Giovane trovato morto a Canicattì, indagano i carabinieri

Dramma questa mattina in via Diaz a Canicattì, dove, incastrato tra due camion, è stato trovato senza vita il corpo di Calogero Scaglione, 37 anni.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’accaduto.

Al momento, gli investigatori propendono per l’ipotesi di un tragico incidente, ma ogni pista resta aperta.

Menfi accende l’Albero di Natale 2025, in piazza Vittorio Emanuele brillano i colori della pace

A Menfi si è ufficialmente acceso l’Albero di Natale 2025, allestito in piazza Vittorio Emanuele, che quest’anno diventa un simbolo di luce, speranza e unità. Gli addobbi richiamano i colori della pace, un messaggio voluto per promuovere solidarietà e dialogo in un periodo storico che invita alla ricerca di armonia e coesione sociale.

Alla realizzazione dell’allestimento hanno contribuito l’associazione Enduro e diverse imprese del territorio: Nino e Pietro Giattini, Cosimo Messina, Giovanni Clemente e il Gruppo Edile Li Petri. L’illuminazione è stata curata da Eurolux.

Un ruolo centrale lo hanno avuto anche le artigiane che hanno realizzato i decori all’uncinetto: Francesca e Silvana Ciccione, Antonella Romano, Vittoria Bivona, Giusi Di Carlo e Maria Pina Alesi, che hanno donato all’albero un carattere unico e profondamente legato alla tradizione.

Con l’accensione dell’albero prende così il via ufficiale il clima natalizio in città, tra luci, colori e il contributo della comunità menfitana che continua a essere il cuore delle iniziative festive.

Forniture idriche a Trapani, aumento grazie al lago Arancio

Le forniture idriche a Trapani registrano un incremento significativo grazie al completamento della prima fase del collegamento diretto tra il lago Arancio e l’impianto di potabilizzazione di Sambuca di Sicilia. Il nuovo sistema di adduzione, messo in funzione domenica 7 dicembre 2025, utilizza le condotte del Consorzio di bonifica di Agrigento e l’adduttore del Garcia, garantendo un apporto supplementare di 97 litri al secondo che va a potenziare la rete idrica destinata al territorio trapanese.

Un nuovo flusso d’acqua verso il potabilizzatore

L’apporto di 97 l/s proveniente dal lago Arancio si aggiunge ai 150 l/s attualmente prelevati dal bacino Garcia, ridotti rispetto ai precedenti 200 l/s a causa dell’abbassamento delle riserve. Con l’ingresso della nuova portata, le forniture idriche a Trapani raggiungono ora un totale di 247 l/s in arrivo al potabilizzatore di Sambuca, un incremento che rappresenta un sostegno immediato per affrontare la fase emergenziale.

Il collegamento, individuato dal Servizio territoriale di Trapani del Dipartimento regionale della Protezione Civile, è stato attivato da Sicilacque in collaborazione con il Consorzio di bonifica di Agrigento. L’intervento rientra tra le misure urgenti pensate per stabilizzare la disponibilità idrica nella provincia, messa sotto pressione dal perdurante deficit di piogge.

Verso ulteriori incrementi idrici

Per ampliare ancora le forniture idriche a Trapani, il Dipartimento ha annunciato che è imminente l’attivazione del pompaggio dall’invaso Arancio verso il lago Garcia. Questa ulteriore operazione dovrebbe contribuire ad aumentare la quantità d’acqua disponibile nelle prossime settimane, rafforzando la resilienza della rete idrica provinciale.

Un passo avanti importante arriva anche dal dissalatore di Trapani, dove Enel ha completato gli interventi necessari a garantire una fornitura elettrica più stabile. La maggiore continuità energetica ridurrà in modo significativo il rischio di interruzioni non programmate, problema che in passato aveva inciso sulla produzione di acqua potabile.

Un’emergenza ancora aperta

Nonostante gli interventi eseguiti e l’aumento del 30% delle dotazioni idropotabili, la situazione rimane delicata. Il deficit di piovosità che interessa il bacino del Garcia e vaste aree della Sicilia occidentale continua a impedire un adeguato riempimento degli invasi. Per questo la Protezione Civile mantiene alta l’allerta, monitorando costantemente l’evoluzione delle riserve.

Le misure adottate rappresentano un importante miglioramento delle forniture idriche a Trapani, ma la soluzione definitiva dell’emergenza richiederà condizioni climatiche più favorevoli e ulteriori interventi strutturali.

