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Lopposizione lascia i lavori in 13 approvano bilancio e allegati il carnevale e salvo
Alla ripresa dei lavori dopo la sospensione, il Consiglio comunale di Sciacca ha approvato prima il DUP (Documento Unico di Programmazione), poi il bilancio pluriennale e, infine, il bilancio di previsione 2016. L’opposizione ha lasciato i lavori, permettendo così ai tredici consiglieri di maggioranza presenti di approvare all’unanimità i singoli punti all’ordine del giorno.
Il via libera al bilancio salva il Carnevale 2016. Decisiva la decisione del centrosinistra che, pur critico nel merito e con valutazioni politiche piuttosto dure, ha deciso di agevolare il via libera allo strumento finanziario.
Il voto finale è stato accolto dall’applauso dei presenti.
Fabrizio di paola troppo facile fare opposizione e attaccare il sindaco anche per me fu cosi
“Non mi dimetto, e non mi sarei dimesso nemmeno se me l’aveste chiesto perché nella mia vita non ho mai ceduto ad alcun ricatto”. Lo ha detto durante il suo intervento Fabrizio Di Paola, in un’aula gremita di addetti ai lavori del Carnevale, nel dibattito sul bilancio in corso al Consiglio comunale di Sciacca. Un intervento nel corso del quale il sindaco ha apprezzato il senso di responsabilità annunciato dall’Opposizione nel permettere il via libera al bilancio e nell’individuare una soluzione perché il Carnevale possa svolgersi.
Di Paola ha però fatto alcune precisazioni in merito alle critiche che gli sono venute da Mario Turturici e Paolo Mandracchia, soprattutto sui ritardi riguardanti l’approdo del bilancio in aula. “Con l’armonizzazione contabile, che l’ufficio di ragioneria interpreta con grande rigore, dobbiamo avere certezza assoluta delle entrate da inserire nel bilancio, mentre prima non era così, e si potevano inserire poste finanziarie presunte, ossia senza certezza di esigibilità”.
“Noi – ha detto Di Paola – abbiamo contemperato la politica del rigore a quella della crescita. Se puntassimo solo sul rigore questo paese morirebbe d’inedia, e io non voglio farlo morire. Abbiamo puntato sul Carnevale perché è un fatto economico e di aggregazione sociale. Dobbiamo cuocerci nel nostro brodo, e il nostro brodo è l’imposta di soggiorno, che molti all’inizio non volevano, ma grazie alla quale possiamo fare la festa”. Il sindaco ha poi ringraziato i carristi e ha difeso la Pro loco dagli attacchi.
“Fare opposizione è facile – ha concluso il sindaco – e, non lo nascondo, anche io mi divertivo a farla quando ero consigliere comunale”. Sul fatto di aver perso la maggioranza in Consiglio Di Paola ha detto: “Storia di tutti i giorni, l’hanno persa tutti, da Messina a Cucchiara, da Turturici a Vito Bono fino a me”.
I lavori, come anticipato da Risoluto.it, sono stati sospesi su richiesta dell’opposizione. Al ritorno in aula è previsto direttamente il voto finale.
CONSIGLIO. MANDRACCHIA: “NOI RESPONSABILI, NON RICATTIAMO IL SINDACO, MA NON VOGLIAMO ESSERE RICATTATI”
Ha parlato a nome dell’opposizione il leader di Sinistra Italiana Paolo Mandracchia. L’ex deputato regionale del Pd Vincenzo Marinello ha deciso di lasciare l’aula per protesta, perché non ha condiviso la soluzione politica che permetterà l’organizzazione del Carnevale. “Veicolare il messaggio che se non si approva il bilancio è responsabilità dell’opposizione è sbagliato”, ha detto Mandracchia. Aggiungendo poi: “Non ricattiamo il sindaco, ma non vogliamo subire ricatti. Quelle messe in giro sono state menzogne, e lo dimostreremo con i fatti”.
