Ha avuto gravi conseguenze una rissa tra giovani a Canicattì con un diciottenne, di nazionalità rumena, giunto all’ospedale Barone Lombardo in gravi condizioni con un polmone perforato.
Per un connazionale, della stessa età, ferita da taglio alla testa, ma quest’ultimo non è in pericolo di vita.
La vicenda è al vaglio della polizia. I fatti sono accaduti nella zona dello stadio dove quattro giovani si sarebbero affrontati a colpi di mazze da baseball e coltellaccio da cucina. La polizia ha proceduto al sequestro di tutto compresa l’arma che ha ferito il diciottenne al polmone.
Una cerimonia religiosa ha segnato la conclusione degli interventi di riqualificazione alla chiesa dei Frati Cappuccini di Sciacca, riportata a nuova vita grazie all’arte e alla devozione. L’inaugurazione è stata guidata dai Frati Minori Cappuccini e seguita dalla concelebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano. Per l’arcivescovo si è trattato della prima apparizione pubblica dopo il recente incidente che lo aveva costretto a un periodo di convalescenza.
A rendere possibile l’opera sono stati Paolo e Francesco Montalbano, imprenditori locali che hanno scelto di sostenere gratuitamente l’intervento come segno di riconoscenza verso la comunità. Una scelta maturata anche per una grazia ricevuta da Paolo Montalbano quasi trent’anni fa.
A firmare il nuovo volto della chiesa è Giulio Gebbia Rosk, artista siciliano noto a livello internazionale, capace di coniugare il linguaggio della street art con la dimensione spirituale. Con le sue bombolette spray ha creato un cielo che avvolge le volte: un blu che richiama Giotto e Assisi, dal quale emerge la figura di San Francesco. Un santo che, nelle intenzioni dell’artista, diventa simbolo di dialogo tra i giovani e la tradizione, ponte tra linguaggi diversi e segno di continuità tra epoche. La celebrazione è stata presieduta dall’intervento di Fra’ Michele Barone, Paolo e Franco Montalbano e Giulio Gebbia Rosk, moderato da Giuseppe Pantano, per spiegare nel dettaglio l’intervento di riqualificazione che è stato effettuato.
Un pubblico particolarmente numeroso anche con una rappresentanza marsalese ha assistito al Gurrera ad un’ottima partita tra l’Unitas Sciacca e il Marsala 1912. E’ finita in parità, 1-1, con i verdenero che hanno evitato la sconfitta al terzo minuto di recupero grazie a uno stacco imperioso di Pierce che è riuscito a saltare più in alto del portiere avversario mandando la palla in rete.
Primi minuti di buon livello per la squadra di Iacono che subiva un duro colpo al 16’ con l’infortunio di Licata, faro del centrocampo. Con l’uscita di Licata il centrocampo verdenero ne risentiva fortemente, come confermato a fine gara anche dal tecnico Giovanni Iacono.
Al 7’ della ripresa è grazie ad Elezaj che sfumava il vantaggio del Marsala 1912. Il portiere riusciva a parare un calcio di rigore battuto da Sferruzza per fallo di Lo Cascio su Miliziano.
Venti minuti più tardi ancora ancora un rigore concesso alla squadra trapanese per atterramento di Fradella da parte di Jammeh e questa volta Costa non sbaglia anche se Elezaj era sulla traiettoria.
Lo Sciacca spinto dal pubblico cercava il pareggio che arrivava dopo 3 minuti di recupero grazie a Pierce.
“Pareggio giusto – commenta Enzo Dimino – ma il centrocampo del Marsala ha fatto vedere cose migliori dopo l’uscita di Licata. Lo Sciacca deve migliorare ed ha le possibilità di farlo. Anche perchè se il centrocampo non risulta particolarmente efficace si creano anche meno occasioni da rete. Speriamo che già dalla prossima settimana si possa migliorare perchè lo Sciacca ha un organico di tutto rispetto”.
Perseguitava la sorella per farsi dare i soldi. Una storia che, a quanto pare, sarebbe andata avanti da un bel po’ di tempo. L’ultimo episodio nei giorni scorsi quando il quarantenne s’è presentato a casa della congiunta e l’ha, ancora una volta, costretta a consegnargli del denaro.
La perseguitava e minacciava la sorella chiedendo in cambio denaro. Un quarantenne agrigentino residente in un piccolo comune della provincia è stato denunciato , in stato di libertà, alla Procura della Repubblica, per le ipotesi di reato di estorsione e atti persecutori.
Era da tempo che il disoccupato , si sarebbe reso responsabile di una escalation di brutti gesti, con incessanti richieste di denaro alla familiare poco più grande lui.
Ad allertare le forze dell’ordine, i vicini che sentivano le urla e le minacce, ma in alcune occasioni non si sarebbe limitato a quello, secondo quanto hanno accertato gli uomini in divisa, le avrebbe estorto denaro usando anche violenza.
Si è concluso a Burgio il Festival Estivo della Ceramica, un appuntamento che ha unito arte, tradizione e senso civico.
