Sciacca, si montano i varchi elettronici per la Ztl anche in via Licata

Niente transenne e Polizia municipale che sorveglia i varchi nelle zone a traffico limitato del centro storico di Sciacca. A breve, dopo il corso Vittorio Emanuele anche in via Giuseppe Licata. Questa mattina è iniziato il montaggio.

Il Comune ha deciso già da tempo di acquistare varchi elettronici con annessi pannelli luminosi in corrispondenza degli ingressi della Ztl all’intersezione tra piazza Friscia e corso Vittorio Emanuele e tra via Incisa e piazza Rossi. Adesso sono arrivati anche quelli per la via Giuseppe Licata.

I pannelli attraverso una telecamera rilevano anche il passaggio delle auto e pertanto quelle non autorizzate saranno multate. Un’iniziativa quella adottata che si muove in continuità con quanto annunciato dalla giunta Termine in campagna elettorale e cioè di un centro storico quanto più possibile libero dalle auto.

“Maltrattamenti alla compagna, minacciata con un coltello”, saccense condannato

Il Tribunale di Sciacca ha condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione un saccense di 33 anni accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna che avrebbe anche aggredito, mordendola, e in almeno due occasioni minacciandola con un coltello da cucina.

L’imputato, che è sottoposto a custodia cautelare in carcere, è stato condannato anche perché avrebbe minacciato la donna di diffondere, attraverso il proprio telefono cellulare, foto e video che la ritraevano in atteggiamenti sessualmente espliciti, costringendola in più occasioni ad omettere di presentare querela nei suoi confronti. I fatti al centro del processo si riferiscono agli anni dal 2021 al 2023.

L’imputato è stato condannato anche al risarcimento del danno subito dalla parte civile per la cui liquidazione si è rimesso al competente giudice civile.

Il pm aveva chiesto 6 anni e 8 mesi di reclusione, mentre per la difesa, con l’avvocato Accursio Gagliano, tra i due giovani ci sarebbe stata una relazione malata, fatta di litigi continui, ma senza aggressioni alla ragazza. L’imputato ha respinto in aula l’accusa di avere picchiato la giovane.

Scontro al consiglio comunale sulla crisi idrica a Sciacca, sindaco polemizza con l’opposizione

0

Nessuna decisione presa e seduta del consiglio comunale interrotta per mancanza del numero legale, fatto venire meno dai banchi dell’opposizione al termine delle richieste di comunicazioni. Il dibattito sulla grave crisi idrica in atto in città ha segnato l’ultima sessione di lavori in aula Falcone-Borsellino, seduta caratterizzata dalla presenza, tra il pubblico, dei titolari delle ditte private di trasporto di acqua in stato di agitazione da lunedì scorso a cause della riduzione della portata di approvvigionamento del flusso idrico presso li bocchettone della contrada Sovareto dove i mezzi vengono riempiti.

Una vertenza che ha ulteriormente complicato lo stato della crisi idrica a Sciacca dove i turni di distribuzione si sono allungati a causa del razionamento.Tanto che la questione e’ stata portata all’attenzione dell’amministrazione con la richiesta di chiarimenti, ma non tramutata in alcun atto o provvedimento.

A indisporre nel corso della seduta, nata seppur sotto i migliori auspici con le comunicazioni trionfalistiche sul finanziamento destinato alle Terme, e’ stato l’intervento del sindaco etichettato da tanti consiglieri comunali come ” inutile” e non “propositivo”. Termine è riuscito a fare peggio nel corso del secondo intervento. E’ qui che il primo cittadino ha attaccato l’opposizione, rea a suo dire di non aver portato idee. Ne e’ scaturito uno scontro serrato trae le parti

Non si e’ fatta attendere la replica dai banchi dell’opposizione affidata a Ignazio Bivona, Calogero Bono, Filippo Bellanca, Carmela Santangelo, Giuseppe e Clelia Catanzaro e Lorenzo Maglienti che non hanno gradito la replica del primo cittadino giudicata stavolta scomposta e inopportuna per i continui riferimenti al passato.

Chiarissima invece, la posizione del consigliere Fabio Leonte che intervenuto dai banchi della maggioranza, ha definito quella che secondo lui è l’unica via percorribile per risolvere il problema degli autobottisti, ovvero procedere alla convenzione con il gestore idrico, ipotesi che invece i consiglieri di opposizione nelle loro analisi avevano ampiamente trovato non appetibile per gli imprenditori per i risaputi debiti finanziari di Aica.

Discussione sulle comunicazioni che si è esaurita con un nulla di fatto. A uno a uno, i consiglieri di opposizione hanno lasciato l’aula facendo venire meno il numero e l’intera sessione di lavoro.

Tremilaquattrocento ore di formazione al “Don Michele Arena” di Sciacca con il Pnrr (Video)

Sono numeri importanti quelli registrati al “Don Michele Arena” di Sciacca tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha finanziato i progetti che si sono svolti durante l’anno scolastico in diverse tranches.

