L’omaggio a Cosimo Barna in un instant movie girato nel 2015 dal suo grande amico Accursio Graffeo

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Vi proponiamo l’instant movie di Accursio Graffeo dal titolo “L’Alice delle meraviglie”, vincitore del del contest di categoria nel 2015 dello Sciacca Film Fest. Un omaggio bellissimo, che grazie alla disponibilità dell’autore (che ringraziamo) vi proponiamo sul nostro sito.

Unione dei comitati di quartiere a Sciacca, al vertice Butera, Cimò e Corbo

E’ stata costituita ieri sera a Sciacca l’Unione dei Comitati di Quartiere. L’obiettivo è di coordinare le iniziative da parte dei comitati e rendere più efficace il rapporto con l’amministrazione comunale. Hanno partecipato alla riunione i rappresentanti di quattordici dei ventuno comitati di quartiere che operano a Sciacca. Ci saranno tre rappresentanti a coordinare l’attività dell’Unione. Sono Mauro Butera, a capo del comitato Foggia; Anna Cimò, che guida il comitato del centro storico; Giusi Corbo, presidente del comitato Perriera. Nelle prossime ore l’Unione dei Comitati di Quartiere diramerà una nota stampa per spiegare, nel dettaglio, gli obiettivi che vuole raggiungere.

Lutto nell’arte saccense, si è spento nella notte Cosimo Barna

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La malattia ha portato via nella notte, l’artista saccense Cosimo Barna che era riuscito ad unire le sue due grandi vocazioni, quella per il mare e per l’arte. Dopo l’adolescenza passata nei magazzini della produzione saccense del pesce azzurro nella zona Marina, lascia Sciacca per frequentare per quattro anni l’Accademia di Brera. Nel 1984, partecipa all’esperimento della Brown Boveri, fabbrica occupata dai giovani nello spirito americano, sulla falsa riga di artisti come James Brown. Poi altre esperienze sono seguite e il legame con il capoluogo lombardo non si mai del tutto spezzato anche se scopre di essere allergico ai colori e agli smalti e ritorna in città per portare avanti la gestione dell’azienda ittico -conserviera di famiglia. Ma la passione innata per l’arte, lo porta a sperimentare, così la sua produzione artistica prende spunto direttamente dal mare e la vita che esso contiene. In questa fase, viene fuori il tratto caratteristico della sua pittura e anche della sua scultura: il movimento delle composizioni, la freschezza dei colori e il tratto deciso. Una serie di opere che imprimono su tela tutto lo splendore e l’abbondanza del mare e che nascono dai ricordi di bambino, quando Barna ha imparato l’arte del pescare. Barna aveva 64 anni e un male lo aveva colpito qualche anno fa. Con grande coraggio e spirito aveva affrontato la cura e la terapia. (Nella foto, un fraime tratto dal Corto vincitore del contest Instant Movie Sciacca Film Fest 2015, ” L’alice delle meraviglie” diretto da Accursio Graffeo e che racconta l’arte di Cosimo Barna)    

Anche una donna tra i migranti sbarcati a Seccagrande, una quarantina in fuga nelle campagne

Quattordici migranti sono stati bloccati fino a ieri sera da carabinieri e polizia nel territorio Riberese e fino alle zone più interne. Facevano parte dei 60 sbarcati ieri a metà mattinata a Seccagrande a bordo di un natante che si è arenato in spiaggia e che è stato posto sotto sequestro. Arrivavano dalla Tunisia. Tra loro anche una donna. I migranti, giunti a terra, sono fuggiti verso le campagne, ma un gruppo è stato bloccato da polizia e carabinieri, giunti a Seccagrande assieme alla guardia di finanza, mentre motovedette della Capitanerie di Porto Empedocle e del Circomare controllavano la zona. Le ricerche dei migranti fuggiti sono ancora in pieno svolgimento e impegnano anche i carabinieri della tenenza di Ribera. Ieri tre sbarchi nell’Agrigentino. Oltre a quello di Seccagrande, un altro, con una cinquantina di migranti, sulla spiaggia di Pietre Cadute. Un barcone, con una decina di migranti, è arrivato, invece, a Borgo Bonsignore.

