Galizia a muso duro con Pace: “Nessun disservizio per le chemio, un guasto non prevedibile”

Il direttore facente funzioni del Giovanni Paolo II di Sciacca, Ignazio Galizia, ha diramato, tramite l’ufficio stampa dell’Asp, una nota in cui replica alle dichiarazioni rese dall’onorevole Carmelo Pace in merito alla camera bianca della farmacia che si è fermata a causa di un guasto con gli operatori che hanno dovuto fare ricorso a quella del San di Dio di Agrigento. Pace ha definito “inaccettabili disservizi” quanto è accaduto per la preparazione dei farmaci antiblastici.

“Nella giornata di ieri, improvvisamente – commenta il dottor Galizia – si è verificato un guasto tecnico, dovuto allagamento non prevedibile, presso la camera bianca della farmacia del presidio sanitario di Sciacca ma subito la direzione sanitaria è intervenuta spostando il confezionamento dei farmaci antiblastici presso la camera bianca della farmacia del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento. Contemporaneamente il dottor Domenico Santangelo, responsabile della unità operativa di oncologia dell’ospedale di Sciacca, seppur in congedo ordinario, è rientrato in servizio per coordinare il tutto e per non far mancare la somministrazione della terapia ai pazienti oncologici (si ricorda che tale terapia deve essere confezionata in ambienti idonei e sterili). La direzione sanitaria è intervenuta insieme all’equipe tecnica per l’immediata riparazione del guasto accidentale e per far tornare alla normalità, nel più breve tempo possibile, la fruizione del servizio. Non vi sono stati né ritardi nell’affrontare tale crisi né inaccettabili disservizi dovuti a presunte nostre mancanze ma, ribadisco, che, grazie all’immediato e compartecipato intervento delle parti interessate, si è potuto far fronte all’improvvisa crisi anche se tale avvenimento creerà disagi per pochi giorni ancora. Concludo affermando che, a differenza di quanto evidenziato, si è provveduto con un’immediata risposta operativa alla segnalazione della responsabile dell’unità operativa di farmacia del presidio di Sciacca”.

Domenico Santangelo, responsabile della unità operativa di Oncologia dell’ospedale di Sciacca, ha aggiunto: “Seppur con i disagi dovuti all’allagamento della camera bianca, le terapie nei giorni 14 15 aprile sono state garantite e allestite presso l’Unità Farmaci Antiblastici di Agrigento. Nessuna terapia verrà dunque rinviata o rimodulata senza una comunicazione ufficiale”. La Direzione strategica Asp, “nel confermare che nessun trattamento è stato rinviato”, ha espresso parole di elogio nei confronti dei sanitari delle camere bianche di Agrigento e Sciacca “per gli sforzi compiuti per assicurare la continuità del servizio, per il direttore di presidio Ignazio Galizia ed il responsabile del reparto di oncologia di Sciacca, Domenico Santangelo, oltre che per gli operatori del Servizio Tecnico Asp”.

Fissata la gara da 2 milioni di euro per realizzare 1000 loculi a Sciacca

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Si avvia verso la conclusione l’iter amministrativo per l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione dei nuovi mille loculi cimiteriali a Sciacca.

Il prossimo 6 maggio è previsto l’insediamento della commissione di gara per l’apertura delle offerte. La gara d’appalto è fissata per due milioni di euro.

I mille loculi saranno realizzati nel campo 37 del cimitero di Sciacca e saranno concessi in uso a quanti hanno presentato le istanze per la durata di 99 anni.

Con questa tempistica – dicono il sindaco Fabio Termine e l’assessore Fabio Leonte – il Comune di Sciacca mantiene il crono programma per la costruzione dei nuovi loculi entro il 2025.

