Sciacca, Ambrogio propone il cimitero degli animali alla Perriera: “Dignità agli amici a quattro zampe” (Video)

Un luogo per salutare per sempre e dare dignità ai propri animali domestici. È questa l’idea lanciata dal consigliere comunale Giuseppe Ambrogio che ha annunciato l’intenzione di presentare nel 2026 una richiesta formale per avviare l’iter amministrativo finalizzato alla realizzazione di un cimitero per animali.

Ambrogio spiega che la riflessione nasce da tempo: “Oggi l’animale è parte della famiglia, tutti amiamo cani e gatti ed è giusto che ci sia un luogo dignitoso per salutarli”. Il consigliere comunale ha già individuato una possibile area, alla periferia del quartiere Perriera, nei pressi dello stadio comunale. L’esatto perimetro dovrà essere definito con l’amministrazione e gli uffici tecnici competenti.

L’ipotesi di un cimitero per animali si inserirebbe nelle iniziative già avviate nel quartiere: “Dopo l’area dog – afferma Ambrogio – questa sarebbe un’ulteriore risposta. So che qualcuno potrà ironizzare, ma sono convinto della mia idea”.

Tra i cittadini la proposta sembra suscitare curiosità e anche consenso. Angelo Cialdini, intervistato, commenta: “È una buona iniziativa, perché tanta gente, quando muore il cane, non sa dove metterlo. Avere un posto sarebbe utile”.

L’eventuale progetto dovrà fare i conti con norme, costi e gestione, ma il dibattito è appena iniziato. Se il percorso amministrativo dovesse trovare accoglienza, Sciacca potrebbe diventare uno dei pochi comuni siciliani dotati di un cimitero per animali domestici, offrendo ai proprietari uno spazio dedicato per onorare il legame con i loro compagni di vita.

Ztl di Natale a Sciacca, orari e vie chiuse

La città di Sciacca si prepara alle festività con una regolamentazione del traffico mirata a migliorare vivibilità e sicurezza. La giunta comunale, guidata dal sindaco Fabio Termine, ha istituito la Ztl di Natale, che interesserà il centro storico dal 7 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026.

Il provvedimento riprende l’impostazione degli anni precedenti e punta a rendere più fruibili le vie principali durante il periodo di maggiore affluenza, distribuendo i flussi pedonali e veicolari tra corso Vittorio Emanuele e via Giuseppe Licata.

La Ztl di Natale a Sciacca diventa così un elemento centrale dell’organizzazione delle festività.

Orari e giorni della Ztl nel centro storico

La regolamentazione riguarda due assi principali della città, con fasce orarie differenziate elaborate dal Comando della Polizia municipale.

Corso Vittorio Emanuele: calendario completo

Il tratto interessato è quello compreso tra piazza Saverio Friscia e l’intersezione con via Incisa. Questi gli orari di chiusura al traffico:

7, 8, 13, 14, 20, 21, 24, 27 e 28 dicembre: dalle 11:00 alle 20:30

12, 19 e 31 dicembre: dalle 17:00 alle 20:30

25 dicembre: dalle 10:00 alle 13:00

2 gennaio 2026: dalle 17:00 alle 20:30

3, 4 e 6 gennaio 2026: dalle 11:00 alle 20:30

L’accesso resta consentito solo alle categorie autorizzate.

Via Giuseppe Licata: chiusure serali e notturne

La seconda area interessata dal provvedimento è il tratto tra via Molinari e piazza Marconi.

Ecco gli orari:

12, 13, 14, 19, 20, 21, 25, 27 e 28 dicembre: dalle 17:00 alle 01:00

24 e 31 dicembre: dalle 17:00 alle 03:00

2, 3 e 4 gennaio 2026: dalle 17:00 alle 01:00

Le chiusure serali sono pensate per gestire al meglio l’afflusso nei giorni di shopping e negli eventi previsti durante le festività.

