Giudizio immediato, la Procura di Sciacca chiude l’indagine antidroga “Fast Food”

Dopo un patteggiamento già definito e un altro richiesto dalla difesa di un indagato la Procura della Repubblica di Sciacca ha chiuso le indagini scaturite dall’operazione antidroga “Fast Food”, effettuata dai carabinieri con sette ordinanze di custodia cautelare, due in carcere e cinque ai domiciliari, notificate, tra Menfi, Sciacca e Santa Margherita Belice, ad ottobre del 2017. La richiesta di giudizio immediato riguarda  i menfitani Giuseppe Sanzone, di 40 anni, e Daniel Tabbone, di 23, entrambi di Menfi, che si trovano in carcere. Sanzone sarebbe stato il punto di riferimento dello spaccio di droga a Menfi e avrebbe impiegato anche due ragazzi, di età inferiore a 14 anni, per l’acquisto della droga a Palermo. Indagini chiuse e richiesta di immediato, saltando la fase dell’udienza preliminare, anche per Giovanni Pilo, di 22 anni, di Menfi, Emanuele Gambino, di 31 anni, di Sciacca, e Kevin Governale, di 23 anni, di Santa Margherita Belice, che si trovano ai domiciliari. I corrieri, per organizzare i viaggi necessari per approvvigionarsi di droga,  avrebbero fatto riferimento a “cene, cibi di strada e fast food”.

Cinquanta grammi di hashish in un’abitazione di Ribera, obbligo di presentazione alla pg per due giovani

0
Prima ai domiciliari e poi, dopo la convalida, sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due trentaquattrenni, B. R., tunisino, e C.R., di Ribera. Nell’abitazione in cui vivono i carabinieri avrebbero trovato circa 50 grammi di hashish. Il servizio, svolto dai carabinieri della tenenza di Ribera, rientra in una vasta attività sul versante droga portata avanti in tutti i comuni di competenza della compagnia di Sciacca. La difesa si era opposta alla convalida dell’arresto, disposta, invece, dal giudice che, però, ha applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

I magistrati ipotizzano un rapporto privilegiato tra Girgenti Acque e il potere: tra gli indagati Capodicasa, D’Orsi, Fontana, Gallo, Lombardo, Panepinto e Pitruzzella

