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Legge 104 e ristrutturazioni: sconti fino al 75% per rendere la casa accessibile, ecco chi può beneficiarne e come fare domanda

Fino a 50.000 euro di detrazioni per chi ristruttura casa eliminando le barriere architettoniche. Agevolazioni anche per i familiari di disabili gravi: vediamo requisiti, somme e modalità.

Chi è titolare di benefici previsti dalla Legge 104/1992, oppure ha un familiare disabile a carico, può usufruire di importanti agevolazioni fiscali per la ristrutturazione della casa. Si tratta di incentivi pensati per favorire l’eliminazione delle barriere architettoniche e migliorare l’accessibilità dell’abitazione.

Detrazione del 75% per interventi di abbattimento barriere

La misura, valida fino al 31 dicembre 2025, consente di recuperare fino al 75% delle spese sostenute per determinati interventi edilizi realizzati su edifici esistenti. Gli interventi agevolabili devono riguardare esclusivamente:

  • scale,
  • rampe,
  • ascensori,
  • servoscala,
  • piattaforme elevatrici.

Questi lavori devono rispettare le prescrizioni tecniche del DM 236/1989, certificate da un tecnico abilitato tramite asseverazione.

Limiti di spesa e percentuali di detrazione

La detrazione si applica su un importo massimo variabile:

  • 50.000 euro per edifici unifamiliari o unità autonome con accesso indipendente;
  • 40.000 euro per unità (da moltiplicare) negli edifici da 2 a 8 unità immobiliari;
  • 30.000 euro per unità (da moltiplicare) negli edifici con più di 8 unità.

La somma detraibile viene suddivisa in cinque quote annuali di pari importo.

Chi può accedere al bonus barriere architettoniche?

Hanno diritto alla detrazione:

  • le persone con disabilità grave ai sensi dell’art. 3, comma 3 della Legge 104;
  • i loro familiari fiscalmente a carico (genitori, coniugi, partner uniti civilmente, conviventi di fatto, parenti fino al 2° grado, o fino al 3° se i genitori del disabile sono over 65, disabili o deceduti).

Inoltre, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con interpello n. 444/2022, questa detrazione è cumulabile con il bonus ristrutturazioni al 50%.

Mutui agevolati per acquisto e ristrutturazione: il Plafond Disabili

Oltre alle detrazioni, le famiglie con un disabile possono accedere al Fondo Plafond Disabili, che prevede mutui agevolati per:

  • ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica (fino a 100.000 €);
  • acquisto di immobili residenziali classe A, B o C (fino a 250.000 €);
  • acquisto + ristrutturazione dello stesso immobile (fino a 350.000 €).

Il mutuo può durare 10, 20 o 30 anni e deve essere richiesto presso banche aderenti alla convenzione ABI–Cassa Depositi e Prestiti, allegando:

  • documentazione che attesti la disabilità;
  • stato di famiglia.

Altre agevolazioni fiscali previste

Chi accede al Plafond può beneficiare anche dell’esenzione da tutte le imposte legate all’atto di mutuo:

  • imposta sostitutiva,
  • imposta di registro,
  • imposta ipotecaria,
  • imposta catastale,
  • imposta di bollo.

Conclusione

La Legge 104 offre strumenti concreti per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e dei loro familiari, sia attraverso bonus ristrutturazioni, sia grazie a mutui agevolati per l’acquisto e l’ammodernamento della casa. Un’occasione da non perdere per rendere le abitazioni più sicure, accessibili e sostenibili.


Galizia: “Soluzione definitiva, mai più zanzare al Pronto Soccorso di Sciacca” (Video)

“C’è una soluzione definitiva per eliminare le zanzare dal Pronto Soccorso dell’ospedale di Sciacca”. Lo annuncia il direttore sanitario, Ignazio Galizia, dopo le proteste degli ultimi giorni, aggiungendo che il cambiamento climatico ha anticipato quest’anno l’arrivo delle zanzare precedendo l’intervento di disinfestazione.

Galizia riferisce che è stato affidato un incarico pluriennale a una ditta e ricorda che il luogo nel quale è stato realizzato, tanti anni fa, l’ospedale di Sciacca in una zona predisposta agli acquitrini.

