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Comune di Sciacca
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Schifani all’Associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro: “Le Terme sono nella mia agenda”

Il presidente della Regione, Renato Schifani ha risposto alla missiva che lo scorso 19 marzo, la presidente dell’Associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro, Santina Matalone aveva inviato allo stesso governatore per spronarlo ad andare avanti rispetto il rilancio delle Terme di Sciacca.

Il presidente a sua volta, ha inviato una lettera aperta con la quale rassicura la presidente circa i suoi intendimenti di portare avanti il progetto che il governo regionale ha gia’ delineato per le Terme di Sciacca e Acireale con la pubblicazione degli avvisi esplorativi.

“Il rilancio delle Terme di Sciacca e Acireale – scrive Schifani alla Matalone – e’ nell’agenda del mio Governo. E’ per questo, dopo oltre dieci anni di chiusura – che ho voluto dare una forte accelerazione, per snellire i tempi delle procedure, costituendo un Tavolo tecnico formato da diversi responsabili del Dipartimento regionali, ciascuno per i profili di competenza sotto l’egida dei miei esperti dell’Ufficio di Gabinetto”.

Schifani ribadisce nero su bianco con fermezza quanto aveva gia’ detto e sottolineato nell’ultimo videomessaggio.

“E’ mio intento restituire le strutture termali ai Siciliani, e per questo sono stati gia’ pubblicati avvisi esplorativi per trovare partner privati e investitori seri che ci affianchino in questo progetto, non solo per valorizzare le strutture con la loro rifunzionalizzazione, ma migliorare indirettamente servizi e occupazione nel comprensorio.

occupazione nel territorio

Omicidio di Sara Campanella, fermato il compagno di università Stefano Argentino

Messina è sotto shock per l’omicidio di Sara Campanella, la studentessa ventiduenne uccisa in strada a pochi passi dallo stadio “Giovanni Celeste”, davanti a numerosi testimoni. Nella notte, dopo un’intensa caccia all’uomo, i carabinieri del comando provinciale di Messina, con il supporto dei colleghi di Siracusa, hanno fermato Stefano Argentino, 27 anni, originario di Noto, sospettato di essere l’autore del delitto.

Secondo una prima ricostruzione, Sara Campanella, studentessa del terzo anno di Tecniche di laboratorio biomedico all’Università di Messina e tirocinante al Policlinico, aveva appena terminato la giornata quando sarebbe stata seguita dall’indagato. Dalle immagini delle videocamere di sorveglianza e dalle testimonianze raccolte, Argentino l’avrebbe affiancata nei pressi del Policlinico e avrebbe percorso con lei un tratto di strada lungo via Gazzi.

Giunti nei pressi di un distributore di benzina, tra i due sarebbe nata una discussione, culminata nell’aggressione. Sara ha cercato di fuggire, gridando aiuto. “Basta, lasciami, basta”, ha urlato disperata. Lo hanno raccontato i testimoni che hanno assistito al delitto, uno dei quali ha anche tentato di rincorrere l’assassino.

Determinanti sono state le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno assistito all’omicidio, tra cui alcuni colleghi e colleghe della vittima, come ha riferito il procuratore capo di Messina, Antonio D’Amato, parlando con i cronisti in conferenza stampa.

 “Da quando Sara Campanella si era iscritta all’università Stefano Argentino le manifestava attenzioni e cercava di conquistare il suo interesse con comportamenti molesti”. Lo ha detto il procuratore di Messina D’Amato. Il ragazzo aveva manifestato “attenzioni insistenti e reiterate nel tempo”, nei confronti della vittima da circa 2 anni. Sara aveva parlato ad alcuni colleghi del corso universitario di queste attenzioni, manifestando “fastidio”, ha aggiunto il capo della Procura. 

“Abbiamo chiesto al gip l’emissione di un provvedimento restrittivo nei confronti del presunto omicida che siamo riusciti a identificare grazie a una serie di elementi che fanno ritenere sussistente un quadro indiziario grave”, ha affermato il capo della Procura di Messina. 

I testimoni oculari “hanno fornito un contributo determinante non solo ai fini dell’identificazione del presunto omicida, ma anche per la sua successiva localizzazione”. 

“Non c’è stata alcuna denuncia nel tempo da parte della ragazza. È un caso delicato e dobbiamo ricostruire bene tutto quello che c’è attorno”. Così il comandante dei carabinieri di Messina, Lucio Arcidiacono, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto, in conferenza stampa, se Sara Campanella aveva presentato denuncia contro il presunto omicida. 