In occasione della cerimonia finale sono stati consegnati 15 posaceneri in ceramica a 15 attività del comune, simbolo concreto di un’iniziativa che mira a coniugare decoro urbano e tutela dell’ambiente.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Vincenzo Galifi e il presidente del Consiglio comunale Mariano Merlino, promotore dell’iniziativa. I posaceneri, realizzati artigianalmente, sono stati concepiti con una duplice funzione: da un lato arredare e valorizzare il centro antico di Burgio, dall’altro mantenere pulito e ordinato il paese.
Grande la soddisfazione espressa dal sindaco Galifi, che ha sottolineato come “la vera necessità sia quella di preservare il decoro del nostro centro antico, un patrimonio da custodire con cura e responsabilità”.
Parole di soddisfazione anche da parte del presidente del Consiglio Merlino, che a conclusione del festival ha evidenziato il valore simbolico e pratico del progetto, ribadendo l’impegno dell’amministrazione a proseguire su questa strada con ulteriori iniziative future.
Il Festival Estivo della Ceramica si chiude dunque con un gesto semplice ma significativo, che testimonia l’importanza della ceramica non solo come espressione artistica, ma anche come strumento al servizio della comunità e della vivibilità urbana.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani torna in una intervista al Gds sulla realizzazione dei due termovalorizzatori a Palermo e a Catania ritenuti dal governatore necessari per fronteggiare l’emergenza rifiuti nell’Isola.
“Le discariche sono sature – ha detto Schifani – e la differenziata non riesce da sola a smaltire i cumuli in fase di compostaggio. A bocce ferme, l’unica soluzione è quella di inviare la spazzatura oltre lo Stretto, pagando 100 milioni l’anno di extracosti. I termovalorizzatori eviteranno questo problema e supereranno le emergenze, ma produrranno anche un ricavo: assorbiranno il 30% dell’energia prodotta per il loro funzionamento mentre il restante 70% verrà immesso sul mercato, concorrendo alla riduzione della tariffa di ingresso. Così, i rifiuti verranno utilizzati come risorsa, per creare finalmente un’economia di scala”.
Schifani risponde anche ai timori esplicitati dai giudici della Corte dei Conti sul sovradimensionamento degli impianti: “Va innanzitutto ricordato – spiega Schifani – che il lavoro svolto dai magistrati contabili sul tema non ha valenza ispettiva, ma si inserisce nella normale attività di collaborazione tra la Corte e la Regione e si tradurrà in un referto finale che non avrà comunque effetto autorizzativo né tanto meno sanzionatorio. Abbiamo risposto con garbo e serenità alle loro osservazioni, dimostrando che i conti sono in regola che gli impianti non sono sovradimensionato”.
Il governatore siciliano rassicura anche sulla siccità, altra emergenza nell’Isola: “Il nostro cronoprogramma – afferma – sta andando avanti. Tra pozzi nuovi o riattivati, lavori sulle condutture, sistemazione delle traverse e dissalatori, abbiamo già prodotto oltre 2.500 litri di acqua in più al secondo, ma contiamo di arrivare a quota 5.000 il prossimo anno con l’arrivo dei due impianti di desalinizzazione previsti a Palermo in project financing. Così, stiamo cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel dell’emergenza”. L’Autorità di bacino, tuttavia, ha disposto modalità eccezionali di prelievo dai volumi residuali degli invasi: “È un’indicazione che ripete quanto la Cabina di regia sulla crisi idrica fa già da un anno. Grazie anche al nostro cronoprogramma di interventi emergenziali non siamo combinati male, anzi ci sono notevoli miglioramenti rispetto al 2024. Esistono purtroppo dei problemi per l’irriguo in alcuni invasi della Sicilia occidentale a causa della scarsa piovosità che si protrae da oltre 4 anni”.
Il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato la custodia in carcere per Mario Caternicchia, di 45 anni, l’agricoltore di Ribera indagato per tentato omicidio, accusato di avere sparato con una pistola detenuta legalmente ferendo un altro riberese estraneo a una lite nel quartiere Rinascita di Ribera.
I giudici del Riesame hanno escluso l’aggravante della premeditazione confermando quella dei futili motivi. Per le esigenze cautelari escluso il pericolo di fuga e quello di inquinamento probatorio e confermata solo l’ipotesi di reiterazione del reato. I difensori dell’indagato, gli avvocati Maurizio Gaudio e Sergio Vaccaro, si erano rivolti al Riesame sostenendo la mancanza delle esigenze cautelari.
Nel quartiere Rinascita la lite sarebbe scoppiata forse per l’eccessivo chiasso di alcuni ed è sfociata in un fatto molto grave. Caternicchia avrebbe sparato un colpo di pistola che ha raggiunto un trentottenne di Ribera, estraneo alla vicenda, colpito a una spalla, non in pericolo di vita e poi dimesso dall’ospedale Fratelli Parlapiano.
L’Unità operativa di Oncologia Sciacca, diretta dal dottore Domenico Santangelo, si conferma all’avanguardia nell’adozione di tecnologie digitali per migliorare qualità e sicurezza delle cure. Come riportato da Insanitas, grazie all’introduzione del sistema Human, i pazienti oncologici possono contare su un controllo puntuale delle terapie, con tracciabilità garantita in ogni fase.
