Allerta meteo gialla in Sicilia per domani, attesi piogge e temporali

Il Dipartimento regionale della Protezione civile ha emanato per domani, venerdì 7 novembre, un’allerta meteo gialla valida su tutto il territorio siciliano.

Secondo il bollettino diffuso oggi, sono previste piogge da sparse a diffuse, spesso a carattere di rovescio o temporale, con particolare intensità sui settori tirrenici e ionici dell’isola.

“I fenomeni – si legge nella nota della Protezione civile – saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e raffiche di vento”.

Si raccomanda alla popolazione di prestare attenzione durante gli spostamenti, evitare zone esposte al rischio idrogeologico e seguire gli aggiornamenti ufficiali nelle prossime ore.

Donazione d’azienda ai figli, l’Agenzia delle Entrate conferma l’esenzione dalle imposte: ecco le condizioni da rispettare

Con la risposta n. 271/2025, l’Agenzia chiarisce che anche la donazione della sola nuda proprietà delle quote è esentasse, purché passi ai figli il controllo effettivo della società e sia mantenuto per almeno cinque anni.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito un importante chiarimento in materia di trasferimenti d’azienda e partecipazioni societarie in ambito familiare.
Con la risposta all’interpello n. 271 del 27 ottobre 2025, l’Amministrazione finanziaria ha ribadito che l’esenzione dall’imposta di donazione si applica anche quando viene trasferita solo la nuda proprietà delle quote societarie, a condizione che il controllo effettivo della società passi ai discendenti e sia mantenuto per almeno cinque anni.


👩‍👧 Il caso: una madre dona ai figli le quote mantenendo l’usufrutto

Il caso esaminato dall’Agenzia riguarda una madre titolare del 96,3% del capitale sociale di una società di capitali, intenzionata a trasferire l’impresa ai propri figli.
L’operazione prevedeva la donazione del 95% delle partecipazioni, limitatamente alla nuda proprietà, mentre la madre conservava l’usufrutto e la piena proprietà della quota residua.

Tuttavia, nell’atto di donazione era inserita una clausola che attribuiva ai figli il diritto di voto in assemblea ordinaria, consentendo loro di esercitare il controllo gestionale e decisionale dell’azienda.
Questo elemento, secondo l’Agenzia, è risultato determinante per applicare l’esenzione fiscale.


📜 Cosa prevede la normativa

La base normativa è contenuta nell’articolo 3, comma 4-ter, del Testo Unico sulle Successioni e Donazioni (D.Lgs. 346/1990), che esenta dall’imposta di successione e donazione i trasferimenti gratuiti di:

  • aziende o rami d’azienda,
  • quote o azioni sociali,
    effettuati a favore di discendenti o coniuge, purché:
  1. il trasferimento comporti l’acquisizione o l’integrazione del controllo ai sensi dell’art. 2359, comma 1, n. 1 del codice civile;
  2. tale controllo sia mantenuto per almeno cinque anni, con dichiarazione esplicita nell’atto di donazione o nella dichiarazione di successione.

L’obiettivo è favorire la continuità dell’attività economica familiare, evitando che la tassazione ostacoli il passaggio generazionale dell’impresa.


✅ L’Agenzia delle Entrate: conta il controllo, non la piena proprietà

Con la risposta n. 271/2025, l’Agenzia ha chiarito che non è rilevante la distinzione tra piena e nuda proprietà delle partecipazioni.
Ciò che conta è che il controllo effettivo della società — espresso tramite i diritti di voto in assemblea ordinaria — sia trasferito ai beneficiari.

Pertanto, anche in presenza di usufrutto in capo al donante, l’esenzione si applica se i figli diventano titolari del potere di indirizzo strategico e gestionale dell’impresa.
Non ostano al beneficio eventuali prerogative statutarie riservate al genitore, purché non compromettano il controllo esercitato congiuntamente dai discendenti.


👥 Esenzione valida anche in caso di comproprietà

Un altro punto chiarito riguarda la comproprietà delle partecipazioni tra più beneficiari.
L’Agenzia ha precisato che l’agevolazione non viene meno se le quote sono donate a più figli, purché i diritti di voto siano esercitati da un rappresentante comune, nominato ai sensi dell’articolo 2347 del codice civile.
In questo modo, il gruppo dei donatari mantiene collettivamente il controllo richiesto per l’esenzione.