L’onorevole Ismaele La Vardera ha presentato un’interrogazione all’assessore regionale alla Salute per richiedere misure urgenti per risolvere in modo definitivo l’emergenza zanzare presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca e per evitare rischi di situazioni simili in altre strutture ospedaliere.

Rientra illegalmente in Italia con un falso cognome, arrestato a Siculiana

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Un cittadino albanese di 25 anni, già espulso dall’Italia nel novembre 2023, è stato arrestato dai carabinieri per ingresso e soggiorno illegale nel territorio nazionale. Per eludere i controlli di frontiera, l’uomo ha utilizzato un falso cognome, assunto legalmente dopo il matrimonio. Tuttavia, il suo tentativo di rientrare in Italia inosservato è stato smascherato dai militari durante un controllo sul territorio.

Controllo dei Carabinieri e identificazione

I carabinieri della Stazione di Siculiana, impegnati in un’attività di pattugliamento, hanno fermato il cittadino albanese per un normale controllo. Alla richiesta di documenti, l’uomo ha fornito generalità diverse da quelle registrate in passato. Insospettiti, i militari hanno deciso di effettuare accertamenti più approfonditi, confrontando le sue impronte digitali con quelle archiviate nei database delle forze dell’ordine.

L’analisi ha rivelato che l’uomo era già stato espulso dall’Italia nel 2023 e che aveva fatto rientro nel Paese violando il divieto di reingresso. Il suo stratagemma di cambiare cognome dopo il matrimonio non è bastato a ingannare le autorità.

Arresto convalidato: nuovo allontanamento dall’Italia

L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per soggiorno illegale sul territorio nazionale. Su richiesta della Procura della Repubblica di Agrigento, il gip ha convalidato l’arresto.Ora, dopo l’iter giudiziario, il cittadino albanese sarà nuovamente allontanato dall’Italia, con il rischio di pene più severe in caso di ulteriore rientro illegale.

Controlli serrati contro l’immigrazione irregolare

L’operazione condotta dimostra l’efficacia dei controlli sul territorio per contrastare l’immigrazione irregolare. Le forze dell’ordine continuano a monitorare con attenzione i movimenti di soggetti già espulsi, prevenendo così eventuali reingressi illegali.

Sequestrati 5000 litri di gasolio non a norma, denunciati i gestori impianti del Trapanese

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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani hanno sottoposto a sequestro preventivo complessivamente circa 5.000 litri di gasolio rinvenuti presso impianti di distribuzione stradale del Trapanese. I gestori sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Trapani per l’ipotesi di reato di frode in commercio.

Nell’ambito del protocollo d’intesa siglato tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza, in particolare, i finanzieri del Gruppo Trapani e della Compagnia di Alcamo in stretta sinergia con i funzionari doganali e con l’ausilio del Laboratorio chimico mobile in dotazione, hanno sottoposto a controllo circa il 50% degli impianti di distribuzione di carburante dell’area settentrionale della provincia. Sono stati rinvenuti quantitativi di gasolio “non a norma” per basso punto di infiammabilità, pronto per essere fornito agli automobilisti.
La norma tecnica di riferimento prevede un punto di infiammabilità del gasolio per autotrazione
pari ad almeno 55 °C con la finalità di minimizzare il rischio della formazione di miscele facilmente infiammabili. I chimici del Laboratorio mobile della Gdf, nell’impianto, hanno riscontrato punti di infiammabilità al di sotto di tale soglia.
La diminuzione di tale parametro, che nella pratica può avvenire per miscelazione abusiva del gasolio con sostanze estranee come solventi, carburanti avio, benzine e oli vegetali esausti, oltre ad arrecare danno alle casse erariali per mancata corresponsione delle imposte gravanti sui carburanti destinati all’uso autotrazione, crea delle
condizioni di pericolosità connesse al loro impiego sia per gli utilizzatori finali che per gli stessi operatori del settore.
Il carburante di scarsa qualità, pur non generando da subito anomalie di funzionamento delle
autovetture, produce, nell’uso prolungato, effetti negativi sugli ingranaggi dei relativi motori, accrescendo le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee, a danno della salute pubblica e dell’ambiente.