Verso una Ztl permanente nel 2026

L’amministrazione anticipa, inoltre che, con l’inizio del nuovo anno, sarà adottato un provvedimento più ampio che introdurrà una Ztl valida per tutto il 2026.

La Ztl di Natale a Sciacca diventa quindi un banco di prova per un sistema di mobilità più stabile e strutturato, destinato a modificare in modo significativo la fruizione del centro storico.

Parcheggio selvaggio a Sciacca e ambulanza bloccata, traffico in tilt per montaggio luminarie

Non è stata una mattinata semplice dal punto di vista della viabilità per le strade del centro di Sciacca.

Lunghe code hanno interessato corso Vittorio Emanuele a causa della presenza dei lavori per l’installazione delle luminarie natalizie. Lavori che vanno effettuati ma prendendo in considerazione di non recare disagi o quantomeno disciplinarli meglio per evitarli.

Non va meglio sul fronte delle infrazioni, si segnalano ancora diversi episodi di parcheggio selvaggio in piazze e strade del centro storico.

Stamattina si è registrato un episodio increscioso alla Chiazza dove all’angolo della via Molinari un’ambulanza ha avuto perfino difficoltà a transitare a causa di alcune vetture parcheggiate laddove non è consentito. Gli operatori sanitari sono stati costretti a raggiungere l’abitazione in via San Cataldo da dove era partita la richiesta di soccorso a piedi

Parcheggio selvaggio che è tornato con una certa prepotenza in molte strade. Nelle ore serali, le piazze Purgatorio e Inveges, entrambe in Area pedonale urbana, tornano ad essere dei posteggi liberi.

“Mazzette al Policlinico di Messina”, ex primario ai domiciliari

La nuova inchiesta sulle presunte mazzette al Policlinico di Messina ha portato all’arresto dell’ex primario di Chirurgia Plastica, Francesco Stagno D’Alcontres, finito ai domiciliari su disposizione del gip dopo la richiesta della Procura. L’indagine ipotizza un quadro complesso di reati, tra cui concussione, corruzione, induzione indebita e truffa ai danni della pubblica amministrazione.

Pressioni sulle aziende e appalti nel mirino

Secondo la Guardia di Finanza, l’ex primario avrebbe esercitato pressioni su diverse aziende farmaceutiche e fornitrici di dispositivi medici, pretendendo somme di denaro in cambio di agevolazioni nei rinnovi degli appalti. In caso di rifiuto, avrebbe minacciato l’interruzione delle forniture ospedaliere. Le indagini, che ruotano attorno alle presunte mazzette al Policlinico, avrebbero documentato queste condotte attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche.

Sponsorizzazioni e contributi per eventi scientifici

Il medico avrebbe inoltre ottenuto consistenti contributi economici — sotto forma di sponsorizzazioni, iscrizioni o cene sociali — collegati all’organizzazione di un congresso scientifico di cui era responsabile. L’evento, registrato come iniziativa Ecm, avrebbe prodotto incassi per oltre 700mila euro. Gli investigatori ritengono che una parte di tali fondi sia stata raccolta proprio attraverso il meccanismo delle mazzette.

Interventi non dichiarati in studi privati

Parallelamente, la Procura ipotizza che D’Alcontres abbia eseguito decine di interventi di chirurgia plastica in studi privati della città e della provincia senza dichiararli, aggravando il quadro delle accuse e mostrando — secondo gli inquirenti — un’attività parallela non autorizzata e non comunicata.

Due professioniste coinvolte e sequestri preventivi

Oltre all’ex primario, risultano coinvolte due professioniste: Antonina Fazio, dirigente medica del reparto di Chirurgia Plastica, e Cristina Alì, ostetrica esterna. Per entrambe il gip ha disposto l’interdizione dalla professione sanitaria per un anno.
Le misure cautelari sono state accompagnate da sequestri preventivi: 48mila euro nei confronti di D’Alcontres e 9.700 euro per la dirigente medica, somma ritenuta riconducibile alla presunta truffa ai danni della pubblica amministrazione.

