Maltrattamenti all’ex moglie, quarantaduenne di Sciacca in carcere


Era sottoposto al divieto di avvicinamento all’ex moglie, ma il giudice ha disposto un aggravamento della misura cautelare. Così è stato associato al carcere di Sciacca un quarantaduenne saccense, difeso dall’avvocato Mauro Tirnetta.

“Vuole organizzare un agguato nei miei confronti e nei confronti del mio compagno”. E’ la frase che la donna di Sciacca avrebbe riferito agli inquirenti, appresa da un conoscente, posta tra gli elementi dell’aggravamento della misura eseguita dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca.

In un paio di occasioni l’uomo avrebbe avvicinato la donna, nonostante il divieto che gli era stato imposto. Il braccialetto elettronico che era stato applicato all’indagato, tra l’altro, in occasione di un accertamento, sarebbe risultato scarico in quanto non ricaricato.

Adesso la difesa ha presentato appello avverso l’aggravamento della misura ed è in attesa della fissazione dell’ordinanza al Tribunale del Riesame di Palermo.

L’avvocato Mauro Tirnetta sostiene che l’uomo in ogni caso va scarcerato perché le sue condizioni di salute sono incompatibili con il carcere.

Su episodi specifici, come quello secondo il quale che il braccialetto elettronico non sempre veniva caricato, la difesa sostiene che l’indagato non ha fissa dimora, da qui la difficolta a ricaricarlo. Ed ancora, che in un’occasione avrebbe voluto soltanto avvicinare la figlia e che ciò era consentito.

Polizia municipale di Sciacca in stato di agitazione, forte carenza di agenti in servizio

Gli agenti della Municipale a Sciacca in pianta organica dovrebbero essere 80, uno ogni 500 abitanti, invece in servizio ci sono in totale soltanto 28 agenti, dei quali 2 distaccati alla Procura.

Una forte carenza di organico che determina una serie di difficoltà nell’espletamento dei diversi servizi che gli agenti sono chiamati a compiere. La situazione e’ stata oggetto dell’assemblea sindacale dello scorso 17 luglio con la quale è stato proclamato lo stato di agitazione.

“La carenza di organico – scrivono i 2 rappresentanti sindacali, Alessio Viviano e Vincenzo Guida – rende complicatissima la gestione delle risorse umane con difficoltà a garantire il rispetto degli obblighi contrattuali e dei diritti dei lavoratori nonché la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. E per fare fronte alle richieste viene utilizzato sovente il personale assegnato alle Sezioni il quale e’ chiamato a svolgere il servizio esterno con un aggravio del carico di lavoro non indifferente, l’assenza di tali operatori dalle rispettive sezioni, si ripercuote negativamente sull’operato delle stesse sezioni, in quanto in alcune situazioni non si riesce ad evadere le istanze che pervengono nei tempi e nei modi previsti dalle normative vigenti”.

Nella stessa nota, si ricorda che l’età media del corpo si è innalzata e dunque, vi sono operatori che per varie patologie non possono compiere servizio all’esterno causando gravi problemi nell’organizzazione e una discrasia sulla distribuzione del carico del lavoro.

Gli agenti, dunque chiedono a gran voce a chi di competenza, nel caso di specie alla Giunta Municipale, di valutare con estrema attenzione l’assunzione di almeno 5 agenti della Polizia Municipale attraverso l’Istituto della mobilità, in modo da attenuare e non risolvere del tutto, la grave carenza di organico.

Altra problematica che si è discussa in assemblea e’ stata l’assenza da tempo della figura del Dirigente/Comandante, assenza che ha creato diversi problemi nella gestione del Corpo vissuta come una totale mancanza di attenzione.

Per l’emergenza incendi il sindaco di Caltabellotta annulla i giochi d’artificio

“Alla luce dei recenti eventi calamitosi, relativi agli incendi che hanno colpito il nostro territorio nei giorni scorsi, l’amministrazione comunale, in accordo con il comitato dei festeggiamenti, comunica che non avranno luogo i consueti giochi pirotecnici previsti in occasione delle celebrazioni”.

