Abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva: tre condanne inflitte dal Tribunale di Sciacca

Abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Sono questi i reati per i quali il Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca Alberto Davico ha inflitto la condanna a dieci mesi ciascuno (pena sospesa) dell’ex ingegnere capo del comune Giuseppe Di Giovanna, dell’attuale dirigente del settore Urbanistica Giuseppe Bivona e del funzionario dell’Ufficio tecnico comunale Accursia Giuseppa Russo. Nei confronti dei pubblici dipendenti è stata disposta anche l’interdizione dai pubblici uffici, che sarà esecutiva in caso di sentenza definitiva. Il procedimento, celebrato col rito abbreviato, è scaturito dal sequestro giudiziario, avvenuto nel giugno del 2014, di una villa in fase di ultimazione di proprietà dell’ingegnere Di Giovanna. Edificio situato tra la via Lido e la via Allende, sul belvedere, nella parte sottostante la panoramica della Perriera. Con la sentenza pronunciata oggi il Giudice ha anche disposto un ordine di demolizione del fabbricato in questione, che scatterà eventualmente dopo 180 giorni dal momento in cui la sentenza diventa definitiva. Le difese (avvocati Maurizio Gaudio e Giovanna Maria Craparo per gli architetti Bivona e Russo, Giovanni Vaccaro e Michele Monteleone per Giuseppe Di Giovanna) hanno già annunciato appello. I lavori della villa iniziarono a seguito del rilascio, da parte del Comune, della relativa concessione edilizia. Sulla base dello strumento urbanistico vigente quell’area è edificabile, ma solo attraverso l’approvazione di specifici piani di lottizzazione convenzionati o sulla base delle previsioni di un piano particolareggiato che, nel caso della costruzione di questa villetta, non c’erano. La pubblica accusa, sostenuta dal Sostituto procuratore della Repubblica Michele Marrone, non ha contestato la conformità della costruzione al progetto, ma la legittimità del titolo autorizzativo.

Dimezzate le postazioni 118 in Sicilia, l’allarme del M5S

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Secondo il M5S, il nuovo piano sanitario siciliano, dimezzerebbe le postazioni 118 in Sicilia.  Saranno 29 le postazioni soppresse in provincia di Palermo. “Più che una sforbiciata – scrive in una nota il Movimento – quella che si abbatterà a stretto giro di posta (entro il 31 dicembre 2017) sulle ambulanze di soccorso avanzato, di soccorso di base e auto mediche della Sues, sarà una mannaia. Delle 251 postazioni attive prima del varo della rete, solo 125 resteranno in vita a regime, il resto sarà soppresso, con tutte le conseguenze che si troveranno a scontare soprattutto gli abitanti dei Comuni più penalizzati dal punto di vista orografico e dei collegamenti stradali”.
 

Protesta delle guardie giurate siciliane

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In Sicilia sono 5 mila le guardie giurate che rischiano di perdere il lavoro. E quelle che ancora hanno un’occupazione non se la passano benissimo. “E’ boom di massimi ribassi e di piccole aziende che violano i contratti”, il grido dall’allarme di Fisascat e Uiltucs. Contro tutto questo, domani alle 9, in centinaia, da tutta l’Isola raggiungeranno il capoluogo per scendere in piazza. L’appuntamento è in piazza Croci, da dove partirà il corteo verso la prefettura. Il motivo della protesta è legato ai massimi ribassi e alle violazioni contrattuali che stanno mettendo in ginocchio un settore che conta 5 mila dipendenti in Sicilia.
 

Il Presidente Mattarella sarà a Palermo per ricordare La Torre e Di Salvo

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Ci sarà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, venerdì 28 aprile alla manifestazione in ricordo del 35esimo anniversario dell’uccisione di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. La cerimonia si terrà alle 11 al Teatro Biondo. Parteciperanno anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli; la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi; il governatore siciliano, Rosario Crocetta; il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone; l’arcivescovo di Palermo, don Corrado Lorefice; il sindaco Leoluca Orlando; le autorità militari, esponenti della magistratura e una delegazione di sindaci siciliani.
 

Il Comune di Caltabellotta approva entro i termini il bilancio di previsione e con un avanzo di tre milioni di euro

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Il Comune di Caltabellotta è l’unico della zona e tra i pochissimi della Sicilia ad avere approvato il bilancio di previsione 2017 entro il 31 marzo scorso, il termine ultimo imposto dalla Regione. E questo risultato è stato conseguito nonostante il taglio di 370 mila euro disposto nel 2016, dalla Regione che non ha trasferito la quarta trimestralità. Nelle casse dell’ente ci sono anche tre milioni e cento mila euro di avanzo di amministrazione.