Palermo, scoperta evasione da un milione di euro sulle concessioni demaniali marittime

Il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Palermo ha portato alla luce un vasto sistema di irregolarità economiche e amministrative legate all’utilizzo delle concessioni demaniali marittime nei porti e nelle darsene del capoluogo.

L’attività di mappatura e analisi ha riguardato trenta enti, commerciali e non, che complessivamente gestiscono l’ormeggio di circa 1.500 imbarcazioni nel centro città, sotto la competenza dell’Autorità di Sistema Portuale.

Dalla ricognizione è emerso che circa la metà dei concessionari non era in regola con il pagamento dell’Imposta Municipale Unica. Sulla base dei riscontri forniti dalle Fiamme Gialle, l’ente per la riscossione dei tributi ha già potuto emettere avvisi di accertamento per un totale di 700 mila euro.

Le verifiche hanno inoltre individuato 265 unità navali utilizzate per attività di locazione e riconducibili a 78 società prive della polizza assicurativa obbligatoria a tutela del conducente. Una condotta ritenuta scorretta e potenzialmente dannosa per i locatari, che ha comportato sanzioni per circa 40 mila euro.

Le ispezioni hanno fatto emergere anche un fenomeno diffuso di utilizzo difforme delle aree demaniali concesse. Ottanta casi solo a Palermo riguardano l’impiego dei pontili per attività commerciali di noleggio di unità da diporto, in violazione della destinazione prevista dagli atti concessori, che avrebbero dovuto garantire esclusivamente finalità come la cantieristica navale, le attività sportive, dilettantistiche o ricreative.

I titolari delle concessioni che hanno consentito tali usi impropri, traendone vantaggio economico attraverso l’affitto dei posti barca alle società di charter, sono stati sanzionati per un importo complessivo vicino ai 250 mila euro.

La Guardia di Finanza sottolinea che l’azione si inserisce in una strategia di tutela del demanio marittimo, bene pubblico dello Stato, e delle entrate fiscali, oltre che della leale concorrenza in un comparto strategico per l’economia del territorio come quello della nautica.

Record occupazionale in Sicilia, superata la soglia del 50%

La Sicilia raggiunge un traguardo storico: il nuovo record occupazionale in Sicilia supera per la prima volta la metà della popolazione in età lavorativa. Il dato emerge dal ventesimo rapporto annuale di Confartigianato Imprese “Galassia Impresa”, che evidenzia un cambiamento significativo nel mercato del lavoro dell’isola.

Il dato storico che segna il record occupazionale in Sicilia

Nonostante un contesto economico nazionale ancora incerto, il tasso di occupazione nella fascia 20-64 anni raggiunge il 50,7 per cento, in crescita di 6,2 punti negli ultimi tre anni. È un risultato che colloca la Sicilia al primo posto in Italia per incremento occupazionale, insieme all’Abruzzo e davanti alla Valle d’Aosta.

Province a confronto: chi sale e chi rallenta

Ragusa guida la crescita regionale

Ragusa si conferma la provincia più dinamica, con un tasso di occupazione del 63,4 per cento e un aumento di 7,8 punti dal 2021 al 2024. Un contributo decisivo al record occupazionale in Sicilia.

Le altre province

Enna segue al 52,3 per cento, mentre Catania e Agrigento raggiungono entrambe il 50,7 per cento. Palermo resta più indietro, con il 48,4 per cento, pur registrando un miglioramento del 5 per cento. Caltanissetta chiude con il 45,5 per cento, superando comunque Taranto, ultima a livello nazionale.

Costruzioni e servizi trainano la crescita

Secondo Confartigianato, nel primo semestre 2025 gli occupati in Sicilia crescono del 2,9 per cento. Un ritmo meno intenso rispetto al +4,6 per cento del 2024, ma ancora positivo. Le costruzioni avanzano del 4,4 per cento, i servizi del 2,8 per cento, mentre la manifattura registra un lieve calo dello 0,6 per cento.

