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Personale sanitario sempre a rischio aggressione, Gens Nova: “Migliorare la sicurezza” (Video)

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L’Organizzazione mondiale della sanità segnala che fra l’8% e il 38% degli operatori sanitari ha subito una forma di violenza fisica nel corso della sua carriera e che sono ancora più numerosi coloro che sono stati aggrediti verbalmente. A correre i rischi maggiori, rileva l’Oms, sono gli infermieri e coloro che lavorano nei pronto soccorso.
E’ il tema trattato oggi da “Gens Nova commenta la cronaca” con Antonio Maria La Scala, presidente nazionale.

Fra le regioni nelle quali il fenomeno è più frequente c’è la Puglia, come è emerso dall’indagine presentata recentemente dall’Ordine dei medici di Bari in collaborazione con il Gruppo di lavoro donne medico Agapanto. I loro dati indicano, per esempio, che nel 2022 le aggressioni sono aumentare del 60,87% fra gli operatori della Croce Rossa, che nel 20,48 % dei casi l’aggressione è avvenuta da parte di un gruppo e nel 44,18% dei casi l’aggressore era un utente della struttura sanitaria.

Per gli addetti ai lavori questi numeri descrivono però solo la punta di un iceberg. Per esempio, secondo l’Ordine delle professioni infermieristiche non vengono quasi più denunciate le aggressioni verbali, che sono comunque motivi importanti di stress e che possono portare anche ad abbandonare la professione.

“Intanto – dice Antonio Maria La Scala – bisogna migliorare i sistemi di protezione e fare in modo che l’intervento delle forze dell’ordine nei casi in cui è necessario possa scattare tempestivamente”.


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