“Non sei sola”, iniziativa dell’Interact e dell’Ordine degli Avvocati di Sciacca contro la violenza (Video)

In campo anche i giovani, a Sciacca, contro la violenza, e questa volta anche con una campagna di informazione affidata all’Interact. Il gruppo dei giovani del Rotary, in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati, è impegnato nel progetto “Non sei sola”.

“Dobbiamo diffondere la cultura della legalità e soprattutto dell’aiuto nei confronti dell’altro”, dice Carmela Bacino, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Sciacca. “La nostra è una campagna di sensibilizzazione – dice Giorgia Bacchi, dell’Intercat – contro la violenza che può riguardare tutti, non soltanto le donne.

Nei volantini che distribuiremo in città sono descritti i gesti di aiuto che bisogna compiere quando ci si trova in pericolo”.

Per l’Ordine degli Avvocati con il presidente, Carmela Bacino, ha collaborato l’avvocato Viola Tortorici, che si occupa di Pari opportunità.

Tutti gli ADAS obbligatori da Luglio 2024 sulle auto

Fra pochi mesi tutte le vetture dovranno essere prodotte con alcuni ADAS (Advanced Driver Assistance Systems) obbligatori; questo decreterà la sparizione di alcuni modelli e il rinnovamento di altri.

A partire da Luglio 2022, ogni vettura o furgone di nuova omologazione (e da luglio 2024 ogni veicolo che verrà immatricolato per la prima volta) deve essere dotato di un mix di equipaggiamenti di serie (definiti ADAS obbligatori appunto), di una scatola nera e superare dei test di sicurezza anti investimento per i pedoni.
Il General Safety Regulation 2 (GSR2), Regolamento Europeo per la Sicurezza Stradale, ha stabilito l’elenco di dotazioni minime di sicurezza per gli autoveicoli.

L’obiettivo principale di questo cambiamento sostanziale nella dotazione delle vetture è quello di ridurre gli incidenti stradali, e di conseguenza morti e feriti, aumentando la sicurezza. Al momento l’Europa è già il continente più sicuro dal punto di vista della sicurezza stradale ma l’obiettivo è quello di scendere sotto le attuali 51 vittime per milione di abitanti (il Nord America ne conta 121).
Ciò avrà anche un impatto economico positivo grazie ai costi (indiretti e diretti) che vengono sostenuti a causa dei sinistri e alla riduzione dei premi assicurativi. aumentare la sicurezza e diminuire morti e feriti sulle strade.

Ecco quali sono gli ADAS obbligatori da Luglio 2021 e a cosa servono.

ADAS obbligatori dal 2024: quali sono e a cosa servono

Frenata automatica

Grazie a un sensore, posto sul lato anteriore della vettura, vengono rilevati pedoni, veicoli o ciclisti che si trovano sulla stessa traiettoria dell’auto e che, pertanto, potrebbero essere investiti.
Il sensore avvisa il guidatore tramite suoni, segnale visivo o tattile e, nel caso di mancata reazione da parte del conducente, attiva i freni in maniera autonoma evitando completamente l’urto o riducendone la gravità.
La frenata automatica funziona tra i 10 e i 60 km/h evitando l’impatto.

ISA – Intelligence Speed Assistant

L’assistenza intelligente alla velocità funziona grazie a una telecamera che leggendo i limiti di velocità indicati sui segnali stradali, avvisa il conducente del superamento della velocità consentita.

L’ISA si attiva all’avvio del veicolo, si può disattivare e in alcuni sistemi di secondo livello, la velocità dell’auto può essere adeguata a quanto rilevato.

Predisposizione per l’etilometro

L’“alcolock” o “dispositivo di blocco dell’ignizione” è una tecnologia utilizzata per prevenire la guida in stato di ebbrezza.
Il guidatore deve soffiare in un’apposita cannuccia o alcolometro integrato nel veicolo e se il tasso alcolico nel sangue supera una determinata soglia, il motore non si avvierà.

Questa tecnologia è stata adottata in diversi paesi, in particolare nei Paesi nordici come la Svezia e la Norvegia, ma anche in Francia e in alcune parti del Canada e degli Stati Uniti. È spesso utilizzata in veicoli commerciali o in casi in cui ci sono stati precedenti di guida in stato di ebbrezza.
Da Luglio 2024 le auto devono essere predisposte per una sua rapida installazione.

Protezione extra

Ridurre i danni a pedoni e ciclisti in caso di investimento è diventato un punto focale nella progettazione dei veicoli. Le case automobilistiche stanno esplorando soluzioni come parabrezza più flessibili o addirittura sistemi di rilevamento e frenata automatica per evitare o ridurre l’impatto in caso di collisione con pedoni o ciclisti.