Lo ha annunciato questa sera il sindaco, Biagio Marciante.

“Ringraziamo il comitato per la sensibilità dimostrata nel condividere questa scelta, che nasce da un senso di responsabilità – aggiunge Marciante e rispetto verso la comunità colpita”.

“Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che, con impegno e dedizione, continuano a sostenere – conclude Marciante – e portare avanti una tradizione ricca di fede e devozione”.

Altro incidente stradale oggi a Sciacca, due feriti sulla 115

E’ di due feriti il bilancio di un nuovo incidente stradale che si è verificato nel tardo pomeriggio di oggi, domenica 27 luglio, sulla statale 115, in località Macauda. Si sono scontrate due auto ed i feriti sono turisti in vacanza in Sicilia. Sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Sciacca per accertare le cause dello scontro frontale tra due auto che ha determinato un forte rallentamento del traffico in quella zona.

Carnevale, Nana’: “Il problema non è il ticket, ma l’identità” (Video)

A Nana’ Gulino, artista legato al Carnevale di Sciacca, abbiamo chiesto un commento sulle ultime vicende legate al Carnevale di Sciacca a partire dal progetto dei capannoni al futuro della manifestazione.

L’artista saccense non si è sottratto alle domande e ha risposto ai diversi punti con la solita veracità che lo contraddistingue.

“Il problema secondo me non è ticket si o no. Lo ritengo un non problema neanche per il saccense che è disposto a pagare per la festa. Secondo me la priorità e’ recuperare il vecchio sito e l’essenza che si è persa”.

Italia d’argento ai Mondiali di nuoto con la 4×100 sl maschile

SINGAPORE (ITALPRESS) – Si aprono con un argento a tinte azzurre i Mondiali di nuoto in vasca alla World Aquatics Arena di Singapore. Merito della 4×100 stile libero, che in finale si arrende solo all’Australia (record continentale con 3’08″97) ma tocca davanti a rivali del calibro di Usa e Gran Bretagna. Come a Fukuoka nel 2023 e Doha lo scorso anno, la staffetta azzurra si mette dunque al collo l’argento: merito del debuttante Carlos D’Ambrosio e dei veterani Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo che centrano il nuovo primato italiano con 3’09″58.

“Con il tempo che abbiamo fatto si vince quasi sempre – sottolinea Ceccon – Sono contento, ma è un peccato non aver vinto. Meglio di così oggi non si poteva fare probabilmente, ma l’Australia ha trovato una staffetta incredibile”. “Siamo stati veramente bravi e abbiamo fatto un tempo incredibile – gli fa eco Zazzeri – Ci dispiace un pò per non essere arrivati all’oro, ma il trend è super positivo”. Ottima l’ultima frazione di Frigo: “Speravamo di poter prendere l’oro, ma dobbiamo solo fare i complimenti all’Australia”. Esordio di spessore per D’Ambrosio: “Sono molto contento. Sognavo fin da piccolo di entrare in una 4×100 nella mia prima finale in un Mondiale in vasca lunga”.
Nelle altre finali di giornata, settima la 4×100 femminile formata da Sara Curtis, Emma Virginia Menicucci, Chiara Tarantino e Sofia Morini (anche per loro record italiano con 3’35″18, a meno di due secondi dalla zona medaglie), sesto Marco De Tullio nei 400 stile vinti dal tedesco Lukas Martens. Ceccon, oltre all’argento in staffetta, conquista un posto in finale nei 50 farfalla: 22″84 il tempo del campione olimpico dei 100 dorso, che entra nei migliori otto con il sesto crono assoluto. Sono invece due gli azzurri qualificati alla finale dei 100 rana: Nicolò Martinenghi e Ludovico Viberti. Per l’oro di Parigi una qualificazione col brivido: squalificato nella seconda semifinale, viene poi riammesso con tanto di secondo riscontro cronometrico complessivo (58″62) davanti al compagno di squadra (58″89). Meglio dei due azzurri solo il cinese Haiyang Qin (58″24). Niente da fare invece per Costanza Cocconcelli, che si ferma in semifinale nei 100 farfalla: la bolognese non riesce a far meglio del 15esimo tempo. A completare il quadro di giornata l’oro nei 400 stile femminile di Summer McIntosh in 3’56″26.
– foto Ipa Agency –
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Papa Leone “Esorto a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi si celebra la V Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani che ha come tema: ‘Beato chi non ha perduto la speranza’. Guardiamo ai nonni e agli anziani come testimoni di speranza, capaci di illuminare il cammino delle nuove generazioni. Non lasciamoli soli, ma stringiamo con loro un’alleanza di amore e di preghiera”. Così Papa Leone XIV, al termine dell’Angelus.