⏳ Controllo da mantenere per almeno cinque anni

Il requisito temporale è inderogabile.
Se il controllo viene meno prima dei cinque anni, i beneficiari perdono automaticamente l’agevolazione e sono tenuti a versare:

  • l’imposta di donazione ordinaria,
  • la sanzione amministrativa prevista dall’art. 13 del D.Lgs. 471/1997,
  • e gli interessi di mora decorrenti dalla data originaria dell’atto.

🌍 Vale anche per società estere e patti di famiglia

Il regime di favore si estende anche ai trasferimenti di partecipazioni in società residenti in altri Stati UE o SEE, nonché in Paesi che garantiscano uno scambio adeguato di informazioni con l’Italia.
Le stesse regole si applicano ai patti di famiglia, equiparati alle donazioni, purché anche in tali casi venga rispettato il mantenimento del controllo per cinque anni.

L’Agenzia ha inoltre ricordato che questa esenzione può coesistere con altre agevolazioni fiscali (come quelle ipotecarie e catastali), purché non generi un doppio vantaggio sullo stesso presupposto.


💬 In sintesi

La donazione d’azienda o di partecipazioni ai figli può essere esentasse, anche se riguarda solo la nuda proprietà, a condizione che:

  • i figli acquisiscano il controllo effettivo della società,
  • tale controllo sia mantenuto per almeno cinque anni,
  • e, in caso di comproprietà, venga nominato un rappresentante comune.

Un chiarimento importante per favorire la trasmissione generazionale delle imprese familiari, evitando oneri fiscali che ne comprometterebbero la continuità.

I risparmi in banca sono davvero al sicuro?

Le principali minacce che possono mettere a rischio il denaro dei correntisti

Negli ultimi anni, molti risparmiatori si sono chiesti quanto sia davvero sicuro lasciare il proprio denaro in banca. Le turbolenze dei mercati, le crisi di alcuni istituti e l’aumento delle frodi informatiche hanno riacceso il dibattito su quali rischi possano mettere in pericolo i conti correnti, anche in Paesi considerati solidi come l’Italia.


Rischi sistemici e crisi bancarie

Una crisi bancaria profonda può portare al cosiddetto bail-in, un meccanismo che coinvolge prima gli azionisti e i possessori di obbligazioni subordinate, ma che in casi estremi può interessare anche i correntisti con somme superiori alla soglia di garanzia (in Italia 100.000 euro per depositante e per banca).

La mancanza di fiducia verso un istituto può inoltre generare la cosiddetta “corsa agli sportelli”, come accaduto in casi recenti negli Stati Uniti (es. Silicon Valley Bank, fallita il 10 marzo 2023). In situazioni del genere, anche i fondi di tutela dei depositi rischiano di essere sotto pressione, poiché le loro risorse non sono sempre sufficienti a coprire l’intero ammontare dei depositi nazionali.


Rischi operativi e sicurezza informatica

Il settore bancario è sempre più esposto a minacce informatiche. Attacchi di phishing, malware, furti di identità e accessi non autorizzati possono portare al furto diretto di fondi.

A questi si aggiungono le frodi bancarie e pratiche scorrette (come l’anatocismo, ovvero l’applicazione di interessi sugli interessi) che possono generare perdite inattese o contestazioni legali.

Le banche digitali o completamente online, se da un lato offrono comodità, dall’altro riducono la possibilità di un contatto diretto con un consulente, rendendo più difficile individuare tempestivamente anomalie o rischi operativi.


Inflazione ed erosione del capitale

Anche quando il denaro è “al sicuro” in banca, il suo valore reale può diminuire nel tempo. L’inflazione riduce il potere d’acquisto, e i tassi d’interesse spesso non sono sufficienti a compensare questa perdita.

A ciò si aggiungono costi di gestione, imposte di bollo e tassazione sulle giacenze, che possono erodere ulteriormente il capitale nel medio-lungo periodo.


Garanzie e tutela dei depositi

In Italia, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) protegge fino a 100.000 euro per depositante e per banca.
Somme superiori restano esposte al rischio in caso di gravi dissesti, anche se gli interventi diretti sui correntisti restano rari.

Le recenti riforme europee mirano a rendere i salvataggi bancari meno impattanti per i cittadini, ma una tutela assoluta non può essere garantita oltre i limiti fissati dalla legge.


