Il Toscanini di Ribera tra i 100 Ambasciatori d’Italia, premiato al Senato

Quello dei 100 ambasciatori nazionali è un riconoscimento prestigioso, giunto alla sua 2^ edizione, patrocinato dal Consiglio dei Ministri e da undici ministeri che celebra in un volume di prestigio, edito dalla Rde Casa Editrice, 100 protagonisti esemplari tra comuni, enti, imprese rappresentativi della bellezza, dell’ospitalità, della tradizione, del patrimonio artistico, dell’arte, stile, della cultura, della ricerca e della salute, dell’innovazione e tecnologia, dell’ambiente, dell’economia e del sociale, dell’inclusione, della pubblica amministrazione e cittadinanza attiva, della legalità, dell’artigianato, della qualità agro-alimentare ed enogastronomia, della mobilità sostenibile del nostro Paese. E’ stato ricevuto dal Toscanini di Ribera.

La selezione dei protagonisti è curata dall’Osservatorio Eccellenze Italiane con la sovrintendenza di un autorevole Comitato d’Onore presieduto per questa seconda edizione da Tommaso Miele, presidente aggiunto della Corte dei conti.

La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la Sala Koch di Palazzo Madama a Roma nell’ambito di un esclusivo evento di presentazione di rilevanza nazionale e immagine istituzionale che celebra l’identità italiana.

A ritirare il premio la direttrice Mariangela Longo che dichiara: “Ringraziamo il prestigioso Comitato d’Onore per l’attribuzione di un cosi alto riconoscimento che arriva a conclusione di un anno davvero speciale in cui il Conservatorio, su selezione del Ministero della Università e della Ricerca, ha rappresentato l’eccellenza accademica italiana a Osaka Expo 2025, oltre ad avere vinto numerosi Bandi prestigiosi e realizzato progetti internazionali importanti anche in Olanda, nella Repubblica Ceca e negli Usa. Questo premio va a tutta la comunità accademica, ai docenti, al personale tecnico amministrativo, agli studenti, agli organi statutari, al presidente che insieme a me si impegnano quotidianamente per raggiungere prestigiosi obiettivi mettendo al centro sempre gli studenti”.

Il Conservatorio Statale di Musica “Arturo Toscanini” di Ribera è un’Istituzione di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica riconosciuta dal Mur per qualità ed efficienza. Fondato nel 1991, rappresenta da oltre trent’anni un presidio culturale e formativo d’eccellenza.

Pensione 2026: oltre all’età e ai contributi servirà anche una soglia minima di importo. Ecco tutte le novità e i requisiti aggiornati

Pensione 2026: cambiano le regole per chi ha il calcolo contributivo puro

Il 2026 segna un passaggio cruciale per il sistema previdenziale italiano: entreranno pienamente in vigore alcune regole del sistema contributivo puro che modificano i requisiti per accedere alla pensione.
Per molti lavoratori non basterà più avere 67 anni o i 25 anni di contributi richiesti: servirà anche raggiungere un importo minimo dell’assegno, requisito indispensabile per poter ottenere la pensione.

La normativa riguarda solo:

  • chi ha contributi interamente nel sistema contributivo (primo versamento dal 1° gennaio 1996),
  • oppure chi rientra in gestioni come la Gestione Separata.

Per chi ha anche un solo contributo prima del 1996, quindi nel sistema misto, queste soglie non si applicano.


Pensione di vecchiaia contributiva: nel 2026 serviranno almeno 546 euro al mese

Per accedere alla pensione di vecchiaia contributiva nel 2026 serviranno:

  • 67 anni di età,
  • almeno 20 anni di contributi,
  • un importo mensile pari ad almeno 1,5 volte l’Assegno sociale.

Il valore dell’Assegno sociale nel 2026 è stimato a:

  • 364 € in misura base,
  • 546 € come soglia di riferimento (1,5 volte).

👉 Chi a 67 anni non raggiunge i 546 euro al mese NON potrà andare in pensione, anche se possiede i contributi richiesti.

In questo caso le possibilità sono due:

  1. continuare a lavorare per aumentare il montante contributivo;
  2. attendere i 70 anni, età in cui la pensione contributiva è concessa senza soglia minima, purché ci siano almeno 5 anni di contributi effettivi.