Nuovi concorsi pubblici 2025: 4.000 posti a tempo indeterminato in tutta Italia

Oltre 4.000 nuove assunzioni nella Pubblica Amministrazione

Il 2025 si apre con migliaia di opportunità di lavoro nella Pubblica Amministrazione. Il nuovo Decreto dell’8 marzo 2025 dà il via libera a oltre 4.000 assunzioni a tempo indeterminato in tutta Italia, distribuite tra ministeri, enti pubblici e agenzie statali. Si tratta di un’occasione storica per chi sogna un impiego stabile nel pubblico impiego.


Perché servono nuove assunzioni?

La PA italiana soffre una grave carenza di organico: oggi manca un dipendente su tre. Il blocco del turnover e i pensionamenti non compensati hanno messo in difficoltà interi comparti, soprattutto quelli strategici come giustizia, sanità e difesa. Il piano assunzionale 2025-2026 punta a ripristinare l’efficienza dei servizi pubblici, attraverso concorsi mirati e nuove modalità di reclutamento.


Dove si concentrano i posti disponibili?

Ecco la ripartizione dei 4.000 nuovi posti di lavoro:

🟩 Ministero della Giustizia: 1.700 posti
🟩 Ministero dell’Interno: 900
🟩 Ministero dell’Economia e delle Finanze: 292
🟩 Ministero degli Affari Esteri: 70
🟩 Ministero delle Imprese e del Made in Italy: 44
🟩 Ministero dell’Ambiente: 30

A questi si aggiungono altri enti:

INAIL: 321 posti
INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro): 311
Agenzia delle Dogane e altri enti pubblici: 347


Come candidarsi ai concorsi pubblici 2025

Le selezioni si svolgeranno attraverso concorsi pubblici, gestiti per la maggior parte tramite il portale InPA, dove verranno pubblicati tutti i bandi. Ogni amministrazione potrà bandire concorsi separati, in base alle funzioni e alle specifiche professionali richieste.


Cosa cambia con il nuovo Decreto PA 2025

Il reclutamento per le Funzioni Centrali sarà centralizzato presso il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Commissione Ripam, che si occuperà di:

  • organizzare concorsi unici anche per profili tecnici e specializzati;
  • gestire le quote d’obbligo e il personale per la transizione digitale e sicurezza informatica;
  • digitalizzare le prove scritte, riducendo i tempi di correzione grazie a valutazioni automatizzate;
  • pubblicare graduatorie online per garantire trasparenza e accessibilità;
  • investire in piattaforme e-learning per la preparazione ai concorsi.

Quando usciranno i bandi?

Nei prossimi mesi, ciascun ministero e ente coinvolto dovrà pubblicare i bandi ufficiali, con tutti i dettagli su requisiti, modalità di partecipazione e date delle prove. È consigliabile monitorare regolarmente il portale InPA e attivare notifiche per le aree di interesse.


Conclusione: il 2025 è l’anno giusto per entrare nella PA

Con oltre 4.000 posti a disposizione, il 2025 rappresenta un’opportunità concreta per costruire una carriera stabile nel pubblico impiego. I concorsi pubblici saranno più digitali, trasparenti e accessibili, e coinvolgeranno settori chiave per il funzionamento dello Stato.

Inizia a prepararti oggi stesso. Controlla i bandi su InPA, scegli il tuo settore di riferimento e resta aggiornato sulle prossime pubblicazioni.


Palazzo municipale di Sciacca: emergenza sicurezza e appello per il restauro

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Una richiesta formale e urgente è stata inviata oggi, 16 aprile 2025, al sindaco di Sciacca, Fabio Termine, e alla giunta, che è anche una denuncia del preoccupante stato in cui versa il palazzo municipale di Sciacca, l’ex Collegio dei Gesuiti risalente al 1613. A firmare l’appello, i consiglieri comunali Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’.

L’edificio, uno dei simboli storici più importanti della città, è oggi minacciato da gravi problematiche strutturali che ne compromettono la stabilità e mettono a rischio la sicurezza di dipendenti comunali, cittadini e turisti.