Le auto vengono progettate con zone di assorbimento dell’energia, sistemi di airbag più sofisticati e design strutturali che mirano a deviare e assorbire meglio l’impatto per ridurre al minimo le lesioni in situazioni di collisione laterale.

Mantenimento corsia

Il sistema di mantenimento della corsia è una tecnologia avanzata di assistenza alla guida progettata per aiutare a prevenire cambi di corsia involontari o pericolosi.
Questo sistema non solo avvisa il conducente quando l’auto sta deviando dalla corsia senza l’uso dell’indicatore di direzione, ma può anche intervenire attivamente per mantenere l’auto all’interno dei limiti della corsia.

In genere, il sistema funziona attraverso una combinazione di telecamere e sensori che monitorano le linee della strada. Se rileva che l’auto sta per lasciare la corsia senza l’attivazione dell’indicatore di direzione e se il conducente non corregge la traiettoria, il sistema può attivare leggeri interventi di sterzata o di frenata per ricondurre l’auto all’interno delle linee della corsia.

Questa tecnologia è progettata per funzionare entro determinati limiti di velocità, solitamente compresi tra i 65 e i 130 km/h, e può variare a seconda del modello e del costruttore dell’auto.

Monitoraggio dell’attenzione

I sistemi di monitoraggio dell’attenzione controllano il comportamento del conducente, analizzando i modelli di guida e i movimenti del veicolo. Un indicatore di sonnolenza potrebbe essere una serie di movimenti anomali del volante, come una rotazione progressiva seguita da una brusca correzione o controsterzata. Questo pattern può essere interpretato come un segnale di potenziale sonnolenza o di perdita di concentrazione del conducente.

Altri segnali che possono essere monitorati includono variazioni nella stabilità della guida, deviazioni dalla corsia, tempi di reazione più lenti o irregolarità nel comportamento di guida. Questi sistemi utilizzano sensori all’interno dell’auto per rilevare questi modelli e, se rilevano segni di sonnolenza o affaticamento, possono emettere avvisi acustici, visivi o addirittura attivare funzioni di assistenza alla guida per prevenire situazioni pericolose.

Retrocamera posteriore

L’approccio normativo dell’Europa verso la sicurezza dei veicoli è spesso incentrato sugli obiettivi di sicurezza piuttosto che prescrivere tecnologie specifiche. Nel caso del avviso di presenza di persone o oggetti durante la retromarcia, l’obiettivo è garantire che ci sia un avviso adeguato al conducente per ridurre il rischio di incidenti durante questa manovra.

Mentre l’Europa non prescrive un sistema specifico per fornire questo avviso, richiede che durante la retromarcia l’auto sia dotata di un dispositivo che avverta della presenza di persone o oggetti nella zona circostante. Questo può essere implementato attraverso diverse tecnologie, ma le telecamere e i sensori di distanza sono le soluzioni più comuni utilizzate dalla maggior parte dei costruttori.

Panic Stop

La modalità di lampeggio delle luci di stop durante una frenata d’emergenza è una misura aggiuntiva di sicurezza per aumentare la visibilità e la consapevolezza degli altri veicoli sulla strada. Quando le luci di stop lampeggiano rapidamente anziché rimanere fisse, è più probabile che attirino l’attenzione immediata dei conducenti che seguono, avvertendoli della necessità di una riduzione improvvisa della velocità o di un potenziale pericolo sulla strada.

Questa pratica migliora la visibilità della situazione di emergenza e aiuta a ridurre il rischio di collisioni posteriori, dando agli altri conducenti più tempo per reagire alla frenata improvvisa o alla situazione critica del veicolo che precede.

Scatola nera

Questi sistemi, noti come “registri eventi di dati” o “scatole nere” dei veicoli, sono progettati per raccogliere dati durante un incidente stradale al fine di analizzare gli eventi che lo hanno preceduto e seguito.

Solitamente, i dati registrati includono informazioni sulla velocità, l’accelerazione, l’azionamento dei freni, l’attivazione degli airbag e altri parametri importanti relativi alle prestazioni del veicolo prima, durante e dopo l’impatto. Questi dati possono essere utilizzati per comprendere meglio le cause degli incidenti, per analizzare la dinamica dell’incidente stesso e per sviluppare tecnologie e sistemi di sicurezza più avanzati.