Parlano di “solido quadro accusatorio” i pm che hanno disposto il fermo di Stefano Argentino. Il provvedimento cautelare, eseguito nella notte, si basa sulle testimonianze dei passanti che hanno assistito al delitto e sulla visione delle immagini delle videocamere di sorveglianza della zona. 

Dalle testimonianze delle amiche della ragazza emergono dettagli inquietanti. Nel provvedimento di fermo si legge che il giovane importunava frequentemente la vittima, cercando insistentemente di convincerla a uscire con lui, nonostante i ripetuti rifiuti. In più occasioni aveva anche inviato messaggi vocali che, secondo i magistrati, mostrano “un’autentica strategia molesta”.

Un’amica ha raccontato di aver dovuto intervenire all’università per allontanare Argentino, che si lamentava perché Sara “non gli sorrideva più come in passato”.

Poche ore prima di morire, la giovane aveva inviato un messaggio vocale a un’amica, segnalando la presenza del ragazzo: “Dove siete che sono con il malato che mi segue?”

Sciacca città della diversità, inclusione e cultura in festa

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Sciacca ha dimostrato ancora una volta di essere una città che abbraccia la diversità, celebrando la fine del Ramadan con due eventi significativi che hanno coinvolto la comunità locale. Questo spirito di accoglienza affonda le radici nella sua storia millenaria, che ha visto il passaggio e l’influenza di molteplici civiltà. Lo rileva, con soddisfazione, l’assessore comunale al Turismo, Francesco Dimino.

Un momento di preghiera e condivisione

In piazza Noceto, nel quartiere di San Michele, si è tenuta una preghiera comunitaria. Un evento che ha riunito molti fedeli musulmani per celebrare la conclusione del mese sacro del Ramadan, in un’atmosfera di raccoglimento e spiritualità.

La sera, invece, il salone della chiesa dei Cappuccini ha ospitato una festa aperta a tutta la cittadinanza. Un’occasione per condividere cibo, esperienze e momenti di convivialità tra persone di diverse origini, rafforzando il senso di comunità e rispetto reciproco.

Sciacca, crocevia di culture

La storia di Sciacca è una testimonianza di incontro e fusione tra popoli. Dall’influenza fenicia e greca, passando per il dominio romano e l’importante eredità lasciata dagli arabi a partire dall’840, fino ai Normanni, Aragonesi e Spagnoli, la città ha sempre rappresentato un punto di scambio e integrazione culturale.

Questa ricchezza storica si riflette ancora oggi nell’anima accogliente della città, che continua a valorizzare le tradizioni di tutte le comunità presenti sul territorio.

Una comunità che unisce e accoglieOggi più che mai, Sciacca dimostra che la diversità è una ricchezza. Le celebrazioni della fine del Ramadan sono solo un esempio del forte senso di inclusione che caratterizza la città. Eventi come questi non solo rafforzano i legami tra le diverse culture, ma contribuiscono anche a creare un ambiente di armonia e rispetto.

La bellezza di una città che accoglieL’essenza di Sciacca risiede nella sua capacità di unire storie e tradizioni diverse, creando un mosaico di umanità e fratellanza. Questa città dimostra che la diversità non è un ostacolo, ma un valore da custodire e celebrare.

Transennata a Sciacca via Ariosto, disagi per 12 famiglie (Video)

A pochi metri di distanza dalla buca che si è aperta nelle ultime ore una perdita nella condotta fognaria crea disagi anche di natura igienico sanitaria ai residenti in via Ludovico Ariosto, a Sciacca.

Adesso un cedimento della strada, causato probabilmente da un ulteriore guasto alla rete fognaria, non consente a 12 famiglie di raggiungere casa con le auto. “Parcheggiamo le auto allo Stazzone – dice Giuseppe D’Asaro – uno dei residenti nella zona – e questo per gente anziana come noi è un grave problema”. “Abbiamo già segnalato ad Aica cosa succede in questa zona – dice Salvatore Bentivegna – ma aspettiamo ancora un intervento”.

Disposta dal Comune la potatura e cura del verde attorno alla basilica di San Calogero al Monte

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L’Amministrazione comunale ha disposto un’opera di potatura e cura del verde attorno alla basilica di San Calogero, eletta quest’anno chiesa giubilare.
È quanto rendono noto il sindaco Fabio Termine e l’assessore al Verde Pubblico Simone Di Paola.
Operai sono stati impegnati per alcuni giorni per la sistemazione dell’area in cima a Monte Kronio, meta di fedeli e di turisti.
“Abbiamo dato corso – dichiarano il sindaco Termine e l’assessore Di Paola – a un massiccio intervento, un’opera che non si realizzava da anni, restituendo decoro e bellezza ad uno degli scorci più suggestivi della nostra città. L’intervento è stato eseguito grazie all’accordo quadro per la gestione e la cura del verde pubblico, e ha dato seguito alle richieste della comunità parrocchiale di San Calogero al Monte”.

