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Comune di Sciacca

Prg, Mizzica stempera gli entusiasmi: “Osservazioni e controdeduzioni giacciono ancora all’Ufficio tecnico”

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«L’approvazione della VIA-VAS non ha nulla a che vedere con la trasmissione del PRG ai fini dell’approvazione». Tende a stemperare i facili entusiasmi oggi il gruppo politico di Mizzica,  secondo il quale, sulla base di una decisione del TAR in ordine al ricorso di un cittadino di Siracusa, le misure di salvaguardia del nuovo strumento urbanistico di Sciacca sarebbero a rischio. Un’ipotesi che, secondo quelli di Mizzica, si basa sulla mancata trasmissione, ad oggi, del piano unitamente a tutte le osservazioni e controdeduzioni, che giacciono all’interno degli armadi dell’ufficio tecnico comunale in attesa di essere inviate al Comitato Regionale Urbanistica per la loro analisi. Mizzica non capisce come sia stato possibile che l’assessorato del Territorio e dell’Ambiente della Regione Sicilia abbia affermato – sotto consiglio dell’avvocatura distrettuale dello stato di Palermo – esattamente il contrario di quanto abbia sentenziato il TAR in materia, e cioè che le clausole di salvaguardia per il Comune di Sciacca durano 5 anni e non 3. Durata delle clausole di salvaguardia che – come evidenzia anche la sentenza del TAR – sarebbero più brevi proprio a causa dal ritardo nell’invio della documentazione completa da parte del Comune di Sciacca all’assessorato territorio e ambiente della Regione Sicilia. Lo scenario che si potrebbe prospettare è quello che è già successo al Comune di Siracusa: Comune di Sciacca che viene chiamato a risarcire i privati cittadini che faranno ricorso per danno subito.L’assessore Gioacchino Settecasi si occupi di fare chiarezza su questa vicenda, onde evitare di esporre economicamente il Comune di Sciacca. L’assessore, per Mizzica, deve affrettarsi inoltre ad inviare le osservazioni e le contro-deduzioni del P.R.G. al CRU. Osservazioni senza le quali la Regione non potrà esprimersi in merito per l’approvazione definitiva del piano, né in 9 né in 18 mesi: invio della documentazione che l’assessore avrebbe potuto – e dovuto – attenzionare ed eseguire già un anno fa, subito dopo il suo insediamento.

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