Ribera

Alloggi popolari a Ribera, Pace non molla: “Il sindaco può assegnarli”

Nonostante i nuovi alloggi popolari siano pronti da oltre due anni, le 60 famiglie sfollate di via Martiri e via Fani sono ancora senza casa”.

L’onorevole Carmelo Pace, capogruppo all’Ars della Democrazia Cristiana, è intervenuto anche oggi sulla questione dichiarandosi pronto a presentare un emendamento al collegato della Finanziaria e aggiungendo di di avere depositato anche un disegno di legge autonomo che riguarda l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare a chi li deteneva senza titolo.

Il sindaco di Ribera si assuma le proprie responsabilità. Ha pieno titolo per assegnare gli alloggi popolari alle 60 famiglie sfollate di via Martiri di via Fani. Lo faccia senza ulteriori indugi, restituendo serenità a queste persone – ha detto Carmelo Pace. – Io non solo sono pronto a presentare un emendamento al collegato della Finanziaria, ma ho appena depositato un disegno di legge autonomo che riguarda l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare a chi li deteneva senza titolo. L’ho fatto per essere ancora una volta a posto con la mia coscienza, pur sapendo della irrilevanza di questo disegno di legge per il fine stesso da raggiungere. Ovviamente la mia proposta andrà al vaglio delle commissioni e poi dell’Aula il cui esito nessuno può preventivamente garantire, ma ribadisco che anche senza l’emendamento, o meglio ancora il disegno di legge, il sindaco di Ribera può e deve risolvere in autonomia la questione, è la legge che glielo consente. Lo dico ancora più chiaramente – ha aggiunto l’onorevole Pace -: il sindaco di Ribera ha avuto due anni di tempo per assegnare gli alloggi. Aveva fatto diversi annunci in questi 2 anni e ultimamente annunciato che entro maggio le famiglie sarebbero tornate a casa ed ora, nel corso di una conferenza dei servizi, dice che mancano tutta una serie di adempimenti, come mai non se ne è accorto prima. La misura è colma, è arrivato il momento di dire basta: applichi la legge, assegni le abitazioni e la smetta di addossare responsabilità agli altri”.

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