Matteo Messina Denaro a Campobello aveva ancora un altro nome

 A Campobello di Mazara, Matteo Messina Denaro non era Andrea Buonafede, la falsa identità che utilizzava in clinica, in ospedale, negli studi medici.

Nel paese in cui ha trascorso l’ultimo periodo della latitanza, il boss Matteo Messina Denaro utilizzava un nome diverso. La conferma arriva dagli investigatori.

Un’accortezza che l’avrebbe aiutato a condurre una vita normale nel paese di dieci mila abitanti.

Inaugurata oggi a Sambuca nella Giornata del Ringraziamento “Casa della Coldiretti”.

Coldiretti ha partecipato a Sambuca a un bando aggiudicandosi per 20 anni la gestione di un immobile comunale. Così è nata “Casa della Coldiretti”.

L’inaugurazione, questa mattina, in occasione della Giornata del Ringraziamento, con benedizione dell’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano che ha celebrato la santa messa nel Santuario Beata Vergine dell’Udienza e subito dopo, in corso Umberto, benedetto le macchine agricole.

La “Casa Coldiretti” diventerà il centro delle attività dell’organizzazione con uffici del territorio e centro per la promozione dei prodotti agricoli. Il sindaco, Leo Ciaccio, durante la cerimonia di oggi, ha consegnato le chiavi dell’immobile che Coldiretti ristrutturerà.

Altro momento particolarmente significativo che però non si è potuto svolgere riguardava la concomitante esposizione dei resti dell’auto del giudice Giovanni Falcone, ucciso della mafia insieme alla scorta “che – sottolinea Ignazio Gibiino, presidente della Coldiretti di Agrigento – dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro rappresenta un simbolo ancora più forte di legalità”. La teca all’interno della quale si trova l’auto è in manutenzione. La giornata del ringraziamento si è conclusa con la degustazione di prodotti “Campagna Amica”.

“Sambuca, città nella quale operano centinaia di agricoltori e che vanta molte aziende in questo settore, è stata particolarmente lieta di ospitare la giornata provinciale del ringraziamento di Coldiretti. L’auspicio è che il 2023 sia un anno migliore per l’agricoltura che con i suoi prodotti pregiati sostiene anche il nostro sviluppo turistico”. Lo hanno detto il sindaco, Leo Ciaccio, e il vicesindaco e assessore al Turismo, Giuseppe Cacioppo.

Unitas Sciacca a valanga sul Cus Palermo, vittoria 5-1

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Non era un test particolarmente significativo per la modesta forza della formazione avversaria, ma i tre punti conquistati oggi dall’Unitas Sciacca con il Cus Palermo sono di straordinaria importanza per i verdenero che riprendono la marcia verso i play off.

Partita senza storia quella di oggi al Gurrera con la squadra di Totò Bruccoleri vittoriosa per 5-1 e sempre con in mano il pallino del gioco.

Ben 4 reti le ha messe a segno Mistretta, attaccante arrivato con il mercato invernale e che sta confermando tutte le proprie qualità. E’ andato in gol al 31′, al 37′, al 39′ e al 55′. In mezzo la rete della bandiera del Cus Palermo con Mustacchiolo e quella verdenero di Coco.

Rapina a un’anziana a Menfi, udienza preliminare per tre minori

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Prima udienza dinanzi al gup per tre menfitani per i quali la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per rapina e lesioni nei confronti di un’anziana.

I giovani, difesi dagli avvocati Calogero Lanzarone, Francesco Di Giovanna e Filippo Lo Iacono, assieme a un altro minore e a un maggiorenne, avrebbero messo a segno una rapina il 16 maggio 2021, a Menfi, ai danni di una donna di 75 anni durante la quale l’anziana ha riportato una frattura costale.

La donna si trovava in centro quando è stata affrontata da più persone. Secondo la ricostruzione degli inquirenti in cinque avrebbero accerchiato e richiesto insistentemente alla donna di consegnare i due borselli che teneva tra le mani. A quanto pare non contenevano oggetti di valore e soltanto denaro e documenti. La donna, nella caduta, ha riportato oltre alla frattura costale anche traumi alle mani con prognosi di 15 giorni. Per uno dei minori ha avuto esito positivo il percorso riabilitativo, la messa alla prova di 10 mesi.

