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Appello alla Regione da parte delle Pro Loco siciliane: “Il presidente Musumeci ci aiuti a fronteggiare il disagio economico delle nostre associazioni”

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Un vero e proprio allarme quello lanciato dal presidente del Comitato Regionale Pro Loco UNPLI Sicilia, Antonino La Spina, per rendere partecipe la Regione, e il presidente Musumeci, della grave situazione di disagio economico in cui versano le Pro Loco siciliane.

Un grido di allarme nei confronti delle Istituzioni regionali, le quali, probabilmente, hanno finora sottovalutato le necessità delle associazioni e dei tanti volontari dell’Unione Nazionale Pro Loco Sicilia, che quotidianamente svolgono un importante ruolo nella valorizzazione dell’immenso patrimonio siciliano, di ricevere degli aiuti economici. Adesso è arrivato il momento di agire per fronteggiare questa emergenza. E’ questo, in sintesi, l’ appello lanciato dal presidente del Comitato Regionale Pro Loco UNPLI Sicilia, Antonino La Spina, al presidente della Regione Nello Musumeci. “Quella delle Pro Loco – evidenzia La Spina – è una grande comunità che, in Sicilia, conta già oltre 250 associazioni, un numero destinato a crescere rapidamente, come è destinato a crescere il numero dei giovani volontari del Servizio Civile, coordinati dalle Pro Loco siciliane, che quest’anno sono circa 500. In questo contesto, ogni volontario gioca quotidianamente un ruolo fondamentale, accompagnando i viaggiatori alla scoperta dei luoghi, delle tradizioni, del patrimonio enogastronomico e delle tipicità che rendono magico e suggestivo ogni angolo della nostra meravigliosa isola e rendendosi promotore di attività volte a rafforzare quel legame con il turista che ci vede come punto di riferimento nel viaggio attraverso le meraviglie della Sicilia. Quello che preoccupa maggiormente le Pro Loco è il disagio economico in cui versano le nostre associazioni, un disagio a cui siamo costretti a far fronte autonomamente, ma con grandi difficoltà che, nel tempo, potrebbero pregiudicare i risultati finora ottenuti in termini di valorizzazione del patrimonio locale e di sviluppo culturale dei territori. È palpabile tra i nostri volontari la sensazione di essere stati abbandonati dalle Istituzioni. Le Pro Loco hanno necessità di avere a disposizione un concreto contributo economico, dei fondi per portare avanti la loro missione, anche attraverso la creazione di bandi di progettazione per la gestione degli uffici informazione (IAT). Si rende necessaria, inoltre, una riforma strutturale del ruolo delle Pro Loco che se, da una parte, rappresentano un aiuto concreto per il turista, dall’altra si connotano come punto di rilevazione delle criticità, per poter intervenire in maniera tempestiva e migliorare i servizi offerti. Io mi faccio, dunque, portavoce – conclude La Spina – di questo malessere generale e spero che al più presto possa essere trovata una valida soluzione”.

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