Mercurio: “Lo Sciacca calcio ha possibilità di ripescaggio in Promozione”

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Lo Sciacca calcio ha perfezionato l’iscrizione nel campionato di Prima Categoria, ma ha buone possibilità di ripescaggio in Promozione. Lo ha detto Enrico Mercurio, presidente della società, questa mattina, a margine di una riunione in Comune con il sindaco Francesca Valenti per discutere della gestione dello stadio Gurrera. Mercurio si è detto soddisfatto delle risposte ricevute dal sindaco e soprattutto dello sblocco della situazione che consentirà alla società di presentare in Lega la documentazione riguardante l’impianto sportivo.

Un consorzio di progettisti e costruttori catanese realizzera’ i nuovi alloggi popolari di via Fani a Ribera

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L’Urega di Agrigento ha effettuato ieri sera l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto riguardante la demolizione e la ricostruzione dei sessanta alloggi popolari di largo Martiri e via Fani. Le opere saranno realizzate dal consorzio Stabile progettisti e costruttori di Maletto in provincia di Catania, che ha ottenuto un punteggio complessivo di 99,41 ed offerto un ribasso di poco inferiore al 34 per cento sull’importo complessivo dell’appalto di otto milioni e mezzo di euro. I lavori dovranno essere realizzati in due anni. Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace che oggi tira un sospiro di sollievo per lo sblocco dell’appalto che consentirà alle famiglie che sono state sgomberate per ordinanza dello stesso sindaco cinque anni fa, a causa della mancanza di agibilità e sicurezza delle strutture, di poter tornare ad avere una casa. Pace, dall’altro lato, analizza i costi del caso a carico del Comune di Ribera. Sedici mila euro al mese per cinque anni, è stato il costo che le casse comunali crispine hanno dovuto sopportare per garantire un’abitazione agli sfollati degli alloggi, dichiarati inagibili. Una vicenda burocratica dall’iter lunghissimo quello che ha riguardato gli alloggi dello Iacp. Ci vorranno altri due anni per la costruzione delle palazzine e adesso, Pace auspica che la ditta che si è aggiudicata i lavori, possa completare  anche prima del periodo  contrattuale.

Crocetta bacchettato dal ministro dell’ambiente Galletti sui rifiuti

Non si esclude il commissariamento, lo ha fatto chiaramente intendere il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti dopo aver bacchettato il governatore siciliano Rosario Crocetta per la gestione dei rifiuti in Sicilia con una lettera di avviso. “Facendo richiamo alla correttezza e alla trasparenza che hanno connotato il nostro rapporto, – ha scritto il ministro al governatore – mi vedo costretto a rappresentarti che, se a breve la Regione non riuscirà ad intraprendere percorsi concreti e decisivi verso la soluzione delle problematiche esistenti nell’assetto ordinamentale, organizzativo ed impiantistico, ricondurrò l’azione del Ministero all’ordinario esercizio dei poteri di vigilanza e controllo, propri della consueta attività dello Stato” “Come ti è noto – gli scrive – secondo le disposizioni vigenti, ho concesso un’ulteriore intesa ad un’ordinanza regionale, per far fronte alle emergenze nella gestione dei rifiuti in Sicilia, che all’evidenza non lasciano intravedere facili ed immediate risoluzioni, allo scopo indicando, come nelle due precedenti ordinanze, specifiche prescrizioni”. “Come ti è altrettanto noto – prosegue il ministro – l’ordinanza in argomento allo stato è sospesa a seguito del provvedimento emesso dal Tribunale Amministrativo Regionale, a seguito del ricorso presentato da una impresa proprietaria di un impianto di trattamento che si ritiene lesa dall’atto della Regione”. “Comunque, in disparte le sorti giudiziarie dell’ordinanza in discorso, – dice – non posso non rilevare e sottoporre alla tua attenzione quanto continuano ad evidenziare i miei uffici in ordine alla sostanziale inadempienza alla gran parte delle prescrizioni da me indicate e alle quali è subordinata la mia volontà di intesa a provvedimenti che competono alla Regione”.