Le criticità del Palazzo Municipale di Sciacca

I rilievi recenti, corredati da documentazione fotografica, hanno evidenziato crepe strutturali, assenza di tiranti, infiltrazioni d’acqua e un diffuso degrado delle superfici murarie. Questi elementi, per i due consiglieri, sollevano forti preoccupazioni sulla tenuta dell’intero palazzo.

Cedimenti e infiltrazioni: i dettagli

Tra i problemi più evidenti si segnalano:

  • Crepe sulle pareti esterne, in particolare in corrispondenza delle curve architettoniche;
  • tiranti compromessi o mancanti, fondamentali per la stabilità dell’edificio;
  • infiltrazioni d’acqua con crescita di vegetazione spontanea;
  • deterioramento del paramento murario, con distacchi e scolorimenti.

Richieste di intervento immediato per il Palazzo Municipale di Sciacca

Nel documento, i consiglieri comunali chiedono:

  • 1. Una perizia tecnica urgente condotta da esperti qualificati;
  • 2. L’immediato consolidamento strutturale e ripristino dei tiranti;
  • 3. Interventi di impermeabilizzazione;
  • 4. Bonifica delle superfici murarie e rimozione della vegetazione;
  • 5. Un piano di restauro compatibile con i vincoli di tutela.

Coinvolgimento degli enti preposti

Il documento è stato inoltrato alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Agrigento e al Ministero della Cultura, affinché si attivino per:

  • Valutare tecnicamente lo stato dell’edificio;Autorizzare e finanziare gli interventi necessari;Garantire la salvaguardia del patrimonio storico.

Conclusioni: un simbolo da salvare

Il Palazzo Municipale di Sciacca, oltre a essere sede amministrativa, rappresenta un elemento identitario di enorme valore culturale. Lasciarlo al degrado significherebbe perdere un pezzo di storia. Da qui l’appello a tutte le istituzioni competenti: agire subito è un dovere morale e civile.

Terremoto in Sicilia orientale, scossa avvertita da Messina a Siracusa

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 è avvenuta nel Mar Ionio Meridionale alle 3.26 della notte, ad una profondità di 48 km e a una distanza di circa 80 chilometri a est di Acireale. Il terremoto, localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma, è stato chiaramente avvertito dalla popolazione siciliana, da Messina fino a Siracusa, e in provincia di Reggio Calabria. Tantissime le testimonianze sui social. Al momento non vengono segnalati danni.

Aston Villa tutto cuore, ma in semifinale Champions va il Psg

BIRMINGHAM (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Girandola di emozioni al Villa Park di Birmingham dove un Aston Villa tutto cuore rimonta 2 gol al Psg e vince 3-2, ma non riesce a ribaltare il 3-1 dell’andata. I francesi volano in semifinale di Champions.

Prima di partire curioso inconveniente con l’inno dell’Europa League che risuona nello stadio al posto di quello della Champions le cui note vengono eseguite subito dopo nell’ilarità generale. Al via comincia forte l’Aston Villa nella metà campo del Psg ma le ripartenze parigine sono devastanti e portano a due reti nella prima mezzora. A segno entrambi i terzini: Nuno Mendes lancia Barcola e Hakimi arriva come un treno a rimorchio per punire un’uscita bassa imperfetta del Dibu Martinez. Ancora il marocchino ex Inter guida la transizione con Dembelè che pesca al centro Nuno Mendes, bravo poi con il piatto sinistro ad angolare la conclusione finita in rete dopo un bacio al palo. Predica calma ai suoi Emery, ma sullo 0-2 sono 4 i gol da recuperare e sembra finita. Tra l’altro per gli inglesi, prima del raddoppio ospite, c’è stato solo un tiro di Rogers finito di poco a lato. Serve un episodio per riaprirla, arriva a quasi 10 minuti dall’intervallo accompagnato da un pizzico di fortuna. Buona trama dei Villans, pallone a Tielemans che calcia in area mirando al palo lontano: Donnarumma sembra sulla traiettoria ma viene irrimediabilmente beffato da una decisiva deviazione di Pacho per la quale la sfera cambia completamente direzione, 1-2.

