Enofocus 2024, concluso l’evento di Assoenologi Sicilia

Grande interesse e partecipazione per l’edizione 2024 dell’Enofocus, l’evento che Assoenologi Sicilia dedica alla ricerca, all’innovazione e alla formazione dei professionisti di settore. Esponenti del mondo imprenditoriale, accademico ed ovviamente enologico si sono riuniti il 29 febbraio e il 1 marzo, per le giornate di lavoro al Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell’Università di Palermo. Ben ventidue gli interventi presentati relativi ai molteplici aspetti del settore: dalle ricerche in campo vitivinicolo all’impegno sul fronte della sostenibilità, dal packaging alle chiusure, alle potenzialità del digitale. 
Emersa una visione moderna dell’enologia, attenta sia alla qualità del prodotto che alle richieste del consumatore, consapevole del rilevante contributo della ricerca affinché tutto ciò possa essere realizzato: “Il nostro obiettivo – sottolinea il Presidente di AssoenologiSicilia Giacomo Manzo – è portare nelle tavole dei consumatori, in un bicchiere di vino, il nostro territorio, i nostri sapori e la nostra cultura. Questo è possibile sono attraverso un lavoro sinergico fra mondo imprenditoriale, accademico e scientifico
Presenti anche il Presidente nazionale di Assoenologi Riccardo Cotarella, e il Vicepresidente nazionale di Assoenologi Massimo Tripaldi. Tra gli intervenuti anche l’enologo Pietro Russo che ha ricevuto recentemente il prestigioso titolo di Master of Wine.

Le Terme di Sciacca dividono, La Rocca Ruvolo: “Governo al lavoro”. Catanzaro: “La Regione si sveglia quando i siciliani scendono in piazza” (Video)

“Se Sciacca soffre, soffre l’interno territorio”. Così Margherita La Rocca Ruvolo, deputata di Forza Italia all’Ars e sindaco di Montevago, al termine del corteo per le Terme di Sciacca che si è svolto questa mattina.

“Questo governo – continua La Rocca Ruvolo – sta già lavorando per la riapertura. Il presidente della Regione, Schifani, ha detto che porterà avanti un lavoro concreto prendendo un impegno serio. Prima c’è stato un governo che le Terme le ha chiuse, poi ce n’è stato un altro che non ha fatto nulla. Ora questo  governo, quello di Renato Schifani, si sta adoperando per riaprirle”.

“La strada migliore è quella che unisce pubblico e privato. Di questo ne ho anche parlato con l’assessore Falcone. Bisogna prima di tutto capire a quali costi di ristrutturazione si va incontro e poi fare in modo che la Regione, tramite i fondi Fsc, metta a disposizione l’80 per cento del capitale. Il resto – afferma – potrebbe essere a carico dei privati”.

Emerge una netta divergenza di vedute nel panorama politico. Se da un lato La Rocca Ruvolo esprime fiducia nel lavoro della Regione e del presidente Schifani, Michele Catanzaro, capogruppo del Partito Democratico all’Ars, sottolinea la necessità di mobilitarsi in piazza attraverso cortei e manifestazioni per attirare l’attenzione del governo regionale.

“Due annunci a distanza di tre giorni l’uno dall’altro e poche ore prima di una manifestazione di protesta. Se per attirare l’attenzione del governo regionale sulle tantissime emergenze siciliane bisogna scendere in piazza – scrive Catanzaro-, lo faremo ogni giorno”.

“Dopo anni di promesse non mantenute e di assenza di programmazione – continua -, il governo regionale si ricorda di essere proprietario degli stabilimenti termali di Sciacca e Acireale e organizza tavoli tecnici per delineare strategie e modalità di intervento e per rimettere in vita un immenso patrimonio storico, culturale ed economico”.

“Prendiamo atto della volontà manifestata dal governatore ma non possiamo non osservare che ci sembra di assistere ad un film già visto. Anche Nello Musumeci, prima della marcia del 2021 da Sciacca fino alla sede dela Regione, annunciava un suo costante impegno per rilanciare il settore termale in Sicilia, ma ogni intervento si è poi rivelato pura propaganda”.

“Il presidente Schifani – conclude Catanzaro – dia adesso seguito alla volontà espressa in occasione del tavolo tecnico tenutosi nelle scorse ore alla Regione e non ripeta gli errori del suo predecessore, convochi anche i Comuni di Sciacca e Acireale e disponga un reale cronoprogramma di azioni che serva a dare risposte alle migliaia di persone che oggi, come pochi mesi fa con l’ospedale, a Sciacca sono scese in piazza per contestare l’immobilismo delle autorità regionali su temi di grande rilevanza sociale”.