Pensioni 2025: Assegno Più Alto per Chi Continua a Lavorare, Ma Serve una Domanda all’INPS

Molti pensionati non sanno che è possibile ottenere un aumento dell’assegno pensionistico continuando a lavorare anche dopo il pensionamento. Tuttavia, questo incremento non è automatico: per beneficiarne è necessario presentare una specifica domanda di supplemento di pensione all’INPS.

Cos’è il Supplemento di Pensione

Il supplemento di pensione è un ricalcolo dell’assegno mensile già liquidato, che tiene conto dei contributi versati dopo il pensionamento. Ad esempio, se un pensionato ha versato 30 anni di contributi al momento del pensionamento e ne aggiunge altri 5 continuando a lavorare, l’importo della pensione può essere aggiornato in base al totale dei contributi.

Come Richiederlo

Il supplemento di pensione non viene riconosciuto automaticamente. Occorre:

  • Presentare una domanda all’INPS;
  • Attendere almeno due anni dalla data della pensione (oppure cinque anni, in base al tipo di pensione);
  • Avere raggiunto i 67 anni di età se si tratta di pensione di vecchiaia.

Chi Può Beneficiarne

1. Pensionati di vecchiaia

  • Possono lavorare senza limiti;
  • Hanno diritto al supplemento ogni cinque anni o ogni due anni dopo i 67 anni.

2. Pensionati anticipati (Opzione Donna, Quota 100)

  • Devono fare attenzione: alcune formule non consentono il cumulo tra pensione e redditi da lavoro oltre una soglia (5.000 euro annui).

3. Pensionati autonomi o con Partita IVA

  • Versano alla Gestione Separata o ad altre casse;
  • Possono richiedere il supplemento dopo un certo numero di anni di contribuzione.

Indennità di Malattia per Pensionati Lavoratori Dipendenti

Novità anche per quanto riguarda la malattia retribuita. Secondo la circolare INPS n. 57/2025, i pensionati con contratto di lavoro dipendente hanno diritto a ricevere l’indennità economica in caso di malattia, salvo che la legge preveda esplicite eccezioni (come per gli iscritti alla Gestione Separata).

Il datore di lavoro è quindi tenuto a versare i contributi per malattia anche se il dipendente è già pensionato.

Conclusione

Continuare a lavorare dopo il pensionamento può portare a un assegno pensionistico più ricco, ma è fondamentale conoscere i propri diritti e presentare domanda all’INPS. Tra supplementi di pensione e indennità per malattia, i pensionati lavoratori possono accedere a benefici spesso trascurati ma economicamente rilevanti.

Menfitana assolta dopo 4 anni dall’accusa di furto di energia elettrica: “Fine di un incubo” (Video)

L’attesa è durata quasi 4 anni e in questo periodo ha ricevuto un decreto penale di condanna a 6 mesi per furto di energia elettrica, ma adesso è arrivata l’assoluzione perchè il fatto non sussiste per Donatella Marrella, di 32 anni, di Menfi, mai un problema con la giustizia prima di questa vicenda, sposata e mamma di due bambini.

La giovane, che si occupa di assistenza agli anziani, aveva subito un decreto penale di condanna a seguito di un accertamento del gestore elettrico perchè nel contatore dell’appartamento in cui viveva con il marito ed i figli sarebbe risultata un’anomalia.

Il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Buscemi, ha impugnato il decreto penale di condanna e nel processo Donatella Marrella è stata assolta dal Tribunale di Sciacca.

“Sono stati anni difficili, di grande tensione, soprattutto nei giorni che precedevano le udienze quando non riuscivo a dormire”, dice la donna.

“Alla signora Marrella – dice l’avvocato Buscemi – veniva contestato un allaccio diretto ed abusivo alla rete con conduttori in rame. E pure le aggravanti del fatto: avere danneggiato e manomesso la presa elettrica dell’immobile, creando un bypass, al fine di prelevare energia elettrica. Abbiamo prodotto le bollette che erano state pagate e il giudice ha potuto riconoscere l’estraneità della signora a qualunque condotta illecita. Però, per tanto tempo, ho dovuto anche rincuorare la signora che non avendo fatto nulla si era vista notificare un decreto penale di condanna e poi ha dovuto aspettare quasi quattro anni per l’assoluzione”.

