Bonus affitto giovani 2025: requisiti, importi e novità della circolare Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate ha ribadito con una nuova comunicazione le regole per accedere al bonus affitto destinato agli under 31. La misura, prevista dall’articolo 16 del TUIR (comma 1-ter), consente una detrazione fiscale sul canone di locazione per giovani in determinate condizioni anagrafiche e reddituali.

La conferma arriva anche tramite la rivista ufficiale Fisco Oggi, che richiama la circolare n. 9/2022 e ribadisce i parametri fissati dalla normativa.


Chi può accedere al bonus affitto 2025

Per usufruire dell’agevolazione, è necessario rispettare contemporaneamente i seguenti requisiti:

  • Età compresa tra 20 e 31 anni non compiuti;
  • Reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro;
  • Contratto di locazione non transitorio, stipulato per l’intera unità immobiliare o per una parte di essa, da adibire a residenza principale;
  • L’immobile deve essere diverso dall’abitazione principale dei genitori o di chi esercita la tutela legale.

Quanto si può risparmiare: importo della detrazione

Per chi rientra nei parametri, la normativa prevede per i primi quattro anni del contratto una detrazione pari a:

  • 991,60 euro annui, oppure
  • 20% del canone di locazione, fino a un massimo di 2.000 euro.

Il beneficio è calcolato sull’imposta lorda e spetta esclusivamente per i periodi d’imposta in cui vengono rispettati tutti i requisiti richiesti.


Le principali novità introdotte dalla Legge di Bilancio

L’articolo 1, comma 155, della Legge di Bilancio 2022 ha modificato il regime precedente ampliando l’agevolazione. Le novità principali sono:

  • innalzamento dell’età massima da 30 a 31 anni non compiuti;
  • possibilità di usufruire della detrazione anche in caso di locazione di una sola porzione dell’immobile (es. stanza);
  • estensione della durata del beneficio da 3 a 4 anni, se persistono i requisiti anagrafici e reddituali.

Verifica annuale dei requisiti

Come specificato dalla circolare 34/E del 2008, il rispetto dei requisiti deve essere verificato per ogni periodo d’imposta in cui si intende usufruire della detrazione.

Il requisito anagrafico si considera soddisfatto anche se ricorre solo per una parte dell’anno. In caso di contratti cointestati, la detrazione spetta solo ai conduttori che rientrano nei limiti di età e reddito stabiliti dalla legge.

Al “Giovanni Paolo II” di Sciacca nascerà un hospice, La Rocca Ruvolo: “E’ un’esigenza”

0

Seduta oggi della sesta commissione dell’Ars della quale riferisce l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo che conferma la nascita di un hospice nell’ospedale di Sciacca.

“Oggi in commissione Salute dell’Ars – scrive i una nota la forzista – abbiamo affrontato il tema della nuova rete ospedaliera. Abbiamo appreso di una proroga concessa dal Ministero della Salute fino al 31 dicembre 2025, ovviamente questo ci consentirà di lavorare con calma ma non di rinviare il tema. Ho ribadito e sottolineato l’esigenza di un hospice da allocare all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca, servizio che non può essere però inserito nella rete come non lo sono gli altri hospice dell’isola. Quindi, l’assessorato regionale per la Salute ha preso l’impegno di trasmettere questa determinazione all’Asp di Agrigento, la nascita di un hospice nel Dea di I livello di Sciacca”.

La deputata sottolinea il risultato significativo che l’hospice rappresenta e che si aggiunge alla salvaguardia dei posti letto e di miglioramento dell’assistenza sanitaria anche sul fronte di emergenza-urgenza.

“Quello dell’hospice – aggiunge la Ruvolo – è un obiettivo importante, perché ribadiamo ancora una volta l’esigenza di avere un luogo di cura e di presa in carico del paziente fino alla fine in cui trovare dignità per la parte terminale dell’esistenza umana”.

Per quanto riguarda l’Asp Agrigento, La Rocca Ruvolo riferisce ancora che il Dea di Sciacca avrà 4 posti per la Stroke Unit come il Dea di Agrigento.

“Ci sarà – conclude – la massima attenzione per tutti i presidi ospedalieri, esprimo soddisfazione per la conferma dei sei posti di chirurgia generale all’ospedale Fratelli Parlapiano di Ribera, sarà importante però salvaguardare anche altri reparti del nosocomio riberese. Il mio impegno in commissione Salute andrà in questa direzione”.