Cento gli esperti coinvolti per i progetti, 60 interni e 40 esterni, 500 attestati di partecipazione rilasciati agli alunni che vi hanno preso parte e 3400 ore di formazione totali.

I progetti che mirano alla lotta alla dispersione scolastica come ha spiegato oggi la dirigente scolastica Daniela Rizzuto, a conclusione di uno dei corsi, ha rappresentato una opportunità per gli alunni di cimentarsi e scoprire diversi ambiti: dal teatro alla vela, dal giornalismo alla musica, dal calcio alla fotografia, dall’arte all’animazione turistica.

E’ stata proprio la dirigente a partecipare oggi alle battute finali del progetto sul giornalismo al tempo dei social.

L’importanza della comunicazione, il mondo dell’informazione iper connessa e tutte le ricadute nella vita degli adolescenti e di tutti noi: sono alcune delle tematiche affrontate durante il corso di 24 ore che ha visto la professoressa Loredana Marsala, tutor del progetto, affiancare la giornalista Giovanna Venezia.

Durante il percorso laboratoriale, il gruppo di alunni coinvolti e’ stato protagonista e parte attiva dell’intero progetto con simulazioni, esercitazioni, momenti di dibattito e confronto.

Malta dona un’opera di Pippo Vaccaro a Papa Francesco

0

Mercoledì 29 maggio, durante un’udienza privata in Vaticano, una delegazione maltese ha presentato direttamente a Papa Francesco un’opera d’arte di notevole significato. Si tratta di un ritratto intitolato “Il Papa Medita”, dipinto dall’artista Pippo Vaccaro, di Sambuca, un luogo di grande rilevanza artistica.

Un omaggio da La Valletta

La tela, dalle dimensioni di 40×50 cm, è stata presentata a nome di tutta la cittadinanza de La Valletta, la capitale di Malta, come simbolo di omaggio e rispetto verso il Pontefice. Tra i membri della delegazione maltese, figura anche il sindaco de La Valletta.

Il legame artistico e culturale

Oltre alla consegna dell’opera a Papa Francesco, è prevista l’installazione di un altro dipinto di Vaccaro nella chiesa principale della capitale maltese. Questa mossa consoliderà ulteriormente il legame artistico e culturale tra l’artista da Sambuca e La Valletta, evidenziando l’importanza della produzione artistica locale.

Un gesto di profonda reverenza

L’opera di Vaccaro, rinomato per l’intensità e la profondità dei suoi dipinti, rappresenta un gesto di profonda reverenza nei confronti del Santo Padre, che ha molto apprezzato, da parte della comunità maltese. La sua presentazione durante un’udienza privata sottolinea l’importanza del messaggio che trasmette.

Un tributo artistico a San Domenico

Parallelamente alla donazione a Papa Francesco, un altro dipinto dell’artista, dedicato a San Domenico a cavallo, sarà collocato nella chiesa principale di La Valletta, arricchendo il patrimonio artistico della città e rafforzando il legame tra arte e spiritualità.

Emergenza idrica, Pace: “Due milioni di metri cubi d’acqua della diga Castello per l’irrigazione”

“In data odierna il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti ha provveduto a rielaborare i dati già forniti, applicando una direttiva emergenziale dell’Autorità di Bacino ed individuando così un ulteriore volume disponibile che permette di poter utilizzare una parte dell’acqua presente nella Diga Castello per fini agricoli. Si tratta di oltre 2 milioni di metri cubi del prezioso liquido per uso emergenziale. Questa disposizione, che ribalta una precedente nota che ne limitava l’utilizzo, risulta fondamentale per consentire agli agricoltori, soprattutto quelli della provincia di Agrigento, di irrigare le proprie colture nei prossimi mesi”. E’ quanto ha dichiarato stasera l’onorevole Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars.

“Adesso la stessa Autorità di bacino – aggiunge Pace – ha richiesto al Consorzio di bonifica di voler determinare la quantità di acqua occorrente per garantire le irrigazioni di soccorso per l’intero comprensorio e, contestualmente, all’Aica di dichiarare la profondità entro cui le pompe riescono ad estrarre l’acqua ad uso potabile. Attraverso questi dati, che dovranno essere comunicati quanto prima, si avrà un quadro ancora più chiaro della situazione e si potrà procedere alle determinazioni del caso. Gli agricoltori, pertanto, avranno le risorse idriche per provvedere le irrigazioni di emergenza e, contestualmente verrà garantita la dotazione di acqua potabile, già assegnata, fino a dicembre.”

Ortopedia di Sciacca, non più in servizio da giugno i 2 medici in pensione

I due medici in quiescenza e tornati a lavorare presso l’ unità operativa di Ortopedia del “Giovanni Paolo II” di Sciacca hanno presentato il recesso e i due pensionati erano tornati a lavorare rispondendo alla ricerca dell’Asp avviata qualche mese fa per mancanza di specialisti.