Dazi, Tajani “Gli Stati Uniti cercheranno di trattare”

ROMA (ITALPRESS) – “La guerra dei dazi non conviene a nessuno, quindi credo che alla fine gli americani cercheranno di trattare: sanno già che ci saranno contromisure, ma bisogna sempre essere prudenti e dialogare”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Dritto e rovescio su Rete4.

“L’Unione europea tratta per tutti noi e il commissario slovacco è persona di buon senso – prosegue TajaniAbbiamo parlato a lungo della questione dazi e gli ho chiesto di tutelare alcune posizioni italiane: per esempio nella lista dei beni americani che importiamo, da sanzionare con l’aumento dei dazi, ho chiesto che venga escluso il whisky, perchè ne importiamo poco; la nostra reazione sarebbe tassare i vini italiani, che esportiamo in gran quantità, e uno scontro su questo non conviene a nessuno. Dovremo aspettare due settimane per capire cosa accade e attuare una reazione intelligente, il dialogo resta comunque la soluzione migliore”.

-foto iIPA Agency –
(ITALPRESS)

Ue, Gasparri “Maggiore integrazione tra difese sarebbe progresso”

ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa sa da anni che dovrà incrementare le spese per la difesa, lo dovremmo fare comunque per essere più sicuri e più autonomi. L’esercito comune è una speranza, sarebbe già un progresso un’integrazione maggiore tra le difese dei singoli Paesi”. Lo ha detto il capogruppo di Forza Italia in Senato, Maurizio Gasparri, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.

L’INTERVISTA VIDEO A GASPARRI

“Nessuno nell’immediato conferirà il comando a una struttura europea, però si potrà fare qualcosa come si fa nella Nato: attualmente nella Nato c’è un capo ‘politicò, un segretario generale (che è un civile), e poi c’è un coordinatore militare, l’ammiraglio italiano Cavo Dragone”. Si tratta di “una struttura che mantiene tutti i propri eserciti” con “un comando militare coordinato. Se l’Europa accelerasse questo percorso, avrebbe anche un risparmio nel futuro, anche perchè oggi c’è una grande concorrenza tra l’industria”.

Sugli 800 miliardi da investire nella difesa, poi, “adesso è arrivato Draghi che ha detto dobbiamo investire. La fa facile: oggi che non governa vuole la spesa facile, quando governava era l’austerità. E’ ovvio che è un Paese che ha un debito pubblico può molto alto come l’Italia abbia un cammino meno spedito di altri: siamo come una famiglia che è già esposta con la banca e non può investire più di tanto”, ma “qualche cosa dovremo pur fare, perchè siamo nel Mediterraneo” e “l’immigrazione clandestina arriva soprattutto in Italia: abbiamo bisogno di una Marina, di sistemi tecnologici o di politiche di amicizia con i Paesi del Nord Africa”.

Parlando poi dello scenario italiano, Gasparri ribadisce che “il governo è affidabile” ed “è il più stabile in Europa, cosa non abituale: noi eravamo quelli dei governicchi, dei governi balneari, dei governi tecnici. Un’Italia stabile in un’Europa instabile è una cosa che invece dovremmo tenere cara, è un vantaggio per il Paese”.

Tra gli alleati non ci sarebbero frizioni. “Salvini ha conosciuto una stagione di gloria recente” ma “oggi la Lega non ha i livelli di consenso” che aveva in passato e “ogni tanto credo che avverta il bisogno di distinguersi, nella speranza di recuperare un consenso”. Da ministro delle Infrastrutture “ha molto insistito – e ha fatto bene – su opere come il ponte sullo Stretto, probabilmente però non è un argomento” che fa presa sull’elettorato “delle zone di origine della Lega”.

In questa fase “si vuole distinguere sul tema della pace”, ma “chi è che non sarebbe d’accordo se adesso chiedo ‘siete per la pace o siete per la guerra”?, ha spiegato. Forza Italia, invece, ha saputo reagire dopo “la perdita di un leader insostituibile e impareggiabile come Berlusconi: abbiamo avuto la possibilità di dimostrare che un partito moderato come Forza Italia” può esistere. “Non raggiungeremo i picchi di Berlusconi, ma nessuno pretende da noi quei risultati che sono stati legati a un leader inimitabile”.