Filippo Carlino di Sciacca vice procuratore onorario ad Agrigento

Filippo Carlino, di Sciacca, ha prestato giuramento davanti al collegio penale del Tribunale di Agrigento come nuovo vice procuratore onorario presso la Procura della Repubblica di Agrigento dove, nei mesi scorsi, ha svolto il tirocinio in affiancamento ad un sostituto procuratore in ambito penale.
L’avvocato Carlino, penalista del foro di Sciacca per oltre 15 anni, da qualche anno è impegnato al Tribunale di Sciacca come cancelliere esperto e, ieri, completata nei giorni scorsi la procedura di autorizzazione da parte del Ministero della Giustizia, tramite il dirigente del Tribunale di Sciacca, dottoressa Rosanna Grisafi, ha assunto il nuovo incarico.
A breve sarà impegnato come pm di udienza davanti ai tribunali monocratici e svolgendo le funzioni dei procuratori togati davanti ai giudici di pace, assieme ai colleghi Giuseppe Lo Gioco, di Ribera, e agli altri che si sono insediati la scorsa settimana. L’autorizzazione ottenuta gli consente di continuare a mantenere l’incarico di cancelliere esperto a Sciacca.

L’associazione dei Liberi Agricoltori scrive al Prefetto: “Ci sentiamo stanchi, abbandonati e umiliati”

Una lunga lettera quella inviata dall’associazione “Liberi Agricoltori” al Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo al quale chiedono un incontro urgente descrivendo la situazione drammatica che stanno vivendo.
“Siamo agricoltori – scrive il presidente Dino Giovanni D’Angelo – lavoratori onesti e rispettosi delle leggi della Repubblica. Oggi, però, ci
sentiamo stanchi, esasperati e abbandonati, vittime di una gestione istituzionale che ci
umilia, ci ignora e ci costringe a vivere una condizione di precarietà costante.
Le strutture regionali preposte, in particolare l’Assessorato all’Agricoltura, il Dipartimento
Acque ed Energia e i relativi funzionari, non possono continuare a trattare con superficialità
una situazione che mette in ginocchio un intero comparto economico e, con esso, centinaia di famiglie.
Non si può continuare ad attribuire tutto al cambiamento climatico. È ormai da due anni che
l’Associazione Liberi Agricoltori propone soluzioni concrete, interventi urgenti e misure gestionali che avrebbero potuto mitigare gli effetti della siccità, ma nessuno ha voluto ascoltare. Oggi, a causa di mancata programmazione e scelte inadeguate, ci ritroviamo in piena emergenza idrica.
Le nostre aziende sono allo stremo. Le famiglie sono in seria difficoltà economica. Per molti,
l’agricoltura rappresenta l’unica fonte di sostentamento. Le piante, già provateLa situazione è gravissima e potrebbe avere pesanti ripercussioni sociali in termini di disoccupazione, abbandono dei territori e tensione collettiva.
Non è più il tempo dell’improvvisazione: serve un piano serio, concreto e immediato per
garantire acqua in quantità adeguata e tempi certi”.

L’associazione lamenta le assegnazioni di acqua di appena 200 o 300 metri cubi per ettaro, a fronte di una disponibilità, già riconosciuta dall’Autorità di
Bacino, che permetterebbe almeno 400 metri cubi per ettaro.

“Non possiamo più tollerare – aggiungono – ritardi e superficialità. È in gioco la sopravvivenza di intere
comunità rurali, frutto del lavoro di generazioni.
Per questi motivi Le chiediamo, Eccellenza, con urgenza e fiducia, di voler convocare al più presto una delegazione dell’Associazione Liberi Agricoltori, per rappresentarLe in dettaglio la situazione e individuare insieme le possibili vie d’uscita”.

Auto noleggiate rivendute con documenti falsi, 22 indagati dalla Gdf di Palermo

0


I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno accertato appropriazioni indebite per 1,5 milioni di euro e autoriciclaggio per 800 mila euro in un giro di truffe ai danni di società di noleggio e di 80 ignari automobilisti.