Dopo il successo dell’allevatore di lumache il comune di Burgio aiuta i giovani imprenditori

Si intitola “Fiducia ai giovani” il progetto del comune di Burgio che assegna un contributo a fondo perduto di 1.000 euro per ogni nuova iniziativa commerciale o imprenditoriale organizzata sul territorio. L’idea è venuta al sindaco Vito Ferrantelli, che ha predisposto un manifesto affisso sui muri del paese. Un’iniziativa che Ferrantelli ha spiegato con la necessità di dare uno stimolo ai ragazzi di Burgio a costruirsi un futuro, senza bisogno di emigrare. Mille euro, alla fin fine, rappresentano solo un simbolico aiutino. Che, però, stando a quanto risulta, starebbe già registrando diversi riscontri. Anche se bisognerebbe capire quali siano, oggi, le richieste del mercato e, magari, indirizzare in maniera un po’ più coerente i possibili nuovi investimenti. Ma tant’è. A Burgio, d’altra parte, la voglia dei giovani di mettersi in gioco non manca. Lo ha dimostrato negli anni scorsi il caso di Ciro Miceli, che nel 2014 ha deciso di abbandonare l’odissea degli insegnanti precari per mettere su un allevamento di lumache. Con grande successo. Ferrantelli vorrebbe che ci fossero altri coraggiosi come lui, ed è disposto ad aiutarli. Tanto è vero che nel prossimo bilancio di previsione l’amministrazione ha deciso di aumentare la posta del sostegno a nuove attività avviate da giovani, fino a 10 mila euro.

Sequestro al patrimonio del cugino di Matteo Messina Denaro

La Direzione investigativa antimafia  di Trapani ha eseguito la confisca del patrimonio mobiliare, immobiliare e societario ascrivibile a Giovanni Filardo, imprenditore edile originario di Castelvetrano  già in carcere e cugino di primo grado del latitante Matteo Messina Denaro. Filardo era stato arrestato nel 2010, con le accuse di concorso in associazione mafiosa e di essere componente del mandamento mafioso di Castelvetrano, oltre che di aver perpetrato estorsioni, incendi, interposizione fittizia di valori e di avere agevolato la latitanza di Matteo Messina Denaro. Con lo stesso provvedimento emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani è stata disposta per Filardo la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora per quattro anni.  Il cugino del boss momentaneamente sta scontando una pena per una condanna a 12 anni e sei mesi di reclusione.  La confisca che tocca il suo patrimonio, è nata da indagini economico-patrimoniali delegate alla Dia dalla Procura della Repubblica di Palermo.  I sigilli sono così scattati a una impresa edile a responsabilità limitata, 23 tra mezzi d’opera, automezzi e autoveicoli, un fabbricato rurale, 7 appezzamenti di terreno, una villa con finiture di pregio, un fabbricato ad uso abitativo e ben 4 conti correnti bancari.

Incarico da 40 mila euro a professionisti per il viadotto Cansalamone, in 13 si fanno avanti

Per l’incarico da 40 mila euro per una valutazione delle condizioni statiche e sismiche per la riapertura del viadotto Cansalamone al Comune di Sciacca sono arrivate 13 offerte. Il Comune vuole realizzare i  lavori con i 2 milioni e 930 mila euro previsti dal Patto per il Sud e, intanto, cerca professionisti qualificati da consultare. Si tratta di una indagine conoscitiva per individuare operatori economici disponibili a svolgere la valutazione delle condizioni statiche e sismiche per la riapertura al traffico veicolare del viadotto che è chiuso dal 2012.  Il professore Pasquale Mancuso a seguito di uno studio approfondito aveva evidenziato criticità del viadotto, ma il Comune, nei mesi scorsi, dopo l’inserimento dei fondi tra quelli del Patto per il Sud, ha deciso di seguire un’altra strada puntando alla riapertura al transito se altre valutazioni tecniche lo consentiranno e senza impegno a pagare i professionisti perchè non si tratta di una gara. La decisione sull’incarico è attesa nei primi giorni del prossimo mese di maggio.

Asta fallimentare, una società agrigentina acquista la Cantina Enocarboy

Una società agrigentina del settore edile, la Cds, ha acquistato, all’asta fallimentare, al Tribunale di Sciacca, lo stabilimento enologico Enocarboy di via Lioni. La cantina, per molti anni, ha rappresentato un punto di riferimento, a Sciacca, in questo settore, fino al fallimento, nel 2010. La cantina è stata acquistata per un milione e 400 mila euro. I debiti ammontano a circa 3 milioni di euro. Giudice delegato Francesca Cerrone e curatore il commercialista di Canicattì Rita Amato. Due le offerte che erano state presentate. In qualche occasione, nel passato, si è parlato di un possibile interesse del Comune di Sciacca, per la realizzazione, in quella zona, di un parcheggio, ma non è mai stata presentata alcuna offerta.

L’ex procuratore di Sciacca Carmelo Carrara indagato con la moglie per illeciti albergo diffuso a Sambuca

L’ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo e anche procuratore a Sciacca negli anni ’90, insieme alla moglie, l’ex assessore regionale Ester Bonafede, attuale vice commissario dell’Udc in Sicilia, sono coinvolti in uno dei filoni dell’indagine avviata dai pm di Firenze sugli appalti Anas. Tuttavia, la tranche siciliana dell’inchiesta non riguarderebbe gli appalti Anas, ma presunti illeciti per la costruzione e realizzazione di un albergo diffuso a Sambuca di Sicilia. I lavori nel borgo agrigentino sono opera di un imprenditore turistico e prevede la costruzione di una trentina di immobili siti centro storico del paese, un progetto finanziato con Fondi Europei e di cui la moglie di Carrara, è il direttore dei lavori. Carara,  invece e’ al momento un funzionario regionale