Mattarella oggi a Palermo per commemorare Pio La Torre e Rosario Di Salvo

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Il presidente della Republica, Sergio Mattarella oggi sarà a Palermo alle commemorazioni per il 35° anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo: il programma previsto nella giornata vedrà il Presidente partecipare prima alla scuola delle Scienze Giuridiche ed Economico Sociali di Via Maqueda, dove sarà scoperto un busto che raffigura La Torre, mentre al Teatro Biondo parteciperà alla manifestazione con la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi. Durante questa cerimonia sarà presentato il francobollo dedicato alle due vittime della mafia E’ previsto anche un intervento dei disabilidel comitato “Siamo handicappati, no cretini” che nei mesi scorsi hanno dato vita ad una protesta contro il presidente della Regione, Rosario Crocetta. I manifestanti sistemeranno le carrozzine vicino all’ingresso del teatro Biondo e proveranno a parlare col Presidente Mattarella.  I disabili siciliani si rivolgeranno di nuovo al Capo dello Stato invocando il suo intervento per sbloccare l’impasse sull’assistenza domiciliare.

Arrestato a Salemi latitante rumeno, era stato condannato per rapina

Sono scattate le manette ieri a Salemi per Iordache Palaloga, rumeno 30 anni, destinatario di mandato di arresto europeo per una rapina commessa in Romania e per la quale era stato già condannato ad un anno e  quattro mesi di reclusione. 

Il Commissariato di Castelvetrano, venuto a conoscenza della possibile presenza del latitante rumeno, ha avviato una frenetica attività di ricerca ed in lunghi appostamenti che hanno permesso l’individuazione e l’arresto del latitante. La presenza dell’uomo a Salemi era dissimulata dall’attività di pastore che svolgeva  nelle campagne salemitane. 

L’arrestato è stato associato al carcere di Trapani, in attesa dell’estradizione in Romania.

Al Tribunale di Sciacca al lavoro anche la Camera Civile

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Al Tribunale di Sciacca, è al lavoro anche la Camera Civile che ha appena costituito i suoi organi: presidente è stato eletto l’avvocato, Leonardo Palagonia. Tra i compiti che l’associazione di avvocati svolge vi è l’ottimizzazione dello svolgimento delle udienze civili, oltre che stimolare lo studio e l’approfondimento di tematiche legate al diritto civile.

Terme, Mistretta all’attacco di Fabrizio Di Paola: “Il suo dossier? È solo un fiume di parole”

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“Le Terme sono una priorità per il Movimento 5 Stelle, così come per tutti i saccensi”. Sceglie uno dei temi più delicati del dibattito politico Domenico Mistretta, candidato grillino alla carica di sindaco, per aprire la sua campagna elettorale. “E’ nostro obiettivo dialogare con i responsabili della liquidazione, vigilare perché le cose accadano e formulare, insieme alla città, soluzioni per quando le Terme saranno di gestione comunale”. Così Mistretta, per il quale “la chiusura delle strutture termali ha nomi e cognomi precisi, che di tanto in tanto sfilano a Sciacca, invitati e sostenuti da forze politiche locali che anche in questa tornata elettorale si ripresentano alla città. Ma con quale faccia possono chiedere il voto ai saccensi”?. L’obiettivo dei pentastellati è quello di far tornare le Terme al territorio di Sciacca, “senza se e senza ma”. Sul dossier di Di Paola, con l’elenco delle sue iniziative per salvare le Terme, Le proposte del Movimento 5 Stelle saccense arrivano a seguito della pubblicazione del dossier sulle Terme, quello firmato da Fabrizio Di Paola. “Abbiamo letto fiumi di parole, – concludono dal Movimento – ma è giunto il momento di guardare ai fatti. Con le parole si possono riempire dossier ma la città si aspetta ben altro. Non basta lamentarsi o fingere di ribellarsi alle scelte degli esponenti dei propri partiti.  A chi dice che le Terme sono un problema della Regione, noi rispondiamo che le Terme si trovano sul nostro territorio. E, pertanto, faremo di tutto per riprendercele”.  

L’incredibile odissea della gara per le case popolari di Ribera: c’è un esposto alla Procura di Sciacca

“Inaudita vergogna e indecenza”. Sono queste le parole utilizzate da Angelo Renda, coordinatore di Sinistra Italiana di Ribera ma, al tempo stesso, tra gli ex residenti degli alloggi popolari di Largo Martiri di via Fani, al centro di una vicenda divenuta ostaggio di una burocrazia dalla lentezza definita “irresponsabile ed esasperata”. Una gara d’appalto che l’Urega di Agrigento potrebbe affidare il prossimo 12 maggio. Gara finita perfino sulla scrivania di Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Oggi Renda ha presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Sciacca, al fine di accertare se vi siano responsabilità penali. “Da quattro anni  – riflette – 60 famiglie sono beffate e sradicate dai loro affetti più cari, dopo avere scoperto che la loro casa, acquistata con notevoli sacrifici (non tutti ne sono proprietari, ndr), è stata  costruita senza ferro e con cemento depotenziato. Oggi – conclude -la promessa di un’abitazione che non arriva mai è divenuta una chimera, un vero tormento”.  

