Parla un medico che ha lasciato il Pronto Soccorso di Sciacca: “Ho atteso invano per sette anni”

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Fino ad una settimana fa, Ezio Ferraro, era uno dei medici del Pronto Soccorso del “Giovanni Paolo II”, dipendente dell’Azienda sanitaria agrigentina, che adesso ha lasciato potendo finalmente apporre la sua firma su un contratto a tempo indeterminato, però sotto l’Asp di Trapani dove prenderà servizio nell’area di emergenza dell’ospedale di Castelvetrano. Il dottore Ferraro è uno dei due medici del Pronto Soccorso che così hanno deciso di lasciare l’ospedale saccense, dopo sette anni di precariato con contratti a tempo che venivano rinnovati di sei mesi in sei mesi. “Ho atteso per sette anni – dice il medico a Risoluto.it – dopo aver investito umanamente e professionalmente in questa struttura, ma l’Asp di Agrigento è l’unica a non avere espletato i concorsi e con dispiacere ho dovuto cercare altrove stabilità professionale”. Il medico racconta anche come vivono e lavorano i medici in servizio al Pronto Soccorso di Sciacca, che dopo l’abbandono del dott. Ferraro e di un collega, rimarrà ancora più a corto di personale medico.

Terme, i dubbi dell’AltraSciacca: “Al contrario del sindaco non siamo ottimisti”

Scade domani il termine dei 45 giorni oltre il quale il Governo regionale potrà gestire solo l’ordinaria amministrazione. È uno dei motivi per i quali l’associazione “L’Altra Sciacca” oggi fa notare che non c’è di che essere ottimisti, al contrario del sindaco Francesca Valenti, circa la possibilità di una rapida soluzione del problema del ricongiungimento dell’intero patrimonio termale e di eventuali altri problemi tecnici. “C’è bisogno di certezze, trasparenza e condivisione delle scelte, tutti debbono fare la loro parte per far sì che la nostra Città e le sue Terme non siano ancora sacrificate sull’altare degli interessi politici a discapito della reale valorizzazione di un bene inestimabile e determinante per lo sviluppo turistico futuro dell’intero territorio saccense”. Questa l’opinione dell’associazione, che da sempre segue l’evolversi della questione termale.”Abbiamo tenuto alta l’attenzione sulla vicenda Terme – dicono quelli dell’Altra Sciacca – anche quando i nostri politici si limitavano a inutili scambi di corrispondenza coi loro referenti regionali”. All’associazione risultano poco chiare ancora  alcune cose, soprattutto in considerazione della vacuità delle promesse pervenute dalla Regione nell’ultima decina d’anni, con l’aggiunta del timore concreto (per non parlare di certezza) che le azioni dichiarate non siano portate a compimento e che i nobili intenti rimangano tali. L’Altra Sciacca chiede all’amministrazione un impegno costante e totale per l’acquisizione a breve dell’intero patrimonio termale e la stesura di un bando internazionale che abbia come oggetto la gestione dell’intero patrimonio termale per un’offerta completa. Poi l’Altra Sciacca chiede al Comune di ottenere termini perentori entro i quali si prevede saranno trasferite le stufe e gli altri beni mancanti all’appello. Chiede pure di sapere a quanto ammontano le risorse finanziare utili per la gestione e manutenzione degli immobili e degli impianti che sarranno dati in concessione nell’attesa dell’emissione del bando, quali saranno i tempi di predisposizione del bando o dei bandi e quando il Comune rientrerà del credito tributario vantato, per circa 800 mila euro, dalle Terme di Sciacca Spa e se l’ex Motel Agip diventerà oggetto di compensazione/acquisizione, dato che il Corpo della Polizia Municipale è attualmente allocato proprio presso lo stesso.

Chiusa la decima edizione dello Sciacca Film Fest, ma potrebbe essere anche l’ultima

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Lo ha ribadito anche sul palco durante la premiazione di cerimonia di chiusura dello Sciacca Film fest, l’organizzatore del festival, Sino Caracappa che questa decima edizione della kermesse cinematografica saccense sarà l’ultima se le condizioni non dovessero mutare. Non era un mistero che il patron Sino Caracappa fosse pronto a salutare ieri sera il suo pubblico: uno spiraglio è stato lasciato aperto soltanto dalle parole della sindaca Francesca Valenti che ha dimostrato vicinanza all’organizzazione del festival elogiando la manifestazione per il valore culturale che da alla città. Ma il festival potrebbe chiudere la propria storia dopo il compimento dei dieci anni a seguito di una certa dimenticanza e mancata attenzione negli anni da parte delle istituzioni. Intanto, ieri sera, si è svolta anche la decima cerimonia di premiazione condotta da Rosy Abruzzo e che ha visto assegnare ai premiati nelle tre categorie il Melqart, la statuetta che rappresenta il festival.  