Incendio in b&b ad Acireale, trovato morto un settantenne

Un uomo di settant’anni è stato trovato senza vita in una camera di un b&b del centro storico di Acireale, nel Catanese, dove nel pomeriggio di ieri si è sviluppato un violento incendio in b&b. Le fiamme sarebbero partite da un cassettone in legno andato improvvisamente in combustione, saturando in pochi minuti l’ambiente di fumo e rendendo impossibile ogni tentativo di soccorso.

Le prime ipotesi sull’incendio in b&b

Secondo quanto emerso dai primi rilievi, non è escluso che le fiamme possano essere state appiccate dalla stessa vittima. I carabinieri stanno infatti valutando la compatibilità tra l’innesco del rogo e alcuni elementi emersi in queste ore, tra cui il fatto che l’uomo, in passato, avrebbe già tentato di togliersi la vita. La dinamica è ancora in fase di ricostruzione, ma l’ipotesi di un gesto volontario non viene al momento scartata.

Panico tra gli ospiti della struttura

L’incendio in b&b ha creato momenti di forte tensione tra i clienti che soggiornavano nella struttura, situata a pochi passi da via Vittorio Emanuele e via Galatea. Il fumo, rapidamente diffuso nei corridoi, ha costretto tutti a evacuare le camere e riversarsi in strada in attesa dei soccorsi. Nessun altro ospite risulta ferito.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, che hanno domato le fiamme e messo in sicurezza il piano interessato. Il corpo del settantenne è stato rinvenuto all’interno della stanza, probabilmente già privo di vita a causa delle esalazioni di monossido di carbonio.

La vittima e le indagini in corso

L’uomo era originario di Aci Catena: sposato, ma separato da oltre trent’anni, non aveva figli. Da alcuni giorni soggiornava nel b&b del centro di Acireale, scelta che gli investigatori stanno ora ricostruendo per comprendere se vi siano elementi utili a chiarire l’accaduto.

I carabinieri stanno raccogliendo testimonianze, verificando i sistemi di videosorveglianza e attendendo i risultati degli accertamenti tecnici per determinare con precisione cosa abbia innescato il rogo e se si sia trattato di un incidente, un gesto volontario o un evento dalle cause ancora ignote.

Le indagini proseguono senza escludere alcuna pista, in attesa delle conclusioni medico-legali che potranno definire con certezza le cause della morte.

La fortuna bussa a Sciacca, centrato un “5” al SuperEnalotto da oltre 22 mila euro

La dea bendata torna a far visita a Sciacca. E’ stato centrato, venerdì 5 dicembre, un “5” al SuperEnalotto. Al fortunato vincitore sono andati 22.256,42 euro. La giocata presso il tabacchi Cottone di via De Gasperi.

Questa vincita non è stata l’unica in Sicilia. Un altro “5” di pari importo è stato registrato a Palermo, nel tabacchi di via Diaz. In totale sono oltre 44mila euro i premi distribuiti nell’Isola grazie all’ultimo concorso.

Per la prossima estrazione, in programma martedì 9 dicembre, il jackpot sale a 88,9 milioni di euro.

Neonata di 600 grammi salvata con un intervento in culla a Patti

Una neonata nata prematura due settimane fa all’ospedale “Barone Romeo” di Patti è stata sottoposta a un delicatissimo intervento in culla che le ha salvato la vita. La piccola, venuta alla luce a 24 settimane di gestazione e con un peso di appena 600 grammi, aveva manifestato un rapido peggioramento delle condizioni respiratorie e del flusso sanguigno agli organi vitali.

Diagnosi immediata e decisione chirurgica

Dopo un iniziale periodo stabile, i medici della Terapia Intensiva Neonatale diretta da Caterina Cacace hanno osservato un quadro clinico sempre più critico. La diagnosi ha confermato la presenza di un dotto arterioso persistente, una cardiopatia congenita frequente nei neonati prematuri.

La prima strada percorsa è stata quella della terapia medica, mirata a favorire la chiusura naturale del dotto. Tuttavia, il mancato miglioramento ha reso necessario un intervento in culla tempestivo, eseguito direttamente all’interno della TIN per evitare rischi legati allo spostamento di una paziente così fragile.

L’equipe dal Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo

Un’equipe dedicata del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina ha raggiunto Patti per eseguire la procedura sul posto. A operare la neonata sono stati Enrico Iannace, Ines Andriani e Sasha Agati, supportati dagli infermieri specializzati Antonella Pino e Manuela Favorito.

