Politica

Due settimane fa la vittoria di Francesca Valenti, che avrebbe già deciso di fare il sindaco full time

Un mese dal primo turno elettorale, due settimane dal ballottaggio. Vola il tempo nella Sciacca che ha rinnovato i suoi organismi amministrativi, cambiando registro, affidando i suoi destini alla prima donna sindaco, tornando a dare credito al centrosinistra, malgrado, complessivamente, a vincere sia stato soprattutto il malcontento, manifestato non solo dal voto ai candidati che non rappresentavano i partiti tradizionali, ma anche attraverso astensionismo e schede annullate (o perfino neanche aperte). Ma tant’è: questo ragionamento, ovviamente, nulla toglie alla legittimazione di Francesca Valenti rispetto al ruolo che ha assunto. Sono stati, i primi giorni di lavoro per lei, piuttosto intensi, soprattutto sul piano politico. La decisione di non affidare la delega di vicesindaco, come avevamo già detto poche ore dopo i fatti, ha evidenziato una determinazione piuttosto significativa, utile a mettere fine alla disputa sul ruolo. Determinazione già registrata in una città che, naturalmente, aldilà dell’ironia sull’adagio soddi uncinné, sta già concedendo un po’ di tempo alla nuova amministrazione, affinché riesca a dare la propria impronta sull’idea di città. La chiamano luna di miele. Francesca Valenti di suo ci sta mettendo la presenza diuturna al Comune, quasi a dare un simbolo tangibile della novità. Valenti che, in base alle ultime indiscrezioni, dovrebbe optare per il compito esclusivo di prima cittadina, chiedendo l’aspettativa dal suo ruolo di docente universitaria e rinunciando, per qualche anno, alla professione di avvocato. Intanto quella che inizia domani sarà la settimana che prelude alla seduta d’insediamento del Consiglio comunale. Potrebbero tornare al pettine i nodi della maggioranza, per un ruolo che potrebbe spettare al PD, ma non è ancora detto. Non è detto che Sciacca Democratica sia disponibile ad aspettare a lungo per l’atteso secondo assessore, anche perché non c’è una scadenza certa per questo presunto avvicendamento. Tornando al PD, a contendersi la presidenza sono sempre Pasquale Montalbano e Simone Di Paola. Tuttavia, nei giorni scorsi il segretario del partito Michele Catanzaro non ha escluso l’ipotesi di rinunciare per proporre alla coalizione di cedere la carica all’Opposizione. Insomma: saranno giorni difficili, i prossimi, per la coalizione che sostiene il sindaco Francesca Valenti.

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