“Il mio cuore – aggiunge – è vicino a tutti coloro che soffrono a causa dei conflitti e della violenza nel mondo. In particolare, prego per le persone coinvolte negli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia, specialmente per i bambini e le famiglie sfollate. Possa il Principe della pace ispirare tutti a cercare il dialogo e la riconciliazione. Prego per le vittime delle violenze nel sud della Siria. Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza, dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua ad essere esposta a violenze e morte. Rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi e al rispetto integrale del diritto umanitario”.

“Ogni persona umana – sottolinea il Pontefice – ha un’intrinseca dignità conferitale da Dio stesso: esorto le parti in tutti i conflitti a riconoscerla e a fermare ogni azione contraria ad essa. Esorto a negoziare un futuro di pace per tutti i popoli e a rigettare quanto possa pregiudicarlo. Affido a Maria, Regina della pace, le vittime innocenti dei conflitti e i governanti che hanno il potere di porvi fine”.

– foto Ipa Agency –

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Nave di attivisti sequestrata da esercito israeliano, interviene Tajani

MESSINA (ITALPRESS) – Ci sono anche due italiani sulla nave Handala, appartenente alla Freedom Flotilla, impegnata in una missione umanitaria e sequestrata dalle forze israeliane. L’azione si è svolta in acque internazionali, secondo quanto riferito in una diretta streaming interrotta pochi minuti dopo l’intervento. A bordo dell’imbarcazione si trovavano anche lo skipper italiano Tony La Piccirella, originario di Bari, e l’attivista messinese Antonio Mazzeo.
La Freedom Flotilla Coalition ha denunciato l’abbordaggio come un’azione illegale, sostenendo che l’intercettazione sia avvenuta a circa 50 chilometri dalla costa egiziana e 100 chilometri a ovest di Gaza. Al momento dell’intervento militare, la Handala trasportava 19 attivisti, tra cui due parlamentari francesi – Emma Fourreau e Gabrielle Cathala – oltre a due giornalisti di Al Jazeera.
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha parlato stamane con il ministro israeliano Gideon Sàar. Lo rende noto la Farnesina, sottolineando in una nota che i due militanti italiani fermati stanotte sulla nave della Freedom Flotilla sono arrivati nel porto di Ashdod dove verranno assistiti dal personale dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv. Il ministro Sàar ha indicato che la procedura prevede che i partecipanti alla manifestazione avranno due opzioni: firmare una dichiarazione per andare in aeroporto e lasciare subito il Paese; venire fermati presso una struttura detentiva locale con rimpatrio forzato nei prossimi 3 giorni. Tajani, prosegue la nota, ha poi discusso con Sàar dell’informazione ricevuta nella serata di ieri sulla pausa umanitaria a Gaza, insistendo tuttavia che le operazioni militari che possano coinvolgere la popolazione palestinese siano interrotte definitivamente. Tajani ha ripetuto la richiesta di aprire al più presto in maniera definitiva anche all’ingresso e alla distribuzione permanente di aiuti alimentari e sanitari nella Striscia, inclusi i materiali dell’iniziativa italiana Food for Gaza. Sulla Freedom Flotilla Tajani ha anche aggiornato della situazione il Sindaco di Messina, città da cui proviene uno dei due connazionali coinvolti.
– foto Ipa Agency –
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L’Italvolley travolge la Polonia, azzurre di nuovo in finale di Vnl