È una sfilza di nomi eccellenti quella che compone l’elenco di indagati compilato nelle scorse ore dai magistrati della procura di Agrigento nell’ambito dell’inchiesta che ha preso di mira i rapporti tra Girgenti Acque e il potere. Dove per “potere” non si intende solo la politica (non mancano, tra gli avvisati sindaci, ex amministratori e deputati, in carica e non). Quella che viene ipotizzata al momento è una fitta rete di rapporti incentrati sul ruolo economico della società privata che gestisce le risorse idriche pubbliche in provincia di Agrigento. Un ruolo da autentico ammortizzatore sociale, fatto di assunzioni ma anche di presunte protezioni. E così, secondo le notizie apprese e che il nostro giornale ha pubblicato per primo, ad essere finito sotto inchiesta c’è anche lo stesso prefetto di Agrigento Nicola Diomede, il rappresentante del governo sul territorio provinciale. Nome che si aggiunge a quelli di Marco Campione e Pietro Arnone, amministratori di Girgenti Acque e di Hydortecne. C’è anche il voto di scambio tra le ipotesi di reato contestate nell’ambito di questa indagine. Tra gli indagati non c’è solo Angelo Alfano, il padre del ministro degli Esteri, ma anche l’ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, gli ex presidenti della provincia di Agrigento Enzo Fontana ed Eugenio D’Orsi, l’ex presidente del Cga (il massimo organo della giustizia amministrativa in Sicilia) Raffaele De Lipsis. E poi nomi eccellentissimi della politica agrigentina e dei diversi partiti: Riccardo Gallo Afflitto (Forza Italia), Angelo Capodicasa (ex Pd, oggi Leu), Giovanni Panepinto (Pd),  Enzo Fontana (ex Alternativa Popolare, oggi con il gruppo di Lupi). E ancora: l’ex direttore dell’Agenzia delle entrate di Agrigento Pasquale Leto (già indagato in un altro filone d’indagine), l’ex direttore dell’Inps Gerlando Piro, perfino il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella. Tra gli indagati anche anche alcuni giornalisti. L’indagine è la stessa scattata la settimana scorsa, quella che ha ipotizzato a vario titolo reati pesanti: dall’associazione a delinquere alla corruzione, dall’inquinamento ambientale al falso in bilancio. E forse siamo solo all’inizio. Ecco l’elenco completo degli indagati: Marco Campione, Angelo Alfano, padre del ministro degli Esteri, il prefetto di Agrigento Nicola Diomede, l’ex governatore Raffaele Lombardo e il fratello Angelo, l’ex presidente della Provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi, l’ex presidente del Cga Raffaele De Lipsis, gli ex deputati nazionali e regionali Riccardo Gallo Afllitto, Angelo Capodicasa, Giovanni Panepinto,  Enzo Fontana, Pasquale Leto, ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Agrigento, l’ex direttore dell’Inps Gerlando Piro, il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella Salvatore Aiola, Giacomo Antronaco, Silvio Apostoli, Giuseppe Arcuri, Pietro Arnone, Bernardo Barone, Filippo Caci, Giuseppe Carlino, Lelio Castaldo, Francesco Castaldo, Giovanni Caucci, Vincenzo Corbo, Salvatore Cossu, Piero Angelo Cutaia, Antonio D’Amico, Domenico D’Amico, Luigi D’Amico, Carmelo Dante, Igino Della Volpe, Leonardo Di Mauro, Pietro Di Vincenzo, Salvatore Fanara, Arnaldo Faro, Filippo Rosario Franco, Salvatore Gabriele, Diego Galluzzo, Calogerino Giambrone, Gerlando Gibilaro, Giuseppe Giuffrida, un altro Giuseppe Giuffrida, Flavio Gucciardino, Ignazio La Porta, Francesco Paolo Lupo, Maria Rosaria Macaluso, Piero Macedonio, Giuseppe Marchese, Giuseppe Milano, Calogero Patti, Giuseppe Pitruzzella, Gian Domenico Ponzo, Vincenzo Puzzo, Fulvio Riccio, Giancarlo Rosato, Antonino Saitta, Luca Cristian Salvato, Giuseppe Maria Scozzari, Carlo Sorci, Alberto Sorrentino, Gioacchino Michele Termini, Emanuele Terrana, Maria Terrana, Giuseppe Maria Saverio Valenza, Carmelo Vella, Rino Vella, Calogero Vinti, Roberto Violante.

Craig Warwick: “Vado in Honduras per scappare dall’incubo che ha consumato me e il mio compagno”

Valigie già pronte per Craig Warwck che dal 22 gennaio prossimo approderà al reality show di Canale Cinque “L’Isola dei Famosi”. Il sensitivo inglese, saccense d’adozione, prima della partenza, si è raccontato a “Chi”, il settimanale di gossip e spettacolo diretto da Alfonso Signorini svelando i motivi che lo hanno spinto a scegliere di partecipare alla nuova edizione del reality condotto da Alessia Marcuzzi. “Ho accettato di fare L’Isola dei famosi per fuggire. Ho passato gli ultimi due anni dentro un incubo. Il mio compagno Enzo ha lottato contro un brutto male. Ci siamo consumati a vicenda. Oggi voglio respirare, devo recuperare un po’ di vita”. Craig Warwick, diventato famoso grazie alle apparizioni televisive in diversi programmi durante le quali mostra le sue doti di sensitivo come la capacità di saper parlare agli angeli, dono che dice di possedere  fin da quando aveva sei anni,  si è trasferito a vivere a Sciacca dopo aver conosciuto e iniziato una relazione con Enzo Bitetto, parrucchiere saccense che adesso, ovviamente fa un gran tifo per il compagno e che seguirà in tv dalla sua casa a Sciacca, anche se non è escluso che proprio Enzo potrebbe partecipare  a qualche puntata in studio della trasmissione per meglio sostenere Craig nella nuova ed estrema avventura in Honduras. Craig, nel corso della sua intervista a Chi,  ha poi  parlato dei rapporti di amicizia nel mondo dello spettacolo: “”Io ho – ha aggiunto – due angeli in terra: Maria Grazia Cucinotta e suo marito Giulio. Quando Enzo è stato male loro sono stati gli unici a non abbandonarmi mai. Il resto? Aria. Il mondo dello spettacolo è aria. Maria Grazia invece è sostanza, a lei dico grazie. Caterina Balivo, che è stata la mia talent scout, non l’ho mai più sentita. Ora voglio soltanto partire e… vincere.” (Nella foto, Enzo Bitetto e Craig Warwick insieme all’attrice Maria Grazia Cucinotta, grande amica della coppia)  