Un nuovo modo di pensare alla sicurezza dei risparmi

Le dinamiche economiche globali stanno spingendo molti cittadini a riflettere su come proteggere e diversificare i propri risparmi. Sempre più persone valutano strumenti alternativi e beni reali in grado di preservare il valore nel tempo.

Nei prossimi approfondimenti di Risoluto, parleremo proprio di questo: come molti risparmiatori stanno costruendo la propria “riserva aurea personale” per vivere con maggiore serenità e fiducia nel futuro.


Vuoi saperne di più?

La redazione di Risoluto continuerà a pubblicare articoli dedicati alla tutela dei risparmi, alla finanza personale e alle strategie di sicurezza patrimoniale.

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Indagine su Cuffaro, dagli atti l’ipotesi di un ritorno alla presidenza della Sicilia

Secondo quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della Procura di Palermo, che ha chiesto l’arresto di Totò Cuffaro, l’ex governatore della Sicilia avrebbe manifestato al suo collaboratore più fidato, Vito Raso, l’intenzione di tornare a candidarsi alla presidenza della Regione entro tre anni.

Lo rivelano le intercettazioni e i documenti investigativi depositati nell’ambito dell’indagine che coinvolge in totale 19 persone, tra cui l’ex ministro Saverio Romano, oggi dirigente di “Noi moderati”.

Cuffaro — indagato per corruzione, associazione a delinquere e turbata libertà degli incanti — avrebbe confidato a Raso, anche lui sotto inchiesta, le proprie aspirazioni politiche future. Gli inquirenti sottolineano come Raso fosse «quasi esclusivamente a conoscenza delle vere intenzioni dell’ex governatore», elemento che per gli investigatori costituirebbe un ulteriore segnale della loro stretta vicinanza.

Nella ricostruzione della Procura viene inoltre evidenziato un presunto sistema di accorgimenti adottati da Cuffaro per evitare eventuali attività di intercettazione. Secondo i magistrati, l’ex governatore avrebbe talvolta utilizzato utenze telefoniche intestate alla moglie e a un altro collaboratore, Antonio Abbonato.

«Nell’adozione di tali accorgimenti, assurti a vero e proprio metodo — scrivono i pm — Abbonato e Raso hanno assunto un comportamento proattivo finalizzato ad assicurare a Cuffaro una sorta di schermo protettivo».

L’indagine è tuttora in corso e le posizioni degli indagati restano da accertare nelle sedi giudiziarie competenti.

Tricoli lascia la Presidenza del Tribunale: “A Sciacca indice di criminalità inferiore ad altre città” (Video)

Dopo 8 anni Antonio Tricoli ha lasciato la Presidenza del Tribunale di Sciacca. Lo ha fatto salutando magistrati, avvocati e personale degli uffici giudiziari che ha ringraziato. Tricoli ha esteso il suo ringraziamento alla città che lo ha ospitato ricordando alcuni momenti importanti.

“Il palazzo di giustizia è cambiato in questi anni – ha detto il presidente Tricoli – grazie all’attività che abbiamo svolto e anche alla collaborazione ricevuta a cominciare da quella del liceo Artistico”.

Su Sciacca il presidente Tricoli si è più volte soffermato nel suo intervento anche per sottolineare che “dai fascicoli emerge un indice di criminalità inferiore a quello di altre città”.

Ha ricordato il periodo del Covid, le difficoltà affrontate per fronteggiare l’emergenza, ma anche la straordinaria collaborazione ricevuta da magistrati, personale degli uffici giudiziari ed avvocati.

Per quanto riguarda il personale Tricoli ha detto che nella scelta di Sciacca, nel 2017, ha inciso anche la presenza della dirigente Rosanna Grisafi “e la sua grande competenza che già conoscevo”.

Rivolgendosi ai presenti, nella parte finale del suo intervento, quando a fatica è riuscito a trattenere le lacrime: “Da ognuno di voi, dall’ultimo della scala gerarchica, al primo, che in questo momento è Antonino Cucinella, ho imparato qualcosa, siete stati fonte di accrescimento umano, culturale e professionale”.

Prima del presidente Tricoli sono intervenuti il presidente facente funzioni Antonino Cucinella, la procuratrice Maria Teresa Maligno, la dirigente Rosanna Grisafi, la presidente dell’Ordine degli avvocati Carmela Bacino, l’avvocato Luca Trizzino per la Camera Penale e Valeria Mazzotta per il personale.