LODZ (POLONIA) (ITALPRESS) – La seconda finale consecutiva, la terza in quattro anni. Come a Bangkok l’anno scorso, le azzurre di Julio Velasco battono 3-0 la Polonia e conquistano il pass per l’ultimo atto di Volleyball Nations League in programma domani (ore 20). L’Italia sfiderà il Brasile, che nella seconda semifinale ha battuto al tiebreak il Giappone (23-25, 25-21, 25-18, 19-25, 15-8). Per ora però le azzurre si godono l’ennesima prova di forza: 25-18; 25-16; 25-14 il punteggio finale di quella che è la 28esima vittoria consecutiva in match ufficiali.

La migliore realizzatrice è Egonu, che mette a referto diciassette punti. In doppia cifra anche Degradi (13) e Sylla (10). “Abbiamo giocato davvero molto bene – ha dichiarato il Ct azzurro Julio Velasco – ma la cosa più bella che è emersa da questa partita è la straordinaria mentalità mostrata da queste ragazze. Muro, difesa ma anche l’attacco di palloni difficili: possiamo dire che tutto ha funzionato. Ho visto attaccare palloni complessi senza alcun timore e anche le prestazioni individuali sono state eccellenti, sia di chi ha giocato dall’inizio sia di chi è entrato. Sono molto soddisfatto e felice per questa prestazione anche se adesso dobbiamo concentrarci in vista di domani. Saremo pronti per questa finale”.

Soddisfatta anche Alessia Orro: “Risultato incredibile quello che abbiamo raggiunto oggi – ha ammesso la palleggiatrice azzurra – abbiamo giocato bene rispetto al match con gli Usa mettendo a frutto il lavoro fatto negli ultimi giorni. Volevamo migliorare ciò che non era andato bene nei quarti ed oggi siamo state brave, credo non ci sia niente da dire”.

“Siamo molto felici del risultato che non è mai scontato – è il commento di Monica De Gennarogiocavamo contro una squadra molto forte e che aveva il pubblico, a dir poco eccezionale, dalla sua parte. Siamo partite un po’ contratte nel primo set concedendo qualche errore per poi prendere ritmo giocando una grande partita soprattutto in muro difesa. Domani ci giochiamo un’altra finale e per noi è una grande soddisfazione, anche se dobbiamo restare con i piedi per terra”, le parole della veterana azzurra.

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Tajani “Provo dolore per Gaza, la Palestina va costruita”