Largo Martiri di via Fani: dopo due anni l’Urega ha affidato i lavori

“Finalmente si inizia a vedere uno spiraglio di luce nel calvario di 60 famiglie riberesi”. È così che stamattina Carmelo Pace ha commentato la notizia che la Commissione dell’Urega, dopo una serie di rinvii, ha espletato la procdura di gara, affidando alla ditta aggiudicataria l’appalto delle palazzine popolari di Largo Martiri di via Fani. “Siamo stati informati ieri – ha detto Pace – che dopo due anni l’Ufficio Regionale Gare ha affidato l’appalto”. Oltre a ringraziare il Prefetto Diomede, che sin dall’inizio della vicenda ha rappresentato un punto di riferimento per le famiglie interessate, il sindaco di Ribera ha ringraziato anche le famiglie per la pazienza e forza d’animo che hanno dimostrato in questi anni, non perdendo la speranza in una risoluzione certa della problematica.

L’assemblea dell’Ati, Lotà: “La strada della risoluzione del contratto è ormai tracciata”

youIl presidente dell’Ati, Vincenzo Lotà, intervenendo in merito all’assemblea di ieri sera, afferma che non era all’ordine del giorno la risoluzione del contratto con Girgenti Acque, ma l’esame del parere reso dall’avvocato Mazzarella. Lotà, comunque, parla di una linea verso la risoluzione del contratto ormai tracciata, ma che si potrà intervenire non appena, a breve, sarà acquisita tutta la documentazione dai singoli Comuni. Intanto, il presidente di Girgenti Acque, Marco Campione, in una dichiarazione pubblicata oggi dal Giornale di Sicilia, afferma che nessun rilievo è stato effettuato a Girgenti Acque né dai commissari né da Lotà, giudicando strano l’iter che sta seguendo l’Ati che prima decide di procedere verso la risoluzione e poi cerca gli elementi per poterla deliberare.

Inchiesta antimafia “Eden 5 – Triokola” a Sambuca, disposte 18 archiviazioni

Archiviazione per 18 sambucesi che erano indagati nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Eden 5 – Triokola” che, lo scorso anno, aveva portato anche ad alcune misure cautelari. Accogliendo la richiesta della Dda,   il giudice del Tribunale di Palermo Filippo Serio ha disposto l’archiviazione sia per tre sambucesi che erano stati raggiunti da misura cautelare, annullata pochi giorni dopo dal Tribunale del Riesame, che per altri 15 che erano stati destinatari di avviso di garanzia. Archiviazione per Giuseppe Ciaccio, di 32 anni, difeso dagli avvocati Claudio Gallina Montana, Giuseppe Brancato e Valeria Maggio; Vincenzo Buscemi, di 63 anni, difeso dall’avvocato Antonino Augello; Luigi Alberto La Sala, di 32, difeso dagli avvocati Vincenzo Zummo e Luigi Sanniu.  La vicenda giudiziaria è rimasta circoscritta a tre posizioni, quelle di Andrea e Salvatore La Puma, di 70 e 41 anni, di Sambuca, padre e figlio,  condannati a 6 anni di reclusione,  e Giuseppe Genova, di 51 anni, di Burgio, condannato a 8 anni. Questa la decisione del giudice nel processo di primo grado, celebrato con il rito abbreviato.

Stalking, saccense deve stare ad almeno 100 metri da una donna

Prima è stato posto ai domiciliari e poi il giudice, in sede di convalida, ha disposto nei suoi confronti l’obbligo di mantenersi a una distanza non inferiore a 100 metri dalla casa e dai luoghi frequentati da una donna di Sciacca. La misura è stata adottata nei confronti del saccense Antonino Atria, di 54 anni, indagato per stalking. Avrebbe effettuato telefonate notturne, appostamenti sotto casa, mandato bigliettini a una donna per circa tre anni. In occasione dell’ultima iniziativa, qualche giorno fa, sono intervenuti i carabinieri che, nei pressi dell’abitazione della donna, lo hanno tratto in arresto. Poi il giudice ha disposto la convalida, ma stabilendo una misura meno afflittiva dei domiciliari: il divieto di avvicinamento alla donna. La Procura della Repubblica aveva chiesto il mantenimento dei domiciliari. Atria è difeso dall’avvocato Calogero Santangelo.

