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Via le zanzare dall’ospedale di Sciacca, l’Asp darà risposte in Prefettura

“Rinviare su questioni legate alla salute pubblica di un intero territorio non è più possibile, preme risolvere, fattivamente e nel minor tempo possibile, un insieme di problematiche che vertono sulla sanità Agrigentina, lasciate in sospeso ormai da troppi mesi”. Lo ha detto il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello a margine dell’incontro, in Prefettura, ad Agrigento, con il Prefetto Caputo, il questore di Polizia Auriemma, il commissario dell’Asp Venuti, il direttore sanitario della stessa Asp Lo Bosco, il tenente colonnello Micucci del reparto operativo dei Carabinieri di Agrigento, il colonnello della Guardia di Finanza Maggio e il dottore Spoto dell’Asp.

 Numerosi i punti all’ordine del giorno sui quali il senatore Cinquestelle ha voluto puntare l’attenzione, attraverso una approfondita analisi delle soluzioni, perlopiù condivise dagli interlocutori. Tra i temi più scottanti, quello igienico-sanitario legato alla presenza massiccia di zanzare nel Presidio ospedaliero di Sciacca. Secondo le testimonianze del personale, a Sciacca le zanzare sono dappertutto ed escono persino dai termosifoni. “Bisogna intervenire con urgenza – afferma Marinello – evitando che nelle fondamenta del PO ristagni l’acqua”. “Inoltre, – aggiunge – bisogna provvedere alla bonifica degli ambienti e alla disinfestazione, intervenendo anche fuori dall’ospedale, coinvolgendo l’amministrazione comunale, per la bonifica di piccoli ruscelli. E quindi, attraverso la scerbatura e la potatura di alberi”. “È un intervento – spiega il senatore – che deve essere programmato ed effettuato in tempo opportuno per il potenziale rischio di incendi e la proliferazione di zecche”.

 Si è passati, quindi, al tema della rimodulazione del servizio di continuità assistenziale, attraverso l’accorpamento dei presidi di guardia medica in quei centri distanti fra loro solo pochi chilometri (stiamo parlando di centri che distano tra loro tre, quattro chilometri, comunque sempre entro i dieci chilometri di percorrenza). “Oggi – chiarisce Marinello – le guardie mediche, attive dalle ore 20 alle ore 8 del mattino seguente e h 24 in tutti i giorni festivi, contano un solo medico che, di fatto, opera senza tutela fisica, né tutela assicurativa e legale”. “Ma soprattutto, – continua – è da considerare la grave problematica rappresentata delle precarie condizioni nelle quali i medici svolgono tale servizio, essendo frequentemente oggetto di intemperanze verbali, di minacce e violenze fisiche, non ultime i fatti di cronaca accaduti in Sicilia lo scorso anno”.

 “Accorpare, – sostiene Marinello – vorrebbe dire maggiori garanzie per gli stessi cittadini, facendo confluire più medici in strutture con automedicalizzate; rafforzando così le dotazioni di personale medico; garantendo la presenza di due medici nel posto di guardia; unitamente ad assunzione di personale infermieristico per il potenziamento del servizio. Tale situazione permetterebbe ai due sanitari di collaborare e confrontarsi”.  Un nuovo incontro è previsto sabato  7 luglio, alle ore 9.30, sempre in Prefettura, e sono attese le prime risposte a cominciare dalla questione zanzare al Giovanni Paolo II copme sottolinea il senatore Marinello in un’intervista a Risoluto.it.

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