Le reazioni: soddisfazione ma anche richieste di continuità

Il presidente della Regione Renato Schifani parla di “ulteriore conferma dei risultati dell’impegno del governo regionale e della collaborazione con quello nazionale”.

Dal fronte delle imprese, il presidente di Confartigianato Sicilia, Emanuele Virzì, legge questi dati come segnali di vitalità, ma invita a mantenere alta l’attenzione. Sollecita investimenti su formazione, accesso al credito e percorsi scuola-lavoro, oltre alla creazione di hub dedicati ai mestieri tradizionali.

Castellammare del Golfo, aggressione alle terme: arrestato un 32enne

Un episodio di violenza ha turbato le terme segestane di Castellammare del Golfo, dove i carabinieri sono intervenuti per una grave aggressione alle terme ai danni di un 46enne palermitano. L’uomo è stato colpito ripetutamente con calci, pugni e perfino con una spranga di ferro. L’autore, un 32enne originario del Varesotto ma da tempo domiciliato in zona, è stato arrestato.

La dinamica dell’aggressione alle terme

La violenta aggressione alle terme è avvenuta dopo una discussione tra i due uomini. Una segnalazione al numero di emergenza 112 ha allertato i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Alcamo e della Stazione di Castellammare del Golfo, che sono arrivati rapidamente sul posto sorprendendo l’aggressore mentre colpiva ancora la vittima.

Il 32enne, armato di una spranga di ferro, avrebbe continuato a sferrare colpi anche dopo i primi momenti di tensione, rendendo necessario un intervento immediato per fermare l’escalation di violenza.

I soccorsi al 46enne ferito

Il 46enne palermitano è stato assistito dai sanitari del 118 e trasportato all’ospedale di Alcamo. È stato ricoverato, ma non si trova in pericolo di vita. Le lesioni riportate, provocate dai colpi e dall’uso della spranga, hanno richiesto cure mediche e monitoraggio clinico.

La misura cautelare dopo l’arresto

Dopo l’arresto, il 32enne è stato condotto davanti al giudice per l’udienza di convalida. L’autorità giudiziaria ha riconosciuto la gravità dei fatti, convalidando l’arresto e disponendo per l’uomo l’obbligo di dimora nel comune di residenza. È stata inoltre stabilita la permanenza in casa nelle ore notturne come misura cautelare.

Un caso che riaccende l’attenzione sulla sicurezza alle terme

L’episodio contribuisce a riaprire il dibattito sulla sicurezza nelle aree maggiormente frequentate da residenti e turisti. Le terme segestane sono infatti un luogo molto visitato, e un’aggressione di tale entità solleva interrogativi sulla necessità di maggiori controlli nelle ore serali e notturne.

Con l’indagine ancora in corso, i carabinieri stanno ricostruendo ogni dettaglio della aggressione alle terme per chiarire motivazioni, responsabilità e dinamica completa dei fatti.

Caro-voli Sicilia, Codacons chiede un tavolo tecnico stabile

Il tema del caro-voli Sicilia torna al centro del dibattito pubblico a poche settimane dalle festività natalizie. Il Codacons ha avviato una nuova iniziativa dedicata esclusivamente all’Isola, denunciando aumenti dei biglietti aerei che nelle ultime settimane hanno raggiunto livelli considerati insostenibili.

Per l’associazione, questi rincari rappresentano un ostacolo concreto alla mobilità dei siciliani, costretti ogni anno ad affrontare lo stesso scenario: prezzi alle stelle durante le festività e crollo immediato a gennaio. Un andamento che non può essere ricondotto soltanto alla stagionalità e che, secondo il segretario nazionale Francesco Tanasi, richiede un’analisi rigorosa da parte delle autorità competenti.