Grande risposta di Sciacca per la riapertura delle Terme: “Ci vogliono tempi certi” (Video)

Almeno 4 mila persone hanno partecipato, questa mattina, a Sciacca, alla manifestazione, promossa dal Comitato Patrimonio Termale, per la riapertura delle Terme. La città si è mobilitata. Dalla chiesa al volontariato, dalla politica all’associazionismo. C’era anche il mondo dello sport e, soprattutto, tanti giovani ad invocare la riapertura, dopo nove anni, delle Terme di Sciacca.

Per la prima volta la questione Terme di Sciacca è diventata territoriale visto che una decina di sindaci del territorio hanno partecipato alla manifestazione. Presenti anche quattro parlamentari di diversi schieramenti politici, Michele Catanzaro del Pd, Ida Carmina dei Cinque Stelle, Margherita La Rocca Ruvolo di Forza Italia e Giusi Savarino di Fratelli d’Italia.

“Vogliamo tempi certi per la riapertura ed essere coinvolti nell’azione avviata dalla Regione”, ha invocato il comitato Patrimonio termale.

Dopo il concentramento in piazza Angelo Scandaliato il corteo, guidato dalla banda musicale “Giuseppe Verdi di Sciacca”, si è mosso verso via Agatocle dove sono intervenuti i rappresentanti del comitato Patrimonio Termale di Sciacca, il vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento don Giuseppe Cumbo, la rappresentante degli studenti Flavia Mandracchia, il presidente del consiglio comunale Ignazio Messina e il sindaco Fabio Termine

Sferra uno schiaffo alla madre davanti ai carabinieri, arrestato un uomo a Mazara del Vallo

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I Carabinieri della Compagnia di Mazara del Vallo hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne del luogo, gravato da pregiudizi di polizia, per maltrattamenti contro familiari e conviventi.
I Carabinieri, impegnati in un servizio di controllo del territorio, sono intervenuti per una lite in corso tra madre e figlio segnalata – tramite numero di pronto intervento 112 – da alcuni vicini di casa.
Giunti tempestivamente sul posto, i militari hanno cercato di calmare gli animi e, nonostante la loro presenza, il 34enne ha sferrato uno schiaffo al volto della madre venendo immediatamente arrestato.
Al termine delle formalità di rito e dell’udienza di convalida l’uomo è stato sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento alla madre.

Due anni di tentativi falliti e adesso anche Peggy arriva a Oasi Ohana di Santa Margherita Belice (Video)

Dopo due anni di perseveranza e impegno, la comunità di Santa Margherita di Belice finalmente assiste al successo della cattura di una cagnolina randagia che ha vissuto nell’ombra delle strade per troppo tempo. La storia di Peggy è veramente particolare e diversa da tutte le altre che riguardano i cani dei quali si prende cura Chiara Calasanzio. Questa volta l’animalista ha dovuto operare insieme all’Oasi Lega Internazionale Vigilanza Sicilia, con Eleonora Proietti e Alessio Di Dino. È stata condotta una campagna mirata per recuperare l’animale e garantirle una vita dignitosa.

La cagnolina, vittima degli affanni della vita randagia, ha affrontato numerose difficoltà nel corso degli anni, dando alla luce quattro cucciolate. Tutti i cani sono stati salvati grazie agli sforzi dell’Oasi Ohana. Tuttavia, nove dei suoi cuccioli sono ancora in attesa di trovare una famiglia amorevole, un destino che rischia di diventare sempre più incerto con il passare del tempo.

L’operazione di cattura, condotta con maestria e dedizione, ha richiesto l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e una spesa di 200 euro. Perché Peggy era sempre fuggita ai volontari. Grazie alla tenacia dell’equipe Liv e all’installazione di un recinto trappola, la cagnolina è stata finalmente recuperata, preparandosi ora a dare alla luce una nuova cucciolata.

Tuttavia, nonostante i progressi raggiunti, resta ancora da affrontare la questione dell’assistenza post-parto e dell’accoglienza dei nuovi cuccioli.

“Non manca molto al parto – dice Chiara  Calasanzio – e siamo in attesa che proprio il Comune ci dica come muoverci perché non abbiamo una ulteriore macroarea per ospitare mamma e i cuccioli che nasceranno”.