Battuta di caccia fatale a Contessa Entellina: quarantunenne ucciso per sbaglio dall’amico

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Tragedia nei boschi di Contessa Entellina, dove è un cacciatore, Maurizio Colca, 41 anni, è morto a seguito di un colpo di fucile sparato per sbaglio da un suo amico. Lo sparo è stato fatale. C’è costernazione a Bisacquino, dove la vittima risiedeva. L’intervento dai sanitari del 118 è stato tempestivo, tuttavia per Colca non c’è stato nulla da fare. La morte è stata istantanea. L’amico della vittima è indagato per omicidio colposo.

Randagismo, emergenza a Sciacca: cani in branco dalle periferie in centro

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Le immagini del video che vi proponiamo sono state filmate da alcuni nostri lettori nel fine settimana che allarmati si sono rivolti alla nostra redazione per documentare e segnalare quanto sta accadendo a Sciacca negli ultimi mesi con una sempre maggiore frequenza: randagi in branco che si vedono gironzolare sia per le strade del centro che nelle periferie. Quelle nel video che vi proponiamo sono state girate in contrada Muciare dove già avevamo ampiamente documentato il fenomeno di un branco che vive lì, alimentato da una pseudo ambientalista che continua a far proliferare sempre di più il gruppo. Le altre immagini invece, sono state girate in via Licata sabato sera dove a mezzanotte un branco di randagi ha attraversato le vie del centro di Sciacca, strade in quelle ore animate da tante persone che ha visto il gruppo di cani aggirarsi tra auto e pedoni. Da mesi il fenomeno non si arresta e sui social è possibile reperire filmati simili al nostro, girati dagli stessi cittadini, che tentano di denunciare il fenomeno che è ormai una vera emergenza in città.

20 anni fa l’omicidio di Giovanni Fazio. Un delitto rimasto senza colpevoli, un dramma assurdo

Sono trascorsi vent’anni dall’omicidio di Giovanni Fazio, il saccense agente della Polizia municipale di Palma di Montechiaro, ucciso da mano ignota la sera del 21 settembre del 1997. Vent’anni nel corso dei quali i familiari e gli amici di Giovanni hanno atteso invano la verità su quella tragedia. Un’attesa che non è finita. Chi è il killer che lo attese sotto casa, dove l’agente stava rientrando dopo un servizio serale, sparandogli due colpi di pistola e uccidendolo sul colpo? Una risposta che purtroppo non è mai arrivata. Lo Stato non è riuscito a consegnare alla giustizia l’assassino o gli assassini. Giovanni aveva appena 36 anni. Lasciò la moglie, l’insegnante Antonella Montalbano, e il figlio Michele, che oggi ha 25 anni. Era una gran persona perbene, Giovanni. Amico di tutti, sempre col sorriso sulle labbra, e non sono parole di circostanza. Chi lo ha conosciuto sa benissimo quanto fosse disponibile e rispettoso dei valori, dedito al lavoro e alla famiglia, ligio al suo dovere. In questi 20 anni c’è chi ha continuato ad avere le mani sporche di sangue, ma probabilmente c’è stato anche chi ha avuto la coscienza non del tutto linda. Chi uccise Giovanni? Perché fu necessaria quell’esecuzione così barbara? Domande alle quali non c’è ancora una risposta. E questo in uno stato di diritto non è accettabile. In memoria di Giovanni Fazio negli anni passati il Comune di Sciacca intitolò il Comando della sua Polizia municipale. Il ventennale dalla scomparsa sarà commemorato sia a Palma di Montechiaro, sia a Sciacca.

Non colpì con pugni allo stomaco l’ex fidanzata perchè interrompesse la gravidanza, assolto un riberese

L’accusa nei confronti di G.M., di 40 anni, di Ribera, era gravissima, avere colpito con pugni allo stomaco la propria ex fidanzata per fare in modo che interrompesse la gravidanza, senza il consenso della donna, non riuscendo nell’intento per cause indipendenti dalla sua volontà. Al processo, però, il riberese è stato assolto perché il fatto non sussiste. Lo hanno deciso i giudici del Tribunale di Sciacca. Secondo l’accusa il trentaquattrenne avrebbe posto in essere quella condotta non essendo riuscito a convincere la propria ex fidanzata ad abortire. I fatti contestati si riferiscono al 2012. G.M. è stato pienamente scagionato dalle accuse, assolto perché il fatto non sussiste.