L’obiettivo resta quello di concludere la legislatura. “Assolutamente sì, c’è stato qualche episodio marginale, legato a vicende personali”, ma comunque “siamo arrivati nella fase degli ultimi due anni di legislatura, l’ultima fase poi diventa quella elettorale. Abbiamo seminato, è il momento di cominciare a fare la raccolta”.

Sulle riforme, “credo che siano ancora alla portata: quella sulla giustizia la do al 100%, il premierato e le autonomie le do a una percentuale alta, tra l’85 e 95%”. Sulle polemiche relative al Manifesto di Ventotene, “dobbiamo rendere omaggio ai perseguitati che sono stati dei martiri della libertà, dopodichè non è che tutto quello che ha scritto Gramsci o tutto quello che ho scritto Spinelli è condivisibile”.

Sulla discussione tra Romano Prodi e una giornalista che gli aveva posto una domanda proprio sul Manifesto, “adesso lo stanno facendo passare come un anziano signore che voleva fare una carezza alla nipotina” ma “se l’avessi fatto io sarebbe stato il ritorno del fascismo. L’ipocrisia della sinistra è troppo nota perchè io spenda tempo per parlarne”. Sulla Rai, “abbiamo proposto una presidente, Simona Agnes, che non è una militante e non è stata parlamentare. Bisogna trovare una convergenza sul presidente, in Commissione Vigilanza ci vogliono i due terzi”, ricorda. In passato, “abbiamo votato Claudio Petruccioli quando ce l’hanno proposto: è stato un parlamentare del PCI, è stato direttore dell’Unità e poi senatore del PDS. Agnes è molto meno politicizzata, ma loro rifiutano. Si oppongono, ma noi non accettiamo veti. Intanto la RAI va avanti, sopravvive a tutte le polemiche e si difende in un mondo fatto di piattaforme e social, in cui la televisione generalista non è più quella di una volta”.

Infine una parentesi sul calcio: da tifoso romanista, Gasparri confermerebbe Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa “anche l’anno prossimo. E’ di Testaccio, è romanista… semmai dovremmo cambiare la proprietà, non l’allenatore. Lo slogan è ‘teniamoci Ranieri, vendiamo gli americanì”. E sulle polemiche che hanno coinvolto Francesco Totti per il suo viaggio a Mosca “l’ho difeso: vada dove vuole”.

-foto Italpress –

(ITALPRESS).

Ucraina, Meloni al vertice di Parigi “Lavorare con gli Usa per la pace”

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato a Parigi al Vertice sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina. “L’incontro ha permesso di ribadire l’impegno dei partner europei e occidentali per una pace giusta e duratura, che necessita del continuo sostegno all’Ucraina e di garanzie di sicurezza solide e credibili che il Presidente del Consiglio ha riaffermato debbano trovare fondamento nel contesto euroatlantico, anche sulla base di un modello che in parte possa ricalcare quanto previsto dall’articolo 5 del Trattato di Washington – spiega Palazzo Chigi in una nota -. Ipotesi su cui il Presidente Macron ha sollevato con interesse l’opportunità di un approfondimento tecnico, che il Presidente Meloni ha accolto con favore. Nel corso della riunione i Leader hanno anche discusso l’importanza di una efficace attuazione e monitoraggio del cessate il fuoco, su cui si sta facendo spazio un possibile ruolo delle Nazioni Unite, in linea con la posizione del Governo italiano. Il presidente del Consiglio ha, inoltre, indicato come sia ora importante poter estendere il cessate il fuoco parziale alle infrastrutture civili, come le scuole e gli ospedali, con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco totale”.

