Sambuca inaugura una sede dell’Accademia delle Belle Arti di Agrigento intitolata al maestro Gianbecchina

E’ stata inaugurata a Sambuca una sede dell’Accademia delle Belle Arti Michelangelo di Agrigento intitolata al maestro Gianbecchina. L’Accademia, diretta da Alfredo Prado, avvierà a Sambuca di Sicilia Laboratori dei vari indirizzi di studio, Master Accademici, Corsi di Perfezionamento, aggiornamento, formazione permanente e Servizi didattici integrativi. Studenti e docenti saranno impegnati nella in sessioni di lavoro, di workshop e di altre attività di formazione e di creatività artistica con laboratori miranti alla riqualificazione di luoghi, piazze ed angoli di Sambuca di Sicilia, con pitture e creazioni di varie opere come sculture, affreschi e ceramiche. L’accademia rilascia titolo accademici quali lauree di 1° e di 2° livello in pittura, scultura, decorazione e scenografia. “Abbiamo voluto una sede dell’accademia a sambuca – dice l’assessore alla Pubblica istruzione, Giuseppe Oddo – quale segnale per le future generazioni. Da oggi si potrà seguire qualche laboratorio nel Borgo dei Borghi dove tra l’altro abbiamo intitolato al maestro Gianbecchina la sede all’interno della omonima galleria”. Nella foto, l’assessore Giuseppe Cacioppo e Alfredo Prado

Tanti saccensi nel progetto cinematografico di John Peter Sloan

Si chiama “Smith di Sicilia” ed è il nuovo progetto cinematografico che il noto attore comico e scrittore, John Peter Sloan, sta realizzando a Menfi. In questi giorni, tra i vigneti della cittadina belicina, sono in corso le riprese, con un cast composto da attori locali, molti dei quali saccensi, e inglesi. Si tratta di un ambizioso progetto che, come annunciato dal celebre artista, in occasione dello Sciacca Film Fest, potrebbe concretizzarsi, a breve, in una serie televisiva o in un film per il grande schermo.

Lontano dei classici stereotipi che hanno caratterizzato la maggior parte dei film ambientati in questa terra, l’opera cinematografica celebra la Sicilia e le sue bellezze. Le stesse che hanno incantato l’artista, che, da anni, vive a Menfi.

Oltre a John Peter Sloan, il cast è composto da Derek Allen, Francesca Licari, Robert Dennis, Gianleo Licata, Antonina Vetrano, Nicola Puleo, Melchiorre Bilà, Santo D’Aleo, Raimondo Moncada, Giuseppe Briganti, Maria Grazia Catania, Saverio Piazza, Mauro Cottone e Piero Mangiaracina. La regia porta la firma di Marco Fornari; mentre il montaggio è stato affidato a Davide Cortese, sotto l’attenta guida di uno del massimi esponenti del montaggio italiano, Raimondo Cruciani.

Nella foto, Francesca Licari, John Peter Sloan e Allen Derek

Candidature: mentre Micari commissiona pareri legali, in AP è più Marinello che Bono, nel PD Catanzaro in campo, Di Natale con FI, e a Sinistra T.Russo o D.Mazza

