Omicidio a Palermo, fermato il cognato della vittima

La procura della Repubblica di Palermo ha disposto il fermo di Giuseppe Cangemi, 62 anni, il cognato di Stefano Gaglio, 38 anni, ucciso ieri a Palermo.
Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile coordinate dal pm Maurizio Bonaccorso. Ancora da chiarire il movente.

Si parla di rancori familiari e questioni economiche irrisolte, ma gli inquirenti stanno facendo accertamenti.

Confermato il Carnevale con installazione di manufatti alla Perriera

“Non si tratterà di un Carnevale estivo, quello era a metà settembre ed è saltato. Sarà un’installazione di manufatti all’interno del museo in occasione delle Vie dei tesori come promozione”. La conferma arriva dal sindaco, Fabio Termine e così, come anticipato questa mattina da Risoluto.it, il Carnevale che si svolgerà nei prossimi giorni, darà spazio solo a queste installazioni. Sul programma se ne saprà di più nei prossimi giorni. Altra certezza è che quest’appuntamento legato al Carnevale sarà inserito ne Le Vie dei Tesori, in programma nella seconda, terza e quarta settimana di ottobre e che si svolgerà al Museo del Carnevale. E’ prevista una valorizzazione del sito del Museo del Carnevale dove verranno organizzati e promossi diversi eventi ed esperienze, fra cui laboratori per la manipolazione della cartapesta dedicati ai bambini e ai ragazzi con il concorso delle associazioni che organizzano la manifestazione. “Un’ottima scelta quella del Museo del Carnevale alla Perriera – commenta il consigliere comunale Giuseppe Ambrogio – e così è stata recuperata la manifestazione”.

La Procuratrice dei Minori di Palermo: “Consumo di crack anche tra undicenni”

“C’è bisogno della collaborazione delle scuole, perché queste ricevono e possono segnalare i piccoli disagi dei minori e quindi fare in modo che noi possiamo intervenire tempestivamente, per mettere in protezione bambini e ragazzi. Il fenomeno del consumo del crack, ad esempio, desta moltissima preoccupazione, perché purtroppo riguarda bambini di una fascia di età sempre più bassa: anche a 11 o 12 anni. Lo acquistano con facilità, costa poco, non ha bisogno di essere iniettato, ed è potentissimo, crea una dipendenza forte con degli effetti devastanti. Agisce sul cervello di questi ragazzini, che cominciano a commettere degli atti violenti: iniziano con dei furti in casa per poi passare a rapine, per comprare la droga”.


Lo ha detto la procuratrice dei minori di Palermo, Claudia Caramanna, parlando con i giornalisti a margine dell’incontro “I giovani, la scuola, i quartieri”, organizzato all’istituto comprensivo Giuliana Saladino del capoluogo siciliano dal preside Giusto Catania per l’apertura dell’anno scolastico.


“Inoltre – prosegue – abbiamo sempre più casi di bimbi che vengono utilizzati per lo spaccio. Spesso sono così piccoli da essere totalmente ignari di ciò che fanno, neppure sanno quello che stanno vendendo. Fino a 14 anni non sono imputabili e quindi vengono scelti proprio perché non è possibile avviare, nei loro confronti, un procedimento penale. Rispetto a questo, il fenomeno dell’abbandono scolastico, che si è un po’ ridotto ma che comunque persiste, implica che il minore resti a casa o per le strade, ed è molto verosimile che poi prenda la via dell’illegalità”, conclude Caramanna.

Al via nelle scuole agrigentine i servizi di inclusione per gli studenti disabili

Con l’inizio del nuovo anno scolastico, il Libero consorzio di Agrigento ha annunciato l’avvio dei servizi inclusione studenti nelle scuole superiori di secondo grado. Un intervento fondamentale che, come negli anni precedenti, garantirà sostegno agli alunni disabili attraverso l’assistenza Asacom e ulteriori servizi integrativi.

Risorse regionali insufficienti ma servizi garantiti

Il via libera arriva dal decreto dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali con cui sono state stanziate le risorse per l’avvio dei servizi. Tuttavia, il Libero consorzio, con il presidente, Giuseppe Pendolino, ha sottolineato come i fondi destinati dalla Regione risultino ancora una volta insufficienti per coprire le necessità.

Nonostante ciò, i servizi inclusione studenti sono stati avviati già nei primi giorni di scuola, grazie all’impegno della dirigente del settore Servizi sociali, Maria Antonietta Testone, che su direttiva di Pendolino ha assicurato il reperimento di ulteriori somme per colmare le carenze finanziarie.