Il caro-voli Sicilia sotto osservazione

La proposta del Codacons è l’istituzione di un tavolo tecnico permanente composto da Ministero dei Trasporti, Enac, Antitrust e Regione Siciliana. L’obiettivo è monitorare in modo continuativo l’andamento delle tariffe sulle tratte da e per l’Isola, garantire maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi e rafforzare gli strumenti di controllo contro eventuali variazioni anomale. Un’azione, sostiene l’associazione, pienamente compatibile con la normativa vigente e già sperimentata in altri settori regolati.

Misure strutturali contro il caro-voli Sicilia

Il Codacons ribadisce che i siciliani non possono dipendere da bonus occasionali o interventi episodici legati alle scelte politiche del momento. Servono soluzioni stabili, continuative e strutturali, in grado di garantire collegamenti aerei sostenibili durante tutto l’anno. Solo un intervento organico potrà interrompere definitivamente il ciclo dei rincari ricorrenti, che puntualmente colpisce la Sicilia nei periodi di maggiore domanda e alimenta il problema del caro-voli Sicilia.

L’appello del Codacons: confronto immediato

Tanasi sollecita l’avvio di un confronto serio tra istituzioni, compagnie aeree e associazioni dei consumatori. La mobilità da e per l’Isola, afferma, deve essere tutelata con la stessa attenzione riservata a territori che presentano condizioni di svantaggio strutturale. Continuare ad assistere ogni anno allo stesso copione non è più accettabile per chi vive, studia o lavora lontano dalla Sicilia.

Martedì 9 dicembre i lavori per eliminare le transenne in via Licata a Sciacca

Saranno eseguiti a partire da martedì 9 dicembre i lavori per eliminare le transenne dai due lati di via Giuseppe Licata, a Sciacca. Si è appreso da Aica che, ancora oggi, sarà impegnata con una squadra di operai per riparare un cedimento fognario in via Incisa.

In via Licata bisognerà intervenire per rimediare a un cedimento del manto stradale da un lato della strada, mentre dall’altro si dovrà verificare a seguito di scavo se i lavori riguarderanno la rete idrica o quella fognaria.

Quel che è certo è che, durante l’intervento, bisognerà chiudere la strada al transito. Al momento – fanno sapere da Aica- non è possibile stabilire la durata dei lavori anche se l’auspicio è che tutto possa essere completato in una sola giornata.

Furti e droga a Ribera, reati riqualificati e prescrizione per sei imputati


Reati riqualificati e ritenuti i fatti di particolare tenuità il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca che ha disposto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione per quattro riberesi e due romeni nel processo scaturito dall’operazione dei carabinieri “Roby Family” su furti in appartamento e droga a Ribera per fatti del 2016.

A giudizio i riberesi Natale Catalano, di 56 anni; Giangregory Volpe, di 29; Sandro Andreatto, di 30; Michelangelo Catalano, di 53. Assieme a loro i romeni Andrei e Iosif Silion, di 37 e 26 anni. Natale Catalano e un altro romeno dichiarato irreperibile si sarebbero introdotti in una casa di Ribera rubando monili e una carta di credito. Altro furto in abitazione, di monili per circa 5 mila euro, veniva contestato a Natale Catalano, Volpe e Andreatto.

Furti in abitazione contestati ad Andrei Silion di un sistema digital home cinema e di un aspiratore di foglie. Michelangelo Catalano avrebbe detenuto e ceduto hashish e cocaina a numerosi soggetti. Anche a Natale Catalano e Iosef Silion veniva contestata una cessione di sostanza stupefacente. Detenzione di stupefacente per cessione contestata ancora a Natale Catalano, Iosif Silion, Volpe e Andreatto. Per tutti reati estinti per intervenuta prescrizione.

Gli imputati erano difesi dagli avvocati Giovanni Forte, Giuseppe Tramuta e Francesco Di Giovanna.