Le Fiamme Gialle hanno notificato gli avvisi di conclusione indagini a 22 persone,
residenti in Sicilia e su tutto il territorio nazionale, a vario titolo indagate per falso in atto pubblico,
autoriciclaggio e appropriazione indebita, per un valore complessivo di € 1.473.000 euro.
In particolare, le indagini, svolte dalla Compagnia di Bagheria su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, hanno permesso di individuare una struttura imprenditoriale criminale che avrebbe operato attraverso il noleggio di autovetture di pregio e l’immediata reimmatricolazione delle stesse, attraverso atti di
vendita falsi redatti da Agenzie compiacenti. Successivamente, le stesse auto venivano cedute a concessionarie gestite da soggetti terzi, sempre tramite documentazione falsa, in modo da renderne difficoltosa la tracciabilità.
In questo modo gli organizzatori della truffa si garantivano cospicui guadagni illeciti derivanti dalla differenza tra il costo del noleggio, del quale peraltro venivano pagate solo le prime rate e il ricavo ottenuto con la successiva rivendita delle stesse auto a prezzo di mercato.
Il principale responsabile, già noto agli atti delle indagini poiché colpito da misura cautelare a seguito dell prime denunce presentate, è stato condannato con sentenza definitiva nel novembre del 2024 alla pena della reclusione di 8
anni.
Il prosieguo delle indagini ha consentito di completare la ricostruzione della rete di responsabilità e complicità di ulteriori 21 persone che, compartecipi delle condotte fraudolente del principale responsabile, perpetrate attraverso società di mediazione a lui intestate, lo avrebbero agevolato nel noleggio di auto da società site presso i principali aeroporti dell’isola, o situate in grandi città come Napoli, Roma e Torino.

E’ stato fondamentale, il ruolo delle indagini tecniche e l’intervento anche delle autorità giudiziarie straniere nell’accertamento della maggiore ampiezza delle condotte. Una delle auto, infatti, è stata recuperata in Germania.

Lasciare l’ombrellone in spiaggia è occupazione abusiva di suolo pubblico: cosa rischi e cosa dice la legge

Con l’arrivo dell’estate, sulle spiagge italiane si ripresenta una pratica sempre più diffusa e discussa: lasciare ombrelloni, sedie e asciugamani sulla sabbia per “tenere il posto”. Un’abitudine che, oltre a essere scorretta nei confronti degli altri bagnanti, può configurarsi come una vera e propria occupazione abusiva di suolo pubblico, con conseguenze legali e sanzioni salate.


Spiagge libere e demanio pubblico: perché non si può occupare spazio

A differenza degli stabilimenti balneari in concessione, le spiagge libere rientrano nel demanio marittimo e appartengono a tutta la collettività. Piantare un ombrellone la sera prima o all’alba per riservare uno spazio costituisce un’occupazione non autorizzata, anche se temporanea.

Queste regole servono a garantire l’accesso equo alla spiaggia a tutti i cittadini e a impedire che qualcuno possa appropriarsi in modo esclusivo di aree pubbliche.


Cosa prevede la legge e le sanzioni possibili

Il Codice della Navigazione disciplina l’uso delle spiagge e prevede sanzioni per chi occupa abusivamente il demanio marittimo:

  • Art. 1161: ammenda fino a 516 euro e, nei casi più gravi, arresto fino a 6 mesi;
  • Art. 1164: sanzione amministrativa da 1.032 a 3.098 euro per inosservanza di norme e regolamenti.

Oltre alla multa, gli oggetti lasciati sulla spiaggia (ombrelloni, sdraio, sedie) possono essere rimossi e sequestrati dalle autorità competenti, come già avviene in molte località turistiche italiane durante la stagione estiva.


Stabilimenti balneari: regole diverse ma limiti da rispettare

Negli stabilimenti privati, l’utilizzo degli spazi è regolato dal gestore e riservato a chi paga per lettini e ombrelloni. In questi casi si può lasciare la postazione momentaneamente, ma non è consentito portare e piantare ombrelloni propri nelle aree in concessione, salvo autorizzazione specifica.


Abusivismo commerciale e acquisti illegali: le sanzioni per i bagnanti

Le spiagge non sono solo teatro di occupazioni abusive, ma anche di vendita di merce contraffatta. Chi acquista borse, occhiali o altri prodotti falsi rischia una sanzione amministrativa da 100 a 7.000 euro, come previsto dalla legge n. 99/2009.

In alcuni casi, si può configurare anche il reato di incauto acquisto (art. 712 c.p.), punito con l’arresto fino a 6 mesi, se l’acquirente non verifica la provenienza legittima del bene acquistato, soprattutto quando le circostanze dovrebbero far sospettare l’origine illegale.

Sicilia in crescita per le ricerche turistiche, Agrigento deve migliorare

La Sicilia registra un forte incremento nelle ricerche turistiche (+36% per Taormina), confermandosi tra le mete estive più ambite. Nella top 10 delle destinazioni siciliane, la provincia di Agrigento è rappresentata solo da Lampedusa. Località iconiche come la Valle dei Templi, Scala dei Turchi, Eraclea Minoa, Caltabellotta o Sciacca sono assenti.