Il consulente tecnico della Procura in vicolo Cappellino e il giudice autorizza il completamento della copertura del tetto

E’ arrivato anche il consulente tecnico d’ufficio nominato dalla Procura della Repubblica in vicolo Cappellino, a Sciacca, per il sopralluogo nell’immobile dove si è verificato il cedimento di parte del soffitto. Il sopralluogo è stato effettuato alla presenza dei carabinieri e dei vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca che hanno avviato gli accertamenti per verificare le cause di quanto accaduto. Nell’immobile erano in corso lavori di manutenzione straordinaria e restauro conservativo. Rimane chiuso ai pedoni il vicolo Cappellino nella zona in cui si è verificato il cedimento. La riapertura al transito della via Licata, invece, è stata disposta dopo che sono stati eseguiti i primi interventi di messa in sicurezza.  L’indagine, contro ignoti, è stata aperta per lesioni colpose. Nel cedimento sono rimasti leggermente feriti marito e moglie che occupavano quell’appartamento e il loro bambino di pochi mesi è stato ricoverato, in osservazione, al Giovanni Paolo II. Intanto, il giudice del Tribunale di Sciacca, accogliendo una richiesta avanzata dall’avvocato Mauro Butera, ha autorizzato il ripristino della volta in gesso e il completamento delle opere di copertura del tetto. La richiesta è stata motivata anche alla luce delle previsioni metereologiche poco favorevoli.

Verso le regionali, liste all’opera. Ecco tutti i nomi dei papabili per uno scranno all’Ars

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È una specie di “calciomercato” quello tuttora in corso in vista della preparazione delle liste per le Regionali del 5 novembre. Con la riduzione del numero dei parlamentari, il collegio provinciale di Agrigento potrà eleggerne appena 6. Una torta assai piccola. Conseguenza: è in corso un vero e proprio “valzer” per un posto nella lista più accreditata per conquistare un seggio (o, per come si sono messe le cose, più probabilmente, appena un “resto”, se si considera che lo scranno “pieno” scatta a chi ottiene almeno il 16,5%, scenario che al momento sembra avvantaggiare solo il Movimento 5 Stelle). Il sistema elettorale è proporzionale puro. Ogni lista dovrà obbligatoriamente garantire la presenza “di genere”, quindi almeno 2 donne (o, ovviamente, in linea teorica, 2 uomini). Le prospettive attuali offrono il più tradizionale della corsa al cavallo vincente, ma anche alla stessa formazione delle liste. La presenza, in talune liste, di candidati forti (in qualche caso fortissimi) sta inducendo altri possibili concorrenti a tirarsi fuori. E, da Agrigento, si cercano saccensi disponibili a mettersi in lista. Naturalmente, con l’unico obiettivo di “usare” i loro voti. Centrosinistra. Qui la lotta fratricida che si annuncia sarà sicuramente quella interna a Sicilia Futura. A contrapporsi, infatti, in una corsa all’ultima preferenza, saranno gli uscenti Salvatore Cascio e Michele Cimino. Per fare felici entrambi ci vorrebbe solo la vittoria del candidato presidente Fabrizio Micari. In questo caso, infatti, si potrebbe “recuperare” con un posizionamento utile nel “listino”. Nel Partito Democratico non sembrano esserci avversari in grado di contendere la vittoria annunciata dell’uscente Giovanni Panepinto. Da tempo, però, si parla della possibilità che a candidarsi possa essere anche il segretario cittadino Michele Catanzaro. A cui, tuttavia, il partito potrebbe chiedere di transitare nella lista del presidente, quella che sosterrà la candidatura a presidente del rettore Micari. Nella speranza che si possa frantumare la soglia minima di sbarramento del 5%. Lista del presidente dove dovrebbe essere calata l’importante componente che fa capo a Sicilia Democratica di Nuccio Cusumano. Potrebbe venirne fuori un accordo a sostegno di Catanzaro, ma potrebbe anche essere lo stesso Cusumano a candidarsi in prima persona, per tentare di tornare in un’aula parlamentare. C’è anche Ignazio