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Sindaci del Riberese di nuovo dal Prefetto, perdita di acqua dalla diga Gammauta

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Il Sindaco di Bivona, Milko Cinà, il vicesindaco di Lucca, Vincenzo Mortillaro con il primo cittadino di Ribera, Matteo Ruvolo sono stati nuovamente ricevuti dal Prefetto di Agrigento.

Al Prefetto i sindaci hanno rappresentato la grave problematica della crisi idrica nel territorio riberese.

I sindaci hanno voluto incontrare il Prefetto anche per i video sui social e che segnalavano la perdita di acqua dalla Diga Gammauta.

Acqua che andrebbe a scorrere sull’alveo del fiume Verdura per perdersi a mare, piuttosto che essere convogliata presso la Diga Castello.

“Ciò- afferma Ruvolo – farebbe cumulare al danno la beffa, vale a dire non consentirebbe di accumulare e far aumentare il livello delle acque nella Diga Gammauta”.

L’acqua così non potrebbe essere poi trasferita per caduta nella Diga Castello attraverso la bretella di collegamento.

Bretella che, grazie all’impegno di amministratori, agricoltori e soprattutto all’intervento del Prefetto, si era ottenuto di far entrare in funzione a fine marzo.

Ciò è avvenuto soltanto per pochi giorni. Come comunicato ufficialmente da Enel green power, l’invaso di Gammauta avrebbe raggiunto una quota che non consentiva più il trasferimento di acqua.

La nota del 5 aprile di Enel continuava affermando che “ulteriori trasferimenti potranno riprendere non appena i volumi disponibili presso Gammauta lo consentiranno”.

A seguito dei suddetti video circolati ieri sui social, i sindaci avevano già richiesto per le vie brevi le opportune verifiche.

Il Commissario per l’emergenza idrica, Cartabellotta ha ufficialmente richiesto al Consorzio di Bonifica di effettuare i sopralluoghi per una immediata verifica della situazione.

“Il Prefetto – riferisce Ruvolo – prendendo atto di quanto rappresentatogli, ha garantito ancora una volta grande disponibilità, per un suo intervento”.

Il Prefetto interloquira’ direttamente con Enel green power, per scongiurare che l’acqua della Diga Gammauta possa fluire lungo fiume Verdura e perdersi a mare.

“Ogni sforzo – conclude Ruvolo – e tutte le azioni necessarie deve essere intraprese per consentire il trasferimento di quanta più acqua possibile nella Diga Castello”.

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