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“Potrei candidarmi alle Regionali”. Così ieri a Rmk Calogero Bono ha aperto le danze all’interno di Alternativa Popolare. E sembrano, quelle venute fuori, danze piuttosto ritmate. Sì, perché è al senatore Giuseppe Marinello che il leader Angelino Alfano ha chiesto, in realtà, di scendere in campo in prima persona. Il capo della Farnesina, infatti, vuole tutti i “big” dentro la lista che sosterrà il candidato a Palazzo d’Orleans Fabrizio Micari. Calogero Bono di Marinello è un fedelissimo. Il senatore, tuttavia, non è che muoia dalla voglia di candidarsi a Palazzo dei Normanni. Ma se Angelino dovesse insistere in tale direzione dovrà giocoforza farlo. E, eventualmente, Calogero Bono sarebbe costretto a fare un passo indietro. In questo quadro Fabrizio Di Paola sta alla finestra. Tutti sanno che avrebbe voluto essere lui il candidato sciacchitano all’Ars per Alternativa Popolare. Ma la norma sulla (presunta) incompatibilità con la carica di sindaco, ancorché nel frattempo venuta meno, glielo ha impedito. Norma controversa, che potrebbe essere materia di ricorso. Un rischio che, però, naturalmente, Di Paola non si sente di correre. A meno che Rosario Crocetta non decida di dimettersi prima della scadenza naturale del mandato. Se lo facesse l’ex sindaco tornerebbe in gioco. Non è tutto: se Crocetta lasciasse fugherebbe ogni dubbio anche per lo stesso candidato presidente Fabrizio Micari. Sì, perché pare che perfino lui rischi l’ineleggibilità sulla base della stessa legge, non perché Rettore dell’Università ma in quanto capo di una società controllata dalla Regione. Sul tema in questi giorni Micari ha commissionato pareri legali a iosa. E tutti gli avvocati ai quali si è rivolto dicono che non corre alcun pericolo. Ma a fronte di una eventuale controversia a decidere sarebbero i tribunali, non gli avvocati. Crocetta dimettendosi azzererebbe questo problema. Che, al momento, dalle nostre parti riguarda anche altri: Filippo Bellanca è uno di questi. Potrebbe dunque essere uno di quelli pronti a scendere in campo se gli fosse data la possibilità. Un altro che ha scoperto di essere ineleggibile è perfino Enzo Lotà. Se la carica di sindaco di un piccolo comune non gli avrebbe creato problemi, è quella di presidente dell’ATI che lo renderebbe incompatibile. Nel frattempo nel Partito Democratico scalda i motori Michele Catanzaro. Il segretario locale potrebbe annunciare già nei prossimi giorni la sua intenzione di far parte della lista. Sarebbe il concorrente più forte per l’uscente Giovanni Panepinto. È attesissima in tal senso la decisione che prenderà la componente di Sicilia Democratica che fa capo a Nuccio Cusumano. Se questa dovesse sostenere Catanzaro, la partita si farebbe assai interessante. Pd che guarda all’appuntamento delle prossime politiche con grande attenzione. Chi scalda i motori è sicuramente Filippo Marciante. In Sicilia Futura il confronto è tra Salvatore Cascio e Michele Cimino. L’intesa guarda alle prossime politiche. Chi eventualmente restasse fuori dall’Ars, avrebbe una sorta di “via libera” per le nazionali. Difficile fare i conti, però. Non foss’altro che per le Politiche non si sa ancora neanche con quale legge elettorale si andrà a votare. Sicilia Futura cerca un candidato saccense, che funga da portatore d’acqua. Si parla poi di Nelli Scilabra come possibile candidata della lista de “Il Megafono” di Crocetta, che punterà comunque su Mariella Lo Bello. Di altri possibili candidati saccensi (e del circondario) si parla ovviamente anche nel centrodestra, che candida Nello Musumeci. Pare che Vittorio Di Natale sia pronto a spendersi in Forza Italia, nella lista dove il candidato di punta sarà Riccardo Gallo, mentre l’uscente Margherita La Rocca Ruvolo sarà candidata ancora con l’UDC. Scudo crociato tornato nelle mani di Lorenzo Cesa e di Peppe Ruvolo. Tra gli autonomisti (ex MPA) in prima fila c’è ancora Roberto Di Mauro. Se nel Movimento 5 Stelle Matteo Mangiacavallo prova a rientrare all’ARS, a Sinistra si fanno i nomi di Tiziana Russo e di Daniela Mazza come possibili candidati di Articolo 1, a sostegno della candidatura di Claudio Fava. Scenari che potrebbero scompaginare le attuali collocazioni. Se Alternativa Popolare e Partito Democratico a Sciacca non intendono stringersi la mano, Fabio Leonte e Paolo Mandracchia potrebbero vedersi a sostenere la stessa candidatura a Governatore di quel gruppo di Mizzica con cui, alle ultime amministrative, le strade si sono irrimediabilmente separate. Irrimediabilmente?

