugio sanitario che organizzi anche il piano delle sterilizzazioni degli animali. Soltanto la sterilizzazione e la microcippatura, infatti, possono contribuire a debellare il fenomeno.
Biblioteca comunale, la sindaca rilancia: “Non restera’ chiusa a lungo”. Monte contesta ancora l’apertura di stamane.
La sindaca definisce “triste” la polemica politica sull’apertura lampo di oggi della Biblioteca comunale mentre l’ex assessore Salvatore Monte continua a dirsi stupido e allibito di come sia stata possibile questa apertura della sala per permettere l’iniziativa in programma oggi.
In mezzo ci passa l’interrogazione che lo stesso consigliere comunale ha presentato nei giorni scorsi chiedendo conto delle autorizzazioni tecniche degli uffici che hanno consentito lo svolgersi dell’iniziativa, interrogazione non gradita dalla sindaca nei toni utilizzati dallo stesso consigliere definiti “irriguardosi e irrispettosi” dell’istituzione.
Intanto, la sindaca Francesca Valenti al termine della manifestazione svoltasi oggi all’interno di una delle sale della Biblioteca “Cassar”, chiusa al pubblico da circa un anno, quando Monte era allora l’amministratore, oggi rilancia la volontà politica della Giunta di voler riaprire questo luogo simbolico per la storia di Sciacca: “Non rimarrà troppo tempo chiusa, abbiamo un progetto e l’amministrazione farà di tutto per riconsegnarla alla città”. Monte, invece continua chiedersi meravigliato dell’apertura limitata che oggi gli uffici tecnici del Comune hanno autorizzato: “Non capisco come – ha ribadito – un’apertura possa essere consentita per l’accesso di 25 persone mentre diventi pericolosa alla ventiseiesima persona all’interno?”.
Giornata della memoria, iniziativa di testimonianza sull’orrore della guerra
Si è svolta questa mattina una delle iniziative in programma in occasione della Giornata della Memoria. Un momento di testimonianza che si è svolto all’interno della Biblioteca comunale di Sciacca con il patrocinio del Comune di Sciacca e che ha visto la presenza di Raimondo Moncada, figlio di Gildo partigiano e fautore della Resistenza, di Betty Scaglione, nipote di Angelina e Iolanda Scaglione, due figure femminili schierate contro il fascismo e Ina e Rosario Ingrando, figli di Salvatore Ingrando, saccense deportato in un campo di lavoro durante la guerra.
Le testimonianze dei presenti sono stata alternate con le letture di alcuni testi sul tema interpretati dagli alunni del Liceo Classico di Sciacca con l’accompagnamento delle musiche dei maestri Nicola Lipari ed Eleonora Ardizzone.
Maxi controllo della provincia: 20 posti di blocco, 32 multe e due arresti
E’ scattato con le prime luci della sera il maxi controllo a tappeto dell’intera provincia agrigentina, un’operazione di coordinamento dei cinque Comandi della provincia: Sciacca, Cammarata, Agrigento, Canicattì e Licata più le 43 Stazioni dell’Arma disseminate in tutta la provincia.
Oltre 200 persone, controllando ben 180 veicoli. Tra le 32 sanzioni, spiccano quelle per guida pericolosa, uso del cellulare alla guida, mancata copertura assicurativa e mancata revisione. Sono state, inoltre, ritirate sette carte di circolazione ed altrettanti i mezzi sequestrati.
Nel corso dei controlli,un 20enne straniero è stato sorpreso ed arrestato ad Aragona, poiché sarebbe stato trovato “a spasso” nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari. Inoltre, durante i controlli, è finito in manette un 36enne di Sambuca di Sicilia. È accusato di lesioni personali, che sarebbero state commesse durante una violenta lite in famiglia. A Bivona, infine, dopo una perquisizione, i militari hanno fermato un giovane di Santo Stefano di Quisquina con un coltello a serramanico lungo circa 16 centimetri. Anche per lui è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria, con il sequestro della lama. Mentre un 22enne è stato trovato in possesso di due grammi di hashish ed è stato segnalato alla Prefettura di Agrigento, come assuntore di sostanze stupefacenti.
Anche Favara in piazza contro la gestione Girgenti Acque
Dopo Raffadali, oggi e’ giornata di manifestazione a Favara dove e’ in programma una iniziativa per evidenziare la necessita’ di un servizio migliore nella distribuzione idrica. Lo scorso sabato un’analoga protesta molto partecipata si era svolta a Raffadali dove comitati e gruppi guidati dal sindaco Silvio Cuffaro si erano dati appuntamento in corteo per manifestare contro Girgenti Acque.
Anche il comune agrigentino di Favara richiede una gestione pubblica dell’acqua e durante il corteo in piazza previsto per oggi, continuera’ ad opporsi all’installazione dei contatori idrometrici che il gestore idrico cerca di installare da mesi in molte utenze favaresi.