Cento anni di copioni del Carnevale di Sciacca nel libro a cura di Giuseppe Verde

Il testo in dialetto costituiva il vero aspetto forte del carro o della mascherata. E’ ciò che emerge nella pubblicazione a cura di Giuseppe Verde e promossa dall’assessorato al turismo del Comune di Sciacca che è stata presentata questa sera nell’ex chiesa di Santa Margherita. Una raccolta di oltre 130 copioni che Giuseppe Verde con un lavoro certosino ha scovato negli archivi del Comune di Sciacca, dell’Azienda di Cura Soggiorno e Turismo e da privati. Sono in tutto circa 1344 pagine masterizzate in un cd allegato al volume. Grazie a questo lavoro di raccolta e studio, Verde ha potuto operare anche una distinzione tra un vecchio e nuovo Carnevale che lo studioso ha fissato negli anni 1982-1983, ossia quando ebbe inizio un progressivo ammodernamento della festa e una radicale trasformazione della stessa. “Era giusto recuperarli, tutelarli e diffonderli – dice l’autore – Nel panorama dei vari carnevali di Sicilia e d’Italia, quello di Sciacca trova il suo punto di forza nella bellezza compositiva del carro e nella redazione di copioni in tono satirico”.

Sulla Videosorveglianza a Fontana Calda Caracappa rilancia: “La realizzeremo in due mesi”

Il vice sindaco di Sciacca, Silvio Caracappa, respinge le accuse sull’impianto di videosorveglianza che non è stato ancora realizzato in contrada Fontana Calda e promette: “Lo realizzeremo nei prossimi due mesi”. Caracappa è l’amministratore comunale che più degli altri si è occupato della vicenda, ma il risultato non è ancora arrivato e il comitato di quartiere Fonta Calda Locogrande ha protestato. “E’ stato fatto un sopralluogo dalla Polizia municipale – dice il vice sindaco – che ha accertato la necessità di attivare un contatore Enel solo per quest’impianto ed un collegamento con i ponti radio che è possibile effettuare. Entro un paio di mesi tutto sarà completato con la realizzazione dell’impianto. Puntiamo poi ad intercettare fondi europei per un più ampio progetto che comprenda anche altre zone agricole della città”. Contro Caracappa, per questa vicenda, si sono scagliati i gruppi consiliari di opposizione.

Mandracchia nuovo presidente delle Cantine Riunite Sciacca Terme, dove ora potrebbe sorgere anche un oleificio

È Paolo Mandracchia il nuovo presidente delle Cantine Riunite Sciacca Terme, il sodalizio nato agli albori degli anni Duemila dalla fusione delle due storiche cooperative “Grappolo d’oro” e “Coldiretti”. Una realtà che, nelle aspettative del territorio, avrebbe dovuto recuperare il terreno perduto nei confronti delle realtà vitivinicole vicine, Menfi su tutte. Obiettivo che, tuttavia, non è stato raggiunto. Le gestioni che si sono succedute in questi anni non sono riuscite a garantire un adeguato reddito ai soci, il cui numero nel frattempo è precipitato da 700 a 250 circa. Compito della nuova amministrazione, dunque, sarà quello di programmare un rilancio della struttura. Al momento presso le Cantine Riunite Sciacca Terme i soci ammassano circa 20 mila quintali di uva da cui, però, si produce prevalentemente prodotto sfuso, mentre è ancora assai limitata la produzione in bottiglia, che è poi quella che garantisce una presenza competitiva sui mercati. Stando alle indiscrezioni, per riuscire nell’intento di riscattare economicamente l’opificio, Mandracchia avrebbe allo studio l’ipotesi di intervenire con una parziale riconversione dell’impianto che si trova lungo la strada Sciacca-Caltabellotta, con l’innesto di altre attività legate alla trasformazione dei prodotti agricoli, a partire da un frantoio. Ricordiamo, infatti, che Mandracchia, che è a capo dell’Unione Coltivatori Italiani di Sciacca, è anche presidente dell’Unione Produttori Olivicoli, un’altra cooperativa che raggruppa oltre un migliaio di soci, una rappresentanza più che significativa dei 7000 ettari di uliveto presenti a Sciacca, anche se diversi soci sono di altre zone: Burgio, Caltabellotta, Lucca Sicula, Menfi e Villafranca. Oltre a Paolo Mandracchia gli eletti nel nuovo Cda delle Cantine Riunite Saccensi sono Giovanni Craparo (vice presidente), Antonino Caracausi, Sebastiano Puccio e Caterina Santangelo.