Ai padroni di casa serviva solo un’iniezione di fiducia, a inizio ripresa cambia completamente il copione del match e un Psg alle corde viene travolto dall’entusiasmo dei britannici. Su un gran sinistro da fuori di McGinn, forse anche questo leggermente deviato da Pacho, Donnarumma non può nulla per evitare il 2-2. L’estremo difensore della nazionale è invece miracoloso a mano aperta su Rashford, pero l’Aston Villa preme e nel giro di due minuti ribalta il risultato odierno con Konsa, freddo e lucido sotto porta per far esplodere i tifosi inglesi. A questo punto tutto lo stadio ci crede ed è di nuovo Donnarumma a tenere in piedi la baracca transalpina: prodigiosa parata su un colpo di testa ravvicinato di Tielemans, ottima l’uscita bassa per sbarrare la strada al neoentrato Asensio. Alto un tiro di Rogers con il Paris che prova a ritrovarsi affidandosi nuovamente al contropiede ma non chiude la gara e all’ultimo minuto trema: dopo essere stato sfortunato per due volte, Pacho diventa eroe mettendo il corpo e salvando a un passo dalla linea sul tiro al volo di sinistro di Maatsen. Deluso ma a testa alta esce di scena l’Aston Villa. Il Psg si mette comodo e guarda domani il match del Bernabeu: se non c’è impresa del Real Madrid, in semifinale sarà sfida a un’altra inglese, l’Arsenal.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Guirassy non basta al Dortmund, Barcellona in semifinale Champions

DORTMUND (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Barcellona trema in parte, ma grazie al 4-0 casalingo dell’andata centra la qualificazione in semifinale, nonostante la sconfitta per 3-1 patita a Dortmund. Ai tedeschi non basta una tripletta di Guirassy per ribaltare il risultato dell’andata.

Il primo squillo è dei padroni di casa e arriva al 5′. Svensson mette in mezzo dalla sinistra, la palla carambola su Guirassy e Szczesny smanaccia, prima che Cubarsi rinvii definitivamente il pallone. E’ il preludio al vantaggio dei gialloneri, che si materializza all’11. Szczesny esce a valanga su Gross e l’arbitro assegna il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Guirassy, che con uno scavetto beffa il portiere polacco e firma l’1-0. Al 37′, Szczesny sbarra la strada ad Adeyemi, autore di una conclusione mancina da una zona defilata del campo. Il primo tempo, praticamente dominato dai teutonici, si chiude sull’1-0.

Dopo soli tre minuti nella ripresa, Szczesny è subito costretto a un doppio intervento ravvicinato su Adeyemi e Gross. Sul calcio d’angolo seguente, Bensebaini svetta più alto di tutti e fa da torre per Guirassy, che insacca di testa per il 2-0 che sembra riaprire i conti. La tensione sale tra gli ospiti, ma al 9′ arriva il 2-1 che rimette le cose a posto. Fermin Lopez si libera sulla destra e crossa al centro, trovando una goffa deviazione di Bensebaini che trafigge imparabilmente il proprio portiere. La rete sembra tagliare le gambe agli uomini di Nico Kovac, ma al 31′ trovano il 3-1. Araujo libera male un cross dalla destra di Duranville e Guirassy ne approfitta per battere Szczesny, siglando una prestigiosa tripletta personale. Subito dopo, Brandt firma il poker ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Al 37′ si rivedono gli spagnoli, quando una deviazione fortuita di Eric Garcia in zona offensiva rischia di beffare Kobel, ma la sfera esce di poco a lato. Nel finale, il risultato non cambierà più. Il Barça può così festeggiare il passaggio del turno. In semifinale, affronterà la vincente del doppio confronto tra Inter e Bayern Monaco.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Mattarella ricoverato a Roma per un intervento programmato

