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Suicida a 17 anni dopo esser stata costretta a sesso di gruppo, richiesti 4 rinvii a giudizio

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Il 18 maggio del 2017 la ragazzina ha deciso di farla finita lanciandosi dalla Rupe Atenea. Troppo dolore da sopportare per la ragazza che appena quindicenne era stata costretta a fare sesso di gruppo mentre venivano filmate le scene. La storia della ragazzina agrigentina e’ ora approdata in aula per l’udienza preliminare. Davanti al gup di Palermo Marco Gaeta, si aprirà l’udienza preliminare per i due maggiorenni coinvolti nell’inchiesta.

La squadra mobile, indagando sul suicidio, è risalita ad alcuni video che immortalavano la diciassettenne, due anni prima, mentre faceva sesso di gruppo con quattro ragazzi, di cui due all’epoca minorenni.

L’accusa per i quattro giovanissimi coinvolti – è di aver abusato delle sue condizioni di inferiorità fisica e psichica “legata al consumo di sostanze alcoliche”.

I quattro non si sarebbero fermati neppure davanti all’espresso rifiuto avendo la quindicenne, ha sostenuto l’accusa, pronunciato frasi dal contenuto inequivocabile e avesse manifestato apertamente il suo dissenso i quattro giovani, a turno, l’avrebbero costretta a subire un rapporto sessuale completo e un rapporto orale mentre la scena veniva filmata con il telefonino.

Oltre all’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di minore, per i quattro, si aggiunge quella di produzione di materiale pedopornografico. Questa l’ipotesi di reato che ha fatto scattare la competenza della procura di Palermo alla quale i colleghi di Agrigento hanno trasmesso gli atti. Due le aggravanti che vengono inoltre, contestate: l’avere realizzato i video con una minore di 16 anni e l’averlo commesso “in più persone riunite”. Per i due ragazzi all’epoca dei fatti minorenni sta procedendo la procura minorile.

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