Un espositore informativo realizzato dal liceo Fermi di Sciacca per conoscere la chiesa delle Giummare

Inaugurato, questa mattina, nella chiesa delle Giummare, a Sciacca, l’espositore informativo realizzato dal liceo scientifico “Fermi”, nell’ambito di un progetto finalizzato a kigliorare la conoscenza dei monumenti della città. Hanno lavorato un gruppo di insegnanti, guidati dal coordinatore, Giuseppe Chiappisi, e tanti alunni. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo della Regione Siciliana. Il dirigente scolastico, Giuseppa Diliberto, e il professore Giuseppe Chiappisi, in un’intervista a Risoluto.it, spiegano i dettagli del progetto.

PRG ancora al Comune, in attesa della VAS: e i tempi continuano ad annunciarsi biblici

“La trasmissione degli atti relativi al nuovo P.R.G. attende l’acquisizione del Decreto Regionale sulla Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.), avviato oltre quattro anni e mezzo addietro e proceduralmente da tempo concluso”. È così che l’assessore all’urbanistica Gioacchino Settecasi ha risposto alla richiesta di chiarimenti in merito al nuovo strumento urbanistico avanzata un paio di mesi fa dal professionista saccense (con studio a Milano) Paolo Ferrara. Settecasi conferma dunque che la VAS è indispensabile per l’esame degli atti. VAS che sarà esaminata “in breve tempo” (così riferisce l’assessore) dalla commissione regionale per l’ambiente. Insomma: il PRG continua a trovarsi ancora al Comune, e sarà inviato al Territorio e Ambiente solo dopo che la VAS – che, scrive Settecasi, è appena entrata in istruttoria- sarà stata esaminata. Cronologicamente, solo dopo che il Decreto VAS sarà stato pubblicato in Gazzetta, il Comune di Sciacca potrà inviare il PRG all’ARTA.  Sempre che, però, la VAS non sia respinta. Confidando nell’esito positivo della VAS, dopo avere ricevuto il PRG l’Assessorato avrà 180 giorni di tempo (più eventuali altri 90 che l’Assessore potrà avocare) per approvarlo o meno. In caso ci fossero modifiche apportate dall’ ARTA, il Comune dovrà contro dedurle entro 30 gg. Rimandate all’ARTA, questo avrà ulteriori 30 giorni per prenderne atto. Dunque, facendo i conti della serva, dopo che la VAS sarà stata approvata, bene che vada bisognerà attendere altri 260 giorni (sempre che l’Assessore non sfrutti gli ulteriori 90 giorni a sua disposizione di legge; nel caso ne avremmo 330). Il più è: quando sarà approvata la VAS? Un mese? Due? Tre?Facciamo che la Regione dell’amministrazione ex novo che uscirà dalle elezioni del 5 novembre, ci faccia un bel regalo di Natale e approvi la VAS entro il 2017. È solo questo il presupposto per il quale Sciacca potrà avere finalmente il proprio strumento urbanistico su cui basarsi definitivamente. Attenzione però: tutto ciò solo ed esclusivamente se non ci saranno “restituzioni” del PRG da parte dell’ARTA al Comune per eventuali rielaborazioni, nel qual caso i tempi sarebbero ulteriormente dilatati.  Se la richiesta fosse di “rielaborazione parziale”, i giorni a disposizione per il Comune e l’Arta, cumulandoli sarebbero 180; se la richiesta fosse di “rielaborazione totale”, allora di giorni ce ne vorrebbero 180 per il Comune e ulteriori per l’ARTA, per un totale di 360. Ovviamente, non tenendo in conto il sovraccarico degli uffici regionali, si tratta di calcoli aleatori. Ad esempio, Caltabellotta adottò il PRG nel luglio 2007 e ne ha avuta approvazione nell’aprile 2015. Otto anni. In questo momento, Sciacca è alla metà del terzo anno dall’adozione. A Catania, dopo anni, finalmente il Consiglio Comunale si apprestava a discutere il PRG per poterlo adottare. La sera stessa arrivò però lo stop da parte dell’ARTA, per il quale ci sarebbero stati errori nella procedura che aveva portato al rilascio della VAS. Una nota può essere esemplificativa. Prima dell’introduzione della VAS, i PRG approvati in Sicilia è passato dai circa quindici del 2010 ai soli  due del 2012.