Messina pronto a combattere. Potrebbe confluire nella Lista Micari, con la benedizione di Leoluca Orlando. Così come potrebbe essere un importante candidato (o del Pd o con Micari) anche il sindaco di Menfi Enzo Lotà. Ma nel centrosinistra c’è anche lo spauracchio della Lista del Megafono di Rosario Crocetta. Inevitabile, per Nelli Scilabra, doversi candidare (per la prima volta). C’è infine il caso di Alternativa Popolare di Angelino Alfano. L’uscente Enzo Fontana è pronto a tornare in pista. Candidato certo sarà anche il canicattinese Giancarlo Granata. Per la zona di Sciacca Alfano potrebbe chiedere a Giuseppe Marinello il “sacrificio” di candidarsi. Ma è assai probabile anche un’altra ipotesi, ossia che il candidato di Sciacca possa essere Calogero Bono, sull’onda di una popolarità ancora intensa dopo la sua candidatura alla carica di sindaco. Qui potrebbe inserirsi anche lo stesso sindaco di Santa Margherita di Belice Franco Valenti. Una lista che, dunque, sarebbe piuttosto forte, con il tentativo di giocarsi la partita all’ultima preferenza. Sindaci candidabili che, dunque, sono particolarmente appetibili, come confermano anche altre ipotesi di cui parliamo in seguito. Centrodestra. A sostenere Nello Musumeci a queste elezioni 2017 ci sarà l’Udc. Lo scudo crociato è oggi nelle mani di Peppe Ruvolo, dopo che Giampiero D’Alia ha fondato i Centristi per la Sicilia, dove si è posizionata Margherita La Rocca Ruvolo. La quale deve decidere in quale lista sarà candidata. Si parla della possibilità che anche lei possa essere una candidata forte (anzi: fortissima) di Alternativa Popolare. Tornando all’Udc, qui si candidano sicuramente l’uscente Gaetano Cani e l’ex sindaco di Canicattì Vincenzo Corbo. Si sussurra che Ruvolo abbia chiesto a Mario Turturici di candidarsi per uno scranno dell’Ars. Ipotesi che appare difficile, ma non impossibile. In Forza Italia il candidato forte qui è sicuramente Riccardo Gallo. Candidatura che sembra stia scoraggiando altri papabili ad accettare, visto che si tratta di un “top-player”. Dalle parti di Sciacca pare che l’ex consigliere provinciale Nicola Testone sia stato incaricato di trovare un candidato. Difficile, però, che possa trattarsi di una candidatura che eventualmente non sia di servizio. C’è qui anche la formazione degli Autonomisti Mpa. Roberto Di Mauro dovrebbe essere candidato anche nel listino, e in caso di conseguimento del seggio avvantaggerebbe il funzionario dell’Asp Carmelo Pullara. Anche qui si è alla ricerca di un candidato saccense o della zona. Si parla del sindaco di Ribera Carmelo Pace, che potrebbe anche candidarsi nella Lista Musumeci, quella nella quale si candideranno i candidati di estrazione leghista (o di Fratelli d’Italia), che con liste proprie non avrebbero grosse speranze di farcela. Ma qui la candidata di punta è Giusy Savarino, già parlamentare regionale. Sinistra. Accanto a Claudio Fava i movimenti sono piuttosto intensi. Mdp e Sinistra italiana (ma anche Rifondazione comunista) stanno lavorando alla formazione di liste competitive. Da queste parti si guarda con attenzione alla recente esperienza dell’associazione Mizzica, magari aprendo le porte di una candidatura a qualche suo importante testimonial. Inevitabile pensare a Carmelo Burgio, che in rappresentanza di Possibile! ha partecipato attivamente ai tavoli regionali con Ottavio Navarra in favore dell’unità della Sinistra, e sarà lui domenica prossima a rappresentare il movimento di Pippo Civati all’assemblea di Claudio Fava. Movimento 5 Stelle. Inutile negarlo: è la lista che, più delle altre, stando ai recenti risultati elettorali e agli attuali sondaggi, avrà la possibilità di conquistare almeno un seggio pieno più un altro con il cosiddetto “resto”. Matteo Mangiacavallo, che è poi l’unico candidato pentastellato certo al momento, ha dunque ottime possibilità di rientrare a Sala d’Ercole. Qui la lista sarà forte perché la possibilità di conquistare un secondo scranno appare piuttosto concreta.