“La nota stonata in questa giornata positiva – prosegue la volontaria – è che i due cuccioli che avevo trovato mentre cercavo la famiglia del bosco, anche loro inavvicinabili, oggi non si sono visti. Avremmo provato a recuperare anche loro ma non c’erano. Vedremo il da farsi più avanti”.

Tuttavia, Chiara Calasanzio e il suo team di volontari non perdono di vista il loro impegno nel garantire il benessere degli animali e promettono di continuare a cercare soluzioni per assicurare loro un futuro luminoso.

Nove anni senza Terme, oggi Sciacca scende in piazza


E’ stato il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ad organizzare per oggi una Giornata Civica di Mobilitazione Popolare nel giorno in cui ricorre il nono anniversario dalla chiusura delle Terme di Sciacca.

Era il 6 marzo del 2015, infatti quando la Regione decise di chiuderle.

Dopo nove anni, la città scenderà in piazza per difendere il proprio patrimonio termale che dovrebbe essere veicolo di ricchezza e di turismo lungo tutto l’arco dell’anno e che invece è stato abbandonato, nell’incuria e nel degrado, con i lucchetti ai cancelli.
“Mentre ovunque – scrive il Comitato – il termalismo sanitario e del benessere diventa risorsa preziosa, a Sciacca rimangono chiusi 2 stabilimenti termali, di cui uno in puro stile Liberty e un altro, le Terme selinuntine,  risalente all’800, le grotte vaporose di San Calogero, scoperte dagli antichi greci, con caratteristiche naturalistiche e terapeutiche uniche al mondo, un complesso di piscine di acque salsobromoiodiche, tre hotel, uno dei quali ristrutturato ed inaugurato due volte ma mai aperto, un parco con piscina termale sulfurea su cui, ancora, si investono soldi pubblici per tenerlo chiuso: solo pochi mesi fa circa 500 mila euro spesi per manutenzione straordinaria. Alla lista si aggiungono un teatro progettato per oltre 2 mila spettatori, dopo 40 anni ancora incompiuto, e un auditorium con annesse sale convegni ed uffici.
Non esiste altrove una tale concentrazione di beni pubblici non utilizzati che si traducono in  occasioni perse di sviluppo, economia, benessere e occupazione, di fatto negati alla città e all’intero territorio. Soldi persi e soldi spesi male”.

il raduno previsto alle ore 10 in piazza Scandaliato, poi il corteo fino allo stabilimento termale di via Agatocle. Li’ da un palchetto alcuni interventi limitati al sindaco, Fabio Termine, presidente del consiglio, Comitato Civico e studenti.

Longi nel Messinese piange Antonio Araca, la vittima dell’incidente sulla 115 a Sciacca

Amante della natura e dell’escursionismo, presidente di un’associazione che promuove gite naturalistiche, a Longi, suo paese di origine, Antonio Araca, la vittima dell’ incidente stradale di ieri mattina sulla SS 115 a Sciacca, era molto conosciuto e ora nel comune nei Nebrodi è il tempo dello sconforto per questo giovane.

Il 48enne, lavorava per una impresa edile come geometra ad Agrigento. Aveva una compagna e una figlia come riporta il sito messinese 98zero.com.

Un tamponamento a catena, secondo una prima ricostruzione, avrebbe originato il tragico impatto dove la vettura dell’uomo è rimasta schiacciata tra due Tir che procedevano nella stessa direzione.

Ieri un tratto della 115 era stato chiuso a traffico per permettere i lavori alla stazione carburanti dopo la fuga di gas e la 115 aveva subito rallentamenti e lunghe code.

Tamponamento sulla 115 a Sciacca, era un rappresentante il 48enne che ha perso la vita

Si chiamava Antonino Araca, il 48enne, della provincia di Messina, che oggi ha perso la vita nel tragico incidente avvenuto sulla statale 115, alle porte di Sciacca. Faceva il rappresentante per una ditta di Agrigento e per questo si trovava stamane in zona.

Per lui non c’è stato nulla da fare. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, diverse ambulanze e le forze dell’ordine, compreso l’elisoccorso del 118. 

Oltre la vettura di Araca, nel sinistro coinvolti altri due tir. Da una prima ricostruzione della dinamica, sembra si sia trattato di un tamponamento dove la macchina della vittima è rimasta “schiacciata” tra i due mezzi pesanti.

Un tratto della statale aveva avuto problemi questa mattina a causa della fuga di gas dalla stazione carburante di via Pompei ed era stata chiusa al traffico e riaperta pochi minuti prima del tragico incidente.