Inchiesta su Girgenti Acque: 70 indagati tra politici, giornalisti e funzionari. Perquisito l’ufficio del prefetto Diomede

Ci sarebbe anche il prefetto di Agrigento Nicola Diomede tra le 70 persone finite sotto inchiesta da parte della procura della Repubblica nell’ambito della nuova inchiesta che nei giorni scorsi ha fatto finire nuovamente nel mirino degli inquirenti il vertice di Girgenti Acque ma anche, nella fattispecie, quello di Hydortecne, la società di distribuzione idrica di Favara interamente controllata dall’ente gestore delle risorse idriche pubbliche. Carabinieri e guardia di finanza hanno effettuato nelle scorse ore una perquisizione negli uffici del palazzo del governo. Un’indagine ad ampio raggio, che contempla ipotesi di reato diverse: dall’associazione a delinquere al falso in bilancio, dalla corruzione all’inquinamento ambientale. E ora spunta perfino il voto di scambio. Informazioni di garanzia, infatti, sono state notificate a diversi esponenti del mondo politico agrigentino, parlamentari tuttora in carica, appartenenti ai vari partiti dei diversi schieramenti. Tra di loro ci sarebbe anche Angelo Alfano, il padre dell’attuale ministro degli Esteri Angelino Alfano. Indagati anche funzionari pubblici e perfino giornalisti. Sullo sfondo: presunti favoritismi nelle assunzioni nella società Girgenti Acque. Indagati già da giorni Marco Campione e il responsabile di Hydortecne Pietro Arnone. I provvedimenti sono stati firmati dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal pool costituito dai PM Salvatore Vella, Alessandra Russo e Paola Vetro.

Erogazione idrica slittata tre volte per poi essere annullata: centro storico di Sciacca a secco. Protestano i residenti

Proseguono i disagi idrici nel centro storico di Sciacca. Oggi è stata una vera e propria giornata di passione per i residenti in quella che, sul sito di Girgenti Acque S.p.A., è classificata come zona 2B (comprendente viale della Vittoria, corso Vittorio Emanuele, Quartiere dei marinai, lato est di via Licata, piazza Scandaliato, via Roma e via Garibaldi. Alla nostra redazione un cittadino ci ha segnalato che il turno di distribuzione odierno ha subito continui slittamenti (doveva essere alle 9, poi alle 11, poi ancora alle 15). Ma alla fine l’acqua non è stata erogata, e l’ente gestore ha pubblicato sul sito la notizia che il servizio era stato rinviato. Lamentele da parte dei residenti sia per il grave disservizio, sia per la mancanza di spiegazioni sulle ragioni della non erogazione idrica. Con l’aggravante che non si capisce ancora se domani l’acqua sarà regolarmente erogata.

