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Ruba in ospedale: arrestato trentanovenne saccense
Dovrà rispondere di furto aggravato il trentanovenne saccense Antonio Motisi, arrestato la scorsa notte dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sciacca. L’uomo avrebbe agito tra le corsie dell’ospedale Giovanni Paolo II. I militari sono intervenuti a seguito di una richiesta di pronto intervento presso il reparto di cardiologia, individuando e bloccando il trentanovenne mentre stava già tentando di dileguarsi. Motisi era in possesso di di una bomboletta spray di profumo appena asportata dalla camera di una degente. L’uomo è accusato anche di avere scassinato ben 17 armadietti, di quelli utilizzati dal personale di servizio dell’ospedale, impossessandosi del portafoglio di una degente. I militari inoltre hanno rinvenuto un monitor speciale per apparati operatori, già nascosto all’interno di una scatola vicino al centralino, pronto per essere portato via da Motisi. Il monitor in questione, dopo il previsto riconoscimento da parte del personale addetto, è stato riconsegnato al reparto di chirurgia generale. Nelle ultime settimane presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca, erano già stati perpetrati diversi furti tra cui quello di una costosa telecamera utilizzata per la laparoscopia del valore di circa 20.000 euro. Al fine di evitare e prevenire ulteriori episodi delittuosi, già da qualche giorno, la compagnia carabinieri di Sciacca, aveva intensificato i controlli del territorio, anche mediante l’utilizzo di auto “civetta” nei pressi dell’ospedale. L’arrestato è stato tradotto, su disposizione delle locale Procura della Repubblica, presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
Scontro tra vetture sulla 115, in zona Macauda: sei feriti. Traffico paralizzato
Dopo lo sbarco di ieri a Piana Grande i carabinieri hanno arrestato una coppia di coniugi
Una coppia di coniugi, di nazionalità tunisina, da anni residente a Sciacca, è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I due sarebbero coinvolti nello sbarco di ieri sulla spiaggia di Piana Grande, quello culminato con l’approdo di una sessantina di persone (tra di loro una donna). Solo 14 di loro sono stati individuati, gli altri si sono dispersi nelle campagne circostanti. Si ritiene che le due persone arrestate, entrambe incensurate, attendessero in auto nei pressi dello sbarco di incontrare i loro connazionali, probabilmente per aiutarli a organizzare la loro permanenza sul territorio italiano. Sapevano, evidentemente, dell’arrivo. Sulla barca arrivata ieri a Piana Grande c’era anche una donna. Nei confronti delle persone sbarcate è stato notificato il decreto di espulsione dal territorio nazionale. I carabinieri hanno reso noto il bilancio degli interventi effettuati nel corso dell’estate in materia di operazioni anti-immigrazione. In particolare da Ferragosto in poi, sono state intense le attività di controllo e ricerca di migranti irregolari, svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale, sia sul litorale costiero agrigentino sia sulle isole di Lampedusa e Linosa. In totale, al momento, sono stati otto gli sbarchi improvvisi negli ultimi giorni, verificatisi fra Realmonte, Siculiana ma anche nel tratto di costa ricadente nel comune di Ribera. Il dispositivo messo in campo dal Comando Provinciale ha visto l’impiego di numerose pattuglie delle Stazioni Carabinieri aventi competenza sulla fascia costiera, supportate dai Nuclei Operativi delle Compagnie di Agrigento e Sciacca. Infatti, in ogni sbarco verificatosi, le Stazioni Carabinieri hanno sempre garantito il primo intervento, venendo successivamente coadiuvate anche dalle altre Forze di Polizia, allertate dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento. Le ricerche espletate dai militari dell’Arma, svolte sia a terra sia con le motovedette operanti a Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, hanno consentito di rintracciare complessivamente oltre 150 migranti. Sull’ isola di Lampedusa (Ag), tra Giugno e fine Agosto, sono complessivamente avvenuti 45 sbarchi, con l’arrivo di oltre 1200 immigrati, mentre sull’isola di Linosa sono avvenuti n. 5 sbarchi, con l’arrivo di oltre 100 immigrati. I migranti bloccati, dopo essere stati sottoposti alle operazioni di identificazione e foto-segnalamento, sono stati accompagnati presso l’ufficio immigrazione e successivamente trasferiti in varie strutture di accoglienza dell’isola. A seguito di ogni sbarco, inoltre, i Carabinieri hanno effettuato specifici sopralluoghi nelle aree interessate, che hanno consentito di rinvenire elementi utili al prosieguo delle indagini per contrastare lo specifico fenomeno. Un arresto è stato operato anche ad Agrigento nei confronti di un tunisino che nonostante fosse stato già espulso, ha fatto rientro nel territorio italiano, mentre tutti gli altri migranti rintracciati sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per “Ingresso illegale nel territorio dello Stato”.