Sciacca Turismo denuncia “una mancanza di coordinamento tra le attrazioni turistiche della provincia: c’è una evidente frammentazione dell’offerta, le destinazioni vengono promosse come entità isolate, non come parte di un sistema integrato”. “Dobbiamo lavorare meglio – dice il presidente, Ezio Bono – per una proposta unificata che combini cultura, mare, natura, archeologia e gastronomia. Purtroppo – aggiunge – la mancanza di programmazione condivisa limita la permanenza media dei turisti e sarebbe necessaria anche una regia comune tra enti pubblici e privati”.


In sostanza, è opportuno avere contezza delle criticità territoriali, che ci sia una presenza attiva nel dibattito sulla promozione turistica e un potenziale ricettivo in linea con le nuove tendenze. “Dobbiamo sforzarci – aggiunge Sciacca Turismo – per predisporre una strategia di rete tra operatori e istituzioni, lavorare su una comunicazione che sia più incisiva a livello regionale, unire Sciacca, Agrigento, Realmonte, Eraclea Minoa e altre località attrattive in un’unica piattaforma di promozione, preparare pacchetti turistici integrati, analizzare costantemente i flussi e orientare le strategie, coinvolgere influencer e media per promuovere il territorio”.

Violenza di genere, confronto a Menfi ed è allarme sociale nel territorio

Parte da Menfi e dal Belìce un grido d’allarme sulla violenza di genere. Ieri sera, presso il “Club Nautico” di Porto Palo, il tema è stato al centro di un dibattito, organizzato dalla cooperativa Quadrifoglio, con il presidente dell’Ordine degli avvocati di Sciacca, Carmela Bacino, l’avvocato Accursio Gagliano, lo psichiatra Lorenzo Messina ed i sindaci di Menfi e Santa Margherita, Vito Clemente e Gaspare Viola.

Ha reso testimonianza una donna vittima di violenza che da qualche tempo è assistita dalla cooperativa Quadrifoglio.

Gli aspetti giuridici, la nuova normativa, anche quella sul femminicidio in fase di approvazione in Parlamento, ma anche i disturbi mentali legati alla violenza di genere sono stati al centro del confronto.

I sindaci hanno rilevato la situazione presente nei territori. Molti casi di violenza di genere continuano a verificarsi anche nel Belìce.

La testimonianza della donna assistita dalla cooperativa Quadrifoglio ha permesso di porre in risalto un nodo centrale della questione e cioè che dopo le denunce non si riesce ancora ad intervenire in maniera efficace con la tempestività che fatti di questo genere meritano. E, soprattutto, che le tutele per le persone offese non sempre risultano adeguate.

“Io comunque vado avanti – ha detto la giovane donna, madre di tre figli – e sono convinta che la denuncia sia un passo da compiere per fermare la violenza”.

Quello menfitano è stato il secondo dei due incontri “Oltre il silenzio”, percorsi di salute mentale e contro la violenza di genere, organizzati dalla cooperativa Quadrifoglio con la collaborazione dei comuni belicini, affinché questi temi siano sempre al centro dell’attenzione in presenza di un vero allarme sociale nei territori. I due incontri sono stati aperti dall’intervento della presidente della cooperativa, Dina Barone.

A Ribera fronte comune di dipendenti Consorzio di bonifica e produttori agricoli

Si è svolta ieri sera a Ribera presso la sede dell’ associazione Liberi Agricoltori una partecipata assemblea che ha visto protagonisti i lavoratori del Consorzio di bonifica 3 Agrigento, rappresentati dalla Flai Cgil Agrigento e dalla Filbi Uil, insieme a numerosi agricoltori del territorio, in particolare dell’area di Ribera, uno dei comprensori agricoli più colpiti dalla grave emergenza idrica in corso.

Al centro dell’incontro, due emergenze:
• Il mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori consortili, con quattro mensilità arretrate, compresa la quattordicesima;
• La gestione definita insufficiente e disorganizzata dell’irrigazione, che sta mettendo in ginocchio intere produzioni agricole e compromettendo la sopravvivenza di aziende.

Chiesta una “svolta immediata” nella gestione del consorzio come afferma Franco Colletti, della Flai Cgil.


“La richiesta è chiara: ai lavoratori vanno garantiti stipendi certi e dignitosi, agli agricoltori va garantita l’acqua”.