Torna potabile l’acqua a Sambuca, ma scoppia il caso. Girgenti acque accusa il sindaco: “Analisi favorevoli già da 6 giorni”

Torna potabile l’acqua erogata nel comune di Sambuca di Sicilia. Lo fa sapere Girgenti acque, facendo seguito alla revoca dell’ordinanza del 14 febbraio firmata dal Sindaco Leo Ciaccio, quella che era stata emanata a seguito dell’accertato inquinamento idrico, che per diverse ore aveva reso anche necessaria l’interruzione della fornitura idrica in quel comune. Girgenti acque però tiene a precisare che già lo scorso 17 febbraio aveva comunicato al sindaco che i nuovi campioni d’acqua prelevati ed analizzati dalle sorgenti avevano evidenziato parametri già conformi alla legge, chiedendo dunque già sei giorni fa che il sindaco revocasse l’ordinanza in questione. Cosa però evidentemente avvenuta soltanto ieri. Sembra, questo, un modo per da parte di Girgenti acque di “bacchettare” l’amministrazione belicina che, secondo i tecnici della società che gestisce le risorse idriche, avrebbe già potuto chiudere l’emergenza. Una considerazione, questa, destinata a dare vita ad una polemica, posto che Leo Ciaccio non è certamente uno dei sindaci “amici” di Girgenti acque e che, anzi, non esita a rilevare le inadempienze dell’ente gestore.

Giornata di prevenzione cardiologica gratuita sabato a Ribera

0
Continua l’attività di prevenzione promossa dall’associazione onlus “A Cuore Aperto”, presieduta dal cardiochirurgo professor Giovanni Ruvolo, nell’ambito del progetto “Scopriamo l’aneurisma dell’aorta ascendente”,. Le visite si terranno a Ribera, sabato 25 febbraio a partire dalle 8.30 nei locali della Chiesa della Madonna del Rosario . Si tratta di una nuova giornata di prevenzione gratuita cardiovascolare e screening diabetologico. Si effettueranno visite con ecocardiogramma color doppler. L’iniziativa è promossa anche con la collaborazione dell’associazione onlus “Noi ci siamo”, presieduta da Maria Garuana. Alla giornata di prevenzione sarà presente anche il professor Orazio De Guilmi, presidente dell’Associazione regionale Diabetici e Celiaci “Danilo Dolci”.

Il Comitato Fontana Calda: “Abbandonati dal Comune di Sciacca”

0
Dopo due anni i residenti nella contrada Fontana Calda-Locogrande di Sciacca attendono ancora l’attivazione di un impianto di sorveglianza nella zona da parte del Comune. Il progetto è stato concordato dall’amministrazione cittadina e dal comitato di quartiere dopo la rapina e di numerosi furti messi a segno nella zona negli ultimi anni. Il comitato ha già stanziato la somma di cinque mila euro, ma il Comune non ha disposto alcun intervento. Adesso, i residenti pagano un’agenzia di vigilanza per controllare la zona.

Magistrato del Tribunale di Agrigento, tra i fermati della Narcotici di Palermo

C’è anche un magistrato tra i fermati dei giorni scorsi della Narcotici della squadra mobile con uno spacciatore, a Palermo.

Ha chiesto di non occuparsi più di penale ed è stato trasferito al settore civile il giudice di Agrigento. E’ stato il presidente del tribunale di Agrigento, Pietro Falcone ad adottare il provvedimento d’urgenza e ha fatto partire la segnalazione disciplinare, alla procura generale della Cassazione e al ministro della Giustizia. Intanto, il giudice si è messo in ferie. Il suo nome è nella lista dei clienti eccellenti finiti nell’ultima indagine antidroga della procura di Palermo. Tra gli altri consumatori anche un giovane avvocato che si faceva portare la cocaina da un cliente, direttamente in studio; ma anche una giovane che utilizzava un telefonino intestato alla Corte dei Conti per contattare il pusher. Poi, un politico e un giornalista, anche loro chiamavano con cellulari di servizio per comprare la dose giornaliera, telefoni intestati alla Regione Siciliana

Tempi di prescrizione cambiati: compagnia assicurativa non informò il cliente, condannata dal Tribunale di Sciacca