L’intervento è riuscito e la piccola, tuttora ricoverata nella Tin di Patti, si trova in condizioni stabili.

La soddisfazione dei medici

L’azienda sanitaria ha espresso il proprio apprezzamento per il lavoro congiunto delle due strutture ospedaliere, definendo il caso un esempio di collaborazione clinica di altissimo livello. La riuscita dell’operazione dimostra quanto la sinergia tra reparti neonatali e cardiochirurgia pediatrica sia fondamentale per garantire cure tempestive e sicure ai pazienti più vulnerabili.

La direzione ha ribadito l’impegno a investire nella rete dei servizi neonatali e pediatrici, per offrire assistenza avanzata e continuativa alle famiglie.

Da Messina a Roma, il creatore del ‘5, 6, 7, 8’ incontra Elodie: “Amore ma sei geniale”

Quello che sembrava un semplice tempo da coreografia è diventato un rito collettivo capace di attraversare l’Italia, dai palazzetti gremiti fino ai social. È la storia del “5, 6, 7, 8”, il trend partito per caso lo scorso 24 novembre durante il concerto di Elodie a Messina e diventato virale nel giro di pochissimi giorni.

Tutto è iniziato durante il brano “A fari spenti”, quando, nel momento di silenzio prima del ritornello, un fan di Sciacca ha scandito ad alta voce il celebre tempo da coreografia. Una scelta che ha colto di sorpresa la cantante. Elodie lo ha cercato con lo sguardo tra le prime file, gli ha sorriso e gli ha fatto un occhiolino. È bastato quell’istante per incendiare i social. Oltre 10,5 milioni di visualizzazioni su TikTok e 4,7 milioni su Instagram hanno trasformato il video in un tormentone.

A Roma c’era anche lui, il creatore del trend (biglietto acquistato ben prima che il suo video diventasse virale, ndr) prontissimo e riconoscibile grazie alla maglia con la scritta “Ceo of 5, 6, 7, 8”. All’uscita della cantante, tra decine di fan in attesa, è riuscito a parlargli: “Elo, sono il creatore di 5, 6, 7, 8”, le ha detto. La risposta di Elodie non si è fatta attendere: “Amore ma sei geniale, è stato stupendo!”.

@cristianruvanzerii e 5, 6, 7, 8 sia @ELODIE #elodie ♬ suono originale – Cristian Ruvanzeri

Sui social è esplosa la tempesta di reazioni: “Icona”, “Genio”, “Sei un mito”, si legge tra centinaia di commenti. Al trend hanno partecipato anche influencer e, durante l’ultima data, non solo Elodie ha mostrato di apprezzare, ma anche i suoi familiari. In particolare la madre della cantante, presente sugli spalti, ha alzato palloncini a forma di numeri per comporre l’ormai celebre sequenza: 5, 6, 7, 8.

@cristianruvanzerii con i palloncini, icona 🧎🏻‍♂️ @ELODIE #elodie ♬ suono originale – Cristian Ruvanzeri

Il 2025 ha segnato un anno ricco per Elodie, capace di imporsi in radio, sui social e sul palco. Dal Festival di Sanremo con “Dimenticarsi alle 7” all’album “Mi ami mi odi”. Dopo il duplice megashow estivo negli stadi di Milano e Napoli, Elodie è tornata nei palazzetti con un tour che ha confermato il suo ruolo di performer tra le più acclamate nel panorama italiano. Dalla data zero sold out di Jesolo il 29 ottobre, fino alla conclusione romana, passando per Milano, Eboli, Padova, Firenze, Roma, Messina, Bari e Torino.

Licata, giovane fermato con un arsenale di lame: scatta la denuncia

Un controllo di routine nel centro di Licata si è trasformato in un intervento ben più serio quando i carabinieri hanno fermato un 29enne di Palma di Montechiaro che, secondo quanto accertato, portava con sé un vero e proprio arsenale di lame.

L’episodio si è verificato nei pressi di corso Brasile, una delle zone più trafficate della città, dove una pattuglia dell’Arma ha deciso di procedere a un controllo dopo aver notato l’atteggiamento nervoso del giovane.

Fermato in strada con un arsenale di lame

Durante la perquisizione personale, i militari hanno recuperato numerosi strumenti potenzialmente pericolosi. Fra gli effetti del ventinovenne sono stati rinvenuti cinque coltelli a serramanico, due coltelli da cucina, un coltello da macellaio, due forbici e due taglierini.