Assistenza Asacom e servizi integrativi per gli studenti disabili

Il settore della Solodarieta’ sociale ha comunicato ufficialmente ai dirigenti scolastici l’attivazione dei servizi inclusione studenti, invitando le famiglie a recarsi presso le sedi Urp presenti nel territorio provinciale. Qui sarà possibile scegliere la cooperativa di riferimento per garantire il supporto agli alunni disabili, attraverso l’assistenza specializzata Asacom e i servizi aggiuntivi migliorativi.

Inclusione come diritto prioritario

Il Libero consorzio ribadisce la propria attenzione verso l’inclusione, considerata un diritto fondamentale e prioritario. L’obiettivo resta quello di assicurare a tutti gli studenti disabili pari opportunità di accesso alla didattica e alla vita scolastica, attraverso interventi concreti e servizi mirati.

La partenza dei servizi inclusione studenti rappresenta, dunque, un segnale positivo per le famiglie e per gli istituti scolastici, che potranno contare su un supporto qualificato sin dall’inizio dell’anno.

Tre soli chirurghi in servizio al Giovanni Paolo II di Sciacca, l’associazione Capurro: “Incomprensibile”

Chiede un incontro urgente con il direttore generale dell’Asp di Agrigento il presidente della onlus “Orazio Capurro – Amore per la vita, Alessandro Capurro evidenziando come il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Sciacca al momento operi soltanto con tre medici.

“E’ incomprensibile – scrive in una nota la guida del sodalizio – come si possa lasciare per così tanto tempo un reparto così importante con soli tre medici nonostante le grandi criticità in cui si trovano a lavorare, riescono con tanti sacrifici ed un encomiabile spirito di abnegazione a tenere in piedi l’unità operativa, effettuando numerosissimi interventi chirurgici, per evitare eventuali ulteriori disagi ai pazienti ed alla comunità”.

L’associazione riferisce di aver appreso che i 3 dirigenti medici riescono a coprire i seguenti turni: dal lunedì al venerdì, ad eccezione del mercoledì, sono in servizio due medici la mattina, il pomeriggio solo uno; il mercoledì mattina sono in servizio tutti e tre i medici in quanto questa giornata è dedicata all’attività operatoria, il mercoledì pomeriggio si procede in regime di reperibilità, in sostanza i pazienti che hanno subito la mattina l’intervento restano in reparto solamente con gli infermieri, in caso di necessità si attiva il medico reperibile; il sabato mattina e la domenica mattina è in servizio un medico, nel pomeriggio di queste giornate si procede in regime di reperibilità; tutte le notti il reparto non ha medici in turno ma solo infermieri, in caso di necessità si attiva il reperibile.

“A fronte – aggiunge Capurro – di un massimo di 8 turni di reperibilità mensile, questi tre medici, sulla base di quanto ci è stato riferito, sono arrivati perfino a ben 20 turni di reperibilità in un mese”, rimarca l’associazione.
Secondo l’associazione “Orazio Capurro”, circa 9 nuovi medici sono stati assunti all’esito della procedura concorsuale espletata dall’Azienda ospedaliera di Agrigento per la Chirurgia Generale, tra questi due strutturati ed alcuni specializzandi frequentanti il IV o il V anno della Scuola di Specializzazione”.

“Sembrerebbe – sottolinea ancora – però, sulla base di quanto ci è stato riferito, che nessuno di questi neoassunti sia stato assegnato alla Chirurgia dell’Ospedale di Sciacca ma tutti a quella dell’Ospedale di Agrigento che, però, già contava su ben 9 dirigenti medici, il triplo rispetto a Sciacca che ne aveva e continua ad averne solamente 3”.

Il direttore sanitario dell’ospedale saccense Ignazio Galizia, dal canto suo , rispetto le osservazioni della onlus saccense di oggi avverte che la situazione e’ assolutamente serena nel reparto e che arrivera’ una chirurga dalla provincia di Trapani che entrerà in servizio a giorni. Così come due specializzandi che entreranno a far parte dell’organico.

Controlli edilizia Agrigento, sanzionate tre ditte per sicurezza e lavoro nero

Nelle ultime settimane il contingente di ispettori del lavoro Sicilia ha intensificato i controlli edilizia in provincia di Agrigento, passando al setaccio diversi cantieri della provincia. L’attenzione degli ispettori si è concentrata soprattutto sul rispetto delle norme di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sul contrasto al lavoro nero, con sanzioni significative.