La raccolta di questi dati è regolamentata per garantire la privacy dei conducenti. I dati devono essere trattati in modo anonimo e utilizzati esclusivamente per scopi di analisi degli incidenti, per migliorare la sicurezza stradale o per condurre studi sulla sicurezza dei veicoli.

Illegittime le modifiche al PRG di Sciacca, Tar accoglie ricorso di 4 saccensi

Il TAR-Palermo ha accolto i quattro ricorsi proposti da cittadini saccensi proprietari di terreni della contrada Isabella e ha ritenuto illegittime le modifiche approvate dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente al Piano Regolatore Generale del Comune di Sciacca.

Il decreto regionale di approvazione del nuovo PRG del Comune di Sciacca aveva azzerato la vocazione edificatoria dei terreni impressa dal Comune in sede di adozione, trasformando i terreni da zona C2.2 a verde agricolo E1.

I quattro cittadini proponevano ricorso innanzi al TAR Palermo, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Vincenzo Airò che hanno rilevato, tra l’altro, come il decreto di approvazione del PRG fosse illegittimo in quanto basato sull’illegittimo parere del Consiglio regionale dell’urbanistica che era stato reso quando ormai la maggioranza dei componenti di tale organo aveva cessato la durata del proprio mandato quadriennale.
Il TAR- Palermo ha accolto i ricorsi dei proprietari terrieri che hanno agito in giudizio, osservando che la delibera del CRU n. 197 del 29 luglio 2020 è stata, adottata ben oltre la scadenza del mandato quadriennale dei componenti del C.R.U. soggetti a nomina con conseguente invalidità della relativa votazione che ha così rilevantemente inciso sulla disciplina urbanistica della zona C2.2.su cui ricadono i terreni dei ricorrenti. L’invalidità si riflette poi su tutti gli atti ad essa successivi, che sulla base di tale delibera hanno determinato l’amministrazione regionale ad approvare il P.R.G. nella versione contestata dai ricorrenti.
Pertanto il TAR Palermo, in accoglimento dei ricorsi proposti, ha annullato il decreto di approvazione del PRG, limitatamente alle posizione e ai terreni dei ricorrenti, ripristinando per i proprietari che hanno agito in giudizio la riclassificazione dei terreni da zona di verde agricolo E1 a zona edificatoria C2.2.

Inclusione scolastica a Ribera, acquistata una sedia per alunni con disabilità

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Il Comune di Ribera, in collaborazione con l’associazione San Vincenzo, ha acquistato e consegnato questa mattina una sedia per alunni con disabilità. Questo gesto rappresenta un importante passo verso l’inclusione e l’accessibilità, garantendo che ogni studente abbia le stesse opportunità di apprendimento e partecipazione.

Integrazione scolastica a Ribera

La sedia, progettata per offrire il massimo comfort e supporto, permetterà l’autonomia e l’integrazione scolastica.

Impegno dell’amministrazione comunale

L’acquisto di questa attrezzatura è stato possibile grazie al sostegno e all’impegno dell’amministrazione comunale ed alla generosità della comunità di Ribera e dell’associazione San Vincenzo, che continuano a lavorare insieme per un futuro senza barriere.

Dichiarazione del Sindaco Matteo Ruvolo

“Ci impegniamo a continuare su questa strada – ha dichiarati il sindaco Matteo Ruvolo – assicurando che l’istruzione sia accessibile a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro abilità. Questo è solo l’inizio di un percorso che vedrà ulteriori iniziative e supporti dedicati all’inclusione scolastica.”

Prospettive future

Ribera si impegna a garantire che ogni studente abbia pari opportunità di apprendimento, e questo acquisto è solo l’inizio di un percorso di inclusione scolastica continuo e progressivo.

Riuniti i processi a carico di un saccense accusato anche di avere bruciato l’auto dell’ex compagna

Sono stati riuniti dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca due procedimenti a carico di un quarantenne, saccense, accusato di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. A carico dell’imputato anche l’accusa di avere appiccato il fuoco all’auto di proprietà della ex compagna. La vettura in quel momento si trovava parcheggiata ai bordi di una strada pubblica. Dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Sciacca la prossima udienza è stata fissata per il 18 marzo prossimo. A carico dell’uomo c’è anche un altro processo, dinanzi al Tribunale di Sciacca, in composizione collegiale. Prossima udienza il 19 giugno, in quest’ultimo processo, per maltrattamenti, nel quale la persona offesa è costituita parte civile con l’avvocato Enrico Di Benedetto. L’imputato è attualmente sottoposto al divieto di dimora in provincia di Agrigento dopo un periodo di arresti domiciliari.