Gli specialisti con una missiva indirizzata al direttore della testata, spiegano le ragioni del loro recesso.

“Lo scorso 23 maggio – scrivono – convocati dal commissario straordinario, abbiamo appreso che il contratto sottoscritto … da altri ” è troppo esoso e che pertanto la delibera che stava alla sua base doveva essere … riformulata”.

“Nonostante – aggiungono – la nostra disponibilità a rivedere le modalità che ci venivano proposte, senza rinuncia al pregresso, ci trovammo innanzi ad un rigido diniego. Il giorno dopo, il 24 maggio, abbiamo preannunciato il recesso. L’Autorità adita sentenzierà. E così il prossimo 10 giugno sarà il nostro ultimo giorno di collaborazione con l’ente. Con quello stesso che mentre ad AG parlava con noi per ottenere una riduzione del dovuto a PA trattava e/o concludeva con altri medici di altra struttura palermitana buttando a mare i colleghi diretti dal dottor Franco Raso in uno a questi due “vecchi” ma ancor validi Medici Ortopedici”.

Infine i due medici che tra pochi giorni lasceranno il servizio: “Ringraziamo tutti – concludono – specie gli utenti-pazienti con i quali abbiamo preso atto della crescente e grandissima distanza tra Sciacca ed Agrigento alimentata dalla lontananza/assenza delle nostre istituzioni e delle varie aggregazioni presenti. Eccezion fatta della “Capurro”. L’unica che, al tempo, ci ha ringraziato ed incoraggiato. Ai nostri Concittadini un caloroso grazie”

Nicolò Testone e’ il nuovo direttore della neuropsichiatria infantile di Agrigento

Nuovo direttore dell’Unità Operativa Complessa “Coordinamento N.P.I.A.” dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento e’ Nicolò Testone, neuropsichiatra infantile, vincitore di un concorso conclusosi nel mese di novembre 2023 e nominato formalmente con un provvedimento deliberativo dello scorso febbraio.

Il neodirettore è stato ricevuto quest’oggi dal commissario straordinario dell’ASP di Agrigento, Giuseppe Capodieci, e dal direttore sanitario aziendale, Emanuele Cassarà, per la formale sottoscrizione del contratto con il quale assume l’incarico quinquennale. L’U.O.C.

Testone, dopo un periodo necessario all’acquisizione dei nulla osta amministrativi da parte dell’Azienda da cui proviene, l’AULSS 1 “Dolomiti”, prenderà servizio a partire dal primo giugno prossimo ad Agrigento.

Già primario di neuropsichiatria infantile presso l’ospedale “San Martino” di Belluno.

L’U.O.C. Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza afferisce al Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento diretto dal dottor Leonardo Giordano.

Acqua della diga Castello per l’irrigazione, la Regione: “Decide Autorità di Bacino”

Convogliare l’acqua dell’invaso Gammauta usata per la produzione di energia, che viene attualmente dispersa, verso la diga Castello per poi renderla disponibile a scopi irrigui nell’Agrigentino. Sono questi i termini di un accordo, pronto per la sottoscrizione, tra l’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ed Enel Green Power.

Si tratta di una delle azioni messe in campo dall’assessorato dopo gli input ricevuti nel corso degli incontri con le comunità locali sulla disponibilità delle risorse idriche della diga Castello. Sempre su questo fronte il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti, gestore dell’invaso, ha comunicato all’Autorità di Bacino sia il volume disponibile per l’uso potabile (pari a 2,343 milioni di metri cubi) sia la capacità di emergenza (2 milioni di metri cubi), cioè quella quota da prelevare in situazione di eccezionale gravità. Sarà poi l’Autorità a valutare l’eventuale assegnazione di una parte di questa riserva di emergenza a usi irrigui e i prelievi saranno costantemente monitorati per non compromettere la funzionalità della diga.

Poca acqua a Sciacca e protestano anche i ristoratori, autobottisti dall’avvocato (Video)

I titolari delle ditte che forniscono a Sciacca acqua con autobotte questa mattina sono andati dall’avvocato. Si sono rivolti allo studio legale Di Paola che sta studiando la vicenda. Gli autobottisti non sono favorevoli alla convenzione con Aica. Stasera annunciano la loro presenza in consiglio comunale assieme a titolari di attività che lamentano disagi nell’approvvigionamento idrico.

Gli autobottisti, fermi oggi per il quarto giorno, lamentano la scarsa pressione alle bocchette di località Sovareto e questo determina per loro disagi nel caricamento dei mezzi.

Oggi si fanno sentire anche i ristoratori. Enzo Recca, che gestisce una trattori nella zona portuale, è preoccupato: “Con l’acqua ogni tre giorni siamo in difficoltà – dice – e lanciamo un appello a trovare una soluzione. Mai a Sciacca c’era stata una crisi come quella che stiamo vivendo”.