Pensione anticipata contributiva a 64 anni: nel 2026 serviranno almeno 1.638 euro

La pensione anticipata contributiva è accessibile a:

  • 64 anni di età,
  • 25 anni di contributi,
  • importo dell’assegno pari ad almeno 2,8 volte l’Assegno sociale.

Nel 2026 la soglia sarà di circa:

🔹 1.638 euro al mese

Sono previste soglie ridotte per:

  • donne con uno o più figli,
  • secondo il meccanismo introdotto dalla Legge 190/2014.

👉 Anche in questo caso, senza il raggiungimento dell’importo minimo l’uscita anticipata non è possibile.


Chi è nel sistema misto non ha soglie economiche: bastano età e contributi

I lavoratori che hanno maturato anche solo un contributo prima del 31 dicembre 1995 rientrano nel sistema misto.

Per loro:

  • la pensione di vecchiaia a 67 anni,
  • e la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne),

non prevedono alcun importo minimo.


Pensione minima 2026: verso i 613 euro mensili

Nel 2026 la pensione minima dovrebbe salire a circa:

🔸 613 euro al mese

Il valore aumenta grazie a rivalutazioni e maggiorazioni e non influisce sui requisiti per andare in pensione, ma contribuisce a definire lo scenario sull’adeguatezza economica degli assegni.


Dal 2027 tornano gli adeguamenti all’aspettativa di vita

Salvo interventi legislativi, dal 2027 i requisiti pensionistici torneranno ad adeguarsi automaticamente all’aspettativa di vita, come previsto dall’articolo 12 del D.L. 78/2010.

Possibili effetti:

  • aumento dell’età pensionabile;
  • aumento degli anni richiesti per alcuni trattamenti;
  • nuove verifiche per anticipi e deroghe.

Un sistema che guarda alla sostenibilità

Il legislatore sta indirizzando il sistema previdenziale verso un modello che valuta:

  • non solo quando si va in pensione,
  • ma anche con quale importo.

L’obiettivo è evitare assegni troppo bassi, che richiederebbero in seguito misure assistenziali.


Cosa deve fare chi andrà in pensione nel 2026

I lavoratori interessati devono:

  • verificare gli anni di contributi,
  • controllare l’importo stimato della pensione,
  • valutare contributi volontari o prolungamento dell’attività,
  • utilizzare il servizio INPS “La mia pensione futura”,
  • oppure confrontarsi con un consulente previdenziale.

Solo così è possibile capire se si rientra nei requisiti o se conviene attendere i 70 anni per superare il vincolo del minimo.

Debiti INPS e INAIL, da oggi rateizzabili fino a 60 mesi: requisiti, importi e come fare domanda – Nuovo decreto in vigore

Nuovo decreto su debiti INPS e INAIL: via libera alla rateizzazione fino a 60 mesi

Il nuovo decreto MLPS-MEF, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 278 del 29 novembre 2025, introduce una novità importante per imprese, lavoratori autonomi e contribuenti in difficoltà: i debiti INPS e INAIL potranno essere rateizzati fino a 60 mesi, in base all’importo dovuto e alla situazione economica del richiedente.

La misura attua l’articolo 23 della legge n. 203/2024 e riguarda contributi, premi e accessori di legge che non sono ancora stati affidati agli agenti della riscossione.
L’obiettivo è duplice:

  • semplificare le procedure per i contribuenti;
  • accelerare il recupero delle entrate per gli istituti, riducendo i costi amministrativi.

Dal 1° gennaio 2025, chi ha difficoltà finanziarie può quindi ottenere una dilazione più lunga e più sostenibile.


Fino a 60 rate mensili: come funziona la nuova rateizzazione

Il numero massimo di rate varia in base all’entità del debito e alla situazione economico-finanziaria del richiedente.

🟦 Fino a 36 rate mensili (3 anni)

Per debiti fino a 500.000 euro, se dichiarata una temporanea e obiettiva difficoltà economico-finanziaria.

🟦 Fino a 60 rate mensili (5 anni)

Per debiti oltre 500.001 euro, sempre con comprovate difficoltà economiche.