Menfi, la Bougainvillea di Casa Planeta riconosciuta come albero monumentale d’Italia

La storica Bougainvillea spectabilis che da quasi due secoli abbellisce il cortile di Casa Planeta è stata inserita nell’Elenco nazionale degli alberi monumentali d’Italia, con decreto del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

Nel comunicato ministeriale, la Bougainvillea di Menfi è segnalata “per l’ampiezza della chioma e l’imponente portamento, di grande valore monumentale, paesaggistico ed ecologico, con rilevanza storica e culturale per la comunità locale”.

Autentico simbolo dell’armonia tra natura e architettura, l’esemplare orna da quasi due secoli l’antica dimora della famiglia Planeta, intrecciando le proprie radici con la storia agricola e culturale del territorio. La pianta, con i suoi fiori fucsia e la sua imponenza, è diventata parte della memoria di Menfi, espressione di un legame profondo tra paesaggio e identità locale.

Il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha commentato: “Il riconoscimento della Bougainvillea monumentale rappresenta un impegno concreto per la protezione del nostro patrimonio storico e naturale. È un motivo d’orgoglio per Menfi, dove bellezza, storia e sostenibilità si intrecciano come valori fondanti della comunità”.

Crisi in giunta, l’opposizione invita Termine a dimettersi ma l’assessore Dimino minimizza: “Si risolverà” (Video)

Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, continua a mantenere il silenzio nel quale si è trincerato dallo scorso lunedì. La motivazione ufficiale della sua assenza dal Comune è legata a ragioni personali per un malanno di stagione, ma secondo indiscrezioni il primo cittadino starebbe lavorando febbrilmente dietro le quinte per cercare una via d’uscita alla crisi politica esplosa nei giorni scorsi.

La rottura si è consumata con la presentazione di un documento politico firmato da tre assessori e cinque consiglieri comunali, poi usciti dall’aula consiliare. Da quel momento l’equilibrio della maggioranza è saltato. Termine avrebbe concentrato i suoi tentativi di mediazione all’interno dei vertici provinciali e regionali del Partito Democratico, alla ricerca di una possibile ricomposizione. Più volte, secondo quanto trapela, avrebbe cercato un confronto con il parlamentare regionale Michele Catanzaro, che però avrebbe declinato l’invito al dialogo, ritenendo che la discussione debba avvenire direttamente con i consiglieri e gli assessori che hanno aperto la crisi.

A complicare ulteriormente il quadro c’è il fatto che tra i firmatari del documento figurano anche l’assessore–consigliere Alessandro Curreri e la rappresentante dei Verdi, Daniela Campione. Un chiarimento interno ai dem, da solo, non sarebbe dunque sufficiente a ricomporre la frattura.

Gli scenari al momento appaiono estremi. C’è chi auspica un azzeramento dell’intera giunta e chi di una sorta di “governo di salute pubblica” con forze fuori dalla coalizione per arrivare alla fine del mandato.

Mentre l’assessore Francesco Dimino tenta di raffreddare il clima parlando di una “mera questione politica” destinata a risolversi, all’interno dell’amministrazione c’è chi descrive una lacerazione assai più profonda. Metà della giunta si è di fatto ammutinata e, alla conferenza stampa di questa mattina per presentare una nuova app cittadina, erano presenti solo gli assessori più vicini al sindaco — Fabio Leonte, Francesco Dimino e Agnese Sinagra. Quest’ultima, coinvolta nella vicenda, si è astenuta da qualunque commento.

Nel frattempo, l’opposizione è tornata a prendere posizione con una nota dai toni severi:
«La deflagrazione dell’esperienza amministrativa di Fabio Termine è sotto gli occhi di tutti», scrivono i consiglieri. Secondo le minoranze, la crisi sarebbe il risultato dell’incapacità del sindaco di mantenere rapporti stabili prima con la sua stessa maggioranza e poi con l’opposizione. «Mai avremmo immaginato — aggiungono — che la presunzione e la convinzione di essere il migliore potessero portare anche figure di esperienza ad abbandonarlo, lasciandolo solo in balia delle onde».

L’opposizione si dice «preoccupata e amareggiata» per la situazione in cui versa la città e invita apertamente Termine a dimettersi:
«Ha dimostrato incapacità di ascolto, di relazione e di innovazione. Gli riconosciamo di essere stato un buon oppositore, ma amministrare è un’altra cosa. Sciacca ha bisogno di una guida sicura e responsabile. Restituire la parola ai cittadini è oggi un atto doveroso».