Macchine parcheggiate in piazza Duomo quando l’abitudine e’ dura a morire

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Quante sono le possibilita’ di beccare una multa per sosta vietata in piazza Duomo di sabato sera? E’ il calcolo statistico che scatta per alcuni secondi nella mente dell’automobilista saccense quando il fine settimana, nel  consolidato giro di routine alla ricerca dello spazio di  parcheggio nell’area della movida del sabato sera, sopraggiunge una soluzione facile in quella “bella piazza vuota” dove con comodita’ puo’ trovare cio’ che cerca. Ed e’ proprio nel veloce calcolo delle probabilita’ statistiche di contrarre una sanzione che il driver saccense trova risposta anche alle sue brutte abitudini. Se i bookmaker fossero chiamati a quotare le possibilita’ che al trasgressore automunito del sabato sera possa essere rifilata una multa per la sua condotta, i parametri della stima vedrebbero il nostro incivile automobilista sempre piu’ quotato in una sfida senza partita dove chi non osserva la regola la fa sempre franca e legittima sempre piu’ il suo agire nel convicimento, spessissimo in linea con la realta’, che tanto nessuno controlla e difficilmente si ritrovera’ la contestazione  attaccata  al suo tergicristallo. E se poi malaguratamente dovesse proprio ritrovarsi faccia a faccia con una multa per quel parcheggio selvaggio in centro storico, potra’ sempre dire di essere stato proprio nel suo giorno sfigato. Del resto, il vigile urbano in servizio la sera a Sciacca resta uno sconosciuto.  

Sbarchi a Siculiana, gruppi di migranti in fuga

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Due nuovi sbarchi “fantasma” si sono verificati ieri a Siculiana dove due barconi sono giunti fra Torre Salsa e la spiaggia sotto monte Stella. Due pescherecci di circa 6 o 7 metri sono arrivati a pochi metri dall’arenile, poi come già accaduto, i migranti in gruppo si sono subito dati alla fuga. Nonostante i carabinieri della stazione di Siculiana hanno immediatamente avviato il rastrellamento del territorio, molti migranti si sono dispersi non lasciando traccia di se. Sono sei  gli sbarchi di questo tipo che in meno di 12 ore si sono registrati sulla costa Agrigentina.

Portella della Ginestra 70 anni dopo: presentato stasera a Sciacca il libro di Mario Calivà

È stato presentato oggi pomeriggio presso il cortile della libreria Ubik di Sciacca “Portella della Ginestra – Primo maggio 1947. Nove sopravvissuti raccontano la strage” (Navarra editore). L’autore è Mario Calivà, poeta e drammaturgo arbereshe, di Piana degli Albanesi. Il primo maggio di 70 anni fa a Portella della Ginestra c’era anche il nonno dell’autore. Fu lui, che spinto da una straordinaria coscienza civile, a piedi, da Portella della Ginestra, raggiunse Palermo per andare a denunciare i fatti in questura. A presentare il volume, alla presenza di Calivà, è stata la docente di lettere Alida Alessi.

La Procura chiedeva i domiciliari, ma è già libera la donna fermata dalla polizia a Sciacca dopo un inseguimento per il furto di un’auto

Convalida dell’arresto, ma remissione in libertà con obbligo di dimora a Sciacca e di presentazione, due giorni alla settimana, alla polizia giudiziaria. Lo ha deciso il giudice le per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Rosario Di Gioia, nei confronti della donna, cittadina slovacca, che era stata arrestata dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca per il furto di un’auto e dopo un inseguimento. Marta Silkova, di 43 anni, residente a Sciacca, aveva rubato l’auto a un uomo che chiede l’elemosina davanti al supermercato Lidl di contrada Perriera e poi è stata arrestata e messa ai domiciliari per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. L’inseguimento della polizia si è concluso alle porte di Sambuca dove la donna ha perso il controllo dell’auto, finendo fuori strada. Nel pomeriggio di oggi si è svolta l’udienza di convalida e la donna, assistita dall’avvocato Rino Ciancimino, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Poi è stata rimessa in libertà con misura cautelare meno afflittiva dei domiciliari che erano stati chiesti dalla Procura.

