Ritiene di non esser stato mai gradito nella “stanza dei bottoni” della maggioranza e che la sindacatura della Valenti assomigli piu’ al reggimento di un podesta’. Non tiene conto della rappresantativita’ ha spiegato Cusumano citando perfino i grandi costituzionalisti.
“Siamo stati sempre messi nel sottoscala” – ha affermato poi l’ex senatore Nuccio Cusumano che stasera ha chiamato a raccolta gli esponenti di Italia Viva della provincia per parlare di tematiche di prospettiva di partito, ma che allo stesso tempo non ha tralasciato la situazione politica cittadina – adesso diciamo alla Valenti che puo’ tranquillamente chiudere le porte. Per noi non e’ mai stata questione di poltrone, ma la nostra forza elettorale e’ stata sempre sottodimensionata in questa coalizione”.
Nuccio Cusumano che per parlare alla stampa dallo strappo dello scorso mese di novembre, ha atteso piu’ di 20 giorni, stasera ha ufficialmente sancito la fuoriuscita della compagine di ex “Sciacca Democratica” da quelle forze che portarono alla candidatura della stessa Valenti. “Un vuoto dirigenziale” – cosi’ l’ex parlamentare ha ripercosso quei momenti in cui quel centrosinistra ricercava un candidato.
“Noi fuori dalla maggioranza ci riprendiamo la nostra autonomia e ci saremo solo per parlare di prospettive programmatiche per la citta’ – ha poi precisato – non ci saremo neanche per le mozioni di sfiducia, non saremo noi a determinare un vuoto di governo. D’altronde anche questo centrodestra, e’ un coro a più voci, con piu’ anime al suo interno”.
A far da gran cerimoniere alla riunione il capogruppo Giuseppe Ambrogio e nelle prime fila, i consiglieri Gianluca Guardino e Santo Ruffo. Presente ma senza voler rilasciare dichiarazione alcuna anche il fido Carmelo Brunetto. Grande assente invece, l’ex assessore Calogero Segreto.