Il giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo ha rinviato al 12 aprile chiedendo ai carabinieri la produzione di immagini più chiare ricavate dalle telecamere della zona. Il giudice in quest’udienza sentirà i minori che potranno anche avanzare richiesta di riti alternativi. Per un quarto giovane coinvolto nella vicenda, difenso dall’avvocato Lanzarone, ha già avuto esito positivo il percorso riabilitativo, la messa alla prova di 10 mesi, decisa dal giudice del Tribunale per i Minorenni di Palermo, Antonina Pardo, che poi ha disposto l’assoluzione per estinzione del reato. Un quinto giovane è maggiorenne.

Nella foto i tre difensori dei minori.

Mezzi spazzaneve in azione sulle strade provinciali montane dell’Agrigentino

Continua il lavoro del personale stradale del Libero Consorzio Comunale di Agrigento sulle strade provinciali dell’area montana, sulle quali in quota è scesa abbondante la neve per tutta la notte. Sulla SP 24 Cammarata-S. Stefano Quisquina, completamente ricoperta dalla neve, stanno tuttora intervenendo due mezzi spazzaneve per sgomberare la carreggiata e permettere il transito agli  autoveicoli. Si ricorda, in questo senso, l’obbligo  di catene o pneumatici da neve su tutti i mezzi in transito e il divieto assoluto di circolazione per i motocicli fino a cessata emergenza.

Neve anche sulla SP 26 S. Stefano Quisquina – Castronovo, sulla SP 25 Soria-Mussomeli e sulla NC 25, sulle quali è previsto in mattinata l’intervento dei mezzi del Libero Consorzio. Considerato il perdurare del maltempo si raccomanda ancora una volta agli automobilisti la massima prudenza e di mettersi in viaggio sulle strade interne solo in caso di effettiva necessità. Elevato infatti, oltre alla neve, il rischio di formazione di ghiaccio sulle carreggiate, che rende ancora più difficile, se non pericoloso, il transito su queste strade.

Serata di beneficenza ieri a Sciacca, giovani uniti per la missione di Suor Rosaly in Congo

La somma che è stata raccolta nel corso di una serata che si è svolta ieri in un locale di Sciacca, sarà devoluta alla missione di Suor Rosalie Batupendi Bamupale (chiamata Suor Rosaly) che vorrebbe realizzare un impianto idrico in Congo.

Ha prestato servizio presso il Boccone del Povero di Sciacca e, da qualche tempo, si è trasferita in Congo dove gran parte della popolazione vive in condizioni di estrema povertà. Lei è Suor Rosalie Batupendi Bamupale, conosciuta da tutti come Suor Rosaly, che proprio in Congo intende portare avanti una vera missione per costruire l’impianto idrico della struttura in cui si trova. E’ stata la sua richiesta di aiuto, infatti, che ha portato un gruppo di giovani a riunirsi, ieri sera, in un locale saccense, per raccogliere la somma di denaro destinata a realizzare il sogno di Suor Rosaly. Lei e le sue consorelle, infatti, fanno una fatica immensa per procurarsi l’acqua necessaria per svolgere le attività quotidiane. Una serata all’insegna della beneficenza, del divertimento e della buona musica, durante la quale sono stati raccolti circa 1.700 euro che saranno destinati, appunto, alla missione di Suor Rosaly in Congo.

Imbiancata dalla neve anche Caltabellotta, freddo in tutta la regione (Gallery)

Si sono avute nevicate che si sono spinte localmente anche intorno i 600m di altitudine in tutta la Sicilia nella notte appena trascorsa, come nel caso dei monti Sicani, dove ha nevicato con accumulo a Lercara Friddi, Bisacquino, Cammarata e Santo Stefano Quisquina.

Accumuli anche sui monti del palermitano, del trapanese, agrigentino, ma anche del nisseno dove ha nevicato a Caltanissetta alta e sull’ennese dove anche Piazza Armerina ha ricevuto una bella nevicata in notturna.

Si e’ svegliata imbiancata da una coltre di neve anche Caltabellotta. Le immagini del comune montano regalano ancora una volta l’idea di una città presepe.