La Cgil chiede il tempo pieno per 88 dipendenti del Comune di Ribera

Il passaggio a tempo pieno di 88 dipendenti: e’ quanto chiede la Funzione Pubblica della Cgil oggi con una nota indirizzata al sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo.

“Il tempo scorre – scrive la Funzione pubblica Cgil – e la situazione del personale al comune di Ribera resta ancora con vertenze aperte che ricadono sul presente e purtroppo sul futuro della stragrande maggioranza dei lavoratori. I salari dei dipendenti pubblici degli enti locali in Italia sono i più bassi d’Europa, figuriamoci quelli dei lavoratori part time da 18 a 30 ore settimanali”.

Il segretario della Cgil, in particolare chiede che la questione non debba sparire dall’agenda dell’amministrazione comunale e il consiglio comunale in sede di approvazione di bilancio potrebbe essere l’occasione per dialogare fra le parti politiche e capire come si intende
procedere per sanare le annose questioni.
“Chiediamo – scrive Iacono – di considerare che l’Ente garantisce i servizi nonostante la sofferenza di personale part time, personale che è responsabile del servizio, responsabile dell’Ufficio che si occupa di tutte le questioni amministrative, burocratiche e pratiche del Comune.
Chiediamo, infine per i lavoratori semplicemente più attenzione e rispetto, e uno stipendio dignitoso che
garantisca, in un futuro ormai non troppo lontano di sperare in una pensione che superi l’assegno sociale”

Strade di accesso al mare tra buche e transenne a Sciacca, interrogazione di 3 consiglieri

“Con l’avvicinarsi della stagione estiva si prevede un aumento significativo del flusso di residenti e turisti diretti verso le aree costiere del Comune di Sciacca”. Lo scrivono in una interrogazione presentata dai consiglieri comunali Raimondo Brucculeri, Maurizio Blo’ e Carmela Santangelo.
“Le strade di accesso al mare osservano i tre consiglieri comunali – si presentano piene di buche, asfalto deteriorato, segnaletica mancante o danneggiata, passaggi pedonali non sicuri che rappresentano insidie e trabocchetti per i cittadini che la transitano,oltre alla mancanza di pulizia e decoro.
Basta percorrere la via Lido fino ad arrivare nei diversi chioschi per rendersi conto che le arterie sono piene di transenne che restringono la carreggiata e abbandonate nei margini della strada rendendola pericolosa soprattutto per i giovani che la percorrono con i motorini.
Tali problematiche, se non risolte tempestivamente, comprometteranno la sicurezza e la fruibilità delle aree costiere, con ripercussioni negative sul turismo, sull’immagine di Sciacca come città turistica”.
I tre componenti di opposizione affermano che la prima impressione dei visitatori sarà fortemente penalizzata da strade dissestate, ambienti trascurati e strade di accesso al mare impraticabili.
Pertanto ritengono che sia necessario un sopralluogo urgente ed un successivo intervento che preveda una sistemazione delle buche con la rimozione delle transenne, un intervento di pulizia e scerbatura e dove necessario l’installazione di segnaletica verticale ed orizzontali.
I tre chiedono, pertanto al sindaco di conoscere:

  • Quali interventi urgenti l’Amministrazione intende attuare per risolvere le criticità segnalate, con particolare riferimento alle vie di accesso al mare;
  • Se sono stati previsti fondi specifici nel bilancio comunale per tali opere e quali siano i tempi di realizzazione;
  • Se sia stato avviato un coordinamento con altri enti (es. Provincia, Regione) per richiedere finanziamenti straordinari”
    I tre consiglieri, infine chiedendo una risposta orale in consiglio Comunale, auspicano che vengano fornite rassicurazioni concrete ai cittadini e alle imprese turistiche, in vista di una stagione che deve essere volano di sviluppo e non di criticità irrisolte.

Sicilia, crollo delle nascite: il dato peggiore del Sud Italia

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La Sicilia sta vivendo una fase critica dal punto di vista demografico. Il crollo delle nascite ha raggiunto un preoccupante -5,3% nel 2024, il doppio della media nazionale (-2,6%) e superiore alla media del Sud (-4,2%). Questo calo rappresenta una delle sfide più gravi per il futuro dell’Isola, con possibili conseguenze economiche e sociali di vasta portata.