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato ricoverato in un ospedale di Roma: secondo quanto si apprende si tratta di un intervento programmato che non desta alcuna preoccupazione, tanto che il il capo dello Stato – fa notare il Quirinale – oggi ha lavorato tutto il giorno ricevendo anche il presidente del Montenegro.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Dazi, Meloni “Momento difficile, ma faremo del nostro meglio”

ROMA (ITALPRESS) – “Siamo in un momento difficile, vediamo come va nelle prossime ore. Non sento alcuna pressione, come voi potete immaginare, per i miei prossimi due giorni, faremo del nostro meglio come sempre. Sono consapevole di cosa rappresento e di quello che sto difendendo, vediamo come si sviluppa il quadro in cui ci troviamo”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo ai Premi Leonardo 2025.

“Vediamo come si sviluppa il quadro in cui ci troviamo, ma ricordiamoci che noi abbiamo la forza, la capacità, l’intelligenza, la creatività per superare ogni ostacolo. Abbiamo superato ostacoli ben peggiori e ne supereremo anche” altri. “Bisogna solo ricordare che, quando un prodotto italiano viene esportato, la gran parte della ricchezza non la produce in Italia ma dove viene esportato – ha sottolineato Meloni -. Quindi, anche noi con questo lavoro legato all’export produciamo ricchezza anche per altri ed è bene per tutti continuare ad avere a che fare con l’Italia perchè è in grado di produrre benessere, eccellenza e ricchezza”.
“Stiamo cercando di fare del nostro meglio per cercare di rafforzare la competitività del nostro sistema, ma se poi gli imprenditori non ci credessero anche il lavoro che facciamo noi sarebbe inutile – ha proseguito il premier -. Ho fatto del mio meglio in questi due anni e mezzo girando per il mondo, perchè io so che quando apro una porta ho un sistema Italia che è in grado di fare l’altra parte del lavoro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Diabete di Tipo 2, il nuovo volto della cura tra farmaci e accesso equo