Nel 2005 un saccense stipulò una polizza assicurativa con la Posta Vita Spa. Deceduto nel 2008, solo quattro anni dopo la moglie e i due figli rivendicarono la riscossione del premio maturato dall’uomo. Ma la compagnia si oppose al risarcimento, sostenendo l’avvenuta prescrizione dei termini, fissati in un biennio. Insomma: quella del loro congiunto si era trasformata in una “polizza dormiente”, premio, dunque, versato al “Fondo per l’indennizzo dei risparmiatori vittime di frodi finanziarie”, istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ne è scaturito un procedimento giudiziario, culminato nei giorni scorsi con un pronunciamento del Giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Filippo Lo Presti, che ha dato ragione agli eredi, condannando la Posta Vita Spa a pagare loro una somma di poco superiore ai 20 mila euro, ossia l’ammontare del premio previsto dalla polizza. Il Giudice ha significato che non solo la nota informativa allegata alla polizza rassicurava il contraente che Posta Vita Spa avrebbe applicato il diverso termine prescrizionale di dieci anni, ma che in ogni caso non era stato rispettato l’impegno assunto nel 2010 dalla stessa compagnia con l’Autorità Garante del Mercato in base al quale avrebbe dovuto comunicare ad personam gli effetti del nuovo obbligo stabilito dalla legge (ossia la riduzione dei termini prescrizionali da 10 a 2 anni), avvisando il contraente del fatto che, mutando il precedente impegno aziendale, alla scadenza della prescrizione biennale la polizza sarebbe stata senz’altro considerata come “dormiente” e quindi devoluta al Fondo. I familiari dell’assicurato hanno dunque denunciato la violazione dell’obbligo di informazione previsto dal contratto a suo tempo stipulato. I tre eredi nel processo contro la compagnia assicurativa, sono stati assistiti dal legale della “Federconsumatori” di Sciacca, l’avvocato Luigi Licari con la consulenza esterna dell’avvocato Paolo Porretta del foro di Sciacca.

Domani sera la musica dei Tinturia per riaccendere la festa del Carnevale a Sciacca

I Tinturia in concerto a Sciacca in piazza Angelo Scandaliato domani sera. “È un evento nell’evento – dichiara l’assessore allo Spettacolo Salvatore Monte – Il concerto lancia i quattro giorni conclusivi del Carnevale di Sciacca, dopo i primi due giorni di festa lo scorso fine settimana. Domani l’attesissimo concerto dei Tinturia e  Lello Analfino. La band ci porterà tanta energia e ottima musica. Ci divertiremo e balleremo con loro in piazza Scandaliato, cuore del Carnevale di Sciacca. Ci caricheremo in attesa della ripresa della festa”. L’inizio dello show musicale è previsto alle ore 21.

Acqua pubblica, sindaci e comitato Inter.co.pa. chiedono all’Ati maggiore determinazione nei confronti di Girgenti acque

0
L’Associazione Territoriale Idrica presieduta dal sindaco di Menfi Enzo Lotà si faccia rispettare di più, sia più aggressiva nei confronti di Girgenti acque, e metta in campo iniziative forti per liberarsi della gestione della società di Aragona.

È questa la posizione di diversi sindaci, da Nuccio Sapia di Casteltermini a Vito Ferrantelli di Burgio, da Leo Ciaccio di Sambuca a Paolo Fantauzzo di Grotte. Posizione espressa durante la seduta del Consiglio comunale di Montevago, a seguito dell’emergenza idrica nel comune del sindaco Margherita La Rocca Ruvolo. Posizioni

Occorre, secondo questi sindaci, considerare, attraverso la valutazione di uno studio legale, la possibilità di procedere alla risoluzione o rescissione del contratto in essere con Girgenti acque fino al 2037. Una posizione che oggi il portavoce del comitato intercomunale per l’acqua pubblica Franco Zammuto definisce “appassioanta e arrabbiata”, condividendola in toto.

Lotà ha fatto sapere di intendere lavorare in favore della riduzione delle tariffe idriche, sia agendo sul governo della Regione, sia su Siciliacque, di cui la multinazionale francese Veolia è socia al 75%. Da Girgenti acque l’Ati chiede una nuova carta dei servizi e un nuovo regolamento d’utenza. Tutto questo, però, rischia di non essere sufficiente a giudizio del portavoce del Comitato intercomunale per l’acqua pubblica Zammuto, che si schiera con i sindaci che chiedono di intervenire con maggiore determinazione su Girgenti acque, adottando provvedimenti anche sulla base del fatto che al momento la magistratura, nell’ambito di indagini sull’ente gestore, ha anche sequestrato ben 12 depuratori in provincia