Due auto in fiamme, si cerca ancora il piromane a Ribera

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 I militari dell’Arma pare stiano cercando di acquisire e passare in rassegna nuove immagini raccolte da sistemi di video sorveglianza pubblici e privati dopo i due incendi che hanno interessato  due autovetture la notte scorsa a Ribera. Le due auto, una Nissan Terrano e una Bmw sono andate a fuoco, a distanza di mezz’ora, una in via Termine, mentre l’altra in via Nenni, vie distanti tra loro mezzo chilometro.  Da alcuni mesi, a Ribera si registrano strani episodi di incendi alle vetture in strada. Anche per i due della scorsa notte, si tratterebbe di incendi dolosi, appiccati a vetture di persone incensurate e non legate tra loro apparentemente da nesso logico. Elemento quest’ultimo che aveva fatto propendere per l’ipotesi di un piromane seriale in azione nella cittadina crispina.  La scorsa settimana i Carabinieri della locale Tenenza, coordinati dalla Compagnia di Sciacca, avevano identificato e denunciato un uomo del posto, incastrato dalle telecamere, legato agli episodi incendiari.  Ma le nuove  fiamme, farebbero adesso perseguire l’ipotesi che l’autore o i presunti tali potrebbero essere ancora in azione. Si stanno adesso intensificando le indagini, e anche in questo doppio caso non è escluso infatti che le telecamere di video sorveglianza possano rivelarsi determinanti.   
 

Il Procuratore di Catania: “Ong italiane finanziate dai trafficanti di migranti”

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“A mio avviso alcune Ong potrebbero essere finanziate dai trafficanti e so di contatti. Un traffico che oggi sta fruttando quanto quello della droga”. E’ questa la frase rilasciata dal procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro ai microfoni di Agorà, trasmissione di Rai tre che ha intervistato il magistrato che ha aperto un’indagine sul tema.     “Forse la cosa potrebbe essere ancora più inquietante – ha aggiunto Zuccaro – si perseguono da parte di alcune Ong finalità diverse: destabilizzare l’economia italiana per trarne dei vantaggi”. 

Vigna con Marijuana, cinque arresti a Caltanissetta

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Coltivavano marijuana in mezzo ai filari di una vigna.  In cinque avrebbero portato avanti la coltivazione di ben dieci mila piante di marijuana. In manette sono finiti l’agrigentino Salvatore Celona, 71 anni, i palermitani Alessandro Lucera, 41 anni, e Davide Cardinale, 32 anni, gli egiziani Mohamed Ahmed Gamal Bakr, 28 anni, e Mahmoud Mohamed Hesham Metawaa, 18 anni, tutti domiciliati a Mazzarino. L’accusa è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, coltivazione di marijuana senza la necessaria autorizzazione e l’agrigentino anche di detenzione di arma clandestina e furto di energia elettrica. La coltivazione è stata scoperta dagli agenti della squadra mobile di Caltanissetta in contrada Brigadieci, a Mazzarino. “Sul posto – spiegano dalla questura – era stata realizzata anche una serra, che completava il ciclo produttivo: dal semenzaio, alle varie fasi della crescita delle piante fino al prodotto essiccato e finito”.    
 

Rifiuti: lavoratori Sogeir in arretrato di quattro stipendi, proclamati altri due giorni di sciopero

Altri due giorni di sciopero sono stati proclamati dagli operai della Sogeir, i quali hanno fatto sapere che si asterranno dal lavoro il primo maggio e il successivo giorno 15. Il primo stato di agitazione rientra in una protesta a livello nazionale, mentre quello del 15 maggio è stato proclamato per il mancato pagamento degli stipendi. Ad oggi i dipendenti della società dell’ex Ato Agrigento 1 (in liquidazione) devono riscuotere ben quattro mensilità. Per la prossima festività del primo maggio, dunque, si annunciano grossi disagi. I cassonetti dei rifiuti rischiano di restare colmi di spazzatura. Sarà l’ennesimo pugno nell’occhio della cultura dell’accoglienza turistica della città di Sciacca. Sullo sfondo c’è sempre il solito problema: il fatto che buona parte dei 17 comuni della società d’ambito non pagano quanto dovuto, mettendo così in difficoltà anche gli operai che lavorano nei comuni che sono in regola. Il prezzo dei disagi, dunque, viene fatto pagare a tutti. Ancora una volta protesta il comune di Sciacca, che confida in un ripensamento.

Fondazione Miraglia: “La vera storia del popolo siciliano non è quella di Riina e Provenzano”

Si è svolto questo mattina al Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Sciacca un incontro  tra gli studenti e l’onorevole Angelo Lauricella, presidente provinciale Anpi; Vito Sclafani, responsabile regionale Cgil Flai e Vito Sclafani, presidente associazione Reduci e Marinai D’Italia. L’incontro dal titolo “Storia di uomini giusti caduti per il bene ed il futuro del popolo siciliano” è stato organizzato dalla Fondazione Accursio Miraglia di Sciacca che nel corso di questo 2017 sta continuando la sua attività in occasione dei settanta anni dell’assassinio del sindacalista saccense.