A due chef saccensi il premio “Candelora della pace” di Catania

Si e’ svolta ieri sera la cerimonia di premiazione della “Candelora della pace’. Tra i premiati anche due chef saccensi, Giovanni Montemaggiore e Gianluca Interrante. Il riconoscimento e’ stato consegnato dalla scrittrice Carmen Privitera, insieme ad altre personalità catanesi nel palazzo di città, all’interno della splendida cornice dell’aula consiliare.
I due chef rappresentano l’associazione “Des Disciples d’Auguste Escoffier Delegazione di Sicilia” presieduta da chef Montemaggiore.

Nel corso della premiazione lo chef Natale Spolverino ha illustrato la ricetta del dolce dedicato a Sant’Agata, patrona di Catania, e inserito nel volume di Carmen Privitera “Le Candelore seducono il cuore di Sant’Agata”: parte del ricavato della vendita del libro sarà destinato al restauro delle Candelore e parte alla Comunità di Sant’Egidio. “In un periodo di crisi e collasso mondiale – ha commentato l’autrice – dimostriamo per l’ennesima volta che gli italiani sono un grande popolo che si distingue per l’immensa cultura, i sacrifici, la forza. Catania supererà questo periodo più forte di prima, ricordando gli insegnamenti degli avi che affrontavano ogni tipo di catastrofe avendo fiducia in se stessi e credendo nella protezione di S. Agata”.

Si allontana da casa mentre si trova ai domiciliari, nuovo arresto per un menfitano

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Filippo Giarraputo, di 53 anni, dipendente comunale di Menfi, si sarebbe allontanato dalla propria abitazione dove si trovava ai domiciliari ed a suo carico è scattato un nuovo arresto. E’ stato riportato ai domiciliari dai carabinieri della stazione di Menfi.

Giarraputo è in attesa dell’udienza, fissata per il 24 settembre, per il patteggiamento nell’ambito della vicenda del 31 dicembre del 2019 quando è stato fermato in municipio per porto di arma clandestina.

Il suo difensore, l’avvocato Calogero Lanzarone, ha avanzato istanza di patteggiamento a 2 anni e 10 mesi di reclusione. La Procura della Repubblica di Sciacca aveva chiesto e ottenuto il giudizio immediato.

Coronavirus, in Sicilia oggi 13 nuovi casi e nessuno nell’Agrigentino

Sui 222 nuovi casi di Coronavirus registrati oggi in Itali sono 13 quelli siciliani. Il dato è stato diffuso dalla Protezione civile nazionale. Il numero delle persone ricoverate in ospedale e’ di 60 e in terapia intensiva sono 6. In isolamento domiciliare sono 662 persone. Il totale dei positivi è di 722. Non ci sono state vittime. I 13 nuovi positivi sono 4 a Ragusa, 4 a Catania, 3 a Messina, 1 a Caltanissetta e 1 Enna. Di questi 5 sono stati a contatto con persone tornate da un viaggio a Malta. Cinque vittime sui 222 nuovi casi nazionali.

La guerra nel Pd di Ribera, D’Anna: “Miceli e Catanzaro non si sono mai interessati del nostro comune”

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Ha atteso alcuni giorni, ma adesso ha deciso di replicare Liborio D’Anna, segretario del Pd di Ribera, ai deputati Carmelo Miceli e Michele Catanzaro che lo hanno pesantemente bacchettato per non avere deciso il sostegno del partito al candidato sindaco Francesco Montalbano. D’Anna di un assessore uscente della giunta Pace non vuol sentir parlare, ma con Cinque Stelle e Articolo 1 non ha ancora designato alcun candidato a guidare il Comune riberese.

“Non rispondo per inasprire un dibattito – scrive – o avere l’ultima parola su questioni che dovrebbero essere discusse all’interno delle assemblee del partito, dove i deputati seppur invitati non sono mai intervenuti, ma rispondo solo per manifestare un mio sentimento di amarezza misto a delusione. I deputati Miceli e Catanzaro, prima di essere dei membri del Partito Democratico, sono degli onorevoli. E se questo termine ha ancora un senso, il loro compito, per il quale percepiscono uncospicuo stipendio pagato con le tasse dei cittadini, dovrebbe essere quello di portare avanti gli interessi della collettività, e non quello di attaccare sui giornali un semplice e comune cittadino per la sua attività gratuita, condivisa o meno, di segretario di partito. Da quando i due sono deputati, non ho mai sentito un loro intervento sui problemi della città di Ribera, ancor di più per Miceli che è riberese di nascita”.

