Esplode un contenitore della birra durante l’incendio al “Porticello” di Sciacca, per fortuna nessun ferito (Video)

Mentre i vigili del fuoco spegnevano l’incendio che ha distrutto, nel pomeriggio di oggi, il ristorante “Al Porticello”, in località Stazzone, è pure esploso un contenitore della birra. Per fortuna nessun ferito. Il contenitore è schizzato in aria per parecchi metri e poi è finito accanto a un mezzo dei vigili del fuoco.

Le operazioni di spegnimento procedono e vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza la struttura che risulta fortemente danneggiata.

Questo ristorante ha rappresentato la storia della città di Sciacca. Ha ospitato, negli anni Sessanta, il cast del film “Sedotta e Abbandonata”. Un pezzo di storia di Sciacca spazzata via da un brutto incendio.

Incendio a Sciacca, in fiamme il ristorante “Il Porticello” (Video)

Un vasto incendio è divampato questo pomeriggio nello storico ristorante “Il Porticello”, situato nel quartiere dello Stazzone a Sciacca. Le fiamme si sono propagate rapidamente e abbracciano tutta la struttura che si trovava su area demaniale.

Ore 16:47 – Sul posto i vigili del fuoco e agenti del commissariato di polizia di Sciacca. Le cause dell’incendio restano ancora ignote.

Ore 17:47 – Mentre i vigili del fuoco spegnevano l’incendio che ha distrutto la struttura è pure esploso un contenitore della birra. Per fortuna nessun ferito. Il contenitore è schizzato in aria per parecchi metri e poi è finito accanto a un mezzo dei vigili del fuoco.

Le operazioni di spegnimento procedono e vigili del fuoco stanno mettendo in sicurezza la struttura che risulta fortemente danneggiata.

Ore 20:35 – Soltanto questa sera, dopo ore di intervento da parte dei vigili del fuoco, la via Lido Esperando, allo Stazzone, è stata riaperta al transito delle auto. Le fiamme hanno aggredito prima il tetto, che ha ceduto, e poi inghiottito l’intera struttura.

I vigili del fuoco hanno lavorato fino a sera con tre squadre, di Sciacca, Agrigento e Santa Margherita Belice, per spegnere l’incendio. In azione anche la Protezione civile e autobotti messe a disposizione dal Comune di Sciacca.

Adesso la struttura non c’è più e bisognerà accertare le cause dell’incendio per poi pensare alla rimozione di quel che è rimasto.

Intanto, da più parti, sui social, compreso il comitato del Borgo dello Stazzone, arrivano messaggi di vicinanza alla famiglia Marino, proprietaria del locale che ha rappresentato, per 60 anni, la storia della città.

Il portafortuna metà saccense e metà tedesco dei Mondiali 2006 torna sulle pagine della Gazzetta

Sono passati 18 anni da quando Christian Kutemeyer era finito sulle pagine della Gazzetta dello Sport fotografato insieme alla sua famiglia allo stadio a tifare Italia nelle prime partite all’inizio dei Mondiali di calcio di Berlino 2006. Il bambino di allora, e’ figlio di un medico tedesco, Cord Kutemeyer e della saccense Viza Pantano.

La sua foto, a dieci anni, sorridente con la bandiera tricolore sul capo e le gote dipinte era diventata simbolo portafortuna di quei Mondiali che hanno visto l’Italia trionfare.

Quando nel 2006 il bel faccino di Christian uscì sulla prima pagina della testata nazionale, le copie del giornale andarono a ruba a Sciacca.

Oggi che l’Italia torna a giocare in Germania in occasione degli Europei, i giornalisti della Gazzetta dello Sport sono andati a ricercare la mascotte del tempo con quella bella storia della sua famiglia, meta’ tedesca e meta’ italiana. Un modo per esorcizzare il cammino degli Azzurri e perché no portare nuovamente bene alla Nazionale.

Oggi Christian ha 28 anni, vive a Stoccolma con la fidanzata svedese conosciuta in Canada ed e’ un affermato professionista, consulente della Inverto, filiale della Boston Consulting, e al giornale sportivo che e’ tornato a parlare di lui ha raccontato di tifare per il Borussia Dortmund e della Juve e naturalmente per l’Italia. Secondo Christian, come nel 2006 la squadra italiana viene sottovalutata, ma ha un grande potenziale.