Popolazione in calo: i numeri

Secondo i dati Istat, la popolazione residente in Sicilia nel 2024 è scesa a 4.779.400 abitanti, segnando un calo del 3,7% rispetto all’anno precedente. Anche la presenza di cittadini stranieri, che attualmente sono 209.100, ha registrato la stessa percentuale di diminuzione. Questo trend riflette una combinazione di bassa natalità e migrazione verso altre regioni italiane ed estere.

Nascite in Sicilia: le province più colpite

Il crollo delle nascite non colpisce in modo uniforme tutta l’Isola. Alcune province registrano una contrazione ben più marcata della media regionale:

  • Enna: -8,4%, il calo più accentuato in assoluto.
  • Trapani: -8%.
  • Catania e Palermo: valori vicini alla media regionale.
  • L’unica eccezione positiva è Agrigento, che registra un lievissimo aumento dello 0,3%.

Cause e possibili soluzioni

Diverse sono le cause del crollo delle nascite in Sicilia:

  • Difficoltà economiche: disoccupazione giovanile elevata e salari bassi scoraggiano la formazione di nuove famiglie.
  • Mancanza di servizi per le famiglie: asili nido insufficienti e alto costo della vita.
  • Emigrazione giovanile: molti giovani siciliani scelgono di trasferirsi altrove per cercare migliori opportunità lavorative e condizioni di vita più stabili.

Le possibili soluzioni includono incentivi alla natalità, politiche di sostegno alla famiglia e investimenti per migliorare il mercato del lavoro. Tuttavia, senza interventi strutturali, il trend negativo rischia di accentuarsi nei prossimi anni.

Il crollo delle nascite in Sicilia è un fenomeno allarmante che richiede attenzione immediata. Sarà fondamentale un’azione politica e sociale per invertire questa tendenza e garantire un futuro più stabile all’Isola.

Ribera, riparte il trasferimento dell’acqua dopo il danneggiamento della condotta

Ripristinata la condotta ed avviato il trasferimento dell’acqua che viene convogliata nei laghetti di una vasta area compresa tra i territori di Ribera e Cattolica Eraclea. La condotta è stata danneggiata, probabilmente utilizzando un trapano, nella contrada Strasatti di Ribera. Il danneggiamento è stato effettuato in una zona in aperta campagna dove non c’è alcun impianto di videosorveglianza.

Il danno ammonta a circa mille euro e non è coperto da assicurazione. In passato più volte condotte e impianti sono stati oggetto di danneggiamenti così come mezzi del Consorzio di bonifica. Anche su questo nuovo danneggiamento indagano i carabinieri.

Su tutta l’attività del consorzio incombe, però, la protesta dei 260 lavoratori che devono ancora percepire gli ultimi tre stipendi e che hanno già fatto sapere di non potere più raggiungere, con i propri mezzi, le sedi di lavoro.

Gineitis risponde a Marusic, Lazio-Torino 1-1

ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a ripartire dopo il pesante ko del Dall’Ara contro il Bologna e sale a tre partite senza vincere: all’Olimpico, il posticipo della 30^ giornata di Serie A contro il Torino termina 1-1. Lunga la lista degli assenti per Baroni, che deve ancora rinunciare a Tavares e Castellanos: al loro posto Marusic, adattato sulla sinistra, e Dia, supportato da Isaksen, Pedro e Zaccagni. Vanoli, invece, ritrova Lazaro sulla fascia destra: Elmas confermato a sinistra, Vlasic completa il terzetto dietro ad Adams. La partita inizia su buoni ritmi. La prima occasione è per la Lazio con Isaksen che vede Zaccagni sul secondo palo: il suo tiro al volo trova ben posizionato Milinkovic-Savic. L’estremo difensore granata è di nuovo protagonista pochi minuti dopo: prima manca il controllo su un’uscita fuori dall’area, ma poi è strepitoso nel recupero su Pedro, chiudendo lo spagnolo con un bel guizzo. Le due squadre trovano un certo equilibrio in campo e i ritmi progressivamente si abbassano. Nel finale di frazione c’è tempo per un tocco di Adams, che però, davanti a Provedel, impatta male.
La ripresa si apre con la prima vera parata di Provedel al 52′ sul colpo di testa di Maripan dopo il cross di Biraghi su punizione. Cinque minuti e la partita si sblocca: Pedro si smarca con un gran controllo di tacco, per poi appoggiare per Marusic che dal limite batte Milinkovic-Savic sul secondo palo. Il gol dà fiducia alla Lazio, che al 67′ sfiora il raddoppio: break di Guendouzi che ruba palla si fa tutto il campo palla al piede prima di scaricarla a Zaccagni, chiuso dal portiere avversario in spaccata. Il portiere ospite è attento poco dopo sul colpo di testa di Noslin; in precedenza, proteste biancocelesti per un tocco di mano di Maripan, valutato però legittimo in quanto in appoggio sull’intervento in scivolata del difensore. Al 78′, Lazio ancora vicina al gol Guendouzi, che di piatto, sul servizio di Zaccagni, manda sul fondo per centimetri. Il gol dei capitolini non arriva, e il Torino ne approfitta per trovare il pareggio, confezionato dai nuovi entrati: Karamoh serve in profondità Biraghi, la cui palla a rimorchio trova l’inserimento vincente di Gineitis. Stavolta è la Lazio a subire il contraccolpo, senza riuscire più a trovare una vera e propria occasione per provare a prendersi i tre punti: altra occasione persa, e il quarto posto è ora lontano quattro punti. Per il Torino, invece, sono undici i punti nelle ultime cinque partite.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Migranti, Piantedosi “Primi trasferimenti in Albania tra 7-10 giorni”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ ragionevole prevedere che i migranti verranno trasferiti dall’Italia all’Albania tra i sette e i dieci giorni: stiamo valutando tutta la logistica dei trasferimenti, ma i tempi saranno quelli. Per adesso abbiamo una capienza che si aggira sui 44 posti, ma può presto superare i 140”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ospite a “Cinque minuti” su Rai1.