E scendendo sul concreto delle questioni riberesi aggiunge: “Non una parola per l’Ospedale che ormai sta chiudendo, non una parola in tempo di Covid,non una parola sugli Ospedali di Sciacca e Ribera dove si stava sviluppando un focolaio di contagi, non una parola sul costo dell’acqua per uso irriguo, non una parola sul problema dei rifiuti, non una parola sul problema della viabilità in tutta la provincia, non una parola sulle strade interpoderali, non una parola sul mancato recepimento di finanziamenti europei, non una parola sulla mancanza di strutture sportive, non una parola sui giovani riberesi che emigrano ogni anno,  non una parola sul problema dell’acqua pubblica che rischia di tornare privata a causa del commissariamento dell’ATI idrico, non una parola sulla passata amministrazione di cui il loro candidato è stato fino a poco tempo fa consigliere di maggioranza e assessore, e da cui oggi cerca in ogni modo di prendere le distanze. Non una parola su niente di tutto questo. L’unico intervento che i due onorevoli fanno sula città di Ribera riguarda la critica, e con termini e modi che evito di commentare, dell’attività svolta dal segretario cittadino, che oltretutto – aggiunge D’Anna – è unico consigliere comunale del Partito Democratico da sette anni e che insieme ad un gruppo di militanti ha cercato di tenere in piedi un partito ormai lacerato ovunque. Che dire, sarà più importante risolvere i problemi della segreteria riberese. Forse se gli onorevoli utilizzassero la stessa energia, la stessa determinazione e la stessa cattiveria contro chi ha creato o non ha risolto negli anni i problemi del nostro territorio, oggi avremmo una Ribera migliore, una provincia di Agrigento migliore ed una Sicilia migliore. Mi preme aggiungere che Miceli è anche componete della segreteria nazionale del PartitoDemocratico, ed aveva quindi a disposizione tutti gli strumenti necessari per denunciare e risolvere eventuali problematiche legate alla gestione del partito all’interno dello stesso”.

Poi le questioni politiche: “Fare un’uscita pubblica del genere, dopo che tutta Ribera era a conoscenza del fatto che si lavorava da settimane ad un candidato di centrosinistra con Art. 1 e Movimento Cinquestelle, proprio nel momento in cui inizia diffondersi la notizia che si sia arrivati a trovare un accordo, fa pensare che l’intento dei due non sia quello di risolvere i problemi della segreteria riberese, che si sarebbero potuti affrontare da tempo, ma quello di favorire l’amico Montalbano, sena nessuna argomentazione politica a sostegno, e scoraggiare una nascente coalizione di centrosinistra. Il sottoscritto con tutta la segreteria ha da sempre lavorato con sacrifici e senza il supporto di nessuno per cercare di rafforzare il partito e tutta l’area di centrosinistra da tempo, spendendo tempo e denaro, anche cercando la collaborazione dei deputati che è sempre mancata. Essere oggi accusati di perseguire chissà quali interessi è davvero comico. Sulla legittimazione o meno dell’attività della segreteria mi preme precisare che i congressi dovevano svolgersi in tutta la provincia di Agrigento il 21 giugno e se ad oggi non si sono svolti è per ragioni che non dipendono dal Circolo di Ribera e dal suo segretario che ha sempre fatto passare le proprie decisioni dall’assemblea. Nessuno ha comunicato che gli organi sono decaduti e nessuno ha comunicato un commissariamento. L’attività politica in mancanza di nuovi congressi, specialmente in vista delle elezioni amministrative, deve essere portata avanti dal segretario in carica per garantire la continuità dell’azione politica che altrimenti si arresterebbe.    Voglio concludere dicendo che vedere utilizzare strumentalmente il termine “compagni” da chi ha una storia che è veramente lontana anni luce da chi compagno lo è davvero, nella convinzione che qualcuno possa esserne abbindolato, è davvero triste”.

Un centinaio di multe per divieto di sosta elevate dalla Polizia municipale a Sciacca nei giorni del Ferragosto

Il bilancio è di un centinaio di multe elevate dalla Polizia municipale, a Sciacca, durante i giorni del Ferragosto, per il parcheggio selvaggio di auto.

Le multe sono state elevate in particolare a San Giorgio ed a Capo San Marco. La Polizia municipale, in questi giorni, per i noti problemi di organico, opera con una sola pattuglia in servizio e questo limita l’attività. Questi agenti sono chiamati anche a visionare i filmati delle telecamere mobili che hanno ripreso la gente abbandonare rifiuti per inviare poi i verbali.