La normativa introduce inoltre una novità rilevante:

🔄 Possibile richiedere una seconda rateazione anche con un piano già in corso

Una misura utile per chi aveva avviato un percorso di regolarizzazione e, nel frattempo, è tornato in difficoltà.


I requisiti per accedere alla rateizzazione: cosa servirà davvero

I requisiti operativi saranno definiti entro 60 giorni tramite provvedimenti specifici dei Consigli di Amministrazione di INPS e INAIL.

Dovranno stabilire:

  • i criteri per valutare la situazione economico-finanziaria,
  • le condizioni per ottenere e mantenere la dilazione,
  • le modalità di pagamento delle rate,
  • i casi di revoca della rateizzazione (ad esempio mancato pagamento o irregolarità contributive).

🔎 Requisito fondamentale:
Il contribuente dovrà continuare a versare regolarmente i contributi correnti, mensili e periodici.
La rateizzazione non potrà essere mantenuta da chi non rispetta gli adempimenti in corso.


Come presentare la domanda: procedura interamente telematica

La domanda di rateazione dovrà essere inviata esclusivamente online tramite:

  • portale INPS
  • portale INAIL

La procedura garantirà:

  • tracciabilità,
  • rapidità,
  • riduzione dei tempi amministrativi.

Gli istituti definiranno anche:

  • come calcolare il numero di rate concedibili,
  • le modalità di pagamento valide,
  • le tempistiche di verifica della solvibilità del debitore.

Quando entrano in vigore le nuove regole

Le nuove disposizioni saranno operative dal trentesimo giorno dopo l’adozione degli atti emanati da INPS e INAIL.

🔁 Cosa cambia per chi ha già una rateizzazione attiva

Per le richieste presentate dal 12 gennaio 2025, chi ha ottenuto una rateazione secondo le vecchie regole potrà:

  • chiedere la rideterminazione del numero di rate,
  • adeguandolo alle condizioni più favorevoli previste dal nuovo decreto.

Significa che anche chi ha già un piano attivo potrà allungarne la durata, se possiede i requisiti richiesti.


Una semplificazione che aiuta contribuenti e istituti previdenziali

Il nuovo sistema di rateizzazione:

  • offre ai contribuenti più margine nella gestione dei debiti contributivi,
  • riduce il rischio di procedure coattive,
  • alleggerisce il carico amministrativo di INPS e INAIL,
  • accelera il recupero delle somme dovute.

Una riforma che punta alla sostenibilità, alla trasparenza e a una gestione più equa delle difficoltà economiche.

Ospedale di Sciacca, La Rocca Ruvolo: “Attendo reparto di Neurologia e stroke unit” (Video)


“Sono felice che lunedì si inauguri l’ambulatorio di Neurologia, ma lo sarò ancora di più quando si inaugurerà il reparto di Neurologia e poi funzionerà la stroke unit, quando quelle cose che già erano sulla carta inizieranno a dare un servizio al cittadino di questo territorio. La rete ospedaliera è stata al vaglio del ministero e capiremo cosa questo territorio dovrà aspettarsi”. Così l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo, parlamentare regionale e componente della commissione Salute dell’Ars.

Il bilancio complessivo del 2025 per il nosocomio saccense secondo la parlamentare agrigentina non è ancora positivo. “Bisogna vedere le cose funzionanti”, dice la parlamentare.

Insomma, per La Rocca Ruvolo bisogna attendere il completamento di ciò che si è avviato. La proposta avanzata dalla Regione per la rete ospedaliera è positiva seconda la parlamentare sia per l’ospedale di Sciacca che per quello di Ribera.

“Prevede l’ospedale zona disagiata a Ribera – dice La Rocca Ruvolo – e per Sciacca, dea di primo livello, non potevamo permetterci di indietreggiare su questa scelta. Pertanto, l’ospedale di Sciacca deve avere quei servizi importanti per rispondere adeguatamente al territorio”.

Altro risultato “che merita Sciacca, non previsto dalla rete ospedaliera, è l’hospice – aggiunge Margherita La Rocca Ruvolo – per il quale c’è un impegno dell’assessore alla Salute da me sollecitata in questo senso”.

L’hospice è stata più volte indicata come una necessità per Sciacca anche da parte del direttore dell’Oncologia, Domenico Santangelo.