Piano regolatore, gli ordini professionali offrono a Francesca Valenti l’impegno a sbloccare la VIA-VAS tuttora ferma a Palermo

Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri e comune di Sciacca, insieme, pronti ad avviare una stretta collaborazione sui temi dell’Urbanistica, dei lavori pubblici ma, soprattutto, del rilancio del territorio. Questo l’esito di un lungo incontro, svoltosi questa mattina, tra l’amministrazione comunale saccense, rappresentata dal sindaco Francesca Valenti e dagli assessori Giuseppe Neri (Infrastrutture) e Gioacchino Settecasi (Urbanistica), il presidente dell’Ordine degli Architetti Alfonso Cimino, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Alberto Avenia. C’erano anche i componenti del consiglio dell’Ordine degli architetti Giacomo Cascio, Michele Ferrara, Roberto Campagna, Salvatore Porretta e Francesco Romano e del consiglio dell’Ordine degli ingegneri Epifanio Bellini, Maria Miccichè, Giuliana Santini e Maurizio Cattano. Tanti i temi posti sul tavolo, a partire, appunto, dalla necessità di un confronto serrato e proficuo, nel rispetto delle reciproche posizioni, tra gli Ordini (e più ad ampio raggio l’intera Rete delle professioni) e l’amministrazione sul governo del territorio. Se il sindaco Valenti non ha nascosto le difficoltà operative nelle quali la sua amministrazione si trova a lavorare (ristrettezze economiche, assenza di strumenti urbanistici redatti e approvati, mancanza di personale etc) gli ordini hanno manifestato la propria volontà ad una collaborazione sui temi più sensibili, esprimendo interesse per la creazione di uno spazio comune, quale ad esempio un laboratorio di idee e progetti, o anche promuovendo specifiche iniziative di formazione professionale destinate ai dipendenti pubblici o anche seminari sui temi di maggiore attualità che possano rappresentare anche un’occasione di confronto e discussione tra professionisti e uffici. “Siamo lieti di ospitare il sindaco Valenti e gli assessori Neri e Settecasi nella nostra sede dell’Ordine – afferma Alfonso Cimino –  Durante l’incontro abbiamo portato avanti tre obiettivi fondamentali: lo sviluppo di Sciacca attraverso un laboratorio di idee e progetti che possano essere tramutati in un piano triennale di investimento delle opere pubbliche e utile a ideare la “città del futuro”; l’istituzione di una commissione permanente composta dalla Rete delle professioni tecniche e dall’Ufficio tecnico comunale, per affrontare i problemi del territorio di Sciacca quali Prg, Piano paesaggistico, Piano delle spiagge, Sue e Suap, organizzazione dell’Ufficio tecnico; un percorso di formazione rivolto anche ai tecnici comunali su vari argomenti, tra i quali la Legge 16”. E sulla Via – Vas interviene Michele Ferrara, consigliere dell’ordine degli Architetti: “Abbiamo offerto al sindaco Valenti la nostra disponibilità a lavorare insieme su uno degli argomenti più importanti: la Via – Vas, oggi ancora bloccata a Palermo. Questa collaborazione tra ordini professionali, Rete delle professioni tecniche e amministrazione comunale, è utile a sbloccare tutta una serie di attività che di fatto impediscono il rilancio dell’attività edilizia sul territorio saccense”. “Lo sviluppo del territorio passa attraverso diversi strumenti urbanistici – afferma Alberto Avenia – il Prg, il Piano paesaggistico che desideriamo sia approvato dalla Regione in modo da evitare il regime transitorio con la prevalenza di determinati vincoli sul territorio, poi l’attivazione del Sue e del Suap, strumenti voluti dalla legge nazionale e regionale. La nuova amministrazione ha focalizzato i problemi del proprio territorio, quindi ha espresso la volontà di risolverli con il supporto degli Ordini professionali e con la Rete delle professioni tecniche”. “Chiediamo al Comune un’azione incisiva sull’ufficio tecnico di Sciacca – dice invece il vicepresidente dell’Ordine degli Ingegneri, Epifanio Bellini – che possa risolvere le numerose criticità che sono state evidenziate dai colleghi. Credo che, per favorire il confronto si possa pensare alla creazione di una ‘camera di compensazione’ quale potrebbe essere un Urban Center, dove ci si possa misurare sui temi ma, anche, condividere una visione futura della città”. Soddisfatta dell’incontro, Francesca Valenti punta sulla rete di collaborazione per risolvere annosi problemi che impediscono la crescita del territorio saccense. “Noto un grande entusiasmo da parte degli Ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri e questo ci dà grande sostegno perché da soli, non si va da nessuna parte – dichiara il sindaco Valenti – Ritengo sia importante creare meccanismi di collaborazione e di sinergia perché, altrimenti, non si potrà ottenere un risultato che possa considerarsi tale. La nostra realtà soffre di tantissimi problemi che rientrano nelle competenze di architetti e ingegneri, della rete di professioni tecniche, ecco, quindi, che questo tipo di collaborazione diventa fondamentale sia per affrontare i problemi immediati, quelli, cioè, che viviamo tutti i giorni, sia per sbloccare gli strumenti urbanistici ormai fermi da tempo”.