ROMA (ITALPRESS) – “Provo dolore per Gaza”. Così, intervistato da Avvenire, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ripete più volte: “Inaccettabile, inaccettabile…”. “Se ci fosse qualcosa in grado di fermare Netanyahu, l’avremmo già fatto e deciso – sottolinea -. Per ora non ascolta noi. Non ascolta Macron. Non ascolta Washington. Attenzione, però: dopo il 7 ottobre, dopo il pogrom, dopo gli orrori che da vicino hanno fatto vedere anche a me, il popolo ebraico sarà anche diviso, ma sulla guerra in gran parte sostiene il governo nel colpire ancora Hamas. Detto questo, secondo noi l’unico modo per far vincere la pace fra Israele e Palestina è interrompere la guerra e tornare alla politica, alla diplomazia”.
Alla domanda se siamo condannati ad essere spettatori inermi, risponde: “Assolutamente no, nessuna rassegnazione. Le nostre parole sono ferme da mesi e le ribadiamo: la reazione di Israele è sproporzionata. Tel Aviv ha vinto la guerra, non c’è alcun motivo per continuare i bombardamenti che uccidono civili. Dobbiamo convincerli a fermarsi. E stiamo facendo di tutto. Ho appena ricevuto un segnale di attenzione: mi ha chiamato il ministro degli Esteri Sàar, mi ha detto che il governo di Gerusalemme ha appena deciso di riattivare la linea elettrica che alimenta un desalinizzatore che tornerà a dare acqua per 900 mila persone. E’ un segnale di amicizia e rispetto il fatto che mi abbia comunicato la decisione. Io con amicizia l’ho invitato a dire al suo governo che devono andare avanti. Devono aprire a tutti gli aiuti alimentari e sanitari: spero che nelle prossime ore possano riprendere gli ingressi del World Food Programme e di Food for Gaza. E’ imperativo che Israele reagisca con urgenza a questa crisi umanitaria”. In merito al riconoscimento della Palestina, commenta: “Io non voglio fare polemica, nè con le opposizioni nè tanto meno con Paesi partner. E soprattutto comprendo lo sgomento dell’opinione pubblica, che spinge alla ricerca di soluzioni immediate. Anche perchè questo dolore io lo vivo in prima persona e lo trasmetto ogni giorno al governo israeliano e ai Paesi arabi che cercano di lavorare alla pace. Ma vorrei che tutti si fermassero a riflettere su un dato: dopo il riconoscimento della Palestina che è stato fatto di recente da parte di questo o quel governo, le cose sono cambiate? Netanyahu non accetta pressioni, questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti. Ma entriamo nel merito del processo che dovrebbe portare al riconoscimento: ad oggi in Palestina esistono due entità separate, Cisgiordania e Gaza, non esiste ancora uno Stato. Noi vogliamo che nasca, che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. E siamo disponibili a mettere i nostri contingenti per una missione dell’Onu a guida araba, per raggiungere questo obiettivo. E siamo inoltre totalmente contrari, come d’altra parte l’intero scacchiere internazionale, a ipotesi di un esodo di massa dei palestinesi: devono restare nella loro terra, così come devono restare nella terra che amano i cristiani palestinesi, fattore di moderazione e dialogo indispensabile per la pace”. “Abbiamo interrotto le forniture militari dal 7 ottobre 2023 rispettando la legge italiana – ricorda -. E il ministero della Difesa ha smentito le ultime indiscrezioni di giornali. Se poi parliamo del memorandum, averlo o non averlo, come ho detto, non ferma Netanyahu. O partiamo da questo dato o ci arroventiamo in una guerra di slogan che non avvicinerà la pace nemmeno di un centimetro”. “La comunità Internazionale – spiega Tajani – sta lavorando e fra pochi giorni ci sarà una conferenza all’Onu. Poi bisogna continuare a pressare Israele e bisogna premere su Hamas. L’ultima tornata negoziale è fallita perchè Hamas ha aumentato le richieste sullo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri nelle carceri di Tel Aviv. E’ inaccettabile che Hamas, un gruppo terroristico che non dovrà avere ruolo nel futuro della Palestina, usi la carneficina in atto a fini politici, che usi come scudo la popolazione civile”. Alla domanda se ha provato fastidio nel vedere delle trattative svolgersi nel lusso della Costa Smeralda, risponde: “So che potrebbe sembrare impopolare, capisco anche certi giudizi, però in questo momento, come ministro degli Esteri, mi basta che si tratti. In un grande albergo o in una spelonca”.
Poi, in merito allo scenario russo-ucraino, dichiara: “Confermo le mie valutazioni prudenti: la Russia è in economia di guerra, avrebbe persino problemi sociali nel tornare indietro. L’arma che abbiamo in questo momento è bloccarne i flussi finanziari per rendere difficile a Putin il pagamento delle truppe. Per persuadere il Cremlino che la pace è più conveniente. Ma da Mosca non ci sono segnali che possano incoraggiare”. E all’osservazione di Avvenire se è legittimo dire che i primi sei mesi di Trump sono stati un insuccesso, commenta: “Per nulla. Gli Usa sono un attore determinante per la pace e noi affianchiamo e sosteniamo gli sforzi di pace degli Usa. E a mio avviso sono irresponsabili quelle analisi che vogliono piegare a piccoli tornaconti di politica interna questo momento di enorme crisi internazionale”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).