“Non ringrazieremo nessun deputato per ciò che ci spetta di diritto – hanno dichiarato gli agricoltori – e non accettiamo più soluzioni tampone”.


L’assemblea ha annunciato la volontà di proseguire con ulteriori iniziative, anche pubbliche e istituzionali, per portare con forza le proprie istanze all’attenzione del governo regionale e dell’assessore regionale all’Agricoltura.

Sicilia capitale dei vip: da Emma Marrone a Michael Jordan, chi trascorre le vacanze sull’isola

L’estate 2025 parla siciliano, almeno per i tanti vip che hanno scelto l’isola come meta delle proprie vacanze. Tra località da cartolina e strutture d’eccellenza, l’isola si trasforma in un vero e proprio red carpet a cielo aperto, con una presenza di star che non ha nulla da invidiare alle mete glamour della Costa Azzurra o delle Baleari. Da Michael Jordan a Emma Marrone, da Magic Johnson a Giulia De Lellis e Tony Effe, sono tantissimi i vip che hanno scelto l’isola per trascorrere qualche giorno di relax.

Tra i luoghi simbolo del turismo di fascia alta, il Verdura Resort di Sciacca, che in questi giorni ospita anche il prestigioso Google Camp, uno degli appuntamenti più esclusivi dell’estate mondiale, che attira ogni anno imprenditori, attori, premi Nobel e grandi personalità.

Michael Jordan, icona mondiale del basket, ha nuovamente scelto la Sicilia per le sue vacanze. Dopo il soggiorno in famiglia proprio al Verdura due anni fa – quando era arrivato con il suo jet personale grigio e blu con il logo Jordan sull’ala – quest’anno ha deciso di cambiare stile: niente aereo, ma arrivo in grande stile via mare, a bordo di un lussuosissimo superyacht.

Ma Jordan non è l’unica leggenda Nba presente sull’isola. Anche Magic Johnson, ex stella dei Los Angeles Lakers, è stato avvistato in vacanza a Taormina, insieme alla moglie. Le immagini della coppia tra boutique e ristoranti vista mare hanno fatto rapidamente il giro dei social.

E non mancano gli esponenti del jet set italiano. Giulia De Lellis e Tony Effe sono tra i nomi più chiacchierati di questa estate. La coppia ha scelto proprio il Verdura Resort per staccare la spina dagli impegni lavorativi. Dopo il soggiorno a Sciacca, Tony Effe ha proseguito la sua estate all’insegna del divertimento anche tra le isole Eolie, altra meta amatissima dalle star.

Proprio alle Eolie, e in particolare a Panarea, sono stati avvistati Marcella Bella e la cantante Rose Villain, protagoniste di un soggiorno glam immortalato sulla celebre terrazza del Raya, uno dei locali simbolo dell’isola.

Sempre a Panarea, è stata segnalata la presenza dell’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che ha scelto qualche giorno di privacy lontano dai riflettori.

A pochi chilometri, sull’isola di Lipari, è tornata invece Elena D’Amario: la ballerina, apprezzatissima dal pubblico televisivo e teatrale, ha scelto nuovamente l’arcipelago eoliano per rigenerarsi tra mare e natura.

Più defilata ma altrettanto suggestiva la vacanza scelta da Emma Marrone, che ha detto no alla Capri dei paparazzi e alla Sardegna mondana per abbracciare la ruvida bellezza di Pantelleria. Pietra nera, silenzio e tramonti. È qui che la cantante ha ritrovato il suo equilibrio, in compagnia dell’amica Francesca Savini e del produttore musicale Dardust, con cui condivide anche progetti artistici.

E a completare la mappa delle vacanze vip in Sicilia non poteva mancare un volto molto amato dagli appassionati di calcio e oggi protagonista del web: Nicola Ventola, ex attaccante di Inter, Bari, Atalanta, Torino, Crystal Palace, Bologna e Novara, è sbarcato in Sicilia per godersi l’estate. Oggi molto seguito anche grazie al podcast che conduce con Antonio Cassano e Lele Adani, Ventola ha scelto il sud per qualche giorno di puro relax.

Dalla costa agrigentina alle Eolie, da Taormina a Pantelleria, passando per resort esclusivi e terrazze sul mare, la Sicilia si conferma meta di charme, amata per la sua bellezza autentica. E se le vacanze 2025 sono appena cominciate, l’elenco dei vip avvistati in Sicilia sembra destinato ad allungarsi ancora.