Calandrino: “A Sciacca anni importanti di lavoro in piena sintonia con la marineria”

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E’ fissata per domani, alle 9,30, nella sede del Circomare di Sciacca, la cerimonia di passaggio di consegne tra il capitano di corvetta Salvatore Calandrino, che ha guidato l’ufficio negli ultimi tre anni e mezzo, e il tenente di vascello Sebastiano Sgroi, nuovo comandante. Sgroi, di 32 anni, originario di Gaeta, è stato vice capo del Nucleo Operatori Subacquei di Cagliari, ma ha una buona conoscenza della realtà agrigentina perchè, per quattro anni, è stato impegnato alla Capitaneria di Porto Empedocle. Calandrino, che si trasferirà a Palermo, alla Direzione Marittima, è stato apprezzato anche dal mondo dell’associazionismo, dalle scuole. Ha partecipato, negli anni,  a numerose iniziative e stimolato, soprattutto nei più giovani, un grande interesse per il rispetto del mare. Ha condotto anche diverse inchieste su scarichi illegali nel mare di Sciacca.

Finge una rapina per non pagare il mutuo, denunciata

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Una vicenda che ha dell’incredibile quella venuta alla luce a Palermo e che ha come protagonista una donna di 69 anni la quale avrebbe simulato di essere stata vittima di una rapina con aggressione per non pagare una rata del mutuo. E’ stata denunciata per simulazione di reato. Finge di essere stata rapinata della sua pensione e denuncia ai carabinieri un’aggressione. Una palermitana di 69 anni avrebbe inventato tutto per rinviare pagamento di una rata della finanziaria a cui non riusciva più a far fronte. Ora la donna dovrà rispondere di simulazione di reato. I carabinieri, suulla base della denuncia della donna, hanno avviato le indagini e verificato, soprattutto, i filmati nella zona indicata dai quali sarebbero emersi dubbi su quella ricostruzione. E la donna, quel giorno, non avrebbe effettuato alcun prelievo bancario.

Cinquanta migranti in fuga nelle campagne di Ribera

Sbarco di migranti nella tarda mattinata di oggi a Piana Grande di Ribera. Sono una sessantina, partiti dalla Tunisia, ma appena dieci sono stati bloccati da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza giunti sul posto. Gli altri sono in fuga nelle campagne di Ribera. Ricevuta la segnalazione dello sbarco a Seccagrande sono arrivate anche motovedette della Capitaneria di Porto Empedocle e del Circomare di Sciacca. Nelle ultime settimane sono numerosi gli sbarchi avvenuti nella zona compresa tra Eraclea e Seccagrande. Probabilmente, questa viene indicata come una rotta che comporta minori rischi. Le Forze dell’ordine, comunque, sono prontamente intervenute e gli uomini fuggiti vengono attivamente ricercati. Gli altri sono già in viaggio per la Questura di Agrigento.

Terme, Cgil preoccupata: “Sbagliato ricominciare daccapo, o si vuole fare una municipalizzata dove sistemare amici e parenti?”

“La notizia della convocazione da parte dell’Assessore Baccei del Sindaco di Sciacca per il prossimo 12 Settembre sulla questione Terme paradossalmente finisce col provocarci più inquietudine che gioia”. È l’opinione di Massimo Raso e Franco Zammuto, rispettivamente segretario provinciale e cittadino della Cgil. A loro giudizio su questa vicenda continuerebbe a regnare parecchia confusione. “Ci saremmo aspettati ed abbiamo sollecitato anche altre volte l’avvio di un confronto ed un coinvolgimento ampio, reale e pubblico sulla vicenda”, osservano i sindacalisti. Ricordando che “le Terme sono ferme da 3 anni, e gravi sono le responsabilità politiche del Governo della Regione e gestionali di chi avrebbe dovuto lavorare per dare concreta attuazione a quanto deliberato nel 1999. Colpe che, ovviamente – ragionano Raso e Zammuto – nessuno paga e sulle quali abbiamo presentato un corposo esposto alla Magistratura ordinaria e contabile”. Temono, i dirigenti sindacali, che dopo aver sperimentato 18 anni di errori e tentativi “ a vuoto” da parte della Regione, si debba inaugurare adesso la stagione dei tentativi comunali ugualmente fallimentari! “Davvero – si domandano – siamo convinti che il Comune avrà maggiore capacità e fortuna della Regione nella ricerca, selezione e scelta di un partner privato per gestire questo immenso patrimonio? Si è davvero concluso il processo di riacquisizione di tutti i beni e la liquidazione dei creditori”? Raso e Zammuto dichiarano di non conoscere nel dettaglio la posizione della nuova Amministrazione Comunale di Sciacca. Ritengono, tuttavia, che prima di sottoscrivere impegni così vincolanti per il Comune (e che, invece, finiscono col liberare la Regione del problema) sarebbe necessaria la massima chiarezza, a partire dai costi dell’intera operazione, che potrebbero essere a carico del Comune. “A noi – aggiungono i rappresentanti della Cgil – non sembra affatto utile questo ricominciare daccapo, visto che ci sono esperienze precedenti, tra cui quella di Sviluppo Italia Sicilia, che avevano indicato alla perfezione l’iter da seguire”. Dunque, per la Cgil il problema non è affatto tecnico (la predisposizione del bando) ma politico: occorrerebbe avere la capacità di parlare e “mettere attorno ad un tavolo” gli operatori nazionali ed esteri del mercato del turismo termale cui “offrire” questo pacchetto Terme (nella sua unicità), suscitare “manifestazioni di interesse” per poter scegliere tra quelle che presentano un “piano industriale” che maggiormente contempera le esigenze di lavoro e di sviluppo per questa nostra zona e comprendere quale livello di turismo si vuole intercettare. “A meno che – concludono Raso e Zammuto – qualcuno non pensi che le Terme possano diventare una municipalizzata carrozzone dove sistemare amici e parenti; una occasione per foraggiare le terze file della politica in incarichi e consulenze!