Morte dj Viviana Parisi, l’appello disperato del padre di Gioele: “Aiutatemi a ritrovarlo, l’appuntamento è per domani, sulla SS113, al distributore di benzina IP di Caronia”

Viviana Parisi, la dj di 43 anni scomparsa lo scorso 3 agosto, dopo un incidente in macchina, sulla A20 Messina-Palermo, è stata trovata morta 5 giorni dopo nei boschi di Caronia. La procura di Patti si interroga, ad oggi, sulla sorte del figlio Gioele, di 4 anni, che era con lei e di cui si sono perse le tracce.

Sono giorni pieni di angoscia per i familiari del piccolo Gioele e, soprattutto per il padre, Daniele Mondello. Sono trascorsi quindici giorni da quel maledetto 3 agosto, giorno in cui Viviana Parisi, nota dj della Sicilia orientale, si è allontanata da casa, con il figlio Gioele, con la scusa di andare a Milazzo per comprare delle scarpe al bambino al centro commerciale. La donna non avrebbe portato con sé il cellulare, ma solo soldi e documenti.  Al centro commerciale, però, Viviana non sarebbe mai andata, in quanto, secondo la ricostruzione degli inquirenti e dopo le informazioni ricevute dai familiari, in particolare dal legale e cugino del marito Claudio Mondello, la donna, che non aveva trascorso un periodo facile a seguito del lockdown durante l’emergenza coronavirus e timorosa per un possibile riaccendersi dei casi, avrebbe voluto recarsi alla Piramide della Luce, luogo di serenità e tranquillità, sito a Moffa D’Affermo, che dista circa 125 km da Venetico, paese dove la nota dj abitava con il marito e il figlio. Ci sono, purtroppo, ancora tanti interrogativi sulla morte di Viviana Parisi, ritrovata cadavere lo scorso 8 agosto nei boschi di Caronia dopo avere avuto un incidente con la sua macchina lungo l’autostrada A20 Messina – Palermo, dalla quale si sarebbe allontanata poco dopo, a piedi, con il figlio Gioele. Dopo avere eseguito l’autopsia sul suo corpo, ancora oggi si fanno delle ipotesi ma non ci sono risposte certe. Gioele, però, non si trova. Di lui non ci sono tracce. Eppure lo si sta cercando ovunque, nei pozzi e nei casolari abbandonati. La procura di Patti, con a capo il procuratore Angelo Cavallo, sta seguendo diverse piste. Quella dell’omicidio-suicidio, dell’aggressione della mamma e del figlio da parte di animali selvatici o cani di grossa taglia, anche se questa ipotesi pare stia perdendo forza, quella di una tentata aggressione a sfondo sessuale “finita male” ed anche di un “possibile” rapimento di Gioele. Spunta anche l’ipotesi dei tortoriciani, i mafiosi dei pascoli che dominano quelle zone. Ci sono stati, comunque, anche diversi testimoni, due turisti in particolare del nord, che avrebbero visto Viviana e Gioele, vivi dopo l’incidente, allontanarsi verso i boschi. E’ certo, comunque, che la donna fosse particolarmente agitata e impaurita. Sul suo profilo Facebook il papà del bimbo, Daniele Mondello, ha lanciato un nuovo appello per le ricerche. Eccolo: “Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele – così ha scritto – a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il centro di coordinamento sulla SS113 al distributore di benzina IP di Caronia. Saremo lì intorno alle 7.30. Si raccomanda di indossare abbigliamento adeguato, pantaloni lunghi e maglie con le maniche lunghe per proteggersi dai rovi. Indossate un cappellino per il sole e possibilmente portate l’acqua da bere da tenere nello zainetto insieme alle magliette di ricambio. Vi ringrazio anticipatamente”. Intanto, la Procura di Patti sta facendo eseguire “delle analisi dei tabulati delle celle telefoniche di Caronia e delle zone limitrofe per individuare le persone presenti sul posto il 3 agosto per capire chi fosse lì in quel momento”. Lo dice, citato dall’agenzia Ansa, il procuratore Angelo Cavallo che spiega: “Sono indagini obbligatorie e di routine, aspettiamo i risultati, ci vuole qualche giorno. Abbiamo un terreno sterminato dove cercare – ha concluso il magistrato – un terreno che è difficile da percorrere e dove è difficile fare delle ricerche. Più personale abbiamo, più cani abbiamo più è facile che si arrivi ad un risultato per ritrovare il piccolo Gioele”. 