La città resta, dunque in attesa delle prossime mosse del sindaco, il cui rientro potrebbe segnare l’inizio di una fase decisiva per il futuro dell’amministrazione.

Lavori pubblici a Ribera, pubblicati i bandi di gara per scuola e campo sportivo

Sono stati pubblicati ieri mattina i bandi di gara per due interventi strategici di lavori pubblici a Ribera: la ristrutturazione dell’Istituto comprensivo “Francesco Crispi”, sede di Piazza Giulio Cesare, e la riqualificazione dello stadio comunale Nino Novara.
Si tratta di opere attese da tempo, che segneranno un passo importante nel miglioramento delle infrastrutture scolastiche e sportive della città.

Oltre 2,9 milioni per scuola e stadio

L’importo complessivo dei lavori ammonta a oltre 2,9 milioni di euro.
In particolare, per la scuola Crispi è previsto un investimento di 812 mila euro, mentre per lo stadio Nino Novara il finanziamento raggiunge 2 milioni e 100 mila euro.

Questi lavori pubblici a Ribera mirano non solo al recupero strutturale, ma anche all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza degli edifici, nell’ottica di garantire standard moderni e funzionali.

Scuola Crispi: bando in scadenza il 5 dicembre

L’apertura delle offerte relative alla ristrutturazione dell’Istituto comprensivo “Francesco Crispi” avverrà il 5 dicembre prossimo.
L’intervento prevede un completo restyling della sede di Piazza Giulio Cesare, con lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e miglioramento delle condizioni per studenti e personale scolastico.

Stadio Nino Novara: bando il 10 dicembre

Il 10 dicembre si procederà invece con l’apertura delle offerte per la gara dello stadio comunale Nino Novara.
L’intervento, del valore di oltre 2 milioni di euro, prevede la realizzazione di un campo in erba sintetica, il rifacimento della tribuna e la ristrutturazione degli spogliatoi.
Si punta a restituire alla città una struttura moderna e sicura, capace di ospitare eventi sportivi di rilievo e attività per i giovani.

Tempi di esecuzione e prossimi step

Dopo l’apertura delle offerte e la successiva aggiudicazione, si potrà conoscere nel dettaglio il cronoprogramma dei lavori.
Secondo le prime stime, i tempi di esecuzione dovrebbero aggirarsi intorno a un anno per entrambi i cantieri.
I lavori pubblici a Ribera rappresentano quindi un tassello importante del piano di riqualificazione urbana e infrastrutturale portato avanti dall’amministrazione comunale.

Concorsi pubblici 2025: 232 posti al Ministero dei Trasporti per diplomati, ecco requisiti e prove d’esame

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assume 232 assistenti amministrativi con contratto a tempo indeterminato. Basterà il diploma per partecipare: ecco tutto ciò che sappiamo sul bando in arrivo.

Nuove opportunità per chi sogna il posto fisso nella Pubblica Amministrazione.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) è pronto ad avviare un nuovo concorso pubblico per 232 posti da assistente amministrativo, con contratto a tempo indeterminato.
Una selezione aperta anche ai diplomati, che potranno così accedere a una carriera stabile negli uffici centrali dello Stato senza la necessità della laurea.


📅 Quando uscirà il bando

Il concorso è stato autorizzato dal DPCM del 7 agosto 2025, che ha dato il via libera al reclutamento di oltre 9.000 nuovi dipendenti pubblici in diversi ministeri.
Tra questi, il MIT potrà inserire 559 nuove figure nel triennio 2025–2027, di cui 232 già entro il prossimo anno.

Il bando ufficiale sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale e sul portale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, oltre che sulla piattaforma inPA.gov.it, dedicata al reclutamento nella Pubblica Amministrazione.


🎓 Requisiti richiesti: basta il diploma

Il titolo di studio minimo per partecipare sarà il diploma di scuola secondaria di secondo grado (maturità).
Si tratta di una selezione accessibile anche ai non laureati, in linea con i precedenti concorsi per il profilo di assistente amministrativo.
Potranno comunque partecipare anche i laureati, soprattutto se in possesso di titoli affini alle competenze richieste (giuridiche, economiche o amministrative).

Oltre al titolo di studio, saranno necessari i requisiti generali di accesso ai concorsi pubblici:

  • cittadinanza italiana o di uno Stato membro UE;
  • pieno godimento dei diritti civili e politici;
  • idoneità fisica all’impiego;
  • assenza di condanne penali o procedimenti incompatibili con il ruolo.