Tra un mese e mezzo le regionali, ma la Valenti non si scompone: “Non ho ancora deciso nulla”

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“Prematuro” e ancora, “un quadro di grande incertezza”, la sindaca Francesca Valenti al momento, così glissa la sua posizione in vista delle regionali e non si sbilancia su possibili appoggi a questo o quel candidato. “Una mia possibile esposizione – dice –  in campagna elettorale, è una valutazione che andrà fatta quando si capirà che tipo di campagna elettorale sarà. In questo momento, non mi sono sbilanciata in alcun modo, ad essere sincera, non mi sono proprio interessata presa da altro. Si aspetta, si vedrà nel momento in cui inizierà la campagna elettorale e soprattutto quando ci sarà chiarezza su quali saranno i candidati”. Finora non si sa quanto strategicamente o per casualità, la Valenti ha schivato le manifestazioni pubbliche dove dalla sua sola presenza per fatti concludenti, si sarebbe potuto desumere la sua posizione. Assente, la sindaca, ad esempio, alla presentazione del libro di Matteo Renzi a Sciaccamare qualche settimana fa. La compagine che la sostiene, del resto, è così eterogenea e variegata ed è lei stessa a saperlo: “In realtà – afferma –  noi abbiamo anche una componente che non appoggia Micari”. La Valenti, però rimanda ogni sua scelta ad un momento successivo. Intanto, però non è la sindaca ad essere consumata dai dubbi più pressanti. Sono sopratutto i possibili candidati di Sciacca per la compagine del centrosinistra che sostiene il candidato alla presidenza, Fabrizio Micari all’Ars, ad essere logorati dalle alleanze decise a Roma. Alternativa popolare di Angelino Alfano alleato in Sicilia col Pd di Renzi ha prodotto, infatti, a Sciacca  riverberi e scenari che sulla base della storia politica amministrativa cittadina dell’ultimo quinquennio, non si sarebbero mai potuti neanche ipotizzare. Ma in politica nulla è scontato e certo, anche se chi ha rappresentato maggioranza e opposizione in consiglio per così tanto tempo poi si ritrova a fare il tifo per lo stesso giocatore sotto un’unica maglia. Democratici saccensi insieme agli alfaniani della segreteria di Piazza Mariano Rossi: un vero e proprio “caso Sciacca” dove i candidati che sosterebbero il rettore avrebbero più di qualche imbarazzo a stare tutti insieme anche solo nella stessa stanza. Qualche esponente del Pd cittadino, avrebbe già messo le mani avanti: “Non ci vedrete mai tutti sullo stesso palco”. Le indiscrezioni del momento, accrediterebbero, sempre più, impegnato a centrare un’altra volta, il seggio all’Assemblea regionale il segretario del Pd locale, Michele Catanzaro. Il Circolo di partito ha in programma una riunione sul tema, proprio il prossimo giovedì, ma pare assai probabile che sia il più renziano fra i dem saccensi a provare a guadagnare lo scranno. Mentre in casa agli alfaniani di Sciacca, tutto pare ancora assai nebuloso. Si vocifera di una possibile discesa in campo di Calogero Bono, il candidato sconfitto sonoramente dalla stessa Valenti, che potrebbe tentare un tutto per tutto cercando di fare il campione dei consensi, ma non si esclude perfino che potrebbe essere alla fine, lo stesso senatore Giuseppe Marinello a rappresentare gli alfaniani saccensi nella corsa all’Ars.  Un passaggio da Roma a Palermo per il parlamentare che sicuramente non sarebbe della partita in vista delle nazionali dove gli alfaniani hanno ingaggiato una lotta per sopravvivere visto che rischiano di scomparire schiacciati dalle soglie di sbarramento delle leggi elettorali.