Da Guia Jelo a Stella Egitto: passaggio di testimone allo Sciacca Film Fest tra le madrine della decima edizione

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L’attrice Guia Jelo ha aperto come madrina d’eccezione le prime due giornate della decima edizione dello Sciacca Film Fest e ieri sera, è arrivata alla Badia Grande per il passaggio del testimone, tra generazioni diverse di attrici, la promessa del cinema siciliano, Stella Egitto. Ieri sera solo una visita informale al festival per Stella Egitto, mentre stasera sarà tra le protagoniste della serata conclusiva dello Sciacca Film Fest. Alle 20, prima della proiezione del film “In guerra per amore” di Pif”, Stella Egitto introdurrà e dialogherà con il pubblico in Arena Giardino. Tra gli ospiti della serata anche il regista Alessandro Piva, già vincitore della scorsa edizione del festival che presenterà “Camera mia” e il regista Massimo Scaglione che porterà la pellicola “Il mondo di mezzo”. Prevista anche questa sera, la cerimonia di premiazione in Arena Giardino  che assegnerà il Melqart nelle tre sezioni in concorso e nella sezione speciale “Altre identità”, il festival si chiuderà con il concerto di Accursio Antonio Cortese Quintet “Remembering Armando Trovajoli”.

Droga, perquisizioni a tappetto dei carabinieri a Sciacca

Diverse perquisizioni domiciliari sono state effettuate nelle ultime ore a Sciacca dai carabinieri. In azione i militari della locale compagnia che hanno beneficiato della collaborazione del nucleo cinofili di Palermo. I carabinieri hanno controllato anche un centro che ospita minori, in via Giuseppe Licata, e uno tra i ragazzi che vivono nella struttura è stato segnalato alla Prefettura per il possesso di quattro grammi di hashish. E’ stato il cane “Ultimo” a trovare la droga. Diverse perquisizioni sono state effettuate nelle abitazioni di persone di Sciacca alla ricerca di sostanze stupefacenti, ma hanno dato tutte esito negativo. I servizi continueranno in linea con quanto previsto dal comando provinciale di Agrigento che ha dato una particolare accelerazione all’attività mirata a contrastare lo spaccio di droga.

Michele Catanzaro contro lo slogan del PD: “Ospedali e pronto soccorso più efficienti? Messaggio in conflitto con la verità”

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Sta creando imbarazzo a Sciacca la campagna a suon di poster 6×3 affissi in tutta la Sicilia dal Partito Democratico. Quasi come suggello dei cinque anni che ci stiamo lasciando dietro le spalle, il PD indica alcuni obiettivi che, a dire dei dirigenti democratici sarebbero stati raggiunti, con il timbro “Fatto”, che richiama alla memoria perfino i poster del “presidente operaio” in stile berlusconiano. Uno di questi poster sostiene, addirittura, che i concorsi in Sanità sarebbero stati sbloccati, e che gli ospedali e i pronto soccorso (il riferimento è, evidentemente, a quelli pubblici) sarebbero addirittura più efficienti. A Sciacca un messaggio del genere è come parlare di corda in casa dell’impiccato. E via, sui social, è scattata l’ironia e gli attacchi. Tutto questo non è sfuggito al segretario del PD di Sciacca Michele Catanzaro, che poco fa ha diramato una nota: “I contenuti – ha detto – di una parte della campagna di comunicazione del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni regionali mi vedono assai perplesso. Il messaggio sugli ospedali e sui pronto soccorso – ragiona Catanzaro – non può passare inosservato in una realtà, quella di Sciacca, che purtroppo registra un forte malessere popolare, che i nostri amici e compagni a livello locale hanno faticato oltremisura a gestire”. Catanzaro si dice certo che, sebbene nell’ambito di grosse difficoltà, il Governo uscente, e la coalizione politica di centrosinistra abbiano gettato le basi di un rilancio della Sanità i cui risultati, probabilmente, non tarderanno a concretizzarsi. “Ma il messaggio attuale – aggiunge il segretario del Pd – è in conflitto con la realtà, giungendo in una fase nella quale l’area di emergenza dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca ha scarsa disponibilità di medici costretti a turni di lavoro disumani”. Insomma: Michele Catanzaro non ci sta a fare da parafulmine del malcontento della gente. E si appella ai dirigenti regionali del PD: “Il nostro è un partito di governo, e deve lanciare messaggi chiari e perfettamente corrispondenti alla realtà. Sono certo che si adotteranno i necessari correttivi, nel segno di una superiore credibilità del programma che, il nostro candidato Fabrizio Micari, riuscirà a far vincere e, soprattutto, a concretizzare”.