Marco Campione verso il Parlamento? Capo di Girgenti Acque potrebbe candidarsi con Forza Italia

0
Al momento è ancora solo un’indiscrezione, ma che sta prendendo sempre più piede. Quelli che in casi come questi si chiamano “bene informati” riferiscono, infatti, che il presidente di Girgenti Acque Marco Campione sarà candidato alle prossime elezioni politiche nella lista di Forza Italia. Una candidatura che, secondo le voci, avrebe uno sponsor d’eccezione: Riccardo Gallo Afflitto, potentissimo politico agrigentino, vera e propria “macchina da voti”, uno dei pochi privilegiati “costretti” a decidere se fare il parlamentare nazionale o quello regionale. Alle elezioni dello scorso 5 novembre ha stravinto, dimettendosi dalla Camera dei Deputati (a fine legislatura) per prendere posto a Sala d’Ercole. Una eventuale candidatura di Campione al Parlamento (non si sa ancora se alla Camera o al Senato) contribuirebbe, quanto meno, a fare chiarezza sul piano politico. Pare, infatti, che, almeno a parole, tutti ce l’abbiano con Girgenti Acque, e invece evidentemente non è così.

“L’odissea” di un paziente all’ospedale di Sciacca, Franco Zammuto Cgil: “Non è più tempo di aspettare”