L’iniziativa si inserisce nel percorso di digitalizzazione promosso dalla Regione Siciliana e ribadito dall’assessore alla Salute, Daniela Faraoni, durante gli incontri formativi sul Fascicolo Sanitario Elettronico al CEFPAS.
Sistema Human: come funziona
Il sistema Human rappresenta un’innovazione concreta per l’Oncologia Sciacca. Si tratta di una piattaforma digitale che, attraverso un dispositivo dedicato e un QR code, permette di monitorare e verificare in tempo reale le terapie somministrate.
Questa tecnologia garantisce:
la massima sicurezza dei trattamenti;
la tracciabilità completa del percorso terapeutico;
un’assistenza personalizzata e sempre sotto controllo.
«L’adozione di strumenti come Human – sottolinea Santangelo – rafforza la qualità dell’assistenza oncologica e ci consente di rispondere in maniera puntuale e sicura alle esigenze dei nostri pazienti».
Digitalizzazione della sanità siciliana
Il caso dell’Oncologia Sciacca dimostra come la digitalizzazione non sia più solo un progetto, ma una realtà concreta. Dal Fascicolo sanitario elettronico alle piattaforme innovative in uso nei reparti, la sanità siciliana – come evidenzia Insanitas – si arricchisce di strumenti utili per migliorare la qualità dell’assistenza.
La sperimentazione avviata a Sciacca, tra le prime esperienze di questo tipo in provincia di Agrigento, rappresenta un modello virtuoso per tutta la regione.
Una prima per la provincia di Agrigento
Il reparto di Oncologia Sciacca è tra i pochi in Sicilia a dotarsi di un sistema digitale così avanzato. Questo primato non solo accresce il prestigio dell’ospedale, ma offre ai cittadini del territorio una risposta concreta alle necessità di cura e sicurezza.
Il percorso di digitalizzazione sanitaria, in cui l’esperienza di Sciacca si inserisce con pieno merito, conferma – come sottolinea Insanitas – come l’innovazione possa davvero trasformare il modo in cui i pazienti vengono assistiti.
E’ stata ufficializzata la nascita a Ribera dell’associazione “Ri. Crea Cultura”. Si tratta di un sodalizio che ha lo scopo di stimolare eventi culturali tramite convegni, dibattiti, seminari e giornate di studio per Ribera e il territorio.
L’associazione trae linfa dai contributi di esperienze, competenze e collaborazioni con attività di divulgazione e promozione avviando un percorso culturale.
Tra le iniziative in programma nel breve periodo anche una mostra di sculture.
Alla guida dell’associazione Calogero Pumilia, l’ex parlamentare ed ex presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina.
Sono stati completati i lavori che hanno tenuto chiusa per qualche tempo a Sciacca la chiesa dei Cappuccini. Domani, domenica 14 settembre, alle 18, l’inaugurazione da parte dei Frati Minori Cappuccini ed a seguire la concelebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano, con il Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini dí Sicilia, padre Pietro Giarracca.
I fratelli Paolo e Francesco Montalbano, imprenditori, profondamente legati alla loro comunità, hanno scelto di eseguire gratuitamente tutti i lavori e restituire al cuore spirituale del paese qualcosa che resterà per sempre: un affresco per la Chiesa dei Cappuccini. Lo hanno fatto per una grazia ricevuta, quasi 30 anni fa, da Paolo Montalbano.
A firmarle l’opera è Giulio Rosk, artista siciliano di fama internazionale, capace di piegare il linguaggio della street art al respiro del sacro. Con la bomboletta spray ha tracciato un cielo che avvolge le volte, un blu che richiama Giotto e Assisi, dentro il quale si staglia la figura di San Francesco: Santo dei giovani, ponte tra epoche e linguaggi, tra tradizione e modernità.
“È un gesto che va oltre l’arte. È fratellanza, è dono, è l’intuizione che la bellezza non appartenga mai a chi la commissiona, ma a chi la riceve. Le mani di Paolo e Francesco hanno reso possibile un’opera che non si chiude nella contemplazione dei fedeli, ma si apre all’intera comunità, soprattutto ai giovani, attratti dall’imprevisto, incuriositi dal linguaggio contemporaneo, spinti a varcare la soglia di una chiesa che diventa viva e vicina”. Così il parroco, Frà Michele Barone.
A Sciacca non si era mai visto nulla di simile: un affresco che nasce dal sacrificio collettivo, da un popolo che ha deciso di riconoscersi in un atto comune, di guardare insieme verso l’alto. Ed è proprio lì, alzando lo sguardo, che accade la meraviglia: il cielo affrescato diventa uno specchio, una promessa, un abbraccio.
Quando si entrerà nella chiesa dei Cappuccini e si alzeranno gli occhi al soffitto, non si troverà soltanto un affresco. Si incontrerà la testimonianza di due fratelli, di un artista, di una comunità, e della potenza inesauribile del colore che ancora sa raccontare vita, fede e speranza.