Violazioni a Cattolica Eraclea

In un cantiere di Cattolica Eraclea sono state riscontrate mancanze rilevanti: assenza della cassetta di primo soccorso e mancato aggiornamento della formazione sull’uso dei dispositivi di protezione individuale di terza categoria, indispensabili per le attività in quota. La ditta ha ricevuto un provvedimento di prescrizione e ammende per oltre 3.000 euro.

Lavoro nero e mancata sicurezza ad Agrigento

Durante i controlli edilizia Agrigento, un cantiere del capoluogo ha rivelato la presenza di due lavoratori in nero. L’azienda non garantiva sorveglianza sanitaria, formazione obbligatoria né il Piano Operativo di Sicurezza. Le sanzioni ammontano a circa 5.500 euro, cui si somma la maxi-sanzione per lavoro nero di 11.700 euro, per un totale superiore ai 17mila euro.

Siculiana, ponteggi irregolari e aperture pericolose

Anche a Siculiana gli ispettori hanno trovato carenze strutturali: un’apertura nel muro prospiciente il vuoto priva di parapetto e tavola fermapiede, e nel ponteggio piani di calpestio non a norma con distanze superiori a 20 cm dalla muratura. L’azienda è stata sanzionata con ammende per 1.400 euro.

Sicurezza nei cantieri al centro dell’azione ispettiva

Le ispezioni dimostrano l’impegno dell’INL Sicilia nel garantire la sicurezza nei cantieri e combattere l’irregolarità occupazionale. I controlli edilizia Agrigento rappresentano un monito per le imprese del settore: rispettare le norme significa tutelare i lavoratori e prevenire incidenti gravi.

Edizione estiva del Carnevale ad ottobre alla Perriera con il festival “Le Vie dei Tesori”

Al momento e’ soltanto una ipotesi che il sindaco Fabio Termine e le associazioni dei carristi stanno valutando, una possibilità emersa nel corso di una riunione propedeutica al recupero dell’edizione estiva della manifestazione promozionale che si sarebbe dovuta svolgere a metà settembre e che invece, e’ slittata a causa del taglio dei fondi in bilancio e recuperati con la variazione al bilancio votata giovedì scorso dal consiglio comunale di Sciacca.

Installazioni di parti dei carri allegorici della scorsa edizione di febbraio all’interno del museo del Carnevale di contrada Perriera: e’ questa l’idea che sarebbe stata portata al vaglio del primo cittadino che ha sposato la possibilità. Un’esposizione in cartapesta che si coniugherebbe all’interno del festival “Le vie dei Tesori” che si svolgerà la seconda, la terza e la quarta settimana di ottobre.

Il parco di contrada Perriera si trasformerebbe così in una piccola cittadella del Carnevale e per i visitatori del festival sarebbero inseriti dei laboratori di cartapesta per raccontare e poter vedere le fasi di realizzazione delle opere della festa saccense. L’ok all’ipotesi potrebbe arrivare nei prossimi giorni, intanto gli uffici e il primo cittadino sono impegnati con le ultime fasi per la pubblicazione del prossimo bando del concorso di febbraio 2026.

Nell’ipotesi di ottobre non sarebbero previste le esibizioni dei gruppi su un palco, ma potrebbe concretizzarsi la cosiddetta “notte dei bozzetti”, ovvero un momento celebrativo che svelerebbe i bozzetti delle prossime opere in concorso

Atletica, Sciacca protagonista al Trofeo dell’Uva Italia a Canicattì 

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Una domenica di sport, passione e fatica a Canicattì con la quarta edizione del Trofeo dell’Uva Italia – Città di Canicattì, terzultima prova del Grand Prix regionale di corsa su strada. Circa quattrocento atleti hanno animato le strade cittadine affrontando un percorso di dieci chilometri, suddiviso in cinque giri da due chilometri ciascuno, con partenza alle 10 dalla villa comunale.

La città di Sciacca ha risposto presente con una nutrita delegazione della Sciacca Running, che ha schierato ventidue atleti. Tra i protagonisti spicca la prestazione di Michele Guzzardo, capace di imporsi nella propria categoria. Sul podio è salito anche Vincenzo Fazio, primo nella SM60, mentre Letizia Scarpulla ha conquistato un prestigioso secondo posto nella SF50. Emozione e applausi hanno accompagnato l’82enne Paolo Lazzara, che ha fatto sua la vittoria nella categoria SM80, dimostrando ancora una volta quanto la passione per la corsa non conosca età. L’insieme dei risultati ottenuti consolida il cammino della squadra, che si mantiene saldamente al secondo posto nella classifica maschile e al terzo in quella femminile a livello regionale.