Franco Zammuto, segretario della Camera di Sciacca, ha girato oggi con una nota, il racconto di un paziente vissuto recandosi in ospedale per ricevere una terapia oncologica. La lettera che vi proponiamo, tratta da una storia vera, è lo spunto per delle riflessioni del segretario della Camera del Lavoro di Sciacca intervistato da Risoluto.it proprio sulla condizione della struttura sanitaria saccense. Ecco la lettera del paziente: “Mi reco in ospedale nel reparto di oncologia per la terapia mensile alla quale sono costretto a sottopormi da anni. Conoscendo bene la situazione atavica a paradossale in cui versano gli ascensori non cerco nemmeno quello funzionante e salgo quattro piani a piedi, che per mia fortuna sono ancora in condizione di affrontare. Alle ore 8,00, sul posto, trovo già gli infermieri e l’unico oncologo che da un mese si fa carico dell’intero reparto. Il medico mi riceve, verifica se le mie condizioni sono buone per procedere al trattamento e mi fornisce sia la ricetta per andare a prelevare i farmaci nella farmacia dell’ospedale, sia la ricetta per la prenotazione della visita e delle infusioni. Mi reco al CUP (Centro Uffici Prenotazioni). La sala di attesa come sempre è piena quindi mi munisco del bigliettino di prenotazione. E’ il numero 40, guardo il tabellone luminoso che segna il numero 72, quindi mi trovo davanti 32 persone quando siamo ancora alle ore 8,30. Faccio i miei calcoli e valuto che per le 9,00- 9,10 posso essere fuori. Purtroppo verso le 8,50 le stampanti si inceppano e in pochissimo tempo la sala di attesa trabocca di gente che comincia ad agitarsi vedendo gli operatori bloccati. In tempi accettabili arriva un tecnico e in poco tempo il sistema riprende il suo corso. Intanto siamo arrivati alle 9,40 e, terminato il mio turno, posso finalmente recarmi alla farmacia per ritirare i farmaci. Per fortuna ci sono poche persone, alle 10,00 ho avuto ciò che richiedevo e mi posso recare al reparto di oncologia per procedere al trattamento. Arrivato al reparto trovo la sala d’attesa piena di pazienti, ma questo è normale considerato che il reparto di oncologia in fondo ha sempre goduto di buona nomea. Ma, entrato in reparto, trovo gli infermieri in agitazione, chiedo cosa succede e uno risponde che hanno fatto i prelievi a tutti i pazienti che sono in sala d’attesa ma non possono trasmettere le provette per gli esami al reparto analisi poiché al sistema i dati dei pazienti, che devono essere registrati nella struttura ospedaliera, non risultano. Quindi il reparto analisi, non riscontrando al suo sistema di avere in carico quei pazienti, non può procedere ad effettuare le analisi. Gli infermieri, a turno, continuamente si collegano con il sistema nella speranza di verificare che il problema si sia risolto e inviare le provette per le analisi. Passaggio assolutamente necessario per poi dare l’ok al reparto farmacia dove presso la “Camera Bianca” si dovrà procedere alla preparazione dei farmaci chemioterapici da inoculare ai pazienti, che ignari dei contrattempi, pazientemente sono in attesa di sapere se potranno o no procedere alla terapia. Intantio io atteso che il farmaco, precedentemente prelevato dal frigo, raggiungesse la temperatura ambiente per essere inoculato e così verso le 11,00 la mia “odissea” può dirsi conclusa mentre ho lasciato i pazienti in attesa di procedere alla terapia chemioterapica, ancora ignari di quanto accade, “nell’inferno dantesco”. Da questo racconto facilmente si può ricavare come la struttura ospedaliera di Sciacca abbia problemi gravissimi sia strutturali, come per esempio gli ascensori o il sistema informatico e non solo, sia carenze di organico, che non sono solo relative al reparto di oncologia che certamente con un solo medico rappresenta un assurdo, ma anche di programmazione (quando saranno utilizzati i sei milioni destinati al recupero strutturale ?). Il direttore generale Gervasio Venuti si è impegnato personalmente a chiudere le vicende urgenti entro febbraio. Attendiamo con ansia

Addio a Vito Maggio, il professore che promosse anche l’annullo postale del Carnevale di Sciacca

0
Era impossibilitato a muoversi, costretto a letto dalla brutta malattia che lo aveva colpito, ma nonostante  questo continuava a lavorare alla sua prossima mostra in occasione del Carnevale impartendo direttive ai figli. Si è spento questa notte, Vito Maggio, professore di matematica e operatore culturale, appassionato di satira grafica. Uomo garbato, pacato e dai modi distinti, è stato anche il promotore dell’annullo postale in occasione del Carnevale. Alla prossima imminente mostra di Carnevale  ci teneva particolarmente perché avrebbe festeggiato il trentennale della “Mostra di satira grafica”, appuntamento ormai istituzionale in allestimento al circolo di Cultura di Sciacca durante il periodo carnascialesco. Aveva già festeggiato il ventennale e il professore maggio, socio dello stesso circolo ci teneva particolarmente al prossimo appuntamento. Il Circolo saccense presieduto da Tony Russo che oggi esprime grande rammarico per la perdita del proprio socio: ” Oggi Sciacca perde uno dei suoi figli – ci ha lasciato il prof. Vito Maggio – grande cultore della grafica politica della satira delle tematiche sociali illustrate . Ha portato a Sciacca i più grandi nomi del panorama italiano e internazionale della grafica satirica sempre e con passione ha organizzato le mostre tematiche di stringente attualità – In questo 2018 avrebbe festeggiato 30 anni di impegno – sarà cura del Circolo di Cultura ricordare e festeggiare questo suo trentennale per la satira in sua memoria”.