Christian con la sua famiglia adesso

Abita in una zona senza condotta idrica, ma per accertarlo Aica chiede il bonifico

Non riesce a spiegarsi perché un sopralluogo per accertare ciò che dalla documentazione e’ gia’ chiaro e perché l’utente è costretto a pagare ben 65 euro per una semplice constatazione che potrebbe tranquillamente essere sostituita da un’autodichiarazione. Se lo chiede da stamattina Francesco Barbata, saccense che abita in via Carcossea, a centinaia di metri dalla condotta e che pertanto, fino ad oggi ha approvvigionato la sua abitazione servendosi dei mezzi privati, ma che adesso con il nuovo sistema dovra’ prima censirsi.

Ed era proprio quanto aveva intenzione di fare questa mattina quando si è recato allo sportello del gestore idrico in città per il censimento e si è ritrovato nell’ufficio con altri 30 cittadini e due soli impiegati. Dopo le ore di attesa, gli è stato spiegato che bisogna effettuare un bonifico da 63 euro circa ad Aica per il sopralluogo e far pervenire via Pec la modulistica completa di documento di riconoscimento, codice fiscale, consenso ai dati, concessione edilizia, conformità dell’impianto idrico, copia del titolo di proprietà dell’immobile.

“Sono tornato a casa – ha raccontato – e sono andato a vedere la tabella F del regolamento utenza , e non c’è alcun chiarimento sul perché di quello che viene chiamato “diritto fisso di preventivo” , e perché chi non è raggiunto dalla rete idrica per censirsi ed accedere alle forniture con autobotte debba comunque essere tenuto a versare questo diritto fisso di preventivo. Cosa dovrebbero preventivare se già sappiamo che la rete idrica da me è distante centinaia di metri?”.

Nella stessa situazione di Francesco Barbata in questo momento a Sciacca si trovano tante persone. Chi prima si approvvigionava tramite i privati perché sfornito di rete o non allacciato che in base al nuovo accordo, invece deve essere totalmente gestito da Aica.

“Sarebbe bastato – fa notare Barbata – inserire nella documentazione da fornire una autocertificazione dove ognuno dichiara che non è asservito da rete idrica e che se dichiara il falso , in caso di controlli a campione, verrà’ perseguito a norma di legge come in caso di dichiarazioni mendaci. Invece, hanno pensato bene di fare pagare circa 63 euro a famiglia, su un bene primario come l’acqua in un momento di crisi. Vergogna Aica – conclude – ma soprattutto vergogna agli amministratori comunali che hanno firmato quel patto scellerato senza verificare tutte queste cose e che, di fatto, hanno così fatto privatizzare un bene pubblico come l’acqua”.

La rabbia di Barbata non finisce qui. Allo sportello Aica lo stesso, ha chiesto di sapere quanto costerà adesso un’autobotte d’acqua e con quali modalità. Domande rimaste per il momento, senza alcuna risposta.

Siccità in Sicilia, la Regione chiede il riconoscimento di circostanze eccezionali al Ministero della Sovranità agricola

A causa della grave siccità che colpisce la Sicilia da circa un anno, una delle peggiori degli ultimi cinquant’anni, la Regione ha avanzato una richiesta formale all’Unione Europea e al Ministero della Sovranità agricola, alimentare e forestale per il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e circostanze eccezionali su tutto il territorio siciliano, in conformità con il regolamento UE 2021/2116.

Nella seduta di giunta di ieri pomeriggio, il presidente della Regione, Renato Schifani, che attualmente detiene anche la delega di assessore all’Agricoltura, ha presentato e fatto approvare una proposta basata su una documentazione dettagliata. Questa documentazione evidenzia una significativa riduzione delle risorse idriche negli invasi e un contesto generale che colloca la Sicilia in una “zona rossa” per carenza d’acqua, al pari di paesi come Marocco e Algeria. La situazione si è ulteriormente aggravata nelle ultime settimane a causa dell’indisponibilità di acqua per l’irrigazione nei bacini.

Le stime per il settore agricolo e zootecnico sono allarmanti. Si prevede una perdita media del 50% della produzione in uno scenario di scarse precipitazioni estive, e fino al 75% se queste non dovessero verificarsi. 

“Dopo avere dichiarato lo stato di calamità naturale per danni all’agricoltura il 9 febbraio e ottenuto dal Consiglio dei ministri il riconoscimento dello stato di emergenza di rilievo nazionale il 6 maggio scorso, la situazione di estrema gravità che ci troviamo ad affrontare ci impone questo ulteriore passo per sostenere le nostre aziende agricole e gli allevamenti”, ha affermato il governatore Schifani. “Il mio governo è impegnato su più fronti per contrastare la mancanza d’acqua, ma è necessario che tutte le istituzioni, comprese quelle europee, dimostrino concretamente attenzione e sensibilità per una emergenza che va affrontata in modo corale”.