Per Mandracchia “la responsabilità di trovarci in queste condizioni non è dell’opposizione ma dei ritardi dell’amministrazione e dei problemi politici del sindaco che aveva 19 consiglieri di maggioranza e oggi ne ha 13”. Mandracchia ha attaccato Salvatore Monte per avere chiamato a raccolta i carristi per farli assistere alla seduta consiliare. “Per senso di responsabilità il sindaco dovrebbe fare un passo indietro, noi dimostreremo di avere senso di responsabilità”.
Lavori consiliari in corso turturici i carristi stiano tranquilli il carnevale si fara
Il Consiglio comunale è in corso. L’assessore Ignazio Bivona ha relazionato politicamente sul bilancio di previsione 2016, invocando un voto favorevole nel segno del senso di responsabilità. Dopo di lui è stato il direttore di ragioneria Filippo Carlino a rappresentare all’aula gli aspetti tecnici. I lavori proseguiranno con le richieste di chiarimenti agli uffici. Mario Turturici, il cui intervento era atteso, ha dichiarato che il Carnevale non doveva diventare argomento di polemica politica. “Ci sono responsabilità politiche precise, l’amministrazione ha portato il bilancio in aula un anno dopo. Ma – ha aggiunto – i carristi stiano tranquilli, perché il Carnevale si farà, troveremo la soluzione politica”.
“Se il Carnevale quest’anno si farà – ha concluso Turturici – bisognerà ringraziare Mangia e Rocco Forte, perché senza i soldi dell’imposta di soggiorno la festa non si sarebbe fatta”.
I GIOVANI DI “MIZZICA” PRONTI A PUNTARE SU CARMELO BURGIO COME LORO CANDIDATO SINDACO
Per domenica mattina i ragazzi di “Mizzica” hanno convocato un nuovo incontro pubblico alla Multisala Campidoglio dal titolo “Futuro Presente, la Sciacca del domani è oggi”. È il primo di una serie di “capitoli” che avvicineranno la città alla prossima scadenza elettorale. Si parlerà di ambiente, paesaggio e turismo. “Sciacca riparte dalla bellezza”, è lo slogan dell’iniziativa. Si capirà molto da chi saranno i presenti, circa l’orientamento dell’associazione in vista delle elezioni amministrative del prossimo 7 maggio (questa la data al momento più accreditata per le prossime consultazioni). Tra chi ha annunciato la sua presenza alla manifestazione c’è anche Carmelo Burgio. L’ex segretario generale del Comune di Sciacca viene indicato da più parti come la personalità sulla quale i giovani punterebbero per l’espressione di una candidatura a sindaco. L’interessato però si schermisce: “Voglio far parte – dice a Risoluto.it – di quella panchina lunga che finora è mancata”. Ma quella che Burgio definisce panchina non deve essere composta, a suo giudizio, solo da addetti ai lavori, né soltanto da attivisti, né esclusivamente da iscritti a questo o a quel partito, ma anche da semplici cittadini che hanno maturato una competenza, che conoscono il proprio lavoro, che possono discutere della complessità che ci troviamo ad affrontare. “Mettiamo a confronto esperienze diverse – aggiunge Burgio – entrando in quel famoso merito di cui tutti parlano molto e praticano poco”.
Aldilà della metafora “panchinara”, se queste riflessioni non sono il vero e proprio preambolo di un candidato a sindaco poco ci manca. Burgio sembra ormai avere abbandonato lo stile prudente che da mesi, da prima del suo impegno in favore del No al referendum costituzionale, lo ha visto attendere la decisione di Fabrizio Di Paola in merito alla sua ricandidatura o meno. Contro il sindaco, essendone stato il principale collaboratore amministrativo, si sarebbe mai schierato. Evidentemente il sindaco uscente gli ha fatto sapere che lui non intende più ricandidarsi. E allora Burgio sembra pronto. Il suo messaggio èegrave;, dunque, “oltre i partiti”. Musica per le orecchie dei ragazzi di “Mizzica”, che puntano ad attrarre un voto d’opinione, pur sapendo però che alle prossime amministrative il cosiddetto “voto d’opinione” potrebbe riversarsi sul Movimento Cinquestelle. Ritengono, quelli di “Mizzica”, che attorno ad un professionista indubbiamente stimato come Carmelo Burgio, sia possibile lanciare un progetto credibile.