Soddisfazioni anche per la società Agatocle, che ha portato in gara alcuni atleti distinguendosi per impegno e costanza. Tra i migliori risultati si segnalano i tempi di Francesco Carlino e Gaspare Allegro, entrambi nella SM55, rispettivamente con 42 minuti e 14 secondi e 43 minuti e 58 secondi. Bene anche Giuseppina Baldassano, che nella SF55 ha fermato il cronometro a 53:41, seguita da Jennifer Etienne nella SF35 con 1:00:59 e da Patrizia Rapisarda, anch’essa nella SF55, con il tempo di 1:01:51.

Branco di cani nel viale delle Terme di Sciacca, non una bella immagine per la città (Video)

Per contenere il randagismo a Sciacca c’è ancora tanto da fare e spesso non si presta la dovuta attenzione al danno di immagine che questo provoca alla città. E’ il caso di quanto si verifica, durante le ore del mattino, nel viale delle Terme dove staziona un gruppo di cani randagi.

Questa zona, nonostante le strutture termali siano chiuse da anni, è sempre un punto di riferimento per tanti saccensi e anche per molti turisti che scattano foto e la scelgono per una passeggiata anche mattutina.

Imbattersi in una decina di cani randagi che attraversano il viale intanto mette paura e comunque non contribuisce certo a rendere più attrattiva la zona.

Visto che non si è verificato soltanto questa mattina e che questi cani probabilmente arrivano o sono diretti sempre nell’area di Muciare è opportuno rafforzare i controlli e verificare ogni possibilità affinché questo non si verifichi nell’area di Sciacca dalla quale si può goderne il miglior panorama della costa.

Presto in Commissione Sanità la nuova rete ospedaliera, la Dc di Ribera: “Grande risultato”

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La nuova rete ospedaliera siciliana a breve approderà in Commissione Sanità per il parere obbligatorio prima dell’invio a Roma per l’approvazione definitiva del Ministero dopo il recente via libera della Giunta regionale.

E sul contenuto del documento regionale oggi il gruppo della Democrazia cristiana di Ribera spende parole di entusiasmo per il risultato raggiunto.

“La provincia di Agrigento – scrive la Dc in una nota – a fronte di una programmazione che conta complessivamente nell’isola 367 posti letto in meno, fa registrare un duplice risultato: da un lato mantiene, salvaguardandole, tutte le strutture ospedaliere, dall’altro ottiene 100 posti letto in più a disposizione dei cittadini. L’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca si conferma Dea di primo livello con la stroke unit, un reparto ospedaliero specializzato nella cura dell’ictus cerebrale acuto.Il presidio ospedaliero “Fratelli Parlapiano” di Ribera, invece, non solo viene riconosciuto Ospedale di zona disagiata, con il mantenimento del Pronto Soccorso e di altri servizi, ma ottiene, e questo rappresenta un grandissimo risultato, 4 posti di ortopedia”.

Se consideriamo che fino a qualche anno fa l’ospedale di Ribera era una struttura depotenziata, il risultato di oggi testimonia l’ottimo lavoro svolto in questi anni e consolida un percorso di crescita dell’offerta sanitaria sul territorio, decisamente migliorata rispetto agli anni precedenti”.

Secondo il gruppo politico, a Ribera, dopo il Covid, benché previsti dalla Rete ospedaliera, non erano stati più riattivati i reparti di Medicina e Chirurgia. E un servizio di primaria importanza come il Pronto Soccorso era del tutto assente poiché addirittura non contemplato nella Rete e ai cittadini del comprensorio è stato di fatto negato, per anni, il sacrosanto diritto alla salute.

“Oggi, invece – sottolineano – grazie al riconosciuto e apprezzato impegno dell’onorevole Pace in qualità di vice presidente della Commissione parlamentare Sanità, le strutture sanitarie della nostra provincia vengono salvaguardate, l’ospedale di Sciacca mantiene un importante riconoscimento e il “F.lli Parlapiano” conferma la sua centralità sul territorio garantendo, oltre al Pronto Soccorso, Medicina, Chirurgia, Geriatria, Malattie Infettive, Pneumologia, Terapia Intensiva con Utir, con ambulatori di Diabetologia ed Endocrinopatia, Medicina Interna e Patologie a rischio Cardio e Cerebrovascolare e servizi come Farmacia, Patologia clinica, Radiologia. A quali si aggiunge, con l’approvazione della nuova Rete ospedaliera, il reparto di Ortopedia con 4 posti letto”.