Ribadendo che “non è prevista alcuna partecipazione nazionale ad una eventuale forza militare sul terreno”, il presidente Meloni ha sottolineato “l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per fermare il conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, auspicando il coinvolgimento di una delegazione americana al prossimo incontro di coordinamento”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Regione Lazio, bando da 3 mln per sostenere le imprese femminili

ROMA (ITALPRESS) – Presentato un nuovo bando della Regione Lazio, “Donne e Impresa” da 3 milioni di euro per il sostegno alle imprese femminili, finanziato attraverso le risorse del Programma FESR Lazio 2021-2027. A raccontare gli aspetti salienti di questa nuova iniziativa è stata la vicepresidente della Regione Lazio e assessore a Sviluppo economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internazionalizzazione, Roberta Angelilli, questa mattina, a Roma nello spazio Europa Experience – David Sassoli.
“Partiamo con 3 milioni di euro destinati alle piccole e medie imprese costituite da donne almeno per un 60%, non al 100%, ma con una prevalenza di donne”, ha chiarito la Angelilli. L’avviso punta a tutto ciò che è digitale anche se “l’obiettivo complessivo è l’innovazione, cioè tutto quello che serve per mantenere l’impresa competitiva. Il bando è indirizzato alle imprese già consolidate, che esistono, sono operative e alle nuove imprese. L’importante è che siano costituite al momento della richiesta. E’ un contributo importante. Non è a pioggia ma premiamo le progettualità”. Questo sostegno, dunque, è rivolto, ha aggiunto l’assessore, “a chi ha idee chiare, a chi vuole veramente crescere e nascere. Vogliamo far crescere le imprese nel Lazio. Crediamo molto in questo bando e lo diffonderemo con l’aiuto di Lazio innova”, ha aggiunto l’assessore manifestando una problematica: “Tante persone non conoscono, nonostante i bandi siano pubblicati e accessibili. Capita continuamente. Diffondere sul territorio queste opportunità è strategico perchè è il discrimine tra una strada di successo ed essere tagliati fuori. Aiutateci essendo per noi megafono di questo bando”.
Il bando sarà pubblicato il 3 aprile; l’8 aprile, invece, sarà diffuso il formulario online. Inoltre, Lazio Innova organizzerà dei webinar e degli incontri mettendosi a disposizione per approfondimenti. Le domande, successivamente potranno essere presentate attraverso il portale GeCoWEB Plus a partire dalle ore 12 del 15 aprile 2025 fino alle 17 del 3 giugno 2025.
Alla presentazione sono intervenute anche Tiziana Petucci, direttore regionale Sviluppo Economico e autorità di gestione del PR FESR Lazio 2021-2027; Enrico Tiero (in collegamento video), presidente della commissione Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio; Marietta Tidei, vicepresidente XI Commissione – Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio.
“Questa è la terza edizione di un avviso che dedichiamo al mondo delle imprese femminili”, ha detto Petucci. Il bando “vede come beneficiarie le imprese femminili in qualsiasi forma. E’ un’agevolazione a fondo perduto che può raggiungere 100 mila euro. I progetti dovranno essere di investimento per sviluppo, ampliamento o ammodernamento”, attraverso l’adozione di soluzioni digitali innovative.
Il bando è rivolto a imprese che rientrano nella definizione di PMI femminili, comprendendo lavoratrici autonome, imprese individuali a conduzione femminile, società di persone, cooperative e società di capitali con una prevalenza femminile nella proprietà e nella governance.
“Continuiamo con un percorso di attenzione, iniziato da diverso tempo”, ha detto Tidei aggiungendo che “finchè non arriveremo al 50% della platea delle imprese guidate da donne non potremo dirci soddisfatte. Quindi è giusto che le istituzioni promuovano politiche pubbliche ancora più forti ed efficaci. Questo bando è una grande opportunità”.
Tidei ha dato risalto, infine, a un aspetto nuovo del bando che non sarà a sportello ma dipenderà da precisi criteri di valutazione, diversi dalla velocità di un click. E ha concluso sull’avviso: “E’ una misura importante”, come altre iniziative si pone come strumento fondamentale, “anche per valorizzare il coraggio e il talento delle donne”.

– foto xl5/Italpress –
(ITALPRESS).

Tudor “La Juve ha giocatori forti, c’è voglia di ripartire”

TORINO (ITALPRESS) – “Darò tutto per non deludere nessuno e fare un lavoro giusto. La Juve è un club che tutti vorrebbero allenare ma c’è voglia di lavorare, di fare bene e riuscire a raggiungere l’obiettivo che tutti sappiamo. Credo tanto in questa squadra, sono giocatori forti. C’è stato poco tempo per lavorare ma niente scuse”. Igor Tudor è alla Continassa da pochi giorni ma sa già quello che deve fare. La Juventus, il club dove è cresciuto da calciatore e dove era già tornato una volta, come vice di Andrea Pirlo, lo ha chiamato per salvare una stagione fin qui ben al di sotto delle aspettative E dove il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions sono fondamentali da raggiungere.