🧠 Le prove d’esame: quiz, scritti e orali

Secondo le prime anticipazioni, la selezione potrà articolarsi in due o tre prove:
una prova preselettiva, una prova scritta e una prova orale.

La prova preselettiva, se prevista, consisterà in un quiz a risposta multipla su:

  • cultura generale,
  • logica e comprensione del testo,
  • materie indicate nel bando.

La prova scritta potrà svolgersi come test, quesiti a risposta sintetica o tema, e riguarderà argomenti di:

  • diritto amministrativo,
  • contabilità pubblica,
  • contratti pubblici,
  • sicurezza nei luoghi di lavoro.

La prova orale verterà sugli stessi contenuti e comprenderà anche la verifica delle competenze informatiche e linguistiche, oltre a una valutazione dell’attitudine e motivazione al ruolo.


🧾 Come presentare la domanda

Gli interessati potranno presentare la propria candidatura esclusivamente online, tramite la piattaforma inPA.gov.it.
Per accedere sarà necessario autenticarsi con le credenziali SPID, CIE o CNS e disporre di una casella PEC personale.

Il bando indicherà con precisione la data di apertura delle domande, i termini di scadenza e i documenti richiesti per la partecipazione.


🚀 Un’occasione per i diplomati in cerca di stabilità

Il concorso per 232 assistenti al MIT rappresenta una grande opportunità per diplomati che desiderano entrare nella Pubblica Amministrazione.
Con il progressivo sblocco del turnover nel 2025, si prevede un aumento dei posti disponibili anche in altri ministeri e enti pubblici.

Restare aggiornati sull’uscita del bando è fondamentale: le candidature si apriranno a breve e la selezione offrirà concrete possibilità di assunzione a tempo indeterminato in una delle amministrazioni più strategiche del Paese.

Maxi sequestro di cocaina a Trapani, arrestata una donna

Un maxi sequestro di cocaina è stato eseguito a Trapani dai carabinieri della Compagnia locale, nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio.
In manette è finita una donna del posto, classe 1971, trovata in possesso di quasi 3 chilogrammi di cocaina e 150 grammi di anfetamine. La sostanza era nascosta in parte all’interno della sua autovettura e in parte presso la sua abitazione.

L’inseguimento nel quartiere Cappuccinelli

Secondo quanto ricostruito, i militari dell’Arma hanno notato un’auto che, alla vista della pattuglia, ha tentato di allontanarsi con atteggiamento sospetto.
Raggiunto il veicolo nei pressi del quartiere Cappuccinelli, i carabinieri hanno identificato la conducente, visibilmente nervosa, decidendo di approfondire il controllo.
Durante la perquisizione del mezzo, è stato scoperto un panetto di cocaina, del peso di circa un chilo, nascosto all’interno di un sacchetto della spesa tra generi alimentari.

La perquisizione domiciliare e la scoperta della droga

L’ispezione è poi proseguita presso l’abitazione della donna, dove i militari hanno rinvenuto, all’interno di un mastello per la spazzatura, ulteriori 1,8 chilogrammi di cocaina e circa 150 grammi di anfetamine.
Il valore complessivo della droga, una volta immessa sul mercato illecito, è stato stimato in oltre 500.000 euro.
L’operazione conferma la costante attenzione delle forze dell’ordine nel contrasto al traffico di stupefacenti e rientra tra i più rilevanti casi di maxi sequestro di cocaina registrati nel territorio trapanese negli ultimi mesi.

Un secondo caso collegato all’operazione

Nella stessa giornata, i carabinieri hanno fermato un 59enne originario di Catania per un controllo alla circolazione stradale.
Durante la perquisizione del veicolo, l’uomo è stato trovato in possesso di 16.500 euro in contanti, somma della cui provenienza non ha fornito spiegazioni credibili.
Le verifiche successive hanno portato a segnalare l’uomo all’autorità giudiziaria per ipotesi di reato connesse al traffico di stupefacenti.

Custodia cautelare confermata

Dopo la redazione degli atti, la 54enne è stata trasferita presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo.
All’esito dell’udienza di convalida, il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere, convalidando integralmente l’arresto.
L’inchiesta prosegue per accertare la rete di contatti e il possibile coinvolgimento di altri soggetti nel maxi sequestro di cocaina.