La quantità e la varietà degli oggetti hanno immediatamente insospettito gli investigatori, che hanno configurato il reato di porto ingiustificato di armi o oggetti atti a offendere.

La giustificazione del giovane e gli accertamenti in corso

Il ragazzo avrebbe dichiarato ai carabinieri di portare con sé l’arsenale perché intenzionato a rivendere gli oggetti. Una spiegazione giudicata insufficiente dagli operatori dell’Arma, che non hanno ritenuto valida la motivazione fornita per giustificare il possesso dell’intero arsenale di lame.Il materiale è stato immediatamente sequestrato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Provenienza degli oggetti e ipotesi investigative

Sono attualmente in corso verifiche per ricostruire la provenienza degli strumenti e capire se il giovane potesse essere coinvolto in attività illegali o se stesse pianificando utilizzi diversi da quelli dichiarati.

Gli investigatori stanno anche analizzando se alcuni degli oggetti sequestrati possano essere collegati a episodi precedenti o segnalazioni già raccolte sul territorio.

La posizione dell’indagatoIl ventinovenne è stato denunciato a piede libero e dovrà ora rispondere del reato contestato. L’indagine resta aperta, mentre l’Arma continua a rafforzare i controlli nel centro abitato di Licata, soprattutto nelle aree maggiormente frequentate da residenti e turisti.

La hair stylist saccense Antonella Scaduto approda a Mediaset, curerà il parrucco di nuove trasmissioni televisive

Nuovo traguardo professionale per la hair stylist saccense Antonella Scaduto, che ha firmato un contratto con Mediaset per occuparsi del parrucco in alcune trasmissioni del gruppo televisivo.

La professionista, da anni punto di riferimento a Sciacca e già protagonista di eventi di rilievo internazionale – tra cui la guida del team di parrucchieri del Google Camp ospitato al Verdura Resort – inizia così un percorso nel mondo della produzione televisiva nazionale.

Ad affiancarla in questa esperienza milanese sarà il collaboratore Giuseppe Santangelo, anche lui saccense e con una consolidata esperienza nel settore.

Per Antonella Scaduto si tratta di un significativo salto di qualità che conferma la crescita del suo percorso artistico e professionale.

Brutale aggressione in carcere, ferito agente a Siracusa

Un nuovo episodio di aggressione in carcere scuote la casa circondariale di Siracusa. Un agente della polizia penitenziaria è stato brutalmente colpito da un gruppo di detenuti mentre svolgeva il proprio servizio nel reparto “blocco 10”, sezione nota per ospitare soggetti già allontanati da altri istituti per ragioni di ordine e sicurezza.

L’uomo è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Umberto I, riportando ferite al volto, danni all’orecchio e al timpano, oltre a numerose ecchimosi diffuse. Una violenza definita “inaudita” dal sindacato di categoria.

Una violenta aggressione in carcere organizzata da un gruppo di detenuti

Secondo quanto denunciato da Salvino Marino, delegato nazionale della Confederazione sindacati penitenziari, si è trattato di un vero e proprio pestaggio premeditato. Durante le operazioni di ingresso in infermeria, circa otto detenuti – italiani e stranieri – avrebbero circondato l’agente, colpendolo selvaggiamente con le gambe di legno dei tavoli presenti nel reparto.

L’agente, riferisce il sindacato, stava gestendo da solo un blocco di tre piani. Prima dell’aggressione sarebbe stato insultato da un detenuto, poi rapidamente sopraffatto dal gruppo. I colpi non si sarebbero fermati finché non è stato immobilizzato a terra.

Sicurezza del personale e criticità del sistema penitenziario

L’episodio riaccende il dibattito sulle condizioni di sicurezza negli istituti penitenziari. Marino ha richiesto un intervento immediato al capo del dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Stefano Carmine De Michele, chiedendo il trasferimento fuori regione dei detenuti responsabili e una riorganizzazione del lavoro che tuteli concretamente gli agenti.

Il sindacalista sottolinea come situazioni simili non siano più tollerabili: entrare in servizio non può significare mettere a rischio la propria incolumità senza adeguate misure di protezione.

Un sistema sotto pressione

L’episodio alza ulteriormente l’attenzione sulle criticità strutturali del sistema penitenziario, tra carenze di personale, sovraffollamento e gestione di detenuti ad alta pericolosità. L’ennesima aggressione in carcere mette in luce un sistema che necessita di interventi urgenti per evitare che episodi simili si ripetano.