E il tecnico croato per la società è la persona giusta. “Con Thiago c’è e rimane un grande rapporto di stima e rispetto, può fare l’allenatore a grandi livelli e gli auguro tutto il bene – è stata la premessa di Cristiano Giuntoli, aprendo la conferenza stampa di presentazione di Tudor – Dopo Firenze abbiamo analizzato a mente fredda l’andamento delle ultime gare, non eravamo preoccupati per le sconfitte ma per come erano arrivate e abbiamo deciso di dare una sterzata. La scelta è andata su Igor non solo per il suo passato ma anche per le sue qualità tecniche, umane e morali. Rimarrà fino a fine stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo e la speranza è continuare insieme”.

Pochi mesi di contratto in cui giocarsi la conferma ma non è questa la priorità dell’ex difensore. “Nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto, ho girato abbastanza. A volte posso essere particolare ma faccio le scelte col cuore, si vive il presente. Avere 10 anni di contratto o meno cambia poco, io faccio uguale il mio lavoro”. Fra i primi compiti di Tudor c’è quello di rilanciare calciatori che con Motta non erano riusciti a esprimersi al meglio (“Koopmeiners? Il mio compito è farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farò”) o finiti nel dimenticatoio.

“Vlahovic è un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe, sa fare gol, è un trascinatore. Viene da un momento così, abbiamo parlato e ci siamo messi a lavorare. Ha voglia di ripartire, c’è lui, c’è Kolo, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti, è una rosa giovane ma è stimolante. Ho visto i ragazzi dispiaciuti perchè quando un allenatore va via sanno che la responsabilità è anche loro. Ma sono vogliosi e determinati a ripartire. Qui ho imparato la cultura del lavoro, ho provato a trasmetterla in tutte le squadre che ho allenato e voglio farlo anche qua – prosegue il neo allenatore bianconero – Il capitano sarà Locatelli ma tutti devono prendersi delle responsabilità, andare tutti nella stessa direzione. Bisogna lavorare su tutto, dare spensieratezza ma anche cattiveria mentale e motivazione, dal punto di vista tattico bisogna fare le cose giuste, bisogna andare forte consapevoli di quello che rappresentiamo”, aggiunge Tudor, che non si sbilancia sull’assetto difensivo, se a tre o a quattro perchè “la differenza la fanno lo spirito, il sacrificio e tocca all’allenatore trasmettere queste cose”.

“C’è da mettere il casco e pedalare, bisogna mettere cattiveria ma senza ansia, senza pressione – insiste – Mi piace attaccare? Io voglio che la gente si diverta, bisogna sempre fare un gol in più ma bisogna anche correre e difendere. Mi piace attaccare con tanti ma anche non prendere gol. Il lavoro deve essere completo, gestire i giocatori, i cambi durante la gara. Il calcio deve andare nella direzione di essere sempre più interessante perchè il mondo è sempre più esigente”. Il suo esordio sarà sabato contro il Genoa di Vieira: “E’ una squadra pericolosa, Patrick è un allenatore capace, li rispettiamo tanto ma consapevoli dei nostri mezzi”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Danneggiata a Ribera condotta del consorzio di bonifica, indagano i carabinieri

Un danneggiamento è stato messo a segno ai danni del consorzio di bonifica Agrigento 3. Malviventi hanno bucato, in località Strasatti, la condotta per il trasferimento dell’acqua per irrigazione in territori di Ribera e Cattolica Eraclea.

Per mettere a segno il danneggiamento è stato utilizzato, probabilmente, un trapano. Da poche ore gli operai del Consorzio di bonifica Agrigento 3 avevano effettuato, proprio in quella zona, una riparazione della condotta nell’ambito dei lavori di ordinaria manutenzione.

E’ stato un dipendente del consorzio che ha presentato denuncia ai carabinieri della tenenza di Ribera per quanto accaduto in una zona che si trova in aperta campagna. I danni ammo0ntano a circa 1000 euro.