Risoluzione per inadempimento di Girgenti Acque, l’Ati va avanti con la raccolta probatoria, ma non delibera

E’ stato un lunghissimo pomeriggio ad Aragona, la riunione che si è svolta oggi pomeriggio nella sede dell’Assemblea territoriale idrica è iniziata alle sedici e terminata soltanto poco prima delle venti. Il tema che l’assemblea ha affrontato oggi pomeriggio è stato assai caldo, d’altronde,  come le temperature altissime registrate nelle ultime ore. Al tavolo del dibattito dei sindaci dell’agrigentino che costituiscono l’assemblea vi è stato ciò di cui  si discute da quando la privatizzazione dell’acqua in provincia è stata imposta e affidata al tanto contestato gestore idrico, ossia la risoluzione del contratto. Alla vigilia dell’incontro di oggi, annunciato da molti come il giorno decisivo per la svolta dei comuni sotto la gestione del gestore privato, l’Ati non ha deliberato per la risoluzione, ma preparato le basi per percorrere la via della risoluzione per inadempimento che una volta raccolto ulteriore materiale probatorio nei singoli comuni, ad integrazione di quanto fatto già dall’ufficio tecnico dell’Ati, permetterà poi immediatamente dopo il trenta settembre di procedere con la tanto attesa delibera. L’assemblea è giunta alla decisione di costituire una commissione tecnica per raccogliere gli ulteriori elementi probatori dopo aver esaminato il parere fornito nella consulenza tecnica che l’avvocato Giuseppe Mazzarella aveva consegnato il trentuno luglio scorso. Insomma, l’Ati vuole avere tutte le carte necessarie per quella che potrebbe trasformarsi poi in una grande battaglia legale. La sindaca Francesca Valenti che è partita alla volta di Aragona questa mattina, dapprima per partecipare al consiglio direttivo e poi nel pomeriggio all’assemblea dell’Ati e che in rappresentanza del comune di Sciacca, farà parte dell’ulteriore organo ristretto che l’assemblea oggi ha deciso di costituire per poter procedere alla raccolta probatoria, nell’intervista telefonica rilasciata a Risoluto.it così commenta le decisioni maturate oggi in seno all’Ati.

Accesso agli uffici comunali, il consigliere Curreri chiede l’applicazione dei regolamenti

Ex consiglieri ed ex amministratori, parenti e “amici di” che accedono agli uffici comunali non seguendo le regole e senza alcuna registrazione. Lo denuncia il consigliere comunale del M5S Alessandro Curreri che ha presentato una nota al sindaco per sollecitarlo ad eseguire l’applicazione dei regolamenti che disciplinano l’accesso agli uffici del Comune di Sciacca. “Non avviene alcuna registrazione  – ha detto il consigliere comunale in un’intervista a Risoluto.it – all’ingresso e non si segue quanto è scritto nel regolamento che già esiste ed è stato votato nel 2012. Questo non permette di poter verificare chi accede in determinati uffici in un dato momento. Potrebbe apparentemente sembrare una chiusura di questo Palazzo, ma si tratta di norme che garantiscono a tutti un accesso senza alcun privilegio per alcuni  e che rende molto più trasparente ciò che avviene all’interno di questo Palazzo “.

Caldo record, toccati 47 gradi a Sciacca

L’immagine che vi proponiamo è uno scatto della temperatura registrata circa un’ora fa una delle colonnine poste in Corso Vittorio Emanuele. Il caldo nelle ultime ore sta attanagliando l’Italia in generale con caldo record sopratutto in Sicilia. Un’ondata di calore di questo tipo non si registrava dal giugno 1982 e come quello di questi giorni è stato un evento meteorologico che ha interessato soprattutto l’Italia centro-meridionale, la Sardegna e la Sicilia. Questa ondata di calore risulta una delle più intense verificatesi nelle suddette aree assieme a quella altrettanto intensa del 2007. In Sicilia il giorno 25 giugno del 1982 la stazione meteorologica di Palermo Punta Raisi con 44,0 °C faceva registrare il proprio record di temperatura massima assoluta, mentre la stazione meteorologica di Catania Fontanarossa con 45,0 °C. Prima, ovviamente, dell’ondata di calore in atto in questi giorni, che sta battendo il record dell’estate del lontano ’82.