I partiti del Centrosinistra assistono a questo scenario, non comprendendo ancora bene se siano eventualmente ospiti graditi a questo tavolo ovvero se le singole forze politiche debbano eventualmente quanto meno rinunciare al proprio simbolo. Sembra un ritorno allo spirito della candidatura del ’99 di Ignazio Cucchiara, anche se poi l’amministrativista saccense, messo con le spalle al muro dall’allora senatore Cirami, che gli impose di fare una scelta di campo, fu costretto a tornare ai partiti.
MILIOTI NCD, PRIMA DEL VOTO: “SPERO CHE SIA UNA SEDUTA SERENA E DEMOCRATICA” (intervista)
A poche ore dal voto dell’aula di stasera, il componente di maggioranza dell’Ncd, Giuseppe Milioti commenta il rinvio di ieri sera del consiglio comunale, mentre ci si prepara ad affrontare la seduta determinante di stasera.
“L’opposizione aveva chiesto di andare direttamente alle dichiarazioni di voto – riporta di ieri sera il consigliere – senza passare dalla trattazione dello strumento contabile”.
Poi la fuga della maggioranza per far venire meno il numero legale e far saltare la seduta: sono i momenti concitati raccontati dallo stesso consigliere che però, calma gli animi e auspica lavori sereni e democratici da parte dell’aula durante la seduta di questa sera.
C’è poi anche nel racconto di Milioti, il mistero del documento che l’opposizione ieri sembrava intenzionata a presentare in consiglio con le richieste nero su bianco della richiesta di dimissioni del sindaco Fabrizio Di Paola pena la bocciatura secca del bilancio. Documento del quale successivamente ha poi negato l’esistenza. Parte di maggioranza, è convinta che la mancata prseentazione del documento prima annuciato e poi sparito, possa essere il primo segno del ravvedimento di quella minoranza, oggi divenuta maggioranza in aula Falcone- Borsellino grazie ai numeri e che possa aprire un varco per una mediazione prima del voto decisivo per la festa.
PAOLO MANDRACCHIA: “SE E’ COSI’ TANTO INNAMORATO DEL CARNEVALE, DI PAOLA SI DIMETTA” (intervista)
E’ racchiuso tra le parole di Paolo Mandracchia il clima del dibattito consiliare che si respirerà questa sera. Per l’uomo simbolo dell’opposizione alla Giunta Di Paola, tutto sta nelle scelte del primo cittadino.
La richiesta di dimissioni, che doveva essere contenuta nell’ormai noto documento dell’opposizione da presentare in consiglio ieri sera, in realtà mai pervenuto agli atti dell’ufficio di presidenza, si consoliderà stasera in una “richiesta” di dimissioni a Di Paola.
Nessun ricatto quindi, al sindaco. Ma una richiesta in fase di dichiarazione di voto che dovrebbe poi spostare la palla a Di Paola.
“I cittadini non sono stupidi”, “La gente capirà”: Mandracchia lo ripete spesso nel delineare una linea di indirizzo annunciata dall’opposizione già ieri sera e che potrebbe essere portata e manifestata anche in aula stasera.
Un Mandracchia che riconosce il danno al tessuto economico che potrà essere determinato dalla bocciatura del bilancio, e di conseguenza dal mancato svolgimento della festa.
“Noi vogliamo – chiude così – essere responsabili tanto quanto il sindaco”.