Ismaele La Vardera a Sciacca: “Il sindaco dovrebbe fare un passo indietro” (Video)

Non usa mezze parole come nel suo stile, Ismaele La Vardera, il parlamentare regionale fondatore del movimento politico Controcorrente riguardo la situazione politica a Sciacca.

La Vardera attacca nel corso dell’incontro in città del Faro che si è svolto stasera al Castello Incantato di Sciacca, direttamente il sindaco.

“Il sindaco Termine ha solo una strada: fare un passo indietro perché incapace di governare. Ho letto dei movimenti per fare entrare in giunta perfino la Dc. Credo che non ha più idee, e’ chiaro”.

Riguardo le amministrative, La Vardera ribadisce che il Movimento Controcorrente esprimerà un proprio candidato a prescindere dalla vicinanza con il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro.

Saline di Sicilia verso la candidatura Unesco: a Trapani il punto sul progetto

La candidatura delle Saline di Sicilia a “Riserva della Biosfera” all’interno del programma MaB Unesco entra in una fase decisiva. Dopo un anno ricco di iniziative, incontri tecnici e attività di sensibilizzazione nei territori di Trapani, Marsala, Misiliscemi e Paceco, il percorso verso il riconoscimento internazionale prosegue con nuovi passi concreti.

Lunedì 15 dicembre, alle 10,30, è in programma a Trapani, presso la Camera di commercio, un incontro pubblico dedicato allo stato dell’arte del progetto. Sarà un momento centrale per aggiornare il dossier ufficiale, integrarlo con le osservazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente e illustrare le iniziative programmate per il 2026, anno che potrebbe rivelarsi cruciale per l’iter Unesco.

Un confronto istituzionale di alto livello

Ad aprire i lavori sarà Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia e commissario straordinario della Camera di commercio di Trapani. Accanto a lui interverrà una rappresentanza di primo piano della Regione Siciliana, ente direttamente coinvolto nel Comitato promotore delle Saline di Sicilia.

Saranno presenti il presidente della Regione, Renato Schifani, e tre assessori regionali:
– Giusi Savarino (Ambiente),
– Mimmo Turano (Istruzione),
– Edy Tamajo (Attività produttive).

Al confronto parteciperanno anche i deputati regionali eletti nel territorio: Stefano Pellegrino (FI), Giuseppe Bica (FdI), Dario Safina (PD) e Cristina Ciminnisi (M5S). Una presenza così ampia testimonia l’interesse politico e istituzionale per un progetto che potrebbe valorizzare uno degli ecosistemi più rappresentativi dell’isola.

Il valore del dossier: un ecosistema unico e fragile

Il dossier presentato dal Comitato promotore racconta nel dettaglio la storia, la biodiversità e la complessità gestionale delle Saline di Sicilia, un’area in cui natura e attività umane convivono da secoli in equilibrio. Le saline rappresentano ancora oggi un ambiente produttivo, paesaggistico e culturale di straordinaria rilevanza, ma allo stesso tempo fragile e bisognoso di tutela.

Il riconoscimento MaB Unesco non è un semplice titolo onorifico, ma un vero strumento di protezione e sviluppo sostenibile. L’obiettivo è promuovere modelli di convivenza tra uomo e natura, valorizzare la biodiversità, rafforzare le reti di ricerca e sostenere la crescita consapevole delle comunità locali.

Un percorso che guarda al futuro

La candidatura delle Saline di Sicilia rappresenta un’opportunità storica per un territorio che, negli ultimi anni, ha visto crescere l’attenzione per il suo patrimonio naturale. L’incontro di Trapani costituirà una tappa fondamentale per definire gli ultimi passaggi tecnico–scientifici e avviare la fase finale dell’iter.

Un avvocato, un consulente del lavoro e un dirigente regionale per la giunta Termine

Fabio Termine potrebbe presentare i nuovi assessori direttamente in consiglio comunale, probabilmente nella seduta che sarà convocata a ridosso del Natale, forse il 22 dicembre.

All’ordine del giorno vi sono una serie di debiti fuori bilancio che vanno approvati e in tale occasione il sindaco potrebbe finalmente completare il suo nuovo esecutivo a distanza di quasi due mesi dalla crisi politica che ha portato alla revoca dei tre assessori Gulotta, Di Paola e Curreri tenendo fede alle sue recenti dichiarazioni di una giunta entro Natale.