Terme, a poche ore dalla manifestazione a Sciacca Schifani ribadisce: “Le riaprirò”

Mentre Sciacca si prepara alla manifestazione di domani per le sue Terme, da Palermo il governatore ribadisce il suo impegno. Lo ha fatto nel corso del tavolo tecnico che si è svolto questo pomeriggio a Palazzo d’Orléans.

“Il rilancio delle terme di Sciacca e Acireale – ha detto – è sempre stato nell’agenda del mio governo. Proprio un anno fa, incontrando il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, avevamo convenuto sulla necessità di accelerare l’iter che porterà alla loro riapertura e, oggi, dando seguito a una mia precisa volontà, espressa in più occasioni, diamo ufficialmente il via a tutte le procedure necessarie per raggiungere l’obiettivo entro la fine di questa legislatura”.

Erano presenti, oltre al governatore, l’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, i dirigenti dell’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, Dora Piazza, del dipartimento regionale delle Finanze, Silvio Cuffaro, della Programmazione, Vincenzo Falgares, del Dipartimento regionale tecnico, Duilio Alongi, del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, il capo di gabinetto della Presidenza, Salvatore Sammartano e il commissario liquidatore delle terme di Sciacca, Carlo Turriciano,

“Dovremo procedere – ha sottolineato Schifani – innanzitutto con una veloce due diligence che ci consenta di avere un quadro preciso degli investimenti necessari per gli interventi di ammodernamento e ristrutturazione dei due impianti. Poi individueremo le risorse, pensiamo, ad esempio, al Fondo per lo sviluppo e la coesione, e infine, attraverso un bando, individueremo i partner privati in grado di assicurare un piano industriale che generi un impatto economico e sociale positivo non solo nei territori in cui ricadono gli stabilimenti, ma in tutta la Sicilia. Il turismo termale, infatti, è un segmento in crescita che, incrociando gli altri tipi di offerta turistica, grazie anche al nostro clima, può contribuire a uno sviluppo significativo dell’intero settore”.

Una prima stima verrà eseguita con la massima tempestività dal Dipartimento regionale tecnico. Entro maggio, inoltre, si dovrebbe concludere la fase di liquidazione delle due società, grazie allo stanziamento di 4,3 milioni di euro previsto dalla legge regionale 25 del 21 novembre 2023, che consente di estinguere i debiti erariali e passare così alla chiusura definitiva delle s.p.a. Si deciderà, in quella fase, se i privati verranno coinvolti già dall’inizio nel recupero delle strutture o solo in un secondo momento, per la gestione e il rilancio dei due siti termali.

Esame di operatore socio sanitario, accordo per i diplomati al professionale

Un’importante intesa è stata siglata in Sicilia tra gli assessorati regionali dell’Istruzione e della Formazione Professionale, della Salute e l’Ufficio Scolastico Regionale. L’obiettivo è quello di offrire ai diplomati degli istituti professionali a indirizzo “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale” la possibilità di acquisire le competenze per la figura di Operatore Socio Sanitario e accedere al relativo esame di qualifica professionale.

Crediti formativi e percorsi di integrazione

Agli studenti che sceglieranno questo percorso saranno riconosciuti “specifici crediti formativi da tradursi in ore da detrarre al monte orario complessivo previsto per l’acquisizione della qualifica di Oss”. Il percorso formativo includerà anche “percorsi di integrazione delle competenze” e un tirocinio guidato in strutture e servizi sanitari.

Soddisfazione da parte delle istituzioni

L’assessore alla Salute, Giovanna Volo, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato raggiunto” che “offre alla Sicilia un valido strumento di inserimento lavorativo nelle professioni di supporto ai servizi sanitari”.

L’assessore all’Istruzione e Formazione Professionale, Mimmo Turano, ha sottolineato come la misura “riconosce finalmente il lavoro di istituti e studenti” e si pone in linea con l’obiettivo di “interpretare la reale domanda di lavoro e competenze nell’Isola”.

Il direttore dell’Usr Sicilia Giuseppe Pierro ha evidenziato l’importanza di “creare un collegamento reale tra la scuola e il mondo del lavoro” per motivare gli studenti a intraprendere percorsi di studio professionalizzanti.

Un’opportunità concreta per i giovani siciliani

L’accordo rappresenta un’importante opportunità per i giovani siciliani che aspirano a una carriera nel settore socio-sanitario. Il percorso formativo integrato, con il riconoscimento dei crediti formativi e il tirocinio guidato, permetterà loro di acquisire le competenze necessarie per accedere al mondo del lavoro con maggiore facilità.