ROMA (ITALPRESS) – Il Diabete di Tipo 2 rappresenta una delle principali priorità sanitarie nel nostro Paese, sia per la crescente incidenza che per l’elevato impatto in termini di complicanze e costi assistenziali. Negli ultimi anni, l’arrivo di farmaci innovativi ha modificato profondamente le prospettive di cura, rendendo centrale il tema dell’accesso equo e tempestivo alle terapie. In questo contesto, si inseriscono due ambiti di riforma: la semplificazione burocratica delle procedure prescrittive e la riorganizzazione della distribuzione dei farmaci, che ne ha avvicinato l’erogazione ai cittadini attraverso le farmacie territoriali. Ne parla Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia. “In Italia – afferma – la frammentazione dell’assistenza nella presa in carico del Diabete di Tipo 2 rimane una criticità che ostacola una gestione realmente integrata e personalizzata. Sebbene disponiamo di evidenze scientifiche e terapie efficaci, esiste ancora un divario tra le conoscenze disponibili e la loro applicazione nella pratica clinica quotidiana, soprattutto nei contesti territoriali. Le evidenze più recenti hanno spostato il focus da un approccio centrato esclusivamente sul controllo glicemico a una visione più ampia, mirata alla prevenzione delle complicanze cardiovascolari e renali. I principali studi hanno dimostrato che un uso tempestivo e appropriato di classi farmacologiche come gli SGLT2-inibitori e gli agonisti del GLP-1 riduce significativamente la mortalità e gli eventi avversi maggiori. Alla luce di questi risultati, è essenziale promuovere una maggiore aderenza alle linee guida nazionali, l’adozione concreta di PDTA aggiornati, il rafforzamento del team multidisciplinare con il medico di medicina generale come nodo attivo e il diabetologo come riferimento clinico, e infine un deciso investimento nella prevenzione primaria, anche nei contesti di maggiore vulnerabilità sociale. In sintesi, il problema non è l’assenza di strumenti, ma la difficoltà nel renderli realmente accessibili in modo uniforme. E’ tempo di superare la “diabetologia a due velocità” e garantire a tutti i pazienti un accesso equo all’innovazione”.
Negli ultimi anni, l’introduzione di farmaci innovativi ha modificato profondamente l’approccio terapeutico. “Continuiamo ad avere un bisogno cruciale: una presa in carico tempestiva, continuativa e realmente personalizzata dei pazienti – evidenzia Buzzetti -. Nonostante l’innovazione farmacologica abbia aperto scenari straordinari, queste opportunità terapeutiche non sono ancora garantite a tutti i pazienti in modo uniforme. E’ necessario assicurare un accesso equo all’innovazione, superando disomogeneità regionali e ostacoli burocratici. A ciò si aggiunge l’urgenza di promuovere una maggiore educazione e consapevolezza, affinchè il paziente sia parte attiva nel proprio percorso di cura e comprenda pienamente il valore dell’aderenza terapeutica e dei controlli periodici. Il diabete di tipo 2, inoltre, richiede una gestione multidimensionale, che consideri non soltanto gli aspetti metabolici, ma anche il carico psicologico, sociale e funzionale della malattia. Serve un’integrazione più solida tra i diversi livelli di cura. Infine, i pazienti chiedono oggi un’assistenza più “vicina” – non solo in senso geografico, ma anche relazionale”.
Negli ultimi mesi si è parlato del passaggio dalla distribuzione ospedaliera alla convenzionata per alcune classi di farmaci, inclusi gli antidiabetici. Quale impatto può avere questa misura sulla qualità di vita dei pazienti? “La distribuzione tramite farmacie territoriali rappresenta una svolta di sistema per la gestione delle cronicità in Italia e, nel caso del Diabete di Tipo 2, può tradursi in un impatto molto positivo sotto diversi profili – replica -. In termini di aderenza terapeutica, significa ridurre barriere logistiche e psicologiche che spesso compromettono la continuità delle cure. Le persone con diabete devono già confrontarsi quotidianamente con monitoraggi, visite e comorbidità: semplificare l’accesso alla terapia è un atto concreto di attenzione verso la loro quotidianità. Sul piano della prossimità, questa misura rafforza il ruolo della rete territoriale, valorizzando le farmacie come presidi di salute pubblica. La farmacia non è soltanto un luogo di dispensazione, ma può diventare uno snodo di orientamento e supporto, soprattutto nei piccoli centri e nelle aree interne. In ottica di equità, questa riforma può contribuire a ridurre le disuguaglianze territoriali, garantendo un accesso più omogeneo all’innovazione terapeutica, indipendentemente dalla Regione o dalla distanza da un centro diabetologico”.
Infine, semplificare le modalità prescrittive e i percorsi di cura: quanto ritiene importante questo intervento? “Garantire un accesso equo e tempestivo alle terapie è una priorità per la salute pubblica – ribatte Buzzetti -. Semplificare le modalità prescrittive, nel Diabete di Tipo 2, significa rimuovere ostacoli che spesso compromettono l’aderenza terapeutica: burocrazia eccessiva, moduli disomogenei, rinnovi frequenti e vincoli prescrittivi non sempre giustificati. L’utilizzo appropriato di farmaci innovativi richiede percorsi più lineari, digitalizzati e uniformi. Rendere il sistema più semplice non vuol dire banalizzare, ma costruire un modello clinicamente solido, centrato sul paziente. Inoltre, la semplificazione può aiutare a superare le disuguaglianze legate al territorio e alla disponibilità di specialisti, garantendo pari opportunità terapeutiche su tutto il territorio nazionale. E’ una misura che incide direttamente sulla qualità dell’assistenza e sull’equità del sistema”, conclude.

– foto Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).