Accolto il ricorso di Arbisi, cambia la composizione del consiglio comunale di Sambuca

Il Tar ha accolto il ricorso e di fatto cambia la composizione del consiglio comunale di Sambuca. “Siamo Sambuca” vince il ricorso, a 10 mesi dalle comunali, e cambia e diventa componente di maggioranza nel comune belicino.

In sostanza, sono 4 i seggi assegnati alla lista numero 1 che ha sostenuto il sindaco in carica Giuseppe Cacioppo e 8 alla lista numero 2, compreso quello spettante al candidato sindaco non eletto Sario Arbisi.

Entrano in consiglio: Margherita Anna Maggio,
Gianfranco Bonsignore, Giorgio Gulotta, Cristina Coniglio.

Emergenza idrica, appello dei consiglieri di Ribera per un’azione coordinata (Video)

“La crisi idrica che sta attanagliando il nostro territorio è drammatica”. Così i consiglieri comunali di Ribera, Mariagrazia Angileri, Giuseppe Ciancimino, Calogero Cibella, Vincenzo Costa, Alfredo Mulè, Federica Mulè e Pietro Siragusa in una nota stampa. 

In un momento in cui l’acqua diventa una risorsa sempre più preziosa, l’urgenza di affrontare la situazione è imperativa per garantire la sopravvivenza dell’agricoltura locale.

“L’acqua è vita – si legge nella nota – e la sua mancanza minaccia non solo la sopravvivenza della nostra agricoltura, già duramente colpita dalla crisi, ma anche la salute e il benessere dei nostri cittadini. Abbiamo partecipato alla riunione svoltasi lo scorso 29 febbraio avente ad oggetto le problematiche idriche. Tuttavia, nonostante la gravità della situazione, noi sottoscritti consiglieri comunali siamo stati sorpresi di non essere stati invitati. Riteniamo che in casi di tale importanza, sia necessario un impegno totale da parte di tutti gli attori coinvolti”.

“Avremmo preferito – continuano – che il sindaco, figura di massima espressione politica e amministrativa della città, promuovesse un coinvolgimento più ampio, includendo il presidente del consiglio e tutti i consiglieri comunali. Proporre la sala consiliare come sede dell’incontro avrebbe dato un tono più autorevole all’assemblea, con un ordine del giorno finalizzato a chiedere la sospensione della produzione di energia elettrica per invasare l’acqua nelle dighe. Quest’azione, come ha poi dimostrato il sindaco stesso con una proposta poco incisiva il giorno successivo, avrebbe potuto portare a risultati più efficaci. Invece, l’impressione che abbiamo avuto è che la scelta di usare la sala convegni abbia impedito un dibattito aperto e una discussione approfondita delle soluzioni necessarie”.

“È stato particolarmente mortificante vedere il primo cittadino relegato ad un ruolo marginale, quasi una comparsa, in un contesto in cui dovrebbe essere il protagonista. Ancora più sconfortante è il fatto che la “Regia” si affidi per il lieto fine solo alla buona sorte o alla divina provvidenza! Questo copione si ripete puntualmente da circa un anno e mezzo, e non possiamo che esprimere la nostra delusione”.

Nella nota, i consiglieri mettono in evidenza il mancato coinvolgimento degli agricoltori per trovare una soluzione. 

“Questa riunione – continuano i consiglieri – rappresentava un preziosa opportunità per affrontare e risolvere le sfide idriche che affliggono il nostro territorio ed è un peccato non averla sfruttata al massimo, perdendo così l’occasione di coinvolgere tutte le parti interessate che avrebbero potuto apportare un valido contributo”.

“Speriamo che in futuro si tenga conto di queste considerazioni e che le decisioni importanti siano prese in modo trasparente, coinvolgendo tutti coloro che sono direttamente interessati e che possano contribuire a trovare soluzioni efficaci”.

“La nostra comunità e il mondo agricolo locale e del circondario meritano il massimo impegno e attenzione da parte di chi è chiamato a governare e rappresentare i loro interessi”.

I consiglieri chiedono inoltre un intervento “deciso e indifferibile per garantire l’approvvigionamento idrico per tutti, soprattutto per gli usi potabili e agricoli”.

“Registriamo con profonda preoccupazione le segnalazioni provenienti dai nostri agricoltori, che evidenziano lo spreco di risorse idriche del fiume Verdura e il “misterioso fenomeno” della “Gammauta”, che registra l’aumento di ingenti quantità d’acqua, specialmente durante le giornate festive quando l’Enel non produce energia elettrica”.