Il riconoscimento delle condizioni di forza maggiore e di circostanze eccezionali dal primo luglio 2023 a maggio 2024 permetterà alle imprese agricole e zootecniche siciliane di usufruire di deroghe in alcuni ambiti della Politica agricola comune. Queste deroghe includeranno la possibilità di non applicare determinati vincoli a pascoli e terreni, continuare a beneficiare di aiuti, e rinviare pagamenti, sanzioni e oneri.

Sciacca, altro incontro in municipio per il servizio autobotti e ancora fumata nera (Video)

Stenta ad entrare a regime il nuovo servizio a chiamata unica tramite Aica del servizio sostitutivo di autobotte a Sciacca.

Ieri una nuova riunione in Comune alla quale hanno partecipato anche i rappresentanti degli amministratori di condominio e ovviamente le parti in causa, ovvero i vertici Aica e i titolari delle ditte private di trasporto dell’acqua a Sciacca. Incontro che non ha prodotto alcun risultato come ha spiegato Ezio Di Prima ai nostri microfoni stamane e che spiega i problemi al momento, registrati con condomini in attesa da giorni del servizio sostitutivo.

Quindici giorni fa, si era pervenuti ad un accordo tra i titolari delle ditte ed Aica sollecitato dal consiglio comunale straordinario, ma che a distanza di giorni, non ha risolto i disservizi ancora in atto.

Intanto, i consiglieri comunali dei gruppi di opposizione hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione urgente di una conferenza dei Capigruppo per affrontare la grave situazione idrica in cui versa la città.
I consiglieri hanno evidenziato che, facendo seguito alla seduta di Consiglio Comunale aperto sul tema crisi idrica, tenutosi alla presenza dei vertici di AICA e dell’ATI, le problematiche, che in detta sede erano state evidenziate, allo stato non risultano essere superate.
“La grave crisi idrica – scrivono – che sta affrontando la città e che sta mettendo in ginocchio le famiglie e tutti i settori produttivi della stessa necessita un monitoraggio costante, ed in ragione di ciò si ritiene essenziale un ulteriore intervento dell’organo polito maggiormente rappresentativo”.
Il presidente accogliendo la richiesta ha fissato la data per la conferenza dei Capigruppo per venerdì prossimo alle ore 10:30.
I consiglieri hanno chiesto al Presidente che l’invito fosse girato ai vertici dell’AICA e dell’ATI, interlocutori necessari.

Saccense vince ‘ntinna a mare” a San Vito Lo Capo (Video)

Gaspare Sclafani, detto “Asparinè”, pescatore di Sciacca, di 50 anni, si è aggiudicato la vittoria della ‘ntinna a mare a San Vito Lo Capo, il tradizionale gioco tipico dei borghi marinari siciliani che consiste nell’acciuffare una bandierina posta all’estremità di una trave in legno cosparsa di sapone.

La prima bandiera è stata presa da lui, al secondo giro è arrivato in punta toccando la bandiera non prendendola di sua spontanea volontà solo per ringraziare il pubblico di San Vito per la possibilità data, al terzo giro non gli è stata data la possibilità di ributtarsi per dare l’opportunità ad altri di vincere.

“Asparine'” inoltre, e’ un veterano dello stesso gioco a Sciacca che si è aggiudicato tantissime volte e al quale partecipa da quando era un ragazzino.

Droga in casa, sambucese condannato dal Tribunale di Sciacca

Mario Gallina, di 49 anni, di Sambuca, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 12 mila euro di multa al termine di un processo per droga celebrato, con il rito abbreviato, dinanzi al gup del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella. Il pubblico ministero, Roberta Griffo, aveva chiesto 4 anni e 6 mesi, mentre il difensore, l’avvocato Calogero Santangelo, l’assoluzione, puntando sull’uso personale, e in subordine i minimi di pena.

Gallina era accusato di avere detenuto, nella propria abitazione, occultati all’interno di un beauty-case, di cui avrebbe tentato di disfarsi, mezzo panetto di hashish, pari a 56 grammi lordi, e tre involucri di cocaina per un totale di poco meno di 15 grammi.

I fatti si riferiscono al 9 giugno dello scorso anno quando i carabinieri erano impegnati a Sambuca in altra attività riguardante furti di moto. A questi fatti Gallina è del tutto estraneo, ma quella mattina mentre operavano per la vicenda riguardante le moto i militari si sono imbattuti anche nel quarantanovenne che è rimasto coinvolto nel sequestro di sostanza stupefacente e per il quale la Procura della Repubblica di Sciacca aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato. La difesa, con l’avvocato Calogero Santangelo, ha avanzato richiesta di abbreviato e adesso si è concluso il primo grado di giudizio.