“L’operazione avviene a spese invariate, perchè il Cpr già esisteva. Al contempo non cambia la funzione complessiva del centro. Non servirà l’approvazione della magistratura, in quanto potranno essere trasferite in Albania anche persone che hanno già avuto la convalida del giudice di pace sul territorio italiano”, ha spiegato.

“Qualcuno ha parlato della possibilità che possano fare domanda di protezione internazionale e in quel caso se ne dovrebbe occupare la Corte d’Appello di Roma. Tuttavia la legge è strutturata in maniera tale che anche in questo caso verrebbero trattenuti in Albania. Il controllo delle frontiere è un tema attuale e una soluzione cui guarda tutta l’Europa, con l’obiettivo di salvare il diritto delle persone e al contempo rafforzare il sistema dei rimpatri e iniziare una stagione di contrasto serio al traffico di esseri umani”, ha concluso Piantedosi.

-Foto: Ipa Agency-

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Pari senza gol nello scontro salvezza fra Verona e Parma

VERONA (ITALPRESS) – Si chiude sullo 0-0 la sfida salvezza tra Hellas Verona e Parma. Qualche occasione e un bel ritmo nel primo tempo, poche emozioni nella ripresa: un punto a testa che permette ai crociati di respirare – l’Empoli terz’ultimo è a soli tre punti -, situazione differente per quanto riguarda i veronesi, ora a quota 30. Manca poco alla squadra di Zanetti per potersi togliere definitivamente dalla zona rossa.
La gara si è infiammata dopo pochi secondi quando Mosquera ha colpito la traversa da posizione defilata. Il 3-4-1-2 pensato da Zanetti ha creato qualche problema al Parma, i ducali hanno risposto con il tiro dal limite di Almqvist terminato di poco fuori. La squadra di Chivu ha espresso un buon calcio, al 23′ gli ospiti hanno chiesto un fallo in area di rigore per un contatto tra Bonny e Tchatchoua, ma il direttore di gara ha lasciato correre (leggero il tocco tra i due avvenuto fuori area, come evidenziato poi dai replay). L’attaccante francese ha provato a sbloccare il punteggio nel finale di primo tempo, ma Ghilardi ha deviato la girata di prima intenzione in calcio d’angolo. Buona occasione anche per Almqvist sugli sviluppi di una rimessa laterale, ma Montipò si è opposto con un ottimo intervento sul colpo di testa ravvicinato. Nella ripresa è successo poco e nulla, i padroni di casa hanno fatto fatica a costruire palle gol, il Parma ha invece ha avuto il colpo del ko con Camara praticamente allo scadere, ma lo stesso Montipò si è opposto con un ottimo intervento di piede. La risposta degli scaligeri è arrivata con Tengstedt, che a recupero inoltrato ha sfiorato la rete con un’incornata dal centro dell’area. Un punto a testa che muove la classifica, nel prossimo turno il Verona sfiderà il Torino mentre il Parma affronterà l’Inter campione d’Italia in carica e attuale capolista.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).