Obbligo mascherine dalle 18 anche all’aperto, ma c’è chi la mette anche al mattino

Obbligo di mascherine dalle 18 in poi anche all’aperto a partire da ieri e fino alle sei. La nuova decisione sembra essere condivisa dai cittadini, molti la indossano anche al mattino.

Nessuna paura – riferiscono – ma preoccupazione dicono in tanti che hanno cambiato anche abitudini e programmi per questa estate.

L’Asp di Agrigento rilancia le azioni di sensibilizzazione per la donazione di organi


L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, in sinergia con il Centro Regionale Trapianti della Sicilia, torna a puntare i riflettori sull’importanza di esprimere il consenso sulla donazione degli organi, gesto di grande altruismo e generosità oltreché di importanza fondamentale nel salvare vite umane. Alle diverse azioni già avviate ed alle informazioni contenute nella sezione del proprio sito istituzionale alla pagina http://www.aspag.it/index.php/donazioni, l’ASP di Agrigento ha recentemente aggiunto un nuovo strumento operativo per la raccolta delle dichiarazioni di volontà: presso l’Unità operativa complessa di anestesia e rianimazione del presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento è infatti attivo un “servizio di informazione e raccolta dichiarazioni” curato dalla psicologa CRT, Emanuela Solombrino, raggiungibile anche al numero di telefono 0922 442812.

In generale, i cittadini  possono  esprimersi sulla donazione di organi e tessuti attraverso cinque modi: la dichiarazione di volontà espressa presso gli uffici di anagrafe dei comuni al momento di richiesta o rinnovo della carta d’identità; la registrazione presso la propria ASP di riferimento o il medico di famiglia, attraverso un apposito modulo; la compilazione del “tesserino blu” del Ministero della Salute o del tesserino di una delle associazioni di settore, da conservare insieme ai documenti personali; qualunque dichiarazione scritta che contenga nome, cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà (positiva o negativa), data e firma, anch’essa da conservare tra i documenti personali; l’atto olografo dell’Associazione italiana donatori di organi (Aido).

Il coordinatore regionale del CRT Sicilia, Giorgio Battaglia, intervenendo a margine dell’attivazione del nuovo punto di informazione e raccolta di Agrigento, plaude all’iniziativa: “ringrazio l’ASP di Agrigento, la sua Direzione strategica e il direttore dell’UOC di Anestesia, rianimazione e terapia intensiva, per l’attenzione al tema. Per ridurre le opposizioni è necessario -sottolinea Battaglia – sensibilizzare maggiormente i cittadini informandoli sui modi per dichiarare la propria volontà sulla donazione. Per scegliere di diventare donatore è bene conoscere tutte le tutele previste e sapere che il nostro Sistema Trapianti è tra i primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi”.

Estate saccense seconda parte. Carnevale e Azzurro Food, tutto in versione “soft mini ed easy” causa Covid: costerà 19 mila euro

Secondo tempo come nei film. Si sara’ ispirato ai tempi cinematografici a lui consoni l’assessore Sino Caracappa che nella delibera di Giunta ha approvato il cartellone dell’estate saccense nella sua seconda parte.

Costerà diciannove Milà euro complessivi e prevede spettacoli, piccoli eventi e manifestazioni che si terranno nell’Atrio del Comune, utilizzato anche nella prima parte del programma estivo.

Un cartellone che dal dopo Ferragosto arriva a fine settembre con una serie di iniziative dalla musica, al teatro, al cinema. Al suo interno anche in una versione ridottissima anche Azzurro Food, il festival del pesce Azzurro e una manifestazione di conclusione della scorsa edizione del Carnevale di Sciacca.

Parere favorevole del Consiglio regionale Urbanistico al Piano Regolatore di Sciacca, ma con modifiche e prescrizioni

E’ stato notificato l’esito del parere espresso dal dirigente regionale, ingegnere Salvatore Cirone in merito all’approvazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Sciacca, adottato con delibera del Commissario ad acta. Un ulteriore tassello in più rispetto l’iter di approvazione del Piano. Il CRU ha verbalizzato la discussione avvenuta lo scorso trenta luglio. Se la notifica del verbale del CRU non dovesse contenere motivi di ricorso da parte del Comune di Sciacca si potrà scrivere la parola fine ad una storia che ormai ha più di 25 anni.

Nel 2018 sono state 322 le opposizioni e le osservazioni presentate dai cittadini allo stesso piano e nel maggio del 2018 lo stesso Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ha rilasciato parere motivato con prescrizioni.