Più urgenti le strade che i capannoni del Carnevale, emendamento dei consiglieri Blo’ e Brucculeri

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I consiglieri comunali del gruppo misto Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’ hanno presentato un emendamento al programma triennale delle opere pubbliche, al Documento Unico di Programmazione e al Bilancio di previsione.
“Un buon pater familias – scrivono i due in una nota stampa – che abita con il proprio nucleo familiare in una casa con infiltrazioni d’acqua sul tetto e con servizi igienici non decorosi che non gli permettono ricevere ne
ospiti, ne amici nella propria abitazione, non penserebbe mai di spendere delle risorse economiche della propria famiglia, per l’acquisto di un garage per usarlo per poche
settimane all’anno per attività ludiche, anziché mettere in sicurezza e risolvere i problemi urgenti e prioritari della propria casa coniugale. Purtroppo questo non avviene per il nostro sindaco che dovrebbe essere guidato a “ fare delle scelte che farebbe un qualsiasi buon padre di famiglia”, per la propria comunità, che è quello di allocare le risorse disponibili del
bilancio comunale, secondo il criterio delle priorità e esigenze del proprio territorio rilevata la necessità di intervenire urgentemente e prioritariamente sulla manutenzione della viabilità interna e sulla valorizzazione e recupero di beni culturali e ambientali, al fine anche di rendere più attrattiva turisticamente la nostra della città e contemporaneamente ridurre i rischi di incidente si propone di variare i documenti”.
I due propongono in particolare di spostare l’intervento per la “realizzazione dei capannoni da destinare alla costruzione dei carri allegorici” di euro 1.800.000,00 previsto nell’annualità 2024 all’annualità 2025 modificando la fonte di “finanziamento da mutuo” a “risorse derivanti da entrate aventi destinazione vincolata”(fondi comunitari, nazionali) e inserire nell’annualità 2024 la manutenzione straordinaria della
viabilità” di euro 1.800.000,00 da finanziare con entrata da mutuo i cui lavori devono essere compatibili con il vincolo di destinazione dell’imposta di soggiorno
che finanzia le rate di mutuo.

Nominati i nuovi manager della Sanità siciliana, verifica annuale degli obiettivi su liste d’attesa.

La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, ha confermato nei ruoli i già commissari straordinari, ad eccezione di quello dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga.

Questi i nomi e le destinazioni dei nuovi direttori generali designati nelle aziende sanitarie provinciali: Daniela Faraoni all’Asp di Palermo, Giuseppe Cuccì all’Asp di Messina, Giuseppe Capodieci all’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra all’Asp di Caltanissetta, Mario Carmelo Zappia all’Asp di Enna, Giuseppe Drago all’Asp di Ragusa, Alessandro Caltagirone all’Asp di Siracusa, Ferdinando Croce all’Asp di Trapani.

Questi, invece, i manager delle aziende ospedaliere: a Palermo, Walter Messina all’Arnas “Civico” e Roberto Colletti agli Ospedali riuniti “Villa Sofia-Cervello”; a Catania, Giuseppe Giammanco all’Arnas “Garibaldi” e Salvatore Emanuele Giuffrida al “Cannizzaro”; a Messina, Catena Di Blasi al “Papardo”. Nei policlinici: Maria Grazia Furnari a Palermo e Giorgio Giulio Santonocito a Messina. In precedenza, erano già stati nominati Gaetano Sirna al Policlinico di Catania e Maurizio Letterio Lanza all’Irccs “Bonino Pulejo” di Messina.

Entro 15 giorni dalla firma dei contratti, i nuovi manager dovranno procedere alla nomina dei direttori sanitari e amministrativi, già selezionati dalla Regione.

In merito al nuovo schema di contratto, è previsto che, entro trenta giorni dall’insediamento, i direttori generali predispongano un apposito piano operativo di governo e di recupero delle liste d’attesa che dovrà essere approvato dall’assessorato della Salute. Tra le novità, anche il necessario conseguimento del cento per cento delle azioni previste dal cronoprogramma del Piano operativo regionale (Por) della Missione 6 – Salute del Pnrr.

Via libera, dunque del governo al conferimento degli incarichi di direttore generale delle Aziende e degli enti del Servizio sanitario regionale. Approvato pure il nuovo schema di contratto dei manager che prevede, per volere del presidente della Regione Renato Schifani, obiettivi specifici e concreti specialmente sulla riduzione delle liste d’attesa, con un monitoraggio trimestrale e una verifica annuale del raggiungimento degli stessi, a pena di decadenza automatica dei direttori generali anche dopo il primo anno dall’insediamento.