Lo scorso 19 febbraio hanno scritto una nota al Prefetto. “La nostra proposta – dichiarano -, accolta anche nel consiglio comunale urgente e aperto del Comune di Burgio, ribadisce l’urgente necessità di utilizzare la bretella già esistente. Tale bretella è stata utilizzata in passato, nei mesi invernali, per riempire la Diga Castello per caduta”.

“Inoltre, a valle il fiume Verdura continua a riversare a mare ingenti quantità d’acqua, che potrebbero essere in parte sollevate, garantendo comunque l’ecosistema del fiume e la possibilità di attingere dall’alveo, come accadeva in passato nelle annate siccitose”.

I consiglieri chiedono “al Commissario straordinario per l’emergenza di visitare personalmente la zona, come annunciato nella conferenza, per valutare direttamente la situazione”.

“Sottolineiamo altresì l’importanza di promuovere una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco di acqua e di coinvolgere la conferenza dei sindaci per richiedere un intervento della Protezione civile, come avvenuto lo scorso anno nelle regioni del Nord, qualora la situazione dovesse peggiorare ulteriormente”.

Federterme: “Regione pronta a un percorso di rilancio per Sciacca”

In una nota Federterme Confindustria ribadisce oggi il suo sostegno alla riapertura delle Terme di Sciacca.
«Abbiamo recentemente ribadito – afferma la nota – questa disponibilità ai vertici della Regione Sicilia nella
consapevolezza che la ripartenza delle due principali strutture termali e regionali (oltre a Sciacca anche Acireale) contribuirebbe in modo determinante al rilancio di tutto il termalismo siciliano, consentendo la creazione di un’offerta articolata di salute e benessere che nulla avrebbe da invidiare a quella delle altre regioni a più spiccata vocazione termale.
“Crediamo – conclude la nota – che la Regione stia individuando un percorso corretto ed operativo per portare al rilancio del sistema termale
siciliano con Sciacca come perno”.

Scosse di terremoto a Sambuca

Due scosse di terremoto, questa mattina, sono state registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a nord del centro abitato.

La prima di magnitudo 2.1 è avvenuta nella zona: 3 km a Nord di Sambuca di Sicilia, ora italiana a profondità di 21 km.

La seconda scossa di magnitudo 1.5 è avvenuto poco più distante a: 4 km a Nord di Sicilia poco dopo le nove ad una profondità di 20 km.
Il terremoto è stato localizzato da sala Sismica INGV-Roma.

Ordine dei Medici di Agrigento per la riapertura delle Terme: “Non solo turismo, presidio per la salute”

Improrogabili impegni istituzionali non hanno permesso all’Ordine dei Medici di Agrigento di partecipare alla Giornata di mobilitazione popolare sul tema “Accendiamo le Terme di Sciacca”.

“Ciò – scrive Santo Pitruzzella – non significa che il nostro Ordine non si unisca a voi tutti nel chiedere a gran voce la riapertura delle Terme di Sciacca, utili, anzi indispensabili, al territorio, non soltanto per rilanciare il turismo del benessere ma anche e soprattutto a tutela della salute dei cittadini per gli scopi terapeutici ad esse, appunto, demandate.
La salute del cittadino è la mission del nostro Ordine e, proprio in questo contesto, si inseriscono le Terme capaci di apportare benefici in persone affette da diverse patologie, come lo stesso Servizio sanitario nazionale prevede in un elenco di malattie riconosciute e per le quali i trattamenti avvengono in convenzione. Tra le tante patologie che trovano ristoro nelle acque termali, ricordiamo le malattie otorinolaringoiatriche e respiratorie, la rinopatia vasomotoria, le malattie dell’apparato urinario e ginecologiche, le patologie a carico dell’apparato gastroenterico, l’osteoartrosi e i reumatismi extra-articolari, le patologie dermatologiche, tanto per citarne alcune.
Crediamo fermamente che le Terme di Sciacca, oltre al comparto turistico, siano un punto fermo per la salute dei cittadini agrigentini e non, da tempo privati di trattamento medicale.
Ciò nulla toglie, anzi aggiunge, allo sviluppo economico turistico connesso al benessere del quale gioverebbe il rilancio dell’intero territorio”.
“Ecco perché – conclude Pitruzzella – riteniamo essenziale la riapertura degli impianti termali di Sciacca, negati a noi tutti da fin troppo tempo.
Il nostro auspicio è che gli enti preposti possano, in tempi brevissimi, riaprire le Terme di Sciacca.
La salute dei cittadini, il benessere sia delle persone, sia del territorio, non possono più aspettare”.