La scelta dell’aula consiliare come luogo di presentazione dei nuovi assessori non sarebbe causale perché tutti i passi della crisi consumata in queste settimane sono sempre avvenute in sala Falcone Borsellino ed è proprio ai consiglieri che ora Termine rivolge lo sguardo per gli ultimi 18 mesi del suo mandato dove cerca nuovi numeri ed equilibrio per proseguire.

I consiglieri che vorranno appoggiare questa nuova “formula terminiana” sono quei “protagonisti” ai quali si ispira il primo cittadino che ha aperto il suo progetto anche alla società civile e il “toto assessori” nelle ultime ore si è fatto più spinto.

A quanto pare, Termine si sarebbe rivolto ad una dirigente regionale di lungo corso, Margherita Caracappa, a due professionisti, l’avvocato Maria Grazia Cascio e il consulente del lavoro Ludovico Moreno Luna, per ricomporre l’esecutivo. Due donne e un uomo sostituendo i tre licenziati, mantenendo i tre Francesco Dimino, Fabio Leonte e Salvino Patti e rinunciando ad Agnese Sinagra. Il settimo posto rimarrebbe al momento vacante per poi designarlo nei prossimi mesi in attesa anche di capire nuovi scenari e nuove dinamiche di aria. Sinagra non è detto che decida di lasciare, ma tutto sembrerebbe andare in questa direzione.

Se tutti e tre i papabili futuri assessori hanno già accettato l’incarico, e’ molto difficile da verificare in questo momento. Quel che e’ certo che ai tre e’ arrivata la proposta per sciogliere definitivamente la questione bisognerà attendere ancora almeno questo fine settimana.

Tutto esaurito per Hotel Paradiso di Scialo’, Fabio Venezia: “La gente vuole ridere” (Video)

E’ già sold out lo spettacolo “Hotel Paradiso”, il nuovo lavoro dell’associazione teatrale Scialò, in scena domani sera, alle 20.30, al Teatro Popolare Samonà.

I 700 posti a sedere del teatro sono stati interamente occupati nei giorni scorsi, confermando l’attenzione e l’interesse del pubblico per la nuova produzione del sodalizio costituitosi nel 2017.

La commedia, scritta e diretta da Tonino Genuardi, racconta la singolare vicenda di don Badassà, al secolo Baldassare Coppola, emigrato negli anni Cinquanta negli Stati Uniti d’America con l’obiettivo di migliorare la propria condizione economica e sociale, finendo invece per intraprendere una carriera criminale che lo porterà a diventare un boss.

Con lui tornano anche i due fedelissimi scagnozzi Vicenzu e Vicenzu, due “picciotti” goffi e irriverenti, destinati a diventare veri e propri incursori comici sulla scena. Attorno all’albergo ruotano storie, equivoci e situazioni che danno vita a una commedia dal ritmo serrato, capace di alternare leggerezza e ironia a momenti di riflessione.

“Hotel Paradiso” rappresenta la quinta produzione dell’associazione Scialò dopo “La Bugia dello zio Nicola”, “Silenzio, parla u mutu”, “Adoro il mio vicino” e “Per virtù dello spirito santo”, confermando il percorso di un teatro popolare che continua a trovare riscontro nel pubblico visto la risposta che come afferma stasera Fabio Venezia tra i fondatori del gruppo teatrale accompagnato da Alessandro Di Stefano.

“La gente e’ assettata – afferma Venezia – di teatro e vuole leggerezza e risate”.

In scena undici attori: Maria Luisa Santangelo, Fabio Venezia, Tonino Genuardi, Alessandro Di Stefano, Samuele Fazio, Marica Ribaudo, Carmelo La Greca, Daniela Venezia, Vissia Di Leo, Francesca Cirafisi e Donatella Cucchiara.
Le musiche originali sono firmate da Accursio Sclafani, mentre la scenografia è curata dallo stesso Genuardi.

Il tutto esaurito registrato per la serata di domani sera conferma, ancora una volta, la centralità del teatro popolare come spazio di incontro e partecipazione culturale per la città.

Spaccio a Partanna Mondello: arrestati due fratelli dopo una perquisizione

Un’operazione mirata della Polizia di Stato ha portato all’arresto di due fratelli conviventi e al sequestro di quasi 300 grammi di droga nel quartiere costiero palermitano. L’intervento, eseguito nell’ambito di un servizio di controllo integrato del territorio, segna un nuovo colpo allo spaccio a Partanna Mondello, area che negli ultimi mesi era già stata oggetto di attenzioni investigative.

Il blitz è stato condotto dagli agenti del Commissariato di Mondello, supportati dalle unità cinofile antidroga dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e da personale del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale. Una sinergia operativa che ha permesso di intervenire con precisione dopo una serie di riscontri e indizi raccolti nelle settimane precedenti.

La perquisizione e la scoperta della coltivazione domestica

Arrivati all’abitazione dei due fratelli, gli agenti hanno avviato una perquisizione che ha dato esito immediato. Nel bagno sono state trovate tre piantine di marijuana essiccata, per un peso complessivo di circa 100 grammi. Accanto allo stupefacente, era presente tutto il materiale utile al confezionamento delle dosi: bustine, strumenti di taglio e accessori tipicamente utilizzati per la vendita al dettaglio.

Non solo. La perquisizione ha permesso di scoprire anche un vero e proprio kit per coltivazione indoor, composto da lampada alogena, faretti, fertilizzanti e veli termici. Un setup che, secondo gli investigatori, indica un’attività continuativa e strutturata, non un semplice uso personale.

Hashish in panetti nascosto in una stanza adibita a deposito

La parte più consistente del sequestro è stata individuata in una stanza usata come deposito attrezzi. Qui gli agenti hanno trovato 186 grammi di hashish suddivisi in due panetti, pronti per essere immessi sul mercato. Un quantitativo che conferma l’ipotesi di una gestione attiva dello spaccio a Partanna Mondello, con la possibilità di rifornire una specifica area cittadina.

Arresto in flagranza e indagini sulla rete di distribuzione

L’intero materiale rinvenuto – stupefacente, strumenti di confezionamento e kit di coltivazione – è stato sequestrato. Per i due fratelli è scattato l’arresto in flagranza, mentre proseguono le indagini per chiarire a quale piazza cittadina fosse destinata la droga.

Gli investigatori stanno analizzando modalità e canali di distribuzione, con l’obiettivo di ricostruire eventuali collegamenti con gruppi attivi nello spaccio a Partanna Mondello e nelle aree limitrofe.

Open Day all’Amato Vetrano di Sciacca, la dirigente: “Servizi agli studenti e laboratori, la nostra un’offerta completa” (Video)

In occasione della festa di Santa Lucia, l’istituto “Amato Vetrano” a indirizzo di Sciacca apre le porte al pubblico con un open day dedicato alle tradizioni culinarie siciliane.

L’iniziativa si svolgerà sabato 13 dicembre e domenica 14, dalle ore 9 alle 14 nella sede di contrada Marchesa, ed è rivolta a studenti, famiglie e cittadini interessati a conoscere da vicino il percorso formativo dell’istituto.

Il programma della giornata prevede diverse attività legate alla tradizione gastronomica di Santa Lucia. In particolare, saranno organizzati laboratori di preparazione delle arancine, simbolo della ricorrenza, e momenti di degustazione della cuccìa di Santa Lucia, piatto tipico della tradizione siciliana. Non mancheranno approfondimenti e racconti dedicati alla storia e alle curiosità legate alla festa e alla cultura gastronomica dell’Isola.

Protagonisti dell’open day saranno gli studenti, che, guidati dai docenti, mostreranno come la passione per la cucina possa trasformarsi in un percorso professionale concreto, attraverso competenze tecniche, formazione pratica e valorizzazione delle tradizioni locali.

Per facilitare la partecipazione, è stato attivato un servizio ad hoc. Previsto infatti, un servizio di trasporto gratuito per raggiungere la scuola:

ore 10 partenza dal piazzale delle Terme

ore 11 partenza dal piazzale La Rosa–Perriera
Il rientro è previsto alle ore 13

L’open day rappresenta un’occasione per conoscere da vicino l’offerta formativa dell’istituto e per riscoprire, attraverso il cibo, una delle ricorrenze più sentite della tradizione siciliana.