Carnevale di Sciacca a fine maggio e carri più piccoli da montare in piazza Rossi

C’e’ tutta l’intenzione da parte del sindaco, Fabio Termine, di portare avanti il progetto di una edizione del Carnevale di Sciacca a maggio. Nel corso della riunione di ieri che si e’ svolta nella sala Giunta del Comune tra il sindaco che ha trattenuto la delega agli spettacoli e i rappresentanti dei carristi, ed alla quale la stampa non è stata ammessa, Termine ha più volte ribadito con assoluta certezza che nelle prossime settimane il nuovo bando sara’ pronto. In realtà, i bandi saranno due: uno riguarderà la costruzione dei carri allegorici. Da quello che emerge non sara’ più un vero e proprio concorso, ma inquadrato nella produzione di opere di cartapesta che non dovrebbero essere più di 5. L’altro bando sul quale, invece, lavorano gli uffici riguarda lo svolgimento dei servizi legati alla festa. Resterebbe in piedi la formula del ticket con una piccola percentuale riservata ai carristi.

Intanto, ieri sono state discusse anche questioni propedeutiche all’allestimento dei carri allegorici: come la possibilità di capannoni industriali messi a disposizione per la costruzione, dimensioni più contenute delle opere per ragioni di sicurezza e la location per il montaggio spostata da via Cappuccini a piazza Mariano Rossi.

Al momento, si tratta soltanto di un confronto tra le parti. Nulla di definito. In attesa che gli uffici del Comune possano mettere mano alla redazione dei nuovi bandi e nero su bianco le regole della festa che non si svolge più dall’ultima edizione interrotta del 2020 quando si e’ verificato l’incidente che è costato la vita al piccolo Salvatore Sclafani. La manifestazione, secondo le intenzioni del sindaco, dovrebbe svolgersi negli ultimi due fine settimana di maggio.

La sala teatro del Pirandello di Agrigento intitolata a Pippo Flora

Cerimonia di intitolazione della sala del teatro a Pippo Flora, ieri al teatro Pirandello di Agrigento.
L’iter per l’intitolazione della sala all’artista scomparso nel gennaio del 2020, è stato proposto dal sindaco di Agrigento Franco Miccichè e immediatamente condiviso dal Consiglio di amministrazione della Fondazione che, a metà dello scorso aprile, ha approvato e condiviso, all’unanimità, l’intento del sindaco precisando il fondamentale ruolo che il maestro Pippo Flora ha avuto nella riapertura del teatro.
Presenti i familiari del maestro che hanno manifestato il proprio gradimento e ringraziato per la volontà d’intitolare la sala del teatro alla memoria del loro congiunto. Pippo Flora è ancora oggi considerato l’anima musicale e culturale della città.

La serata, diretta da Michele Guardì, ha avuto il suo momento clou con l’esibizione di quelli che Pippo definiva “i miei ragazzi di Roma” e che non si sono fatti ripetere due volte l’invito a rendere omaggio al loro “zio”, come amabilmente erano soliti chiamarlo”.
Stiamo parlando di: Gio’ Di Tonno, Graziano Galatone, Noemi Smorra e Christian Gravina (già protagonisti del musical I Promessi Sposi – Opera Moderna), che hanno incantato il pubblico con alcuni brani di quell’opera tanto cara a Flora e Guardì.

Per la serata/evento in ricordo del maestro Pippo Flora, insieme ai “ragazzi di Roma” il Coro Magnificat di Agrigento, diretto da Alessandro Patti, per un magico evento, organizzato dal Comune e dalla Fondazione. A presentare sul palco Marcella Lattuca. Significativa la presenza di Calogero Sodano, che da sindaco dopo un lungo iter, nel 95 riaprì il Teatro comunale e affidò a Flora, nella qualità di sovrintende e Guardi, direttore artistico, il rilancio dell’attività culturale. La cerimonia è iniziata con l’accensione della targa “sala Pippo Flora” posta all’ingresso della platea. In un teatro gremitissimo, in tutto circa 45 minuti di spettacolo per rendere omaggio a quell’uomo tanto amato e apprezzato in città.

Intimidazione ad un avvocato di Siculiana, due colpi contro l’automobile

Sembrerebbe un chiaro segnale intimidatorio quello avvenuto questa notte a Siculiana. Sull’automobile di un avvocato di Siculiana, sono stati rinvenuti due fori di due colpi di arma da fuoco, uno sullo sportello posteriore mentre l’altro ad altezza del vetro anteriore del veicolo.

Il legale, accortosi dei colpi, ha immediatamente allertato il numero unico di emergenza e successivamente ha presentato denuncia.

Le indagini sono in corso, affidate ai Militari dell’Arma. Sul luogo dell’